Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Armageddon
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

Non mi è chiaro questo tuo dubbio. Il tuo pare essere un discorso religioso che io respingo a priori perché non mi occupo di religione, ma di studiare il testo, la religione e la fede sono cose soggettive
Caro Besasea studiare un testo ebraico per chi è ebreo e conosce l ebraico non è difficoltoso!

Il mio dubbio rigurda questo che non centra nulla con la questione religiosa!

Scusa Besasea ma avrò anch'io il diritto di sapere e conoscere cosa dice e cosa vuole da me colui che mi ha creato?O è prerogativa di Israele?
Chiaro è comunque che il Dio di Israel, prima di divenire il Legislatore di Israel, fu pricipalmente il Legislatore di tutte le nazioni, così fu in passato e così sarà in futuro, secondo la Bibbia.
La Bibbia parla di eventi passati e futuri..ma io vivo nel presente e a quanto pare morirò nell'ignoranza...come me..miliardi di persone..:YMPEACE:
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Barabba è chiaramente un soprannome e non un patronimico. Bar Abba significa "figlio di papà"
Ah! Grazie, Besasea. Avevo dato anche io questa soluzione scherzando, ma vedo che ci avevo azzeccato!

Per il resto, la moderazione della frase è stata necessaria in base al regolamento del forum pubblico. Non è un'offesa personale diretta ad alcuno, ma, come sai, può offendere la sensibilità religiosa degli utenti. Una ragazza che frequentava questo forum, fece un interessante esperimento "a rovescio" sul forum di Consulenza Ebraica (ti ricordi?), presentandosi in modo offensivo (ma non razzista) nei confronti della sensibilità religiosa degli utenti ebrei. Fu espulsa dopo pochissimo, e giustamente, in quanto andare su un forum dove sono quasi tutti ebrei ad offendere la loro sensibilità religiosa e senso di appartenenza, non è propriamente corretto. L'esperimento, dunque, ebbe successo. :-)
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Si, sono d'accordo che censurare lo studio non va bene, ma affermare che Yeshùa era un esaltato non è definibile serio nello studio. Sarebbe come dire che Mosè era solo un condottiero e non un uomo di Dio. E bada che molti lo pensano.
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Israel75
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Israel75 »

O che uccise , cosa vera e scritturale , ma inappropriata da esprimere con leggerezza infantile perchè relativa ad un evento particolarissimo - vide un Egiziano che percuoteva uno degli Ebrei suoi fratelli [....] uccise l'Egiziano e lo nascose nella sabbia. - . . (Esodo 2:11-14).

E non imputabile secondo il 6° Comandamento dato che rappresenta il delitto o omicidio preterintenzionale (stile coniugi italiani di Erba ) mentre Moshè lo commise per proteggere un suo fratello con tutte le attenuanti del caso (a parte l'occultamento di cadavere a essere pignoli).

Ps. (e cmq la Torah non era ancora stata consegnata)
o:-) o:-) o:-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Armageddon
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Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

Se tu presupponi che qualcuno ti ha creato è già di per se un atteggiamento religioso.
Il fatto poi che Dio ti ha dato il dono di vivere non è certo un diritto, a meno che tu non sostenga che abbia fatto qualcosa per riceverlo. Casomai avrai il dovere di ricercare per ringraziare il tuo Creatore, ma di diritto proprio non credo.
Besasea sarebbe bello avere un confronto con te su questo argomento,ma ai fini del Forum non credo sia utile in quanto se come punto di riferimento dobbiamo avere la Bibbia ci troveremo in diffioclta a trovare in essa le argomentazioni giuste(sempre se ci sono)!

Nel caso ai moderatori o agli utenti interessa si può aprire una cartella apposita che riguarda la ricerca di Dio da parte dell'uomo...

Bgaluppi ho dato un occhiata a Heschel...ma non ho modo ora di comprare i libri!

Saluti
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Giorgia
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Iscritto il: martedì 9 dicembre 2014, 9:15

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Giorgia »

Non credo sia la sede appropriata per un argomento simile.
salcontis
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Iscritto il: lunedì 5 maggio 2014, 18:15

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da salcontis »

"Nel caso di Abramo, Dio interviene rifiutando il sacrificio del figlio e corregendolo gli chiede un sacrificio animale come simbolo".

