Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e.......

Luigi
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Luigi »

אני-הוא אני ראשון אף אני אחרון
Anì hu anì rishon, af ani acharon
“Io sono il primo”(Isaia 48/12), (che non ho padre), “e sono l’ultimo” (che non ho fratelli), “ed all’infuori di Me non esiste Dio”, (perché non ho figli),
(Shemot Rabbà 29/4)

Buona giornata a tutti
Con tutto il rispetto.
Sono sempre più convinto, che quello di cui si scrive sulla fede in Dio, non è mai vangelo, ma sempre opinabile.
Non voglio essere OT, ma necessita vuole ,che ponga un piccolo commento; spero non me ne vogliate :-)
Sicuramente è stato già trattato ampiamente, ma credo che quando si vuole veramente analizzare chi è Colui che è venuto dal Cielo, e che si è dato alla croce per portare la condanna di noi tutti; prima di scrivere lunghe pagine ,come fanno taluni, ci si dovrebbe fermare a lungo, e chiedere lumi al Cielo, per comprendere queste parole del Grande Maestro e Signore "non me ne vogliate per le maiuscole"
Matteo 11, 27 Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.

Ecco appunto è il Figlio che rivela Il Padre
; ma come me LO rivela se non glielo chiedo ?

Come appunto credo ,bisognerebbe fare gli stessi passi ,quando si incontrano ancora altre sue parole, come :
Io e Il Padre, siamo Uno.
Dove taluni, sempre con molta superficialità, decretano, che è solo una unità di azioni, intenti;
non credo ,si possano comprendere ,avendo una concezione semplicistica della realtà Celeste.
ciao
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bgaluppi
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da bgaluppi »

Luigi, questo non è assolutamente un richiamo, ma ti invito a rispettare quei taluni che “con molta superficialità, decretano” e che hanno una “concezione semplicistica della realtà Celeste”, perché gente come Gianni, che oltre ad essere un credente come te ha anche alle spalle 40 anni di studi biblici, non decreta mai, tantomeno con superficialità, né ha certamente una concezione semplicistica di Dio. Quando anche tu avrai alle spalle 40 anni di studi biblici, in ebraico e in greco, allora potrai essere al livello di Gianni, da un punto di vista di conoscenza biblica. Se rileggi il suo commento, ti ha spiegato il senso dell'unità spirituale citando un versetto biblico che dimostra come non solo Yeshùa è uno con Dio, ma anche i credenti sono uno con Yeshùa, e dunque con Dio (poiché se Yeshùa è uno con Dio e i credenti sono uno con Yeshùa, i credenti sono uno con Dio). È così che si fa discussione biblica, armonizzando la Scrittura. Tu non hai risposto a questa sua dimostrazione. Ti ha scritto:
Ti invito comunque a leggere più avanti, in Gv 17:22,23: “E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me” (CEI). È di unità che si parla: tra Dio e Yeshùa e tra Yeshùa e i suoi discepoli. A meno che tu voglia allargare la presunta trinità a tutta la chiesa, dovrebbe esserti chiaro. Se lo è, avanti col prossimo passo biblico. Diversamente, attendiamo le tue osservazioni.
Se non ti è chiaro il concetto di unità spirituale, esterna pure i tuoi dubbi, come Gianni ti invita a fare se necessario. Ma non citare di nuovo quel versetto per dimostrare che Yeshùa è Dio andando in circolo, perché tale tesi è già confutata dalla scrittura che ti ha indicato Gianni, e non c'è molto da aggiungere. Le parole di Yeshùa oltretutto sono molto chiare.
noiman
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......

Messaggio da noiman »

Risponde un taluno, che certamente impegna le pagine del forum con interventi spesso lunghetti. :d
Il Vangelo (maiuscolo) è un testo considerato biblico , esattamente come l’Antico Testamento. Parole scritte con il dito di D-o, dettate o solamente ispirate, chi lo sa! :YMHUG:
Come Luigi interpreta le parole del Vangelo anche tutti noi possiamo interpretare le parole dell’Antico Testamento.
אני-הוא אני ראשון אף אני אחרון
Anì hu anì rishon, af ani acharon
Questo è Isaia , il significato letterale è assolutamente : “Io sono il Signore, Io sono il primo e l’ultimo” Chi ci vuole trovare due o tre figure all’interno dell’Uno è libero di farlo , legittimo sostenerlo con il Vangelo, ma non troverà nessun riscontro nella Torah e neanche nel Tanach.
Noiman
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bgaluppi
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......

