Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

roberto
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

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roberto
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

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Besàseà ha scritto:
Nota bene: gli ebrei non sono una religione che si basa su un testo sacro, sono un popolo. E un popolo non è fatto solo di religione, ha delle istituzioni, tribunali e autorità varie. Già a partire dall'epoca in cui fu data la Toràh fu costituito il Sinedrio che era composto da 71 profeti. Tali profeti, tranne Mosè e Giosuè, non scrissero mai nulla e le loro profezie rimasero da sempre in forma orale. Il Sinedrio non era un organo religioso, era il parlamento di una Nazione. Per capire bene questi concetti bisogna saperli spogliare dalla veste religiosa che hanno assunto nelle successive epoche.
Il Sinedrio era sempre presente a svolgere la sua funzione di stato, tranne brevi periodi. I profeti di Israel non sono solo quelli che trovi nella Bibbia, ma ne ha avuti molti di più. Il diritto ebraico deriva dalla profezia orale del Sinedrio e non dal rotolo della Toràh. a
Scusate il copia e incolla, ma devo ancora capire come fare per incollare solo una parte del messaggio senza il resto che non si vuole. Vorrei chiedere a Besàseà , come è arrivato a stabilire che i 71 componenti del sinedrio erano profeti, e che livello di profetismo era stato concesso loro.
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roberto
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da roberto »

Grazie Shay, ho fatto delle prove e mi sembra funzioni. :-)
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Riporto qui le mie considerazioni in risposta a Shay dall'altra discussione.
Shay ha scritto: sabato 13 maggio 2023, 10:25 Molti studiosi si sono prodigati per cercare di capire e spiegare cosa sia questo "figlio dell'uomo" e da dove lo abbia attinto il Nuovo Testamento. Quello del libro di Daniele è un simbolo riferito alla collettività del popolo ebraico e lo spiega lo stesso libro nel seguito.
Inoltre poi nei vangeli vi sono molte citazioni dell'Antico Testamento che sono strumentalizzate e non hanno il senso che dicono di avere. Quindi questa presunta figura messianica in realtà poggia sul nulla e rimane una mera questione di fede. Il Nuovo Testamento è un vero mistero e potrebbe aver ragione Besasea (sto leggendo il suo libro). Anche dal punto di vista storico vi sono molti dubbi su Yeshua e sulla sua esistenza. Per me sono cose di secondaria importanza e comunque l'Antico Testamento non parla di sacrificio umano per riscattare tutta l'umanità da una salvezza dell'anima. Anzi di salvezza dell'anima l'Antico Testamento proprio non se ne parla.
Buongiorno Shay! Non ho dubbi che la figura del "figlio dell'uomo" derivi dal Libro di Enoch, che oltretutto due lettere del NT citano in modo evidente. I parallelismi tra Enoch e i testi neotestamentari sono a dir poco evidenti. Cito il cap. 46, dove per la prima volta viene presentata la figura del "figlio dell'uomo", che richiama anche quella del "simile ad un uomo" di Daniele (che, forse, veniva interpretato in modo diverso da gruppi che non appartenevano al giudaismo sadocita):

“Là vidi uno che aveva una testa carica di giorni, e il suo capo era bianco come lana; presso di lui c’era un altro [questo richiama Gv 1:1], il cui volto aveva l’aspetto di un uomo [questo richiama Daniele], e il suo volto era pieno di grazia, come quello degli angeli santi. Interrogai l’angelo, che mi accompagnava e mi mostrava tutti i segreti, su quel figlio dell’uomo, chi fosse, da dove venisse e perché andasse con la sua testa carica di giorni. Egli mi rispose: Questi è il figlio dell’uomo, che ha giustizia, che dimora presso la giustizia e che rivela tutti i tesori di ciò che è nascosto;
poiché il Signore degli Spiriti lo ha scelto, e la sua sorte ha superato tutti in eterno per la giustizia di fronte al Signore degli Spiriti. Questo figlio dell’uomo che hai visto, farà sollevare i re e i potenti dalle loro sedi, e i forti dai loro troni; scioglierà le redini dei forti
e spezzerà i denti dei peccatori. Scaccerà i re dai loro troni e dai loro regni, perché non lo hanno esaltato, lodato, e non gli hanno reso grazie per aver ricevuto il regno. Umilierà il volto dei potenti e li riempirà di vergogna.”

Le considerazioni da fare sul cosiddetto Libro di Enoch (in realtà una raccolta di più libri, cinque) sono molte. Innanzitutto, lo scritto circolava già nel II sec. aEV in aramaico ed include parti del perduto Libro di Noè, che circolava nello stesso periodo in ebraico. Questo lo sappiamo con certezza grazie ai ritrovamenti dei rotoli del Mar Morto. Frammenti del Libro di Noè in ebraico sono catalogati come 1QNoah o 1Q19. Di Enoch sono state ritrovate parti in aramaico.

