Re: Yeshùa ed il divorzio
Inviato: lunedì 1 ottobre 2018, 1:03
“Ho da dire; Se un uomo manda via sua moglie, e lei si allontana da lui, e sposa un altro uomo, può lui tornare di nuovo da lei? La terra non sarà contaminata?” (v. 1a).
Qui accenna a Dt 24:2-4. Ma qui non si tratta di adulterio o prostituzione, semplicemente una donna non poteva legarsi ad un secondo uomo e poi di nuovo al primo. Nota: non “si prostituisce” con un altro, ma “si sposa” con un altro.
“Ma tu hai fatto la prostituta [con] molti amanti, eppure ritorna da Me, dice il Signore.” (v. 1b) Qui Rashi specifica che si tratta di “amanti”, e dunque non nuovi mariti che non avrebbero potuto essere considerati amanti illegittimi, poiché la donna ripudiata poteva risposarsi (cfr. Targum Pseudo-Jonathan per la corretta traduzione di Dt 24:1-4, sotto). In questa seconda parte del versetto si parla di prostituzione, fornicazione, mentre nella prima di nuovo matrimonio.
A me pare che Dio dica: un uomo non potrebbe riprendere la moglie ripudiata che se ne è andata via con un altro; ma nonostante i tuoi numerosi adultèri, o Giuda, io non ti ho ripudiata (e dunque tu non sei andata da un altro marito), dunque torna da me! Dio non ha ripudiato Giuda, ma Israele; infatti, al v. 8 dice: “Benché io avessi ripudiato l'infedele Israele a causa di tutti i suoi adulteri e le avessi dato la sua lettera di divorzio, ho visto che sua sorella, la perfida Giuda, non ha avuto alcun timore [nonostante avesse visto il ripudio di Dio verso sua sorella, v. 7], ed è andata a prostituirsi anche lei.”. Giuda vede che Dio non si è fatto scrupoli nel dare la lettera di divorzio all'infedele Israele, ma questo non le ha impedito di essere infedele. Ma Dio non ripudia Giuda.
Non si può proprio prendere questo versetto per sostenere l'illegittimità del nuovo matrimonio di una ripudiata. Se lo facessimo, allora potremmo anche stabilire che si può riprendere la moglie ripudiata che è andata via (come Dio riprende Israele) e che la poligamia è valida (perché Dio ha due mogli!). Come specifica Mattia, in questi versetti non c'è normativa giuridica sul matrimonio, si tratta di un esempio; oltretutto, Dio ripudia Israele ma sta scritto che poi se la riprenderà! Dunque Dio viola la Sua stessa legge che impedisce ad un uomo di riprendersi la moglie ripudiata che è andata via? Qui il profeta fa un discorso completamente diverso, pur utilizzando in senso traslato un riferimento a Dt 24:2-4 e al divorzio. È ovvio che Dio non è legalmente sposato con Israele e Giuda.
Il ripudio è legittimo in quanto stabilito dalla Torah e il libretto di ripudio serviva proprio a proteggere la donna ed un eventuale nuovo marito dal rischio di adulterio. La donna poteva dimostrare di essere libera e il nuovo amante poteva sposarla serenamente.
Tornando al senso legale, devi leggere lo Pseudo-Jonathan su Dt 24:1-4. Il Targum non è un'interpretazione fantasiosa, ma una traduzione esplicativa fatta da chi l'ebraico lo conosceva certamente bene. Te ne riporto i vv. in italiano, tradotti al meglio da un inglese un po' vecchio:
“Quando un uomo ha preso una moglie ed è stato intimo con lei, se non ha favore nei suoi occhi perché trova ciò che è sbagliato in lei, allora può scriverle una legge di divorzio davanti alla corte di giustizia, e metterla in suo potere, e mandarla via da casa sua. E partendo da casa sua, lei può andare a sposare un altro uomo. Ma dovessero proclamare dai cieli su di lei che quest'ultimo la prenda in odio, e le scriva una lettera di divorzio, e la metta in suo potere per andare via da casa sua; o dovessero proclamare su di lui che quest'ultimo marito morirà: non sarà nel potere del primo marito che l'ha respinta all'inizio di tornare e portarla a stare con lui come sua moglie, dopo che è stata contaminata; poiché ciò è un'abominazione davanti al Signore: poiché i bambini che potrebbe avere non dovrebbero essere resi abominevoli, o la terra che il Signore tuo Dio ti dà per ereditare, diventare odiosa per la piaga.”.
La donna ripudiata che si risposa è contaminata al primo marito (come spiega Rashi), il quale non può riprendersela. Ma non è contaminata in senso assoluto anche per qualunque altro uomo. Nessuna prostituzione nel nuovo matrimonio in seguito a lettera di divorzio. I vv. trattano il caso improbabile, ma possibile, che la donna venisse ripudiata di nuovo o restasse vedova e il primo marito pensasse di riprendersela. Ciò che per Dio è sbagliato è che un legame iniziale sia ripristinato dopo che è stato rotto e la donna si è legata ad un altro. Evidentemente avveniva (infatti, la Torah proibisce cose che avvenivano ma non dovevano avvenire e ordina di fare cose che non venivano fatte ma dovevano esser fatte).
