Approfondimenti su Pesach

chelaveritàtrionfi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Altra cosa , non so se c'entra (mi posso sbagliare).
Credo di capire che a parte i sacrifici al Signore che venivano fatti in luogo specifico, in giorno di sabato (quindi anche negli altri di festa come il 15 Nissàn) fosse vietato accendere il fuoco nelle abitazioni. Questo forse è il motivo (o uno dei motivi) per il quale il sacrificio (dell'agnello che poi veniva mangiato arrostito al fuoco) veniva fatto prima del 15, al tramonto del 14. Il fuoco poi poteva rimanere comunque acceso e la carne veniva mangiata con erbe amare (per ricordare l'amarezza) e con azzimi. Infatti da quel giorno (all'inizio del 15) fino al 21 (quindi 7 giorni completi) si mangiano azzimi (e non solo azzimi).

Nei Vangeli (al momento accenno solo per non mettere troppa roba da discutere) è scritto che mancano due giorni agli azzimi ed alla pasqua. Oppure che la festa degli azzimi è detta la pasqua.

Comunque. Ancora aspettiamo lo studio di Gioab.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Gioab
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gioab »

ciao ragazzi entro solo pe dirvi che oggi non riesco nemmeno a leggere i post... sono fuori tutto il giorno...
Proviamo domani...
(1 Pietro 3:15) "Ma santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto."
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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Naza, sul fuoco sembra che il divieto non ci fosse ancora nel momento dell'uscita dall'Egitto.
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Gianni
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gianni »

Altre considerazioni sulle “due sere”.
Più si esamina la Scrittura e più appare assurda l’idea sostenuta da Gioab (presa dalla Watchtower come oro colato) e si svelalo alcune manipolazioni della TNM.

Si veda, ad esempio Ez 45:21: “Il primo [mese], il quattordicesimo giorno del mese, deve avvenire per voi la pasqua. Come festa per sette giorni si devono mangiare pani non fermentati”. - TNM.
Si noti qui come vengono staccate le frasi e separate da un punto, che ho evidenziato in rosso. In più, nella seconda frase viene aggiunto un “come” che è totalmente assente nel testo originale. L’idea che si vuol dare è che al 14 ci sia la Pasqua e poi, staccata, la Festa degli Azzimi.
Ed ecco il testo biblico vero tradotto letteralmente: “Nel primo [mese], in quattro dieci giorno del mese, sarà per voi la Pasqua, festa [di] sette giorni: azzime mangerete”.
Come si vede, il sacrificio pasquale del 14 nissàn è annesso alla Festa degli Azzimi che dura sette giorni. Non a caso, il 14 era chiamato Preparazione. Si noti soprattutto che la Pasqua vera e propria (non il sacrificio pasquale ma la festa) dura sette giorni, che sappiamo iniziare il 15. La Pasqua è detta “festa [di] sette giorni”.
Luca lo conferma quando scrive: “Ora si avvicinava la festa dei pani non fermentati, detta Pasqua” (Lc 22:1, TNM). E si noti anche Gv 13:1: “Ora, siccome sapeva prima della festa della pasqua che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (TNM). L'ultima cena avvenne "prima della festa della pasqua".

E ora si noti Dt 16:1,3 “Vi sia l’osservanza del mese di abib, e devi celebrare la pasqua a Geova tuo Dio, perché nel mese di abib, di notte, Geova tuo Dio ti fece uscire dall’Egitto … Non devi mangiare con essa nulla di lievitato, per sette giorni. Devi mangiare con essa pani non fermentati, il pane d’afflizione, perché fu in fretta che uscisti dal paese d’Egitto, affinché ti ricordi del giorno della tua uscita dal paese d’Egitto”. – TNM.
Qui si fa chiaro riferimento all’uscita notturna degli ebrei dall’Egitto, avvenuta il 15 di nissàn.

