Satana e il riscatto

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Gianni
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Gianni »

Tema davvero interessantissimo quello che avete aperto qui, e l’amica di Ilvigilante ha posto un interrogativo molto intelligente.

Un mio piccolo contributo:
34. Il ruolo di satana
http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... satana.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
ilvigilante
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da ilvigilante »

Ciao Gianni,
Letto il tuo studio, molto interessante.
Anche molto realistica e coerente con le scritture la tua conclusione quando dici del cherubini che per propria scelta divenne satana e diavolo che il male non può essere coeterno a Dio. Grazie

Qui ci sarebbe tanto da dire, né si può nell'immediato generalizzare attribuendo erroneamente e con faciloneria attribuire il tutto a Dio
ilvigilante
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da ilvigilante »

Spero in un futuro intervento della mia amica che ha posto il quesito ...è una tipa tosta
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Giorgia
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Giorgia »

Interessante domanda. Provo ad esporre il mio pensiero, posto che ovviamente è esclusivamente una mia riflessione.

Io credo che nella morte di Cristo satana c'entri poco o niente. Per il semplice fatto che l'essere umano è stato creato con la libertà di scegliere, e nemmeno satana può imporre la sua scelta. Vediamo che persino in Eden, il serpente non ha preso il frutto e l'ha ficcato in gola a Eva mentre dormiva. Così come Eva non l'ha fatto mangiare ad Adamo mentre dormiva oppure mentendo. Sia uno che l'altro erano perfettamente coscienti di quello che stavano facendo. L'inganno, che è stato sicuramente subdolo, poteva però essere evitato, proprio perché loro non erano nell'ignoranza.

Cristo, con la sua vita e le sue azioni, non ha lasciato margine per l'indifferenza. Non si poteva semplicemente ignorarlo. O era colpevole o non lo era. Satana, pur volendo, non avrebbe potuto nulla contro la decisione umana. Quindi che satana fosse d'accordo o meno, comunque non avrebbe potuto scegliere al posto dell'uomo.

Detto questo si possono fare due ipotesi: nel caso satana fosse stato d'accordo con il popolo, e quindi volesse vedere Cristo morto, è possibile che lo volesse per ottenere esattamente quello che ha ottenuto: un odio profondo da parte del resto del mondo per il popolo scelto da Dio. E direi che tutto sommato è stato piuttosto soddisfatto in questo. Volendolo pensare come essere cattivo, che odio Dio, quale migliore vendetta poteva trovare?

Nel caso invece satana avesse voluto Cristo salvo, c'è da tenere presente che satana, come ci ricorda anche Gianni nel suo studio, non ha piena libertà di azione, e se Dio ha deciso una cosa, lui deve solo rimanere a guardare. Può sedurre le nazioni, ma non può modificare le azioni di quelli che credono e, come accennato, Cristo non poteva passare inosservato. Cristo si è posto in maniera tale che poteva suscitare solo due sentimenti: odio, amore.
Cristo, con la sua vita, ha dimostrato all'uomo quello che potrebbe diventare e non è. Ci ha messo tutti davanti allo specchio della verità. E come succede tutt'oggi, davanti alla verità di noi stessi si hanno due reazioni: rifiuto, accettazione/cambiamento.
Ma quanti effettivamente anche oggi preferiscono il rifiuto totale? Avete mai fatto caso che una delle frasi più condivise sui social hanno la formula: "non cambiare per nessuno" o "io sono fatto così". Come se fosse un pregio non voler cambiare. Come se il cambiamento fosse qualcosa di terribilmente negativo, perché lo fanno passare come una falsità. Se cambi a seconda delle situazioni sei falso. Questo ci insegnano. Sii sempre te stesso, ti dicono.

Cristo, quindi, non cadendo mai nel tranello del peccato ha dimostrato che qualsiasi essere umano può non cadere in peccato. Ma questo ci toglie tutte le bellissime scuse che in anni, secoli e millenni ci siamo confezionati per non sentirci colpevoli. E questo brucia. Brucia oggi, come bruciava all'epoca. E satana avrebbe potuto opporsi in ogni modo, ma davanti a qualcuno che con la sua vita ti dimostra quanto misero* sei, avrebbe avuto pochissima possibilità di azione. Satana è il padre della menzogna, ma anche la menzogna trova il suo limite nella verità. Ed è proprio contro la verità che è caduto. E forse non è un caso se Cristo dice di se stesso "Io sono la via, la verità e la vita".

* N.B. non voglio dire che Cristo avesse l'intenzione di umiliarci. Al contrario, lui ha semplicemente mostrato una strada, e ha dimostrato che è percorribile. Ma non solo, oltre alla dimostrazione, ha anche aggiunto il perdono, laddove non riusciamo.