Messaggio da bgaluppi »

Noiman, non troverà riscontro neppure nei Vangeli...
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Gianni
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......

Messaggio da Gianni »

Lo troverà però, il riscontro, in diverse antiche religioni pagane, da quella egizia a quella babilonese.
France
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......

Messaggio da France »

Antico Egitto
Osiride - Iside - Horus
Grecia
Elio - Selene - Eos
Caos - Gea - Eros
Dionisio - Demetra - Core
Roma
Liberio - Cesare - Libera
Giove - Giunone - Minerva
Etruschi
Tinia - Uni - Menvra
Scandinavia
Thor - Odino - Fery
Babilonia
Anu - Enlil - Ea
Impero Romano culto di Mitra:
Ormuzf - Anahita - Mitra

Poteva mancare il cristianesimo-costantiniano
padre-figlio spirito santo
padre-figlio-madre

Il puro deismo dei primi cristiani fu cambiato dalla chiesa di Roma nell'incomprensibile dogma della trinita'.

tutto quello che viene detto e spiegato in merito ai misteri e ai dogmi della fede cristiana non sono altro che considerazioni, studi, creazioni e invenzioni dei partecipanti ai concili. Difatti volendo prendere anche per vero, ma vedremo che comunque non è proprio così, quanto è scritto nella bibbia, possiamo renderci conto che Gesù ha mai detto nulla in merito, e tantomeno nulla è riportato nell'antico testamento.
Tratto da: laveritasullareligionecristiana
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Gianni
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......

Messaggio da Gianni »

Grazie per la documentazione, France. La trinità fu importata dal paganesimo col sorgere del cristianesimo costantiniano, il quale diede proprio al paganesimo una veste "cristiana". Molti santi e patroni del tempo altro non sono che i vecchi dèi pagani. C'è da aggiungere che con la Riforma il protestantesimo si portò dietro la dottrina pagana della trinità.
Luigi
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Messaggio da Luigi »

Se non ti è chiaro il concetto di unità spirituale, esterna pure i tuoi dubbi, come Gianni ti invita a fare se necessario. Ma non citare di nuovo quel versetto per dimostrare che Yeshùa è Dio andando in circolo, perché tale tesi è già confutata dalla scrittura che ti ha indicato Gianni, e non c'è molto da aggiungere. Le parole di Yeshùa oltretutto sono molto chiare.
perché gente come Gianni, che oltre ad essere un credente
Posso sapere di quale confessione ? :-)
Mio caro, Gianni "con rispetto parlando"ha esposto il suo pensiero "che come detto non è vangelo ; sei d'accordo ? :-)
Poi che mi significhi, che 40 anni di studio occorrono per farti conoscere la Verità , e comprendere le scritture ?
I farisei, il sinedrio, il sommo sacerdote , uomini di lettere e depositari delle scritture, La Verità l'avevano tra loro e davanti a loro, e l'hanno rigettata e...,
mentre dimentichi che l'hanno conosciuta e realizzata , uomini semplici e pescatori ,non certo dotti e sapienti.
Ecco perchè ho scritto che , si dovrebbe meditare a lungo e chiedere a Colui che ha tutto nelle mani "il Figlio", cosa significa :Matteo 11, 27 Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
Poi riguardo la deità del Figlio, coloro che non riconoscono il Figlio come Dio "che possiede gli stessi attributi del Padre" semplicisticamente , tentano di confutare le scritture ,concludendo che, ogni passo che troviamo, il quale recita che il Figlio E' Dio,
sostanzialmente , Lui riveste solo un ruolo funzionale.
Se non ti è chiaro il concetto di unità spirituale, esterna pure i tuoi dubbi, come Gianni ti invita a fare se necessario.
E' stato citato Gv.17 che riporto da alcuni versi precedenti:
20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; 21 perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.