Besasea, secondo me, estrae dall'episodio solo quanto basta per non dire niente.
Seguendo i ragionamenti di Besasea la nazione di Israele è nata da un atto idolatrico comandato da Dio e assecondato da Abramo. Dio benedisse Abramo per la sua ubbidienza nel commettere idolatria.
Dio però lo fermo, perchè aveva verificato la sua ubbidienza. Non disse che Abramo stava commettendo idolatria.
Non so se in ebraico la Tora dice che ha fatto tutto Abramo senza l’intervento di Dio.
Passiamo al caso Gesù dalla cui morte e sacrificio nasce invece l'Israele spirituale.
(Mt 21:33-46; Lu 20:9-19)
- 12:1 Poi cominciò a parlare loro in parabole:
«Un uomo piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò una buca per pigiare l'uva e vi costruì una torre; l'affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio.
- 12:2 Al tempo della raccolta mandò a quei vignaiuoli un servo per ricevere da loro la sua parte dei frutti della vigna.
- 12:3 Ma essi lo presero, lo picchiarono e lo rimandarono a mani vuote.
- 12:4 Egli mandò loro un altro servo; e anche questo insultarono e ferirono alla testa.
- 12:5 Egli ne mandò un altro, e quelli lo uccisero; poi molti altri che picchiarono o uccisero.
- 12:6 Aveva ancora un unico figlio diletto e quello glielo mandò per ultimo, dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio".
- 12:7 Ma quei vignaiuoli dissero tra di loro: "Costui è l'erede; venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra".
- 12:8 Così lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna.
- 12:9 Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà, farà perire quei vignaiuoli e darà la vigna ad altri.
- 12:10 Non avete neppure letto questa Scrittura:
"La pietra che i costruttori hanno rifiutata,
è diventata pietra angolare; ......................

E' mia opinione, del tutto fallibile, che Dio non ha obbligato Gesù a sacrificarsi né ha obbligato scribi, farisei, sacerdoti e Romani a uccidere Gesù. Dio e Gesù sapevano l’esito della vicenda e Gesù non si è sottratto dalla tragica fine.
Dio non ha dato l’ordine ai romani e al popolo ebraico di crocifiggere Gesù, anzi dalla sopracitata parabola di Gesù si deduce che Dio voleva che rispettassero suo figlio e si propose di punire i responsabili della sua morte.
Dio ha permesso che ciò accadesse ed era tutto previsto.
Da millenni soffrono e muoiono milioni di esseri umani innocenti, compresi gli ebrei nei campi di concentramento. Dio ha permesso e permette tutto questo.
Gesù è stato scelto per essere re delle nazioni ed è stato resuscitato per non subire più la seconda morte.
Dio sceglie e decide.
Anche se qualcuno a nome di tutta l’umanità interpellata con un sondaggio capillare può dire: viva la morte o almeno che la morte non è un problema.
(Quando parliamo in nome di Dio o dell’umanità bisogna stare attenti, perché la storia ci trasmette tanti casi di individui che in nome di Dio o in nome del popolo …………….facevano solo la propria volontà.)
Da qui, morte, sacrifico e resurrezione di Gesù, nasce l’Israele spirituale che non fa distinzione di razza.
Gesù scelse i suoi discepoli tra persone comuni.
L’apostolo Paolo, esperto negli studi biblici, per vedere meglio dovette prima essere accecato.
In merito all’idolatria, a mio avviso qualsiasi cosa può diventare un idolo o fumo negli occhi, anche la sacra scrittura che neppure si capisce bene fino in fondo e che non permette malgrado l’accurata conoscenza di sui si è depositari, in alcuni casi ben noti, di apprezzare nemmeno un morto riportato in vita perché si perde il potere sulle folle o per non mettere in discussione la propria ideologia.
- 12:9 Una gran folla di Giudei seppe dunque che egli era lì; e ci andarono non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.
- 12:10 Ma i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro,
- 12:11 perché, a causa sua, molti Giudei andavano e credevano in Gesù.
Ovviamente ribadisco che quanto sopra sono solo mie ipotesi o semplici opinioni perchè non parlo in nome di Dio e neanche in nome del popolo italiano e neppure come rappresentante di tutta l’umanità.
Ultima modifica di salcontis il domenica 17 settembre 2017, 18:51, modificato 1 volta in totale.
noiman
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Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da noiman »

Andate tutti come treni ……. ;) in questa discussione mi voglio riallacciare alla pagina/cartella 54 dove si parlava della resurrezione.

Avete citato Maimonide, giustamente besasea ricorda che le sue convinzioni erano legate al mondo medioevale in cui viveva e spesso erano concilianti con il pensiero dell’epoca,questo secondo il pensiero greco e ormai latino con cui doveva in qualche modo avere a che fare.

