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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Lo so. Si contraddicono da sole. E le religioni che le sposano risolvono queste contraddizioni con la teologia di comodo, invece che con l'analisi.
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Gianni
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gianni »

Caro France, se hai pazienza, qui trovi una trattasione completa:

51. L’ultima Pasqua di Yeshùa http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... C3%B9a.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
52. La ricostruzione errata dell’ultima Pasqua di Yeshùa http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... C3%B9a.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
53. La ricostruzione biblica dell’ultima Pasqua di Yeshùa http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... C3%B9a.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
54. L’ultima cena di Yeshùa http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... C3%B9a.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
France
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Re: Atti 20:7

Messaggio da France »

Grazie leggero' con interesse.
Gioab
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QUANDO AVVENIVA ESATTAMENTE LA PASQUA EBRAICA?

Messaggio da Gioab »

Il giorno di Pasqua potrebbe corrispondere all'inizio del 14 Nisan anziché all'inizio del 15?

In effetti sembra che storicamente gli ebrei hanno celebrato il giorno di Pasqua all’inizio del 14 Nisan, ma che successivamente slittarono attraverso alcune interpretazioni del Testo Sacro, divenute poi solide tradizioni, al pomeriggio del 14 il sacrificio animale e al inizio del 15 il pasto pasquale.
Dividendo di fatto il giorno di Pasqua e sviscerando il giorno 14 del suo vero significato.
Secondo me questa è la corretta ricostruzione del giorno di Pasqua:
GRAFICO 14 NISAN.docx
(54.28 KiB) Scaricato 140 volte
So che questa impostazione non è quella ortodossa, quindi su quali argomentazioni si basa?

Si basa su 2 presupposti fondamentali:
Il giorno biblico per gli ebrei iniziava alla sera subito dopo il tramonto e durava fino al tramonto successivo. Noiman ha detto: La sequenza esatta non è che la notte precede il giorno, piuttosto la sera precede il mattino, cioè la luce diventa buio, la notte.
“Da sera a sera dovete osservare il vostro sabato”. (Le 23:32) E questo secondo il modello dei giorni creativi di Geova, come indicato in Genesi 1:5: “E si faceva sera e si faceva mattina, un primo giorno”. — Cfr. Da 8:14.
2° La Pasqua nella sua interezza è indissolubilmente legata al 14 Nisan e a nessuna altra data. Ciò sarà chiaro dall’esame del capitolo 12 dell’Esodo.

Se tutti noi accettiamo queste premesse basilari possiamo capirci.

Nello studio analizzeremo prima le fonti scritturali, e poi quelle storiche.
Vediamo i passi biblici che dimostrano la successione di avvenimenti che ho riportato sopra. Vi prego di mostrare pazienza e leggere attentamente.
Il brano principale è senza dubbio Esodo 12
(Esodo 12:3) “Parla all’intera assemblea d’Israele, dicendo: ‘Il decimo giorno di questo mese si devono prendere ciascuno una pecora per la casa degli avi, una pecora per ogni casa”.

Quindi al giorno 10 Nisan (evidentemente subito dopo il tramonto di quel giorno [fra il 9 e il 10]) si incominciava a scegliere e “custodire” una pecora sana per il sacrificio, fino a quando?
Il versetto 6 dice:
"E si deve custodire presso di voi fino al quattordicesimo giorno di questo mese", = secondo la premessa basilare che abbiamo fatto si riferisce all'inizio del 14 Nisan, quindi per tutto il giorno 13 Nisan si dovevano custodire gli agnelli, fino diciamo alle 18 cioè al tramonto, quando sarebbe iniziato il 14esimo giorno.

Alcune precisazioni:
L'espressione "fino al 14 Nisan" per noi occidentali potrebbe sembrare fino alla fine del giorno 14.
Ma se ricordiamo che il giorno inizia la sera, "fino al 14 Nisan" non può che essere l'inizio del 14; dopo il completamento del 13 con la sera iniziava il 14 Nisan, a quel punto non occorreva più custodire" il sacrifico perché arrivato il nuovo giorno, il 14.
A conferma Cfr. Levitico 19:6 “Dev’essere mangiato il giorno del vostro sacrificio e subito il giorno dopo, ma ciò che resta fino al terzo giorno dev’essere bruciato nel fuoco." Ovviamente all'inizio del 3° giorno, ma non compreso, visto che si poteva mangiare solo per 2 giorni. Appena terminava il tramonto del 2° giorno non era più mangiabile.[/size]
Similmente e logicamente "fino al 14° giorno" non lo include ma comprende tutto il giorno 13 fino al tramonto. Dalla sera del 14, quindi all'inizio del nuovo giorno per gli ebrei, l'animale veniva ucciso, ovviamente non era più da custodire.

Abbiamo quindi dimostrato inequivocabilmente che l’espressione “fino al giorno 14” non include quel giorno, anzi ci porta al suo inizio, la sera del 14, al tramonto tra il 13 e il 14.

Una considerazione: i rabbini farisei sapendo che del giorno 14, in base alla loro tradizione, ne impiegavano per la festa solo una frazione, hanno deciso di chiamarlo “Preparazione”, mentre Dio più previgente, nella sua misericordia ne dava ben 4 di giorni per prepararsi e per farsi trovare puri e pronti con l’agnello da scannare all’inizio del giorno 14 (dopo il tramonto del 13).

Il racconto ci porta quindi all'inizio del 14 Nisan con la sua sera; continua il versetto (naturalmente senza passare a un altro giorno)
"e l’intera congregazione dell’assemblea d’Israele la deve scannare fra le due sere",
Cioè dal tramonto fino al buio sarebbero stati scannati simultaneamente. Siamo ancora all’inizio del 14 Nisan alla sua sera, nulla fa pensare che siamo già passati alla sera successiva.
Precisazione:
L'espressione "fra le 2 sere" è una precisazione del momento esatto in cui iniziava la Pasqua con il suo sacrifico.
Non basta dire alla sera, (anche se avvolte viene detto) periodo troppo lungo (dalle 18-24?). Ci vuole un periodo più breve, un ora esatta
Il ragionamento di Noiman è troppo bello per non riportarlo:

