E in che modo sarebbe stato intermediario? Cerchiamo, in tutta la Scrittura, un versetto che spieghi il suo ruolo nella creazione. Inoltre, ribadisco, il Sl 102 in ebraico non dice affatto che il messia è intermediario. E perché dobbiamo farglielo dire? È ovvio che l'omileta, applicandolo al messia, o prende un abbaglio oppure vuole esprimere un significato preciso, che non può contrastare col salmo stesso! Altrimenti sbaglierebbe. Inoltre, Yeshùa stesso non dice mai che il messia è intermediario; se così fosse, lo avrebbe detto. Lui dice invece di essere il Cristo, il re di Israele, il figlio di Dio predetto, che non ha nulla a che fare con la creazione, ma serve da redentore (anzi, lo dice in risposta ad altri che glielo chiedono).
Il suo ruolo è quello di essere
la ragione prima ed ultima dell'atto creativo di Dio. La Scrittura dice questo: “perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, le (cose) visibili e le (cose) invisibili, sia troni sia autorità sia principati sia potestà; tutte le cose furono create per mezzo di lui e per (verso,in vista di) lui” (Col 1:16). Non vedo perché non si possa accettare questo, che è scritto nero su bianco. Lo dico io perché: perché altrimenti la dottrina del Cristo-Dio, inventata di sana pianta, crollerebbe e la Chiesa dovrebbe dire: "ops...!".
Mettiamo in evidenza con ferrea logica alcuni aspetti: il testo
non dice mai che il messia crea, ma che è
la ragione e
il fine della creazione; il testo dice che
fu Dio a creare le cose
in lui,
mediante lui e
per lui. Ora, qualcuno vuole necessariamente far dire esattamente l'opposto, e cioè che il messia crea; e creerebbe per se stesso, e in vista di se stesso e in se stesso. Non solo tale interpretazione è insostenibile da un punto di vista biblico, perché Genesi e tutta la Scrittura stabilisce che Dio è il creatore e che crea con la Sua sapienza (Pr 8:27-31), ma sfida pure la logica e svilisce l'unicità e l'onnipotenza di Dio, che Cristo stesso afferma più di una volta. Il mashiach non ha nulla a che fare con la ceazione, è il re unto, il sacerdote, e lo scopo primo e ultimo.
Invece, potremmo dire che il messia rappresenta simbolicamente la sapienza di Dio, che è parola, e "incarna", sempre simbolicamente, la sapienza e la parola che Dio usò per creare. Questo è accettabile, biblicamente parlando.
“I cieli sono tuoi, tua pure è la terra; tu hai fondato il mondo e tutto ciò che è in esso.” - Sl 89:11
“nel passato tu hai creato la terra e i cieli sono opera delle tue mani” - Sl 102:25
“Con la saggezza il SIGNORE fondò la terra, e con l'intelligenza rese stabili i cieli.” - Pr 3:19
“Così parla Dio, il SIGNORE, che ha creato i cieli e li ha spiegati, che ha disteso la terra con tutto quello che essa produce, che dà il respiro al popolo che c'è sopra e lo spirito a quelli che vi camminano.” - Is 42:5
Ora, troviamo dei versetti che affermano che il re di Israele, il messia, è comprtecipe nella creazione. Mi suscita un forte senso di rabbia, questa dottrina blasfema che svilisce l'unicità di Dio; questa dottrina apostata del Cristo divino è il motivo per cui gli uomini non credono in lui. Infatti, nessun uomo dotato di raziocinio crederebbe mai, e a ragione, che un Dio onnipotente e trascendente abbia bisogno di qualcosa o qualcuno per creare, come "strumento", né che si possa incarnare in una creatura. Dio non è neppure immaginabile, e noi continuiamo a ridurlo ad un essere a immagine dell'uomo.