Questi (e altri) ritrovamenti provano l'esistenza di sette giudaiche che seguivano tradizioni diverse rispetto al giudaismo sadocita. Flavio conferma questa tesi, quando ci parla degli esseni, e i ritrovamenti confermano Flavio indiscutibilmente. Molto del materiale ritrovato nel Mar Morto è di stampo apocalitticista. Io credo che sia il Battista che Yeshua fossero collegati a queste tradizioni, che risalgono certamente a diversi secoli prima dell'era volgare, visto che Enoch circolava in aramaico già nel II sec. aEV.
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

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bgaluppi ha scritto: sabato 13 maggio 2023, 15:17


Questi (e altri) ritrovamenti provano l'esistenza di sette giudaiche che seguivano tradizioni diverse rispetto al giudaismo sadocita
Ciao Antonio. Non ho capito il perchè di questa frase, nel resto del contesto.
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

roberto ha scritto: sabato 13 maggio 2023, 17:38
bgaluppi ha scritto: sabato 13 maggio 2023, 15:17


Questi (e altri) ritrovamenti provano l'esistenza di sette giudaiche che seguivano tradizioni diverse rispetto al giudaismo sadocita
Ciao Antonio. Non ho capito il perchè di questa frase, nel resto del contesto.
Ciao Roberto, quando si parla di giudaismo del II tempio è importante fare delle distinzioni, per riuscire ad inquadrare il contenuto dei Vangeli e la persona Yeshua. Prima dei ritrovamenti di Qumran, era opinione diffusa (quantomeno fuori dalla comunità ebraica) che il giudaismo pre-rabbinico fosse una religione monolitica. In realtà, nei secoli che seguirono l'esilio babilonese, sembra ora chiaro - grazie ai rotoli del Mar Morto - che si fossero sviluppate diverse correnti giudaiche. È quindi importante non giungere a conclusioni troppo affrettate quando si parla di Yeshua ed evitare di catalogarlo come "non conforme al giudaismo". Quale giudaismo?
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Marcelle »

bgaluppi ha scritto: sabato 13 maggio 2023, 18:49
... In realtà, nei secoli che seguirono l'esilio babilonese, sembra ora chiaro - grazie ai rotoli del Mar Morto - che si fossero sviluppate diverse correnti giudaiche. È quindi importante non giungere a conclusioni troppo affrettate quando si parla di Yeshua ed evitare di catalogarlo come "non conforme al giudaismo". Quale giudaismo?
Penso alla nascita verginale di Melchisedek...
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Marcelle ha scritto: sabato 13 maggio 2023, 19:03
bgaluppi ha scritto: sabato 13 maggio 2023, 18:49
... In realtà, nei secoli che seguirono l'esilio babilonese, sembra ora chiaro - grazie ai rotoli del Mar Morto - che si fossero sviluppate diverse correnti giudaiche. È quindi importante non giungere a conclusioni troppo affrettate quando si parla di Yeshua ed evitare di catalogarlo come "non conforme al giudaismo". Quale giudaismo?
Penso alla nascita verginale di Melchisedek...
È stato rinvenuto un frammento in ebraico nella grotta 11 (11QMelch) rinominato Melchizedek che contiene un commentario a Lv 25:13, Dt 15:2, Sl 7:8–9, 82:2, Is 52:7, Dn 9:25, Lv 25:9, datato al 75-50 aEV.
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

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bgaluppi ha scritto: sabato 13 maggio 2023, 19:14
È stato rinvenuto un frammento in ebraico nella grotta 11 (11QMelch) rinominato Melchizedek che contiene un commentario a Lv 25:13, Dt 15:2, Sl 7:8–9, 82:2, Is 52:7, Dn 9:25, Lv 25:9, datato al 75-50 aEV.
Il famosissimo 11QMelch...genere letterario pesher tematico, che interpreta in chiave escatologica i diversi passi veterotestamentari, in un contesto in cui a Melchisedek è riconosciuta una funzione celeste (vendetta/giudizio?) e a cui ci si riferirebbe con il termine di elohim (figura sovrumana/angelo?).

Lessi tempo fa "Melchisedek e la sua tipologia" di Claudio Gianotto.
Ultima modifica di Marcelle il domenica 14 maggio 2023, 2:35, modificato 3 volte in totale.
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Complimenti, Marcelle :YMAPPLAUSE:
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