Se non siete mai stati in un deserto non potete comprendere la differenza del tramonto dei climi temperati come in Italia, nel deserto della giudea quando il sole cala e le ombre si allungano , tutto intorno a voi sembra perdere contorni e definizione, il cielo sembra più alto, subito è percepibile una differenza di temperatura , persino i suoni sembrano diversi.
Il tramonto era talmente speciale che il pensiero antico lo ha separato in due fasi, la stessa radice genera anche la parola לעבל “le’arbèl , miscelare e anche להתערבב, “lehit’arbev” mischiarsi , nel binian hitpa’el.
Nel deserto di Erez Israel il tramonto è molto diverso da quello di altri luoghi dal clima temperato, l’aria più rarefatta permette una visone superiore a altri luoghi , il disco del sole quando cala sembra immenso e quando scompare dietro a una montagna o sul mare verso ma’aràv, occidente le forme e i colori sembrano mischiarsi fino a perdere ogni confine prima di fondersi nel un buio, la comparsa delle stelle è improvvisa perché il cielo è subito nero come la pece, e quando c’è luna essa sembra cosi grande da poterla toccare.
Nel mese di nissan questo poteva accadere verso le 17, 30 circa.
Dunque l’espressione tra le “due sere” è un semitismo che equivale al nostro termine tramonto che ha la stessa origine.
Questo spazio temporale inizia quando il sole che scompare dietro la terra e termina quando la luce viene sostituita dal buio completo e vi si possono distinguere almeno tre stelle, vi posso garantire che questa fase può durare a secondo del luogo e stagione più o meno circa 30/40 minuti.
Che senso aveva di chiedere al popolo di sacrificare l’agnello in questo spazio temporale ?
E stato così voluto perché questa è l’unica la fase temporale era di una giornata facilmente identificabile da tutti , circoscritta nel tempo , la garanzia che non ci sarebbe stata una uccisione qualsiasi, ma un sacrificio collettivo per tutto il popolo ovunque esso dimorasse.

Ma non è solo una sua (meravigliosa per la poesia che esprime) veduta.
A questo proposito C. F. Keil e F. Delitzsch osservano: “Sin dai tempi più remoti fra gli ebrei sono prevalse opinioni diverse circa il preciso tempo in questione. Abenezra [Abraham ibn ʽEzra] è d’accordo con i caraiti e i samaritani nel ritenere che la prima sera fosse il momento in cui il sole cala dietro l’orizzonte, e la seconda quando è completamente buio; nel qual caso, ‘fra le due sere’ sarebbe fra le 18 e le 19,20. . . . Commentatori moderni hanno molto appropriatamente deciso a favore dell’idea sostenuta da Abenezra e della consuetudine adottata da caraiti e samaritani”. — Commentary on the Old Testament, 1973, vol. I, Il Secondo Libro di Mosè, p. 12;

L’espressione “fra le due sere” perciò si riferisce all’inizio di un nuovo giorno, dopo il tramonto alla sera, col buio. In quel esatto momento doveva essere sacrificato l'agnello.
Seguiamo ancora il brano biblico senza pregiudizi di sorta. Abbiamo sostenuto che il giorno inizia al tramonto, nella sera. E stiamo semplicemente seguendo questo principio.
Se così non fosse ci aspetteremmo nel brano un salto, specificando che quella sera o quella notte è in realtà il 15 Nisan.
Ma badate bene. Questo non avviene assolutamente in alcuna parte del brano!
Costatiamolo seguendo la lettura.
(Esodo 12:8) “‘E devono mangiare la carne quella notte. La devono mangiare arrostita al fuoco e con pani non fermentati insieme con erbe amare.

Ci aspetteremmo di trovare qualcosa del genere:
'quella notte dopo il giorno 14'.
o, 'la notte del 15° giorno'
o ancora: 'tra il 14° e il 15° giorno.
Nulla del genere. Perché siamo in “quella notte” è sempre quella che viene dopo il tramonto tra il 13 e 14. È quella dell’inizio del 14 Nisan, l’unica data che si menziona, l’unico giorno che è iniziato al tramonto a cui segue la notte.

Perché invece di dire sera dice notte?
Perché nella sera viene scannato l’agnello, e ci vuole un considerevole periodo di tempo per scannare e cuocere, certamente passano parecchie ore.

12 E io devo passare quella notte attraverso il paese d’Egitto e colpire ogni primogenito nel paese d’Egitto, dall’uomo alla bestia; ed eseguirò giudizi su tutti gli dèi d’Egitto. Io sono Geova.

Da notare che l’unico giorno di cui si è parlato è solo il 14. La notte è quella del 14, gli egiziani muoiono nel 14, come è morto l’agnello pasquale all’inizio del 14.

Sappiamo più precisamente che la morte dei primogeniti avviene a mezzanotte. Forse alcuni israeliti non hanno nemmeno finito di mangiare il pasto pasquale.
Poi il racconto storico ispirato continua:
(Esodo 12:14) “‘E questo giorno vi deve servire di memoriale, e lo dovete celebrare come festa a Geova per tutte le vostre generazioni. Lo dovreste celebrare come uno statuto a tempo indefinito.

L’ultimo e unico giorno di cui si è parlato nel brano è sempre il 14 Nissan.
Ed è sempre quello il giorno da ricordare. Il 14 Nissan è la Pasqua a Geova, non il 15.

(Esodo 12:15, 16) Per sette giorni dovete mangiare pani non fermentati. Sì, il primo giorno dovete togliere la pasta acida dalle vostre case, poiché chiunque mangi ciò che è lievitato, dal primo al settimo giorno, quell’anima dev’essere stroncata da Israele. 16 E il primo giorno ci dev’essere per voi un santo congresso, e il settimo giorno un santo congresso. In essi non si deve fare nessun lavoro. Solo ciò che ogni anima ha bisogno di mangiare, solo questo si potrà fare per voi.

Qui si fa un accenno alla Festa dei pani non fermentati o degli Azzimi.
Ha durata di 7 giorni e segue ovviamente la Pasqua.
Se la Pasqua inizia la sera tra il 13 e il 14, il primo giorno della Festa dei pani non fermentati ha inizio il 15 sera dopo che è tramontato il giorno 14.

Nei versetti seguenti c’è la prova schiacciante che siamo ancora al 14° giorno.

Esodo 12:17, 18 dice:
“‘E dovete osservare la festa dei pani non fermentati, perché in questo stesso giorno io devo far uscire i vostri eserciti dal paese d’Egitto. E dovete osservare questo giorno per tutte le vostre generazioni come uno statuto a tempo indefinito. 18 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, la sera dovete mangiare pani non fermentati fino alla sera del ventunesimo giorno del mese.”

La prima parte della frase del versetto 17 “E dovete osservare la festa dei pani non fermentati” è riferita ai versetti precedenti; chiunque conosce la Bibbia e la sua stesura sa che la numerazione dei vv. sono stati aggiunti dopo e non contano ai fini di una corretta esegesi.

