Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Inviato: martedì 9 maggio 2023, 21:48
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[/quote]Scusate il copia e incolla, ma devo ancora capire come fare per incollare solo una parte del messaggio senza il resto che non si vuole. Vorrei chiedere a Besàseà , come è arrivato a stabilire che i 71 componenti del sinedrio erano profeti, e che livello di profetismo era stato concesso loro.
Buongiorno Shay! Non ho dubbi che la figura del "figlio dell'uomo" derivi dal Libro di Enoch, che oltretutto due lettere del NT citano in modo evidente. I parallelismi tra Enoch e i testi neotestamentari sono a dir poco evidenti. Cito il cap. 46, dove per la prima volta viene presentata la figura del "figlio dell'uomo", che richiama anche quella del "simile ad un uomo" di Daniele (che, forse, veniva interpretato in modo diverso da gruppi che non appartenevano al giudaismo sadocita):Shay ha scritto: ↑sabato 13 maggio 2023, 10:25 Molti studiosi si sono prodigati per cercare di capire e spiegare cosa sia questo "figlio dell'uomo" e da dove lo abbia attinto il Nuovo Testamento. Quello del libro di Daniele è un simbolo riferito alla collettività del popolo ebraico e lo spiega lo stesso libro nel seguito.
Inoltre poi nei vangeli vi sono molte citazioni dell'Antico Testamento che sono strumentalizzate e non hanno il senso che dicono di avere. Quindi questa presunta figura messianica in realtà poggia sul nulla e rimane una mera questione di fede. Il Nuovo Testamento è un vero mistero e potrebbe aver ragione Besasea (sto leggendo il suo libro). Anche dal punto di vista storico vi sono molti dubbi su Yeshua e sulla sua esistenza. Per me sono cose di secondaria importanza e comunque l'Antico Testamento non parla di sacrificio umano per riscattare tutta l'umanità da una salvezza dell'anima. Anzi di salvezza dell'anima l'Antico Testamento proprio non se ne parla.
Ciao Roberto, quando si parla di giudaismo del II tempio è importante fare delle distinzioni, per riuscire ad inquadrare il contenuto dei Vangeli e la persona Yeshua. Prima dei ritrovamenti di Qumran, era opinione diffusa (quantomeno fuori dalla comunità ebraica) che il giudaismo pre-rabbinico fosse una religione monolitica. In realtà, nei secoli che seguirono l'esilio babilonese, sembra ora chiaro - grazie ai rotoli del Mar Morto - che si fossero sviluppate diverse correnti giudaiche. È quindi importante non giungere a conclusioni troppo affrettate quando si parla di Yeshua ed evitare di catalogarlo come "non conforme al giudaismo". Quale giudaismo?
Penso alla nascita verginale di Melchisedek...bgaluppi ha scritto: ↑sabato 13 maggio 2023, 18:49
... In realtà, nei secoli che seguirono l'esilio babilonese, sembra ora chiaro - grazie ai rotoli del Mar Morto - che si fossero sviluppate diverse correnti giudaiche. È quindi importante non giungere a conclusioni troppo affrettate quando si parla di Yeshua ed evitare di catalogarlo come "non conforme al giudaismo". Quale giudaismo?
È stato rinvenuto un frammento in ebraico nella grotta 11 (11QMelch) rinominato Melchizedek che contiene un commentario a Lv 25:13, Dt 15:2, Sl 7:8–9, 82:2, Is 52:7, Dn 9:25, Lv 25:9, datato al 75-50 aEV.Marcelle ha scritto: ↑sabato 13 maggio 2023, 19:03Penso alla nascita verginale di Melchisedek...bgaluppi ha scritto: ↑sabato 13 maggio 2023, 18:49
... In realtà, nei secoli che seguirono l'esilio babilonese, sembra ora chiaro - grazie ai rotoli del Mar Morto - che si fossero sviluppate diverse correnti giudaiche. È quindi importante non giungere a conclusioni troppo affrettate quando si parla di Yeshua ed evitare di catalogarlo come "non conforme al giudaismo". Quale giudaismo?
Il famosissimo 11QMelch...genere letterario pesher tematico, che interpreta in chiave escatologica i diversi passi veterotestamentari, in un contesto in cui a Melchisedek è riconosciuta una funzione celeste (vendetta/giudizio?) e a cui ci si riferirebbe con il termine di elohim (figura sovrumana/angelo?).