Satana e il riscatto
Re: Satana e il riscatto
La risposta certa la sapremo quando il messia verrà. Le risposte a tutto le avremo con la risurrezione. Non parlerei di confusione, piuttosto direi che non dobbiamo prendere una o un'altra interpretazione come assolutamente giusta e restare sul testo, cercando di comprendere ciò che dice al di là di ciò che non ci è dato di conoscere con certezza.
Re: Satana e il riscatto
Certo capisco Armag.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
- Gianni
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Re: Satana e il riscatto
E così ora scopriamo anche che quella sàmech non è affatto la prima, perché la troviamo in Gn 2:13 nella parola הַסֹּובֵב (“il circondante”). Bravo Daminagor.
Dici bene, Antonio: lo spirito dei saggi è la discussione.
Dici bene, Antonio: lo spirito dei saggi è la discussione.
Re: Satana e il riscatto
Eh, si.. Noiman adesso si divertirebbe!
Re: Satana e il riscatto
Grazie GianniE così ora scopriamo anche che quella sàmech non è affatto la prima, perché la troviamo in Gn 2:13 nella parola הַסֹּובֵב (“il circondante”). Bravo Daminagor.
Sto continuando ad indagare sulla questione...nell'attesa di un eventuale contributo di Noiman..
Re: Satana e il riscatto
Mi fa piacere che ti sia unito a noi, Besàseà.
Nel frattempo proseguiamo fiduciosi con le nostre forze
Esattamente quello che intendevo. Sarebbe magnifico se una persona come Abraamo (che purtroppo conosco solo indirettamente attraverso consulenza) avesse tempo per fare un salto da queste parti...sarebbe un contributo enorme il suo.Gli approfondimenti rappresentano già una difficoltà per gli stessi ebrei, se non sono bastantemente esperti.
Nel frattempo proseguiamo fiduciosi con le nostre forze
I benè Elohim potrebbero essere figli dei potenti/legislatori, intesi come esseri umani?sono "benè Elohim" cioè coloro che appartengono alla grandezza. Trattandosi di semichut essi sono appartenenti ad Elohim, ovvero al superlativo espresso da questo termine. In itaiano sarebbe corretto tradurre con: "cose eccelse", "grandiosità", sempre riferito alle stelle.
Re: Satana e il riscatto
Ciao Besasea, quale sarebbe secondo te la traduzione corretta di Ezechiele 28:14?
Grazie.
Grazie.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
Carl Gustav Jung
Re: Satana e il riscatto
Trizzi va sempre al sodo...
Re: Satana e il riscatto
Besàseà, riguardo a satan e alla sua creazione, in Bereshit Rabbah XVII 6 si legge:
Rabbi Hanina the son of Rav Idi: from the beginning of the book until now there has not been a samech, once Eve was created, Satan was created with her. And if you want to argue that man is the one that circles, the reply is that the text is talking about the rivers [that encircle Eden]
Come sono collegati l'uso della lettera samech con la creazione della donna e del satan? Soprattutto considerando che satan è scritto con sin...
E' corretto affermare che tale relazione consiste nel fatto che in realtà nell'espressione in Genesi 2:21 "..e richiuse" (ויסגר) è il primo caso in cui samech è usata in un verbo relativo alla creazione della donna? E quindi che samech rappresenti in qualche modo il satan stesso o per meglio dire l'istinto "bestiale" che è entrato nel mondo con la donna?
Rabbi Hanina the son of Rav Idi: from the beginning of the book until now there has not been a samech, once Eve was created, Satan was created with her. And if you want to argue that man is the one that circles, the reply is that the text is talking about the rivers [that encircle Eden]
Come sono collegati l'uso della lettera samech con la creazione della donna e del satan? Soprattutto considerando che satan è scritto con sin...
E' corretto affermare che tale relazione consiste nel fatto che in realtà nell'espressione in Genesi 2:21 "..e richiuse" (ויסגר) è il primo caso in cui samech è usata in un verbo relativo alla creazione della donna? E quindi che samech rappresenti in qualche modo il satan stesso o per meglio dire l'istinto "bestiale" che è entrato nel mondo con la donna?
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Re: Satana e il riscatto
Caro Besàseà, sono sempre lieto di leggerti. Prima o poi berremo insieme a Gerusalemme quel famoso caffè
Grazie per la tua correzione. A pag. 53 avevo scritto erroneamente benèh (con la he), come del resto fa la TNM nella sua nota a Gb 38:7, ma il testo ebraico ha בְּנֵי, benè (senza la he). Mi scuso per la superficialità.
Sono però stupito del tuo commento che le stelle non cantano. Preferisci tradurre “in-esultare insieme” (בְּרָנ־יַחַד)? Scusa l’ironia, ma allora dovresti contestare anche Sl 104:19 in cui è detto che il sole sa dove tramontare: il sole sa?
Non ho poi capito il tuo riferimento alla “yud della semichut”. Che mai c’entra qui la סמיכות? Non mi pare che lì si parli di ordinazione; il v. 6 di Gb 38 colloca il giubilo alla creazione della terra. A sembra che la yod (yud, detto modernamente) sia semplicemente una mater lectionis.