Le frasi seguenti nei vv. 17 e 18 sono riferiti alla Pasqua e non come a prima vista potrebbe sembrare alla Festa dei Azzimi.
Se così non fosse il versetto 18 poteva direttamente menzionare il quindicesimo giorno. Ma non lo fa, rammenta invece di nuovo il 14 Nisan alla sera. Siamo infatti ritornati all'inizio del 14 e non alla fine, altrimenti si sarebbe detto che siamo nel giorno 15. Visto che ormai si parla di notte non ci sarebbe stato più alcun problema, ricordate, il giorno ebraico inizia alla sera.
Il testo, nonostante i riferimenti ai giorni successivi, rimane ancorato al gran giorno del 14 Nisan! Fu quello il giorno in cui gli israeliti incominciarono a uscire dall’Egitto. Ed è sempre quello il “giorno per tutte le vostre generazioni come uno statuto a tempo indefinito”.
Tutto il capitolo, parla in special modo di quel giorno! Lo conferma definitivamente il vers. 18 quando specifica inequivocabilmente e ancora una volta: “Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese”. Il numero del giorno e la sua sera o notte indica che siamo all’inizio. Non alla fine.

La scrittura mi sembra chiarissima, anche se posso immaginare i problemi interpretativi che portarono i rabbini successivamente a slittare la cena pasquale, analizzeremo le difficoltà dopo.
Ma la prova definitiva si ha ancora al versetto 18:
“Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, la sera dovete mangiare pani non fermentati fino alla sera del ventunesimo giorno del mese.”
Il punto adesso è il conto:
notate la precisazione del testo biblico: prima aveva menzionato 7 giorni per la festa degli Azzimi, ma ora cambia riferimento, conta le sere.
Contando le sere, che sono giustamente gli inizi del giorno, dal 14 al 21 abbiamo 8 sere! Non 7 come dovrebbe essere la Festa degli Azzimi!
Ma come abbiamo detto in questo versetto non si parla più della festa degli Azzimi. Ma come dice il testo, del mangiare i pani non fermentati (mangiare gli Azzimi non festeggiare o osservare), e come diceva già Es. 12:8 durante la Pasqua si dovevano mangiare Azzimi.
È evidente che i vv. 17 e 18 parlano del consumare gli azzimi che lo si faceva effettivamente per 8 giorni dalla sera del 13/14 Nisan fino alla sera del 20/21, e dunque non solo alla Festa degli Azzimi in cui si è parlato nei versetti poco sopra.
Perché la Bibbia fa questa precisazione?
Per sottolineare che il mangiare Azzimi era per entrambe le feste, e che comunque le 2 erano unite da questo fatto.
Notate la separazione delle 2 in Levitico 23:5, 6 5 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, fra le due sere è la pasqua a Geova.
6 “‘E il quindicesimo giorno di questo mese è la festa dei pani non fermentati a Geova. Dovete mangiare pani non fermentati per sette giorni.
(ovviamente in questo caso visto che si specifica la Festa degli Azzimi comprende dalla sera del 15 alla sera del 21)
Il 15 sera si sarebbe festeggiato il primo giorno, fino alla sera del 21, che si sarebbe concluso con un grande Congresso. Terminavano così anche gli ultimi 7 giorni di festa.

Infatti la precisazione che fa la Bibbia del perché della festa è questa: “in questo stesso giorno io devo far uscire i vostri eserciti dal paese d’Egitto.”
Quando uscirono gli israeliti dall’Egitto?
In realtà per tutta la notte del 14 Nisan gli israeliti uscirono dall’Egitto e continuarono a farlo per giorni. Ma questo non contraddice Numeri 33:3 ?
“Partirono da Raamses il primo mese, il quindicesimo giorno di quel mese. Il giorno dopo la Pasqua i figli d'Israele partirono a testa alta, sotto gli occhi di tutti gli Egiziani”.
Non vi è alcuna contraddizione. Seguitemi:
Se è vero che gli ebrei lasciarono le loro case da tutto la regione del Gosen già nella notte del 14 Nisan, ci volle comunque del tempo per arrivare al punto di adunata nella città di Ramses. Probabilmente la mattina del 15 (se non già alla sua sera) uscirono dalla città di Raamses in maniera organizzata. Forse arrivarono alle sponde del Mar Rosso il giorno 21.

Tecnicamente gli israeliti lasciarono l’Egitto solo quando passarono il Mar Rosso. Ma in effetti si poteva ben dire che dalla notte del 14 (uscendo dalle loro case, per andare verso un punto di ritrovo) e anche dalla mattina del 15 (uscendo tutti insieme dal punto di ritrovo, la città di Raamses) e per tutti i giorni seguenti uscivano dall’Egitto.
Che questa sia la corretta interpretazione lo indica il testo stesso di Nu 33:3
"Il giorno dopo la Pasqua i figli d'Israele partirono a testa alta"
Non poche ore dopo, e nemmeno di notte, ma “Il giorno dopo.” Cioè dopo il 14 sera in cui avevano mangiato la pasqua, il giorno 15 partirono da Raamses. Il primo giorno degli Azzimi. (in cui non potevano praticamente che mangiare solo azzimi durante il viaggio) finalmente come un grande esercito partirono dalla loro prima tappa Raamses. (nel brano di Numeri in effetti si contano le tappe, non il momento esatto in cui uscirono dalle case dal Gosen, cosa fatta nella notte precedente, circa 24 ore prima)

Può darsi che il 14 Nisan si riferisca al suo pomeriggio, e gli israeliti uscirono all'inizio del 15?
In base all'espressione fra le 2 sere che abbiamo esaminato ciò è impossibile.
Anche in base a Numeri 9:11è impossibile:
"Nel secondo mese, il quattordicesimo giorno fra le due sere, la devono preparare. § Devono mangiarla insieme con pani non fermentati ed erbe amare."

Un ebreo ortodosso fra le 2 frasi avrebbe aggiunto: e … il 15° giorno “devono mangiarla...”

Ma non il Tanach per cui sia il sacrificio (preparazione) che il mangiarne avvengono il 14 Nisan!
La data fatidica!
La sera del 14 (fra il 13/14) si mangia la Pasqua con erbe amare e azzimi, mentre la sera successiva il 15 (la sera tra il 14/15) il primo giorno degli Azzimi, si mangiano solo azzimi e questo per i successivi 6 giorni.
Sfido chiunque a trovarmi un passo che dica che la Pasqua va mangiata il giorno 15. Non esiste.
Al massimo si parla di sera del 14, ma è impossibile farla corrispondere con il giorno 15.

Sembra che crei un certo problema alla consuetudine ebraica moderna anche il versetto successivo il 12
"Non devono lasciarne rimanere nulla fino al mattino"
Se già fossimo nel 15 sarebbe un problema perché il precetto comandava di non fare alcun lavoro. Ma nel versetto viene imposto di fare le pulizie di casa e poi essere presenti per un grande congresso.
Questo causerebbe un grosso problema di praticità nel seguire il comandamento alla lettera.