Qui accenna a Dt 24:2-4. Ma qui non si tratta di adulterio o prostituzione, semplicemente una donna non poteva legarsi ad un secondo uomo e poi di nuovo al primo. Nota: non “si prostituisce” con un altro, ma “si sposa” con un altro.
“Ma tu hai fatto la prostituta [con] molti amanti, eppure ritorna da Me, dice il Signore.” (v. 1b) Qui Rashi specifica che si tratta di “amanti”, e dunque non nuovi mariti che non avrebbero potuto essere considerati amanti illegittimi, poiché la donna ripudiata poteva risposarsi (cfr. Targum Pseudo-Jonathan per la corretta traduzione di Dt 24:1-4, sotto). In questa seconda parte del versetto si parla di prostituzione, fornicazione, mentre nella prima di nuovo matrimonio.
A me pare che Dio dica: un uomo non potrebbe riprendere la moglie ripudiata che se ne è andata via con un altro; ma nonostante i tuoi numerosi adultèri, o Giuda, io non ti ho ripudiata (e dunque tu non sei andata da un altro marito), dunque torna da me! Dio non ha ripudiato Giuda, ma Israele; infatti, al v. 8 dice: “Benché io avessi ripudiato l'infedele Israele a causa di tutti i suoi adulteri e le avessi dato la sua lettera di divorzio, ho visto che sua sorella, la perfida Giuda, non ha avuto alcun timore [nonostante avesse visto il ripudio di Dio verso sua sorella, v. 7], ed è andata a prostituirsi anche lei.”. Giuda vede che Dio non si è fatto scrupoli nel dare la lettera di divorzio all'infedele Israele, ma questo non le ha impedito di essere infedele. Ma Dio non ripudia Giuda.
Non si può proprio prendere questo versetto per sostenere l'illegittimità del nuovo matrimonio di una ripudiata. Se lo facessimo, allora potremmo anche stabilire che si può riprendere la moglie ripudiata che è andata via (come Dio riprende Israele) e che la poligamia è valida (perché Dio ha due mogli!). Come specifica Mattia, in questi versetti non c'è normativa giuridica sul matrimonio, si tratta di un esempio; oltretutto, Dio ripudia Israele ma sta scritto che poi se la riprenderà! Dunque Dio viola la Sua stessa legge che impedisce ad un uomo di riprendersi la moglie ripudiata che è andata via? Qui il profeta fa un discorso completamente diverso, pur utilizzando in senso traslato un riferimento a Dt 24:2-4 e al divorzio. È ovvio che Dio non è legalmente sposato con Israele e Giuda.
Il ripudio è legittimo in quanto stabilito dalla Torah e il libretto di ripudio serviva proprio a proteggere la donna ed un eventuale nuovo marito dal rischio di adulterio. La donna poteva dimostrare di essere libera e il nuovo amante poteva sposarla serenamente.
Tornando al senso legale, devi leggere lo Pseudo-Jonathan su Dt 24:1-4. Il Targum non è un'interpretazione fantasiosa, ma una traduzione esplicativa fatta da chi l'ebraico lo conosceva certamente bene. Te ne riporto i vv. in italiano, tradotti al meglio da un inglese un po' vecchio:
“Quando un uomo ha preso una moglie ed è stato intimo con lei, se non ha favore nei suoi occhi perché trova ciò che è sbagliato in lei, allora può scriverle una legge di divorzio davanti alla corte di giustizia, e metterla in suo potere, e mandarla via da casa sua. E partendo da casa sua, lei può andare a sposare un altro uomo. Ma dovessero proclamare dai cieli su di lei che quest'ultimo la prenda in odio, e le scriva una lettera di divorzio, e la metta in suo potere per andare via da casa sua; o dovessero proclamare su di lui che quest'ultimo marito morirà: non sarà nel potere del primo marito che l'ha respinta all'inizio di tornare e portarla a stare con lui come sua moglie, dopo che è stata contaminata; poiché ciò è un'abominazione davanti al Signore: poiché i bambini che potrebbe avere non dovrebbero essere resi abominevoli, o la terra che il Signore tuo Dio ti dà per ereditare, diventare odiosa per la piaga.”.
La donna ripudiata che si risposa è contaminata al primo marito (come spiega Rashi), il quale non può riprendersela. Ma non è contaminata in senso assoluto anche per qualunque altro uomo. Nessuna prostituzione nel nuovo matrimonio in seguito a lettera di divorzio. I vv. trattano il caso improbabile, ma possibile, che la donna venisse ripudiata di nuovo o restasse vedova e il primo marito pensasse di riprendersela. Ciò che per Dio è sbagliato è che un legame iniziale sia ripristinato dopo che è stato rotto e la donna si è legata ad un altro. Evidentemente avveniva (infatti, la Torah proibisce cose che avvenivano ma non dovevano avvenire e ordina di fare cose che non venivano fatte ma dovevano esser fatte).