Si noti bene Nm 33:3: “E partivano da Rameses il primo mese, il quindicesimo giorno del primo mese. Il giorno subito dopo la pasqua i figli d’Israele uscirono con mano levata davanti agli occhi di tutti gli egiziani”. - TNM.
Qui si hanno due eventi strettamente collegati: 1. La preparazione della Pasqua e 2. L’Esodo il giorno dopo.
Non va confusa la Pasqua intesa come sua preparazione con la cena pasquale. In Nm 9:3 è detto: “Il quattordicesimo giorno di questo mese, fra le due sere, la dovete preparare al suo tempo fissato” (TNM). Si noti bene: “preparare”, non celebrare! Ciò avvenne il 14 “tra le due sere”. Comunque si conteggi questo periodo, una cosa è certa: era di sera, non di notte. Però, in Dt 16:1 è detto: “Vi sia l’osservanza del mese di abib, e devi celebrare la pasqua a Geova tuo Dio, perché nel mese di abib, di notte, Geova tuo Dio ti fece uscire dall’Egitto”.
Fu di notte che iniziò l’Esodo e che si avvenne la cena pasquale. “Devi mangiare con essa [la Pasqua] pani non fermentati, il pane d’afflizione, perché fu in fretta che uscisti dal paese d’Egitto, affinché ti ricordi del giorno della tua uscita dal paese d’Egitto”. – Dt 16:3, TNM.

Dopo che furono date le istruzioni per la Pasqua (Es 12:43-49), è detto che: “Tutti i figli d’Israele fecero dunque proprio come Geova aveva comandato a Mosè e ad Aaronne. Fecero proprio così. E quel medesimo giorno avvenne che Geova fece uscire i figli d’Israele dal paese d’Egitto”. -Vv. 50,51, TNM.

“E dovete osservare la festa dei pani non fermentati, perché in questo stesso giorno io devo far uscire i vostri eserciti dal paese d’Egitto”. - Es 12:7, TNM.

“Si ricordi questo giorno in cui siete usciti dall’Egitto, dalla casa degli schiavi, perché Geova vi ha condotti fuori di qui con la forza della mano. Non si mangi dunque nulla di lievitato. Oggi voi uscite nel mese di abib”. - Es 13:3,4, TNM.

Si noti infine Dt 16:7,8: “E devi cuocerla e mangiarla [la Pasqua] nel luogo che Geova tuo Dio sceglierà, e la mattina ti devi voltare e andare alle tue proprie tende. Devi mangiare pani non fermentati per sei giorni; e il settimo giorno ci sarà un’assemblea solenne a Geova tuo Dio”.
Che la Pasqua fosse mangiata nella notte del 15 è ulteriormente provato dal fatto che è detto che poi, “per sei giorni”, si deve continuare a mangiare pani azzimi. Si noti: “sei”, che sono gli altri sei dei sette, essendo il primo (il 15) quello della cena notturna pasquale.

Non so se Gioab riuscirà a mettere da parte il suo pregiudizio e a valutare obiettivamente e con ferrea logica quanto afferma la Scrittura e che ho esposto.
Temo di no, perché se lo accettasse si troverebbe in una situazione insostenibile: chi infatti è affiliato alla Watchtower non può contestare neppure il più piccolo punto dottrinale; sarebbe considerato apostata e messo fuori in malo modo.
E ciò è ancora più triste e tragico: apostata non per aver rinnegato una chiara verità biblica ma per aver messo in discussione il credo di Brooklyn.
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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Flavio ci dà un'altra testimonianza storica sulla Pasqua:

“Sopravvenuta la festa degli Azzimi, che presso i giudei si chiama Pasqua, e comporta un gran numero di sacrifici...” - Guerre Giudaiche, II:1,10

La festa degli Azzimi e Pesach non sono due feste separate.
chelaveritàtrionfi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Nonostante tutte le spiegazioni credo sia tempo perso.

La discussione doveva concludersi moltissime pagine fa. Bastava semplicemente leggere numeri 33:3 che contrasta l'affermazione di Gioab.
Clamorosa la tua affermazione :

Gioab » mer 23 nov 2016, 12:18
Sì France è giusto, ma questa è l'interpretazione degli ebrei moderni.

Dalle scritture le cose sono molto meno chiare. A cominciare dall'espressione "fra le due sere" su cui molti studiosi divergano dal significato dato oggi dagli ebrei.

E poi cè il fatto che il giorno di riferimento in Esodo 12 è indiscutibilmente il 14 Nisan non il 15.
Sembra che fù il 14 che gli ebrei uscirono dall'Egitto.
ho già portato diverse prove, (leggere i messaggi di sopra)
adesso ne porto altre 2.