Ma se noi applichiamo quanto detto, cioè sacrificando al tramonto del 14 (dopo il giorno 13) e mangiando la notte dello stesso giorno, rimarrebbe tutta la mattina e il giorno (sempre del 14) per prepararsi in maniera corretta al santo congresso che inizierà dopo il tramonto del 15. (in questo caso forse la mattina?)
Fa la stessa distinzione anche Numeri 28:16-18 ‘E il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, sarà la pasqua di Geova. 17 E il quindicesimo giorno di questo mese sarà festa. Per sette giorni si mangeranno pani non fermentati. 18 Il primo giorno ci sarà un santo congresso. Non dovete fare nessuna sorta di lavoro faticoso.
Dello stesso avviso è Levitico 23:5-7 ...Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, fra le due sere è la pasqua a Geova. 6 “‘E il quindicesimo giorno di questo mese è la festa dei pani non fermentati a Geova. Dovete mangiare pani non fermentati per sette giorni. 7 Il primo giorno terrete un santo congresso. Non potrete fare nessuna sorta di lavoro faticoso.

Come notate a differenza di quello che ci vorrebbero farci credere non c’è alcuna differenziazione tra il sacrificio animale e il mangiarne è tutto un unicum “la pasqua a Geova”.
E non solo, dal confronto di questi 2 versetti è anche chiaro (ancora una volta) che “le due sere” corrispondono alla “sera”, avete notato? Sono utilizzati come sinonimo. Ed infatti è come faceva Deut. 16:6
"devi sacrificare la pasqua, la sera, appena sarà tramontato il sole, al tempo fissato della tua uscita dall’Egitto."

Se la pasqua doveva essere consumata in pratica il 15 sorgono ancora queste domande:
1) Perché applicare il termine “pasqua” solo al 14?
Infatti si poteva benissimo dire che tra il 14 e il 15 è la pasqua a Geova, ma questo non avviene mai!
2) Perché fare del 15 un giorno di festa con un altro nome (il primo giorno degli Azzimi) se comunque si mangiava la Pasqua?
Infatti se la pasqua veniva consumata il giorno 15, dire che era il primo dei giorni degli azzimi era riduttivo, in quanto era molto diverso dai restanti 6 giorni, se infatti veniva consumata la pasqua sacrificata il 14 nel pomeriggio vi era un elemento in più che non vi era nei seguenti giorni chiamati degli azzimi.
3) Se il mangiare della pasqua avveniva in realtà nel 15, come si faceva a mangiare l’agnello per tutta la sera in famiglia, raccontando la storia della pasqua, fare le pulizie e poi partecipare al santo congresso in un giorno di sabato come doveva essere il 15?
Tutta la faccenda sembra troppo ingarbugliata. Quanto è semplice il testo biblico secondo la regola della sera a sera.
‘Il quattordicesimo giorno del mese è la pasqua a Geova. E il quindicesimo giorno … è la festa dei pani non fermentati a Geova.’
Tra l’altro è la stessa regola che si segue per tutte le altre feste.
(Levitico 23:27-32) 27 “Comunque, il decimo [giorno] di questo settimo mese è il giorno dell’espiazione. Deve aver luogo per voi un santo congresso, e dovete affliggere le vostre anime e presentare a Geova un’offerta fatta mediante il fuoco.
Mi fu chiesto in quale sera partiva il 10° giorno?
Senza nemmeno pensarci risposi “secondo la regola di sera a sera, alla sera del 9”
Non mi ero nemmeno reso conto che il versetto 32 lo diceva chiaramente:
32 È un sabato di completo riposo per voi, e dovete affliggere le vostre anime la sera del nono [giorno] del mese. Da sera a sera dovete osservare il vostro sabato”.

Ora se noi prendiamo Numeri 28:16-17
‘E il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, sarà la pasqua di Geova.
17 E il quindicesimo giorno di questo mese sarà festa. Per sette giorni si mangeranno pani non fermentati.
E se dovessi chiedere quando parte il quattordicesimo giorno? E il quindicesimo?
La risposta scritturale sarebbe la sera dopo il 13 inizia il 14° giorno, la Pasqua; e la sera del 15 dopo il tramonto del 14 inizia la festa degli Azzimi. Così come è per le altre feste.

Come risponderebbe invece qualcuno che sostiene le idee farisaiche?
La Pasqua non inizia con la sua sera naturale dopo il 13.
Ma inizia al pomeriggio del giorno 14 col sacrificio e continua con il mangiarne la pasqua fino alla notte del 15 che contemporaneamente è anche il primo giorno degli azzimi.
Questa costruzione confusionaria va contro il chiaro esame del capitolo 12 di Esodo che abbiamo fatto e con le semplici istruzioni di tutte le feste, nonché contro il chiaro e semplicissimo comando:
Numeri 28:16-17
‘E il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, sarà la pasqua di Geova.
E il quindicesimo giorno di questo mese sarà festa. Per sette giorni si mangeranno pani non fermentati.


Non sorprende che molti studiosi moderni rigettano la costruzione artificiosa dei rabbini e accolgano l’antica usanza di altri che commemorano la Pasqua la sera dopo il 13.

Esaminiamo adesso altri dettagli che ci confermano che la Pasqua va celebrata in tutta la sua interezza all’inizio del 14 Nisan:
IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA PASQUA.
La Pasqua ebr. pèsach, “un passare oltre”; gr. pàscha veniva celebrata il 14 Nisan.
Ora il termine, come si può facilmente intuire, si riferisce più che al semplice sacrificio, all'uscita di Israele dall'Egitto.
Ma questa se avvenne il giorno 15 (come indica la tradizione ebraica moderna) renderebbe il nome Pasqua riferito al 14 improprio.
Ma questo nella Bibbia non avviene. Chiunque quando pensa alla Pasqua pensa al 14 Nisan, perché quella data è ben fissata nella Bibbia. Oltre all’uccisione della vittima pasquale, pure l’uccisione dei primogeniti d’Egitto avviene quello stesso giorno, (con l’angelo che passa oltre le case degli ebrei) e ovviamente anche la conseguente iniziante uscita dall’Egitto. Ecco che il “passare oltre” ebr. Pèsach, assume tutto il suo pieno significato quello specifico giorno, il 14 Nisan!