IL concetto della resurrezione dei morti ….(“thyaat ha-metim)” sono un principio importante della vita ebraica. Tuttavia se ne parla poco, e poco è stato scritto da parte dei commentatori.
La ragione è che nella cultura semita che considera la vita terrestre come preparazione e riparazione, il famoso “tikkun” cui tutti gli uomini devono contribuire, è lo spazio in cui l’azione dell’uomo ha il massimo del significato.
Il mondo futuro è la conseguenza delle azioni sul mondo presente, il regno di malkut”
Una delle prime osservazioni è di capire perché la resurrezione debba necessariamente coinvolgere un corpo fisico. Perché una cosa che è considerata “morta” debba necessariamente essere “ravvivata”, e per quale motivo l’anima come entità spirituale che è eterna debba ritornare in un corpo.
Da qui le speculazioni se i morti nasceranno nudi o vestiti, a quale età e in quale aspetto, vecchi sdentati o giovani forti. Se la resurrezione sarà fisica, quindi di materia terrestre il corpo ingabbierà l’anima spirituale, almeno di pensare a una materia speciale che accolga l’anima.
I midrashim da sempre scherzano su quest’argomento” E l’anima che ha peccato, può affermare il corpo…! “come vedi dal giorno che mi ha lasciato, giaccio nella tomba come una pietra nuda” . Al contrario l’anima può dire “ è il corpo che ha peccato. come vedi, dal giorno che mi sono congedata dallo stesso, io volo nell’aria come un uccello e non commetto nessun peccato”.
Un’altra storiella tratta dal midrasch racconta di un Re che su questa terra possedeva un bellissimo frutteto con splendidi fichi.
Egli nominò due guardiani per proteggerlo: uno zoppo e l’altro cieco.
Un giorno lo zoppo disse al cieco: vedo due bellissimi fichi nel frutteto,…vieni , portami sulle tue spalle, affinché possiamo procurarci i fichi e mangiarli insieme , essi raggiunsero i fichi e li mangiarono.
Nello scoprire che i fichi non c’erano più, il re, proprietario del frutteto li interrogò: “Dove sono quei bei fichi ?Lo zoppo rispose : “ Ho forse i piedi per camminare ?” Parimenti il cieco rispose: Ho gli occhi con cui vedere ?”.

Che cosa fece egli allora ? Carico lo zoppo sul cieco e li giudicò insieme. Cosi il santissimo-benedetto Egli sia ripone l’anima nel corpo e li giudica insieme.

La Zohar afferma che quando i tempi saranno maturi, vi sarà un risveglio dall’alto “itaruta de’ liaila che solleciterà un risveglio dal basso “ itaruta de’ litata”.
Le due proprietà formeranno una cosa nuova, non sarà più corpo e anima.
Noiman
Armando
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Iscritto il: giovedì 19 novembre 2015, 14:10

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armando »

"L'unico Dio Vivente è il Dio degli ebrei e chiunque lo cerca seriamente e gli chiede un segno, Egli risponde".


Isaia 44,6 - Così dice il Signore, il Re e Redentore di Israele, il Signore degli eserciti: Io sono primo e io sono l'ultimo, oltre a me non c'è Dio.

Il pensiero ebraico ,e la sacra scrittura , solo messi assieme .

Ciao
Metà di un proverbio arabo...
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità."
Armageddon
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Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

Ultima dimostrazione, che di Biblistica non ha nulla, fu la censura da parte di Antonio dell'affermazione secondo cui Gesù era un esaltato. O ancor peggio qualificare come non serio ogni studio che si propone di dimostrarlo
Da wikipedia:

Gli studi biblici o biblistica sono lo studio accademico della Bibbia e dei testi ad essa collegati. Nell'ebraismo la Bibbia è costituita dalla Bibbia ebraica, anche nota come Tanakh, dall'acronimo dei nomi ebraici per le parti in cui è divisa (Torah, Nevi'im, Ketuvim); nel cristianesimo la Bibbia è tradizionalmente composta da Antico Testamento e Nuovo Testamento. Altri testi di interesse degli studiosi biblici sono gli apocrifi dell'Antico Testamento, gli apocrifi del Nuovo Testamento e molti testi delle posizioni anti-nicene delle origini del cristianesimo, come pure la letteratura ebraica delle origini.

Perché ad esempio qui non vengono mai considerati come studio gli apocrifi?
O meglio non facendo parte del canone del Forum non vengono studiati...?Ma questa non è biblistica!
Affermare che un uomo sia un esaltato non è un offesa ma una considerazione che viene fatta in base a studi biblici che Besasea sta facendo e dimostrando!

Qui Gesù è intoccabile altrimenti scatta la moderazione...questa è biblistica o fede? [Questa è educazione di base, ne hai mai sentito parlare?]

Da wikipedia:

Metodologicamente e teoricamente questo campo di studi utilizza diverse discipline, come storia, archeologia, critica letteraria, filologia e sempre più frequentemente le scienze sociali.

Questo punto qui spesso non viene considerato purtroppo!

Saluti
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