Smentita ampiamente da


Numeri 33:3 (TNM): E partivano da Rameses il primo mese, il quindicesimo giorno del primo mese. Il giorno subito dopo la pasqua i figli d’Israele uscirono con mano levata davanti agli occhi di tutti gli egiziani

Qui il passo non lascia dubbi. I figli di Israele lasciarono l'egitto il giorno dopo la pasqua, il 15 di Nissàn. La pasqua (sacrificio) fu il 14 tra le due sere. Ciò vuol dire a fine giornata. In altri passi (che ti ho citato) , pasqua è intesa anche come il periodo di 7 giorni come per gli azzimi

Continuare ad insistere è negare la scrittura. Non è più vedere che "la scrittura dice" , ma difendere ciò che la WTS dice. La WTS mente in questo caso perchè è palese. Non stiamo parlando di passi dove ci possono essere opinioni discordanti ed occorrono analisi approfondite ecc..
Qui sta proprio scritto chiaro: gli ebrei lasciano l'egitto il 15 di Abib e che la pasqua è riferita non solo al sacrificio ma anche a tutto il periodo. Il signore PASSA OLTRE nella notte del 15 di Abib (Nissan). Tutto il resto è confermato da sè. Il 14 tra le due sere il sacrificio e la giornata finisce con la sera.
Per concludere chi difende coloro che mentono diventa bugiardo anche lui.
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Gianni
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gianni »

Grazie per la testimonianza storica, Antonio.
Io continuo a credere che tutti gli errori interpretativi della società Watchtower siano dovuti alla sua errata credenza che l'ultima cena fosse quella pasquale. Siccome è indubbio che essa avvenne il 14 di nissàn, sono costretti a forzare le cose per collocare anche la cena pasuqale in quella data. Ma così facendo vanno contro la Scrittura e la storia documentata.

Secondo loro la prossima ricorrenza della Commemorazione (così chiamano la biblica Cena del Signore) sarà martedì 11 aprile 2017, che nel calendario ebraico attuale corrisponderà al 15 di nissàn. Una gran confusione, insomma! Ma, si sa, per le date sono proprio negati.
Allego l'immagine del calendario ebraico. Al di là del fatto che si tratta di quello rabbinico modidicato, si noti che il 14 è chiamato "sera di Pasqua" (preparazione).
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chelaveritàtrionfi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Esodo 12:18
Mangiate pani azzimi dalla sera del quattordicesimo giorno del mese, fino alla sera del ventunesimo giorno.


Nota: dal passo sopra non risulta che la pasqua sia staccata festa degli azzimi di un giorno intero.
Dalla sera del 14 esimo giorno del mese fino alla sera del 21 vuol dire 7 giorni consecutivi.
dalla sera del 14 alla sera del 15 : primo
" 15 ..al 16: secondo
" 16 al 17: terzo
"17 al 18: quarto
"18 al 19:quinto
"19 al 20: sesto
"20 al 21: settimo
15 Per sette giorni voi mangerete azzimi.
Già dal primo giorno farete sparire il lievito dalle vostre case, perché chiunque mangerà del lievitato dal giorno primo al giorno settimo, quella persona sarà eliminata da Israele.

nota: se il 14 fosse la pasqua staccata dai 7 giorni degli azzimi (che comunque va mangiata con gli azzimi) e se la sera indica l'inizio della giornata (secondo l'ipotesi sbilenca il sacrificio andrebbe fatto la sera a inizio giornata), ci ritroveremo alla sera 21 esimo giorno (Es.12:10) , giorno in cui terminano gli azzimi, proprio all'inizio del giorno 21.
dall'inizio del 14 all'inizio del 15 = primo giorno
-----
dall'inizio del 20 all'inizio del 21 = settimo giorno

il giorno 21 considerato non comprenderebbe l'intero giorno ma solo la sera iniziale.
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il sabato 3 dicembre 2016, 22:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Geremia 6:4
Preparate l'attacco contro di lei;
alzatevi, saliamo in pieno mezzogiorno!
Guai a noi, perché il giorno declina,
e le ombre della sera si allungano
!
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il sabato 3 dicembre 2016, 13:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Matteo 16:2
Ma egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: "Bel tempo, perché il cielo rosseggia!"

Marco 4
1 Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui.....
3]5 In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all'altra riva»
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