Da un po' di anni mi interesso di strategie mentali, meccanismi che vengono utilizzati da tutti, spesso inconsapevolmente. Il meccanismo che più spesso ho individuato nelle persone più cupe, più tristi, più aggressive, è il cercare colpe e colpevoli al di fuori di sé. Questo atteggiamento credo che sia alla base di tutto ciò che di male troviamo al mondo. Tutti vittime e tutti carnefici. Oggi come allora.

Adamo che risponde: eh, Eva mi ha dato da mangiare il frutto...
Eva che dice: eh, il serpente mi ha sedotta...

Satana in questo mondo sta vincendo molte battaglie proprio grazie a questo atteggiamento. Ma ha comunque perso la guerra, e questo lo sa dal primo momento che ha sbagliato. Per cui gli interessa fare vittime, più vittime possibili. E Cristo vivo o Cristo morto, per lui la guerra è persa comunque. Ha solo deciso di guadagnare più "anime" possibile.
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Gianni
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Gianni »

Molto interessanti i commenti di Giorgia.

A te, caro Ilvigilante, affido un compito (se me le consenti :-) ): invita qui da parte mia la tua intelligente amica. Sarà davvero stimolante poter ragionare insieme dopo che ci avrà esposto il suo quesito.
Ovviamente sono tutti invitati sin da ora a partecipare, soprattutto il nostro caro Noiman che – pur senza accogliere il ruolo di Yeshùa – può dirci molto su satana da punto di vista ebraico. Grazie.
ilvigilante
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da ilvigilante »

Caro Gianni
Già invitata quando le ho suggerito questo forum.
Naturalmente ho chiesto a lei il permesso di pubblicare il suo quesito.
Lasciamo a lei la libertà di intervenire quando vorrà , credo che lo farà comunque a breve.
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bgaluppi
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da bgaluppi »

Giorgia :YMAPPLAUSE:
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Gianni
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Gianni »

Grazie, Ilvigilante. L'attentendiamo con piacere. :-)
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Daminagor
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Daminagor »

Ma se nella bibbia ebraica non c'è traccia di peccato originale, non c'è traccia di satana in quanto essere opposto a Dio, e di certo nel pentateuco non c'è traccia di un messia che avrebbe dovuto redimere il peccato originale... come si inseriscono Gesù e il suo ruolo salvifico in tutto questo?
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Gianni
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Gianni »

Daminagor, il peccato originale è un’invenzione della teologia, però già in Gn 3:15 c’è quello che è chiamato protovangelo, anche se l’ebraismo non lo interpreta come promessa della venuta di un redentore capace di sconfiggere il peccato.
Il rabbino Di Segni spiega a proposito del serpente: “Il serpente è l’istinto del male, è Satana”.
Nel Midrash, i Maestri ebrei spiegano che questo personaggio rappresenta lo yetzer harah, l’istinto del male, che nel contesto del racconto è il desiderio che induce a seguire i propri impulsi. Il dialogo tra Eva e il serpente ha infatti tutte le caratteristiche di un vero monologo interiore.
Gn 3:15 suona così nel Testo Masoretico: «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». In questo testo non c’è un significato messianico. La stirpe di cui si parla è l’umanità. Il termine usato è zèra (זֶרַע, “seme”; è molto curioso che si parli di seme della donna), che è al maschile, seguito dal dimostrativo hu ("questo", "lui"), anch’esso maschile, reso però dalla CEI con il femminile “questa”, in riferimento alla discendenza. Nella LXX il termine zèra viene reso con il greco spérma, che è neutro, ma poi viene concordato con un autós, pronome personale maschile e singolare. Il che lascia trapelare una certa lettura messianica; la Vulgata tradurre additittura il medesimo termine con “ipsa” al femminile, con chiaro intento mariologico (mariolatrico, in verità). Molto interessante è il Targûm, che in modo veramente caratteristico intreccia escatologia e speranza messianica. Ecco il testo:
«Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra i tuoi figli e i suoi figli. E accadrà che quando i suoi figli osserveranno la legge e metteranno in atto i comandamenti, ti additeranno e ti schiacceranno il capo e di uccideranno. Ma quando abbandoneranno i comandamenti della legge, tu li additerai e colpirai il loro calcagno e li renderai infermi. Soltanto dei suoi figli avrà cura, e di te, serpente, non si curerà, poiché essi saranno pronti a riconciliarsi nel calcagno (= si prenderanno cura del calcagno) nel giorno del re messia». – La letteratura rabbinica, pag. 489.
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