Analizziamo un altro importante passo che riguarda la Pasqua:
(Deuteronomio 16:1-8) “Vi sia l’osservanza del mese di abib, e devi celebrare la pasqua a Geova tuo Dio, perché nel mese di abib, di notte, Geova tuo Dio ti fece uscire dall’Egitto. 2 E devi sacrificare a Geova tuo Dio la pasqua, del gregge e della mandria, nel luogo che Geova sceglierà per farvi risiedere il suo nome. 3 Non devi mangiare con essa nulla di lievitato, per sette giorni. Devi mangiare con essa pani non fermentati, il pane d’afflizione, perché fu in fretta che uscisti dal paese d’Egitto, affinché ti ricordi del giorno della tua uscita dal paese d’Egitto per tutti i giorni della tua vita. 4 E per sette giorni in tutto il tuo territorio non si deve vedere presso di te pasta acida, né la carne, che avrai sacrificato la sera del primo giorno, deve restare per tutta la notte fino al mattino. 5 Non ti sarà permesso di sacrificare la pasqua in una qualunque delle tue città che Geova tuo Dio ti dà. 6 Ma nel luogo che Geova tuo Dio sceglierà per farvi risiedere il suo nome devi sacrificare la pasqua, la sera, appena sarà tramontato il sole, al tempo fissato della tua uscita dall’Egitto. 7 E devi cuocerla e mangiarla nel luogo che Geova tuo Dio sceglierà, e la mattina ti devi voltare e andare alle tue proprie tende. 8 Devi mangiare pani non fermentati per sei giorni; e il settimo giorno ci sarà un’assemblea solenne a Geova tuo Dio. Non devi fare nessun lavoro."

Deuteronomio inizia in maniera molto generica, parlando del mese e non del giorno esatto.
Tuttavia l’espressione “perché nel mese di abib, di notte, Geova tuo Dio ti fece uscire dall’Egitto”, è molto precisa.
In effetti, l’uscita dall’Egitto dura molti giorni inizia la notte del 14 e prosegue per molti giorni del mese di Abib (Nisan) finché non attraversano il Mar Rosso.
Notate il v. 4
“che avrai sacrificato la sera del primo giorno”
Questa espressione equivale chiaramente a quella del versetto 6:
“devi sacrificare la pasqua, la sera, appena sarà tramontato il sole, al tempo fissato della tua uscita dall’Egitto.”
Da questi versetti è chiaro che il sacrificio avviene di sera, all’inizio di un nuovo giorno.
Il versetto 6 specifica che il sacrificio avviene al tempo dell’uscita dall’Egitto, è un'altra indicazione cronologica che avvicina la sera alla notte (visto che l’uscita dall’Egitto avviene indiscutibilmente di notte.)
Il sacrificio perciò non può avvenire nel pomeriggio, come pensano alcuni, ma alla sera, o per parafrasare il testo biblico, ‘al tempo della notte’.
Questo fatto non può in alcun modo avvenire prima del tramonto ma solo dopo.
E infatti la stragrande maggioranza delle versioni bibliche traduce correttamente “appena sarà tramontato il sole”.

La stranezza della menzione dei 6 giorni del mangiare azzimi viene bilanciata dal fatto che poi viene comunque menzionato il 7° giorno, in cui si faceva un altro grande congresso, evidentemente si prende per scontato che anche quest’ultimo è un giorno di azzimi..

Cosa comprendiamo

Sono certo che Gesù seguiva il racconto biblico e storico della Pasqua, e non quello tradizionale e di comodo Farisaico.
Perciò Gesù mangiò quella Pasqua come suo desiderio all’inizio del 14 Nisan, alla sera; nelle ore successive ma sempre del 14 Nisan si immolò per noi come un agnello, soffrendo, e morendo per i nostri peccati, come del resto sempre in quel 14 Nisan migliaia di primogeniti egiziani erano morti circa 15 secoli prima.
Ma di questo ne parleremo in un ulteriore studio..

Adesso sono pronto a esaminare le possibili incongruenze del mio studio sulla pasqua ebraica.
Ultima modifica di Gioab il martedì 6 dicembre 2016, 12:45, modificato 5 volte in totale.
(1 Pietro 3:15) "Ma santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto."
Gioab
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gioab »

studio inserito.... buona lettura...
(1 Pietro 3:15) "Ma santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto."
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bgaluppi
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Re: QUANDO AVVENIVA ESATTAMENTE LA PASQUA EBRAICA?

Messaggio da bgaluppi »

Ok Gioab, è un po' lunghetto ma per quanto mi riguarda cercherò di esaminarlo passo passo. Nei prossimi giorni sarò impegnato ma cercherò di trovare un po' di tempo.
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Gianni
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gianni »

Ciao, Gioab. Inserito dove?
chelaveritàtrionfi
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Re: QUANDO AVVENIVA ESATTAMENTE LA PASQUA EBRAICA?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Gioab .Premetto che hai aperto una discussione su una già cominciata. Quindi toccherà a tutti ripetere le stesse cose. Comunque, ho cominciato a leggere il studio lungo che a quanto pare omette alcune cose. Come gli altri anche io comincerò a commentare.

Il giorno di Pasqua potrebbe corrispondere all'inizio del 14 Nisan anziché all'inizio del 15?

In effetti sembra che storicamente gli ebrei hanno celebrato il giorno di Pasqua all’inizio del 14 Nisan, ma che successivamente slittarono attraverso alcune interpretazioni del Testo Sacro, divenute poi solide tradizioni, al pomeriggio del 14 il sacrificio animale e al inizio del 15 il pasto pasquale.
Dividendo di fatto il giorno di Pasqua e sviscerando il giorno 14 del suo vero significato.
Secondo me questa è la corretta ricostruzione del giorno di Pasqua:


So che questa impostazione non è quella ortodossa, quindi su quali argomentazioni si basa?

Si basa su 2 presupposti fondamentali:
Il giorno biblico per gli ebrei iniziava alla sera subito dopo il tramonto e durava fino al tramonto successivo. Noiman ha detto: La sequenza esatta non è che la notte precede il giorno, piuttosto la sera precede il mattino, cioè la luce diventa buio, la notte.
_______________________
“Da sera a sera dovete osservare il vostro sabato”. (Le 23:32) E questo secondo il modello dei giorni creativi di Geova, come indicato in Genesi 1:5: “E si faceva sera e si faceva mattina, un primo giorno”. — Cfr. Da 8:14.
In genesi abbiamo il buio, poi la luce. Apparsa la luce possiamo parlare di sera poiché il sole inizia a calare e pian piano diventa nuovamente buio. Qui occorre approfondire il concetto di sera , ma è stato ampiamente trattato nella discussione su Atti.

2° La Pasqua nella sua interezza è indissolubilmente legata al 14 Nisan e a nessuna altra data. Ciò sarà chiaro dall’esame del capitolo 12 dell’Esodo.
La pasqua, come risulta dal testo biblico è sia il sacrificio sia l’intero periodo:

Levitico 23:5
Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, sull'imbrunire*, sarà la Pasqua del SIGNORE;
*tra le due sere
Ezechiele 45:21
Il quattordicesimo giorno del primo mese avrete la Pasqua. La festa durerà sette giorni; si mangeranno pani senza lievito.