Ecco quì recita circa il corpo mistico della Ekklesia ,formato da tanti discepoli del Cristo, essere UNO .
Ora il Figlio recita: Come tu, Padre, sei in me e io in te..
Puoi spiegare il tuo punto di vista, di cosa sia ,viceversa che i credenti sono uno, nel loro essere miriadi ?
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Questo è Isaia , il significato letterale è assolutamente : “Io sono il Signore, Io sono il primo e l’ultimo” Chi ci vuole trovare due o tre figure all’interno dell’Uno è libero di farlo , legittimo sostenerlo con il Vangelo, ma non troverà nessun riscontro nella Torah e neanche nel Tanach.
Noiman
Certo noiman, ma in quel Primo ed Ultimo, si identifica il Figlio.
Bisognerebbe, investigare ancora , senza concezione semplicistica, chi è l'Iddio dell'A.T. che parla .
Poichè come accennato: mai in nessun tempo si è udita la sua voce "del Padre, Gv. 5,37" e nessuna scrittura può essere annullata , mentre ben si identifica il Figlio con l'Iddio Yhwh, in questione:
Isaia 44,6 Così dice il re di Israele,
il suo redentore, il Signore degli eserciti:
«Io sono il primo e io l'ultimo;
fuori di me non vi sono dèi.

Ecco che si identifica come :
Re di israele,
Suo Redentore, e
come il primo e io l'ultimo.

Così come dice a Giovanni in Ap.1, 17 17 Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo
Ciao
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Gianni
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......

Messaggio da Gianni »

Caro Luigi, domandi se puoi sapere di quale confessione sono. Certo che puoi. E te lo dico: di nessuna. Devi sapere che ogni confessione religiosa rappresenta una religione. Forse ti stupirà, ma nel vocabolario biblico antico, ovvero ebraico, la parola “religione” non esisteva neppure. L’intera vita ebraica era tutta una pratica dell’insegnamento divino. Era un’ortoprassi, non una religione.

Dici che il mio pensiero non è vangelo. E sono il primo a darti ragione. Ne consegue allora che pure il tuo non è vangelo.

Mi chiedi infine di spiegare dal mio punto di vista cosa voglia dire che i credenti sono uno pur essendo tanti.
Caro Luigi, il mio pensiero non conta nulla, lo abbiamo appena detto. Ma posso spiegarti cosa significa impiegando semplicemente il raziocinio. Possiamo partire dall’uomo e della donna sposati, che la Bibbia definisce una sola carne. Ecco, loro sono uno. Ma nel senso di unione di vita, di intenti, di sentimenti, d’amore. In verità rimangono due, ma in quel senso – e solo in quello – sono uno. Per i discepoli che formano la chiesa è la stessa cosa. Sono però migliaia e migliaia e tali rimangono. Uno non significa affatto avere la stessa identità, e ciò vale sia per i coniugi che per i discepoli.
Ora, siccome Yeshùa dice “come”, è proprio nel “come” sta l’essere uno. Come per Dio e Yeshùa, esattamente allo stesso modo è per il discepoli.
Tu pretendi invece di cancellare il come e di fare per Dio e Yeshùa un caso a parte, intendendo uno nel senso di identità. Con ciò esci dalla logica, dal contesto biblico e perfino dal buon senso.

Se poi, a dispetto di tutti i dati biblici, vuoi continuare a considerare Dio e Yeshùa uno nel senso di identità, non so più davvero che dirti.
Se poi, a dispetto di tutti i dati biblici - trascurando del tutto il fatto che nell’intera Scrittura non esiste una sola preghiera (ma neppure semplicemente una sola invocazione!) allo spirito santo -, vuoi aggiungerci anche la santa energia di Dio per comporre la trinità, non posso farci nulla. Si tratta della tua religione, appunto; nulla a che fare con la parola scritta di Dio.
France
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......

Messaggio da France »

Vorrei chiedervi,
Io prego sempre il Signore Iddio, e come disse Gesù chiedete al Padre nel mio nome e Lui Vi esaudirà. Ringrazio Dio per tutte le volte che mi ha esaudito.
Nel 99% delle scritture il Padre è il Dio Uno ed Unico e Gesù è il Messia il figlio di Dio.
Se Dio Padre e dio-figlio sono uno perché non dirlo chiaramente nei Vangeli, questa sarebbe stata una grandissima novità, perché solo alcune persone debbono capire questo grande mistero?
La domanda è:
Ammesso che ss trinità sia vera, ed io prego il Dio Uno ed Unico e credo in Yeshua come Messia e figlio di Dio come sarà giudicato il mio sbaglio?
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