Insistendo sul superlativo, tu traduci "cose eccelse". Ma qui non abbiamo dvarìm elohìm, abbiamo benè. Che troviamo anche in:
Gb 1:6
וַיְהִי הַיֹּום וַיָּבֹאוּ בְּנֵי הָאֱלֹהִים לְהִתְיַצֵּב עַל־יְהוָה וַיָּבֹוא גַמ־הַשָּׂטָן בְּתֹוכָם׃
Gb 2:1
וַיְהִי הַיֹּום וַיָּבֹאוּ בְּנֵי הָאֱלֹהִים לְהִתְיַצֵּב עַל־יְהוָה וַיָּבֹוא גַמ־הַשָּׂטָן בְּתֹכָם לְהִתְיַצֵּב עַל־יְהוָה׃
Sono anche lì "cose eccelse"?
Riguardo a Ez 28:14, la traduzione “come la stragrande maggioranza” da te proposta è suggestiva. A parte il fatto che quelle che tu chiami “antiche interpretazioni teologiche e forzature” sono in realtà l’interpretazione dei masoreti, non mi pare proprio che tutto torni. Tu suggerisci di provare, e io provo: ‘Come la stragrande maggioranza coprente, ti posi sul monte della santità di Dio’. Senza contare il v. 13: “Fosti in Eden, il giardino di Dio”.
La lezione "et" nel senso di "con" (come lo ha inteso la LXX), amico mio, l’avevo ben precisata.
Infine, tornando a Gb 38:7, tu giustamente dici che “qui è chiaramente un parallelo poetico di cochavè boker”. A parte che ora faccio io il pignolo e correggo in bòqer, con la q (stranamente la qof è di solito trascurata), osservo a mia volta che nei vv. 5-7 abbiamo tre parallelismi. I primi due sono: dimensioni della terra, corda per misurare (v. 5); basi di fondamento, pietra angolare (v. 6). Seguendo questa scia, il nuovo parallelismo al v. 7 affianca le stelle del mattino a tutti i benè elohìm. Nei primi due parallelismi abbiamo oggetti concreti in tutti i paralleli. Nel terzo parallelo l’affiancamento a tutti i benè elohìm ci induce ad indagare meglio il senso metaforico delle stelle del mattino. Scopriamo così che le stelle sono menzionate in senso metaforico in Is 14:12-14: “Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo»” (NR).
Lascio a chi legge di intuire chi c'è dietro quello spaccone del re della Babilonia e di trarre le conclusioni.
Grazie per la tua correzione. A pag. 53 avevo scritto erroneamente benèh (con la he), come del resto fa la TNM nella sua nota a Gb 38:7, ma il testo ebraico ha בְּנֵי, benè (senza la he). Mi scuso per la superficialità.
Sono però stupito del tuo commento che le stelle non cantano. Preferisci tradurre “in-esultare insieme” (בְּרָנ־יַחַד)? Scusa l’ironia, ma allora dovresti contestare anche Sl 104:19 in cui è detto che il sole sa dove tramontare: il sole sa?
Non ho poi capito il tuo riferimento alla “yud della semichut”. Che mai c’entra qui la סמיכות? Non mi pare che lì si parli di ordinazione; il v. 6 di Gb 38 colloca il giubilo alla creazione della terra. A sembra che la yod (yud, detto modernamente) sia semplicemente una mater lectionis.
Insistendo sul superlativo, tu traduci "cose eccelse". Ma qui non abbiamo dvarìm elohìm, abbiamo benè. Che troviamo anche in:
Gb 1:6
וַיְהִי הַיֹּום וַיָּבֹאוּ בְּנֵי הָאֱלֹהִים לְהִתְיַצֵּב עַל־יְהוָה וַיָּבֹוא גַמ־הַשָּׂטָן בְּתֹוכָם׃
Gb 2:1
וַיְהִי הַיֹּום וַיָּבֹאוּ בְּנֵי הָאֱלֹהִים לְהִתְיַצֵּב עַל־יְהוָה וַיָּבֹוא גַמ־הַשָּׂטָן בְּתֹכָם לְהִתְיַצֵּב עַל־יְהוָה׃
Sono anche lì "cose eccelse"?
Riguardo a Ez 28:14, la traduzione “come la stragrande maggioranza” da te proposta è suggestiva. A parte il fatto che quelle che tu chiami “antiche interpretazioni teologiche e forzature” sono in realtà l’interpretazione dei masoreti, non mi pare proprio che tutto torni. Tu suggerisci di provare, e io provo: ‘Come la stragrande maggioranza coprente, ti posi sul monte della santità di Dio’. Senza contare il v. 13: “Fosti in Eden, il giardino di Dio”.
La lezione "et" nel senso di "con" (come lo ha inteso la LXX), amico mio, l’avevo ben precisata.
Infine, tornando a Gb 38:7, tu giustamente dici che “qui è chiaramente un parallelo poetico di cochavè boker”. A parte che ora faccio io il pignolo e correggo in bòqer, con la q (stranamente la qof è di solito trascurata), osservo a mia volta che nei vv. 5-7 abbiamo tre parallelismi. I primi due sono: dimensioni della terra, corda per misurare (v. 5); basi di fondamento, pietra angolare (v. 6). Seguendo questa scia, il nuovo parallelismo al v. 7 affianca le stelle del mattino a tutti i benè elohìm. Nei primi due parallelismi abbiamo oggetti concreti in tutti i paralleli. Nel terzo parallelo l’affiancamento a tutti i benè elohìm ci induce ad indagare meglio il senso metaforico delle stelle del mattino. Scopriamo così che le stelle sono menzionate in senso metaforico in Is 14:12-14: “Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo»” (NR).
Lascio a chi legge di intuire chi c'è dietro quello spaccone del re della Babilonia e di trarre le conclusioni.