Esodo 12: 5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell'anno; potrete prendere un agnello o un capretto. 6 Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la comunità d'Israele, riunita, lo sacrificherà al tramonto. 8 Se ne mangi la carne in quella notte; la si mangi arrostita al fuoco, con pane azzimo e con erbe amare.
12 Quella notte io passerò per il paese d'Egitto, colpirò ogni primogenito nel paese d'Egitto, tanto degli uomini quanto degli animali, e farò giustizia di tutti gli dèi d'Egitto. Io sono il SIGNORE.


Da notare la sequenza degli avvenimenti:
- fino al 14esimo giorno del mese serberete l’agnello
- sacrificio al tramonto (tra le due sere lv 23:5)
- se ne mangi quella notte
- quella stessa notte , in cui si è mangiò la pasqua, il Signore colpi ogni primogenito d’egitto
Se tutti noi accettiamo queste premesse basilari possiamo capirci. Nello studio analizzeremo prima le fonti scritturali, e poi quelle storiche.
Nelle premesse già metti una conclusione. Cioè che la pasqua è legata solo al 14 dando per scontato che quella notte appartiene sempre al 14. Questo è da dimostrare. Ma già dai passi appena citati ci sono dei dubbi.

una premessa vorrei farla io, che è scontata. Se la scrittura riporta chiaramente una cosa non la si può negare.

Già qui un primo indizio:
Ezechiele 45:21
Il quattordicesimo giorno del primo mese avrete la Pasqua. La festa durerà sette giorni; si mangeranno pani senza lievito.


A quanto pare non hai letto attentamente i passi riportati nell'altra discussione. Ma va beh.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: QUANDO AVVENIVA ESATTAMENTE LA PASQUA EBRAICA?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Vediamo i passi biblici che dimostrano la successione di avvenimenti che ho riportato sopra. Vi prego di mostrare pazienza e leggere attentamente.
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Ok.
Il brano principale è senza dubbio Esodo 12
(Esodo 12:3) “Parla all’intera assemblea d’Israele, dicendo: ‘Il decimo giorno di questo mese si devono prendere ciascuno una pecora per la casa degli avi, una pecora per ogni casa”.
__
ok.
Quindi al giorno 10 Nisan (evidentemente subito dopo il tramonto di quel giorno [fra il 9 e il 10]) si incominciava a scegliere e “custodire” una pecora sana per il sacrificio, fino a quando?
__
Subito dopo il tramonto di quel giorno , il 9 comincia il 10 , giorno in cui si sceglie e custodire la pecora. Ok Ricorda bene ciò che stai scrivendo
_
Appunto , fino a quando?

Il versetto 6 dice:
"E si deve custodire presso di voi fino al quattordicesimo giorno di questo mese", = secondo la premessa basilare che abbiamo fatto si riferisce all'inizio del 14 Nisan, quindi per tutto il giorno 13 Nisan si dovevano custodire gli agnelli, fino diciamo alle 18 cioè al tramonto, quando sarebbe iniziato il 14esimo giorno.
No questa premessa l’hai fatta tu ..tirando subito una conclusione. Lo devi dimostrare.
___

Alcune precisazioni:
L'espressione "fino al 14 Nisan" per noi occidentali potrebbe sembrare fino alla fine del giorno 14.
Ma se ricordiamo che il giorno inizia la sera, "fino al 14 Nisan" non può che essere l'inizio del 14; dopo il completamento del 13 con la sera iniziava il 14 Nisan, a quel punto non occorreva più custodire" il sacrifico perché arrivato il nuovo giorno, il 14.
A conferma Cfr. Levitico 19:6 “Dev’essere mangiato il giorno del vostro sacrificio e subito il giorno dopo, ma ciò che resta fino al terzo giornodev’essere bruciato nel fuoco." Ovviamente all'inizio del 3° giorno, ma non compreso, visto che si poteva mangiare solo per 2 giorni. Appena terminava il tramonto del 2° giorno non era più mangiabile.[/size]



Che il giorno cominci la sera è ancora una tua conclusione.
Ti riporto alcuni versetti che non hai letto

Geremia 6:4
Preparate l'attacco contro di lei;
alzatevi, saliamo in pieno mezzogiorno!
Guai a noi, perché il giorno declina,
e le ombre della sera si allungano!



Matteo 16:2
Ma egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: "Bel tempo, perché il cielo rosseggia!"

Marco 4
1 Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui.....
3]5 In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all'altra riva»

Qui pare proprio che la sera segue il giorno e non segna il suo inizio.

______
Similmente e logicamente "fino al 14° giorno" non lo include ma comprende tutto il giorno 13 fino al tramonto. Dalla sera del 14, quindi all'inizio del nuovo giorno per gli ebrei, l'animale veniva ucciso, ovviamente non era più da custodire.
Ma siamo sempre li. Parti già da una conclusione, stesso metodo errato che usa la WTS.
Più avanti vedrai perché non è così.
Abbiamo quindi dimostrato inequivocabilmente che l’espressione “fino al giorno 14” non include quel giorno, anzi ci porta al suo inizio, la sera del 14, al tramonto tra il 13 e il 14.
Ancora non hai dimostrato nulla.
Una considerazione: i rabbini farisei sapendo che del giorno 14, in base alla loro tradizione, ne impiegavano per la festa solo una frazione, hanno deciso di chiamarlo “Preparazione”, mentre Dio più previgente, nella sua misericordia ne dava ben 4 di giorni per prepararsi e per farsi trovare puri e pronti con l’agnello da scannare all’inizio del giorno 14 (dopo il tramonto del 13).
Vediamo cosa dice la bibbia. Meglio
Il racconto ci porta quindi all'inizio del 14 Nisan con la sua sera; continua il versetto (naturalmente senza passare a un altro giorno)
"e l’intera congregazione dell’assemblea d’Israele la deve scannare fra le due sere",
Cioè dal tramonto fino al buio sarebbero stati scannati simultaneamente. Siamo ancora all’inizio del 14 Nisan alla sua sera, nulla fa pensare che siamo già passati alla sera successiva.
Infatti come ti sarà mostrato, la notte , subito dopo il sacrificio, l’agnello viene mangiato. Siamo già all’inizio del 15 come ti verrà mostrato dalla scrittura.
Precisazione:
L'espressione "fra le 2 sere" è una precisazione del momento esatto in cui iniziava la Pasqua con il suo sacrifico.
Non basta dire alla sera, (anche se avvolte viene detto) periodo troppo lungo (dalle 18-24?). Ci vuole un periodo più breve, un ora esatta
Il ragionamento di Noiman è troppo bello per non riportarlo:

Se non siete mai stati in un deserto non potete comprendere la differenza del tramonto dei climi temperati come in Italia, nel deserto della giudea quando il sole cala e le ombre si allungano , tutto intorno a voi sembra perdere contorni e definizione, il cielo sembra più alto, subito è percepibile una differenza di temperatura , persino i suoni sembrano diversi.
Il tramonto era talmente speciale che il pensiero antico lo ha separato in due fasi, la stessa radice genera anche la parola לעבל “le’arbèl , miscelare e anche להתערבב, “lehit’arbev” mischiarsi , nel binian hitpa’el.
Nel deserto di Erez Israel il tramonto è molto diverso da quello di altri luoghi dal clima temperato, l’aria più rarefatta permette una visone superiore a altri luoghi , il disco del sole quando cala sembra immenso e quando scompare dietro a una montagna o sul mare verso ma’aràv, occidente le forme e i colori sembrano mischiarsi fino a perdere ogni confine prima di fondersi nel un buio, la comparsa delle stelle è improvvisa perché il cielo è subito nero come la pece, e quando c’è luna essa sembra cosi grande da poterla toccare.
Nel mese di nissan questo poteva accadere verso le 17, 30 circa.
Dunque l’espressione tra le “due sere” è un semitismo che equivale al nostro termine tramonto che ha la stessa origine.
Questo spazio temporale inizia quando il sole che scompare dietro la terra e termina quando la luce viene sostituita dal buio completo e vi si possono distinguere almeno tre stelle, vi posso garantire che questa fase può durare a secondo del luogo e stagione più o meno circa 30/40 minuti.
Che senso aveva di chiedere al popolo di sacrificare l’agnello in questo spazio temporale ?
E stato così voluto perché questa è l’unica la fase temporale era di una giornata facilmente identificabile da tutti , circoscritta nel tempo , la garanzia che non ci sarebbe stata una uccisione qualsiasi, ma un sacrificio collettivo per tutto il popolo ovunque esso dimorasse.
Ma non è solo una sua (meravigliosa per la poesia che esprime) veduta.
A questo proposito C. F. Keil e F. Delitzsch osservano: “Sin dai tempi più remoti fra gli ebrei sono prevalse opinioni diverse circa il preciso tempo in questione. Abenezra [Abraham ibn ʽEzra] è d’accordo con i caraiti e i samaritani nel ritenere che la prima sera fosse il momento in cui il sole cala dietro l’orizzonte, e la seconda quando è completamente buio; nel qual caso, ‘fra le due sere’ sarebbe fra le 18 e le 19,20. . . . Commentatori moderni hanno molto appropriatamente deciso a favore dell’idea sostenuta da Abenezra e della consuetudine adottata da caraiti e samaritani”. — Commentary on the Old Testament, 1973, vol. I, Il Secondo Libro di Mosè, p. 12;

Che una parte degli ebrei considerava il periodo tra le due sere quando si allungano le ombre ed altri l’intero pomeriggio ne abbiam parlato. Antonio ha riportato anche una testimonianza storica che tu hai completamente omesso.

Te lo riporto :
Flavio ci dà un'altra testimonianza storica sulla Pasqua:

“Sopravvenuta la festa degli Azzimi, che presso i giudei si chiama Pasqua, e comporta un gran numero di sacrifici...” - Guerre Giudaiche, II:1,10

La festa degli Azzimi e Pesach non sono due feste separate
.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: QUANDO AVVENIVA ESATTAMENTE LA PASQUA EBRAICA?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Esodo 12:17, 18 dice:
“‘E dovete osservare la festa dei pani non fermentati, perché in questo stesso giorno io devo far uscire i vostri eserciti dal paese d’Egitto. E dovete osservare questo giorno per tutte le vostre generazioni come uno statuto a tempo indefinito. 18 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, la sera dovete mangiare pani non fermentati fino alla sera del ventunesimo giorno del mese.”
La prima parte della frase del versetto 17 “E dovete osservare la festa dei pani non fermentati” è riferita ai versetti precedenti; chiunque conosce la Bibbia e la sua stesura sa che la numerazione dei vv. sono stati aggiunti dopo e non contano ai fini di una corretta esegesi.

Le frasi seguenti nei vv. 17 e 18 sono riferiti alla Pasqua e non come a prima vista potrebbe sembrare alla Festa dei Azzimi.
Ezechiele 45:21
Il quattordicesimo giorno del primo mese avrete la Pasqua. La festa durerà sette giorni; si mangeranno pani senza lievito.


Flavio ci dà un'altra testimonianza storica sulla Pasqua:

Sopravvenuta la festa degli Azzimi, che presso i giudei si chiama Pasqua, e comporta un gran numero di sacrifici...” - Guerre Giudaiche, II:1,10

La festa degli Azzimi e Pesach non sono due feste separate.


Se così non fosse il versetto 18 poteva direttamente menzionare il quindicesimo giorno. Ma non lo fa, rammenta invece di nuovo il 14 Nisan alla sera. Siamo infatti ritornati all'inizio del 14 e non alla fine, altrimenti si sarebbe detto che siamo nel giorno 15. Visto che ormai si parla di notte non ci sarebbe stato più alcun problema, ricordate, il giorno ebraico inizia alla sera.
Il testo, nonostante i riferimenti ai giorni successivi, rimane ancorato al gran giorno del 14 Nisan! Fu quello il giorno in cui gli israeliti incominciarono a uscire dall’Egitto. Ed è sempre quello il “giorno per tutte le vostre generazioni come uno statuto a tempo indefinito”.
Tutto il capitolo, parla in special modo di quel giorno! Lo conferma definitivamente il vers. 18 quando specifica inequivocabilmente e ancora una volta: “Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese”. Il numero del giorno e la sua sera o notte indica che siamo all’inizio. Non alla fine.
La scrittura mi sembra chiarissima, anche se posso immaginare i problemi interpretativi che portarono i rabbini successivamente a slittare la cena pasquale, analizzeremo le difficoltà dopo.
Gioab infatti la scrittura è chiarissima , sei tu che la vuoi cambiare. Continuo a leggere con delusione.




Ma la prova definitiva si ha ancora al versetto 18:
“Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, la sera dovete mangiare pani non fermentati fino alla sera del ventunesimo giorno del mese.”
Il punto adesso è il conto:
notate la precisazione del testo biblico: prima aveva menzionato 7 giorni per la festa degli Azzimi, ma ora cambia riferimento, conta le sere.
Contando le sere, che sono giustamente gli inizi del giorno, dal 14 al 21 abbiamo 8 sere! Non 7 come dovrebbe essere la Festa degli Azzimi!

