Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e.......
Inviato: martedì 1 maggio 2018, 16:38
Apro questa discussione per poter rispondere a Luigi. Nella discussione "Preghiera al Padre o a Yeshua?" a p.23, egli afferma che in Timoteo 3:16 la Diodati e la Nuova Diodati affermano che “Dio è stato manifestato in carne”.
Poi aggiunge che " la Bibbia di Gerusalemme e la Riveduta recitano : “16 Dobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà: Egli si manifestò nella carne,....”
Subito dopo pone questa domanda: “Ora resta da chiedervi, chi è quel "Egli" che si è manifestato....?
Ed proprio a questa domanda che desidero rispondere. Lo farò riportando delle citazioni che ho trovato su alcuni commentari biblici.
Intanto faccio notare a Luigi che una traduzione biblica da lui citata dichiara quanto segue nella nota a questo versetto:
“ egli: al maschile: Cristo.”- Bibbia di Gerusalemme
Ora citerò il parere di quattro studiosi trinitari sul versetto 16 di 1 Tim:
“ La Diodati legge “ Iddio è stato manifestato in carne”, ma tutti i traduttori moderni respingono questa versione in favore di “ Colui che è stato manifestato in carne ( le Paoline omettono “ Colui”), in quanto il relativo maschile si riferisce evidentemente a Cristo, che senza dubbio era menzionato in una precedente porzione dell’inno, omessa nella citazione. Esso era evidentemente ben conosciuto e la sua applicazione a Cristo doveva essere incontestabile.”- Le epistole pastorali di Donald Guthrie , p.104, editore GBU.
“ Egli-hòs”: resto di Thèos o di Christòs? Il contesto dell’inno decide inequivocabilmente per Christòs. È Lui il protagonista del v.16, l’attuatore di un progetto che è pensato da Dio Padre per quelli della sua chiesa ( v.15), con il decisivo intervento dello Spirito (v.16)”. – Le lettere pastorali di Cesare Marcheselli-Casale, p. 270-271, editore EDB.
“L’inno si apre con il pronome personale «egli» che si riferisce ovviamente a Cristo, il protagonista di tutto il v. 16, colui che attua il progetto pensato da Dio Padre per quelli della sua casa che è la sua chiesa, con il decisivo intervento dello Spirito” .- Le lettere pastorali di Mauro Orsatti, p.23, editore Messaggero.
“ Gesù Cristo - in realtà nemmeno nominato nell’inno, ma il pronome relativo che introduce si riferisce senz’altro a lui”. – Le lettere pastorali di Helmut Merkel, p.49, editore Paideia.
Tutto chiaro Luigi?
Poi aggiunge che " la Bibbia di Gerusalemme e la Riveduta recitano : “16 Dobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà: Egli si manifestò nella carne,....”
Subito dopo pone questa domanda: “Ora resta da chiedervi, chi è quel "Egli" che si è manifestato....?
Ed proprio a questa domanda che desidero rispondere. Lo farò riportando delle citazioni che ho trovato su alcuni commentari biblici.
Intanto faccio notare a Luigi che una traduzione biblica da lui citata dichiara quanto segue nella nota a questo versetto:
“ egli: al maschile: Cristo.”- Bibbia di Gerusalemme
Ora citerò il parere di quattro studiosi trinitari sul versetto 16 di 1 Tim:
“ La Diodati legge “ Iddio è stato manifestato in carne”, ma tutti i traduttori moderni respingono questa versione in favore di “ Colui che è stato manifestato in carne ( le Paoline omettono “ Colui”), in quanto il relativo maschile si riferisce evidentemente a Cristo, che senza dubbio era menzionato in una precedente porzione dell’inno, omessa nella citazione. Esso era evidentemente ben conosciuto e la sua applicazione a Cristo doveva essere incontestabile.”- Le epistole pastorali di Donald Guthrie , p.104, editore GBU.
“ Egli-hòs”: resto di Thèos o di Christòs? Il contesto dell’inno decide inequivocabilmente per Christòs. È Lui il protagonista del v.16, l’attuatore di un progetto che è pensato da Dio Padre per quelli della sua chiesa ( v.15), con il decisivo intervento dello Spirito (v.16)”. – Le lettere pastorali di Cesare Marcheselli-Casale, p. 270-271, editore EDB.
“L’inno si apre con il pronome personale «egli» che si riferisce ovviamente a Cristo, il protagonista di tutto il v. 16, colui che attua il progetto pensato da Dio Padre per quelli della sua casa che è la sua chiesa, con il decisivo intervento dello Spirito” .- Le lettere pastorali di Mauro Orsatti, p.23, editore Messaggero.
“ Gesù Cristo - in realtà nemmeno nominato nell’inno, ma il pronome relativo che introduce si riferisce senz’altro a lui”. – Le lettere pastorali di Helmut Merkel, p.49, editore Paideia.
Tutto chiaro Luigi?