Ma come abbiamo detto in questo versetto non si parla più della festa degli Azzimi. Ma come dice il testo, del mangiare i pani non fermentati (mangiare gli Azzimi non festeggiare o osservare), e come diceva già Es. 12:8 durante la Pasqua si dovevano mangiare Azzimi.
È evidente che i vv. 17 e 18 parlano del consumare gli azzimi che lo si faceva effettivamente per 8 giorni dalla sera del 13/14 Nisan fino alla sera del 20/21, e dunque non solo alla Festa degli Azzimi in cui si è parlato nei versetti poco sopra.
Esodo 12: 5 Per sette giorni mangerete pani azzimi. Fin dal primo giorno toglierete ogni lievito dalle vostre case; perché, chiunque mangerà pane lievitato, dal primo giorno fino al settimo, sarà tolto via da Israele. 16 Il primo giorno avrete una riunione sacra, e un'altra il settimo giorno. Non si faccia nessun lavoro in quei giorni; si prepari soltanto quello che è necessario a ciascuno per mangiare, e non altro. 17 Osservate dunque la festa degli Azzimi; poiché in quello stesso giorno io avrò fatto uscire le vostre schiere dal paese d'Egitto; osservate dunque quel giorno di età in età, come un'istituzione perenne

Perché la Bibbia fa questa precisazione?
Per sottolineare che il mangiare Azzimi era per entrambe le feste, e che comunque le 2 erano unite da questo fatto.
Notate la separazione delle 2 in Levitico 23:5, 6 5 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, fra le due sere è la pasqua a Geova.
6 “‘E il quindicesimo giorno di questo mese è la festa dei pani non fermentati a Geova. Dovete mangiare pani non fermentati per sette giorni. (ovviamente in questo caso visto che si specifica la Festa degli Azzimi comprende dalla sera del 15 alla sera del 21)
Il 15 sera si sarebbe festeggiato il primo giorno, fino alla sera del 21, che si sarebbe concluso con un grande Congresso. Terminavano così anche gli ultimi 7 giorni di festa.
La bibbia parla di soli 7 giorni di festa. Se la sera del 14 è l’inizio del 14, la sera del 21 è l’inizio del 21. Il 21 sarebbe osservato solo per 40 minuti.

Infatti la precisazione che fa la Bibbia del perché della festa è questa: “in questo stesso giorno io devo far uscire i vostri eserciti dal paese d’Egitto.”
Quando uscirono gli israeliti dall’Egitto?
In realtà per tutta la notte del 14 Nisan gli israeliti uscirono dall’Egitto e continuarono a farlo per giorni. Ma questo non contraddice Numeri 33:3 ?
“Partirono da Raamses il primo mese, il quindicesimo giorno di quel mese. Il giorno dopo la Pasqua i figli d'Israele partirono a testa alta, sotto gli occhi di tutti gli Egiziani”.
Non vi è alcuna contraddizione. Seguitemi:
Se è vero che gli ebrei lasciarono le loro case da tutto la regione del Gosen già nella notte del 14 Nisan, ci volle comunque del tempo per arrivare al punto di adunata nella città di Ramses. Probabilmente la mattina del 15 (se non già alla sua sera) uscirono dalla città di Raamses in maniera organizzata. Forse arrivarono alle sponde del Mar Rosso il giorno 21.


Tecnicamente gli israeliti lasciarono l’Egitto solo quando passarono il Mar Rosso. Ma in effetti si poteva ben dire che dalla notte del 14 (uscendo dalle loro case, per andare verso un punto di ritrovo) e anche dalla mattina del 15 (uscendo tutti insieme dal punto di ritrovo, la città di Raamses) e per tutti i giorni seguenti uscivano dall’Egitto.
Che questa sia la corretta interpretazione lo indica il testo stesso di Nu 33:3
"Il giorno dopo la Pasqua i figli d'Israele partirono a testa alta"


Non poche ore dopo, e nemmeno di notte, ma “Il giorno dopo.” Cioè dopo il 14 sera in cui avevano mangiato la pasqua, il giorno 15 partirono da Raamses. Il primo giorno degli Azzimi. (in cui non potevano praticamente che mangiare solo azzimi durante il viaggio) finalmente come un grande esercito partirono dalla loro prima tappa Raamses. (nel brano di Numeri in effetti si contano le tappe, non il momento esatto in cui uscirono dalle case dal Gosen, cosa fatta nella notte precedente, circa 24 ore prima)

Questo si chiama “arrampicarsi sugli specchi”.

Esodo 12: 42 Questa è una notte da celebrarsi in onore del SIGNORE, perché egli li fece uscire dal paese d'Egitto; questa è la notte di veglia in onore del SIGNORE per tutti i figli d'Israele, di generazione in generazione. 51 Quello stesso giorno il SIGNORE fece uscire i figli d'Israele, ordinati per schiere, dal paese d'Egitto.

Esodo 12:29

A mezzanotte, il SIGNORE colpì tutti i primogeniti nel paese d'Egitto, dal primogenito del faraone che sedeva sul suo trono al primogenito del carcerato che era in prigione, e tutti i primogeniti del bestiame.
30 Il faraone si alzò di notte, egli e tutti i suoi servitori e tutti gli Egiziani; e vi fu un grande lamento in Egitto, perché non c'era casa dove non vi fosse un morto. 31 Egli chiamò Mosè ed Aaronne, di notte, e disse: «Alzatevi, partite di mezzo al mio popolo, voi e i figli d'Israele. Andate a servire il SIGNORE, come avete detto.

deuteronomio 16:1 "Osserva il mese di Abib e celebra la pasqua in onore del Signore tuo Dio perché nel mese di Abib il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire dall'Egitto, durante la notte".

Esodo 12: 42 Questa è una notte da celebrarsi in onore del SIGNORE, perché egli li fece uscire dal paese d'Egitto; questa è la notte di veglia in onore del SIGNORE per tutti i figli d'Israele, di generazione in generazione. 51 Quello stesso giorno il SIGNORE fece uscire i figli d'Israele, ordinati per schiere, dal paese d'Egitto.

Può darsi che il 14 Nisan si riferisca al suo pomeriggio, e gli israeliti uscirono all'inizio del 15?
In base all'espressione fra le 2 sere che abbiamo esaminato ciò è impossibile.
Esodo 12: 42 Questa è una notte da celebrarsi in onore del SIGNORE, perché egli li fece uscire dal paese d'Egitto; questa è la notte di veglia in onore del SIGNORE per tutti i figli d'Israele, di generazione in generazione. 51 Quello stesso giorno il SIGNORE fece uscire i figli d'Israele, ordinati per schiere, dal paese d'Egitto.

Gli israeliti escono dall’egitto nello stesso giorno in cui mangiano la pasqua (che avviene la notte subito dopo il sacrificio del 14) e numeri 33:3 dice che l’uscita avviene il 15.
Anche in base a Numeri 9:11è impossibile:
"Nel secondo mese, il quattordicesimo giorno fra le due sere, la devono preparare. § Devono mangiarla insieme con pani non fermentati ed erbe amare."
E’ impossibile capire perché tu parti già dalla conclusione.

Devo continuare? Sono già scoraggiato!

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Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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