In primo luogo , per un'analisi accurata andrebbe verificata la traduzione.
Ne riporto 3: nuova riveduta e nuova diodati (traduzioni maggiormente considerate dagli avventisti), CEI 1974. Perchè quella del 74? (continuare a leggere).
Nuova riveduta:
Daniele 8
Visione del montone e del capro
1 «Nel terzo anno del regno del re Baldassar, io, Daniele, ebbi una visione dopo quella che avevo avuto prima. 2 Quando ebbi la visione ero a Susa, la residenza reale che è nella provincia di Elam, ma nella visione mi trovavo presso il fiume Ulai.
3 Alzai gli occhi, guardai, ed ecco in piedi davanti al fiume, un montone che aveva due corna; erano alte, ma un corno era più alto dell'altro; il più alto era cresciuto dopo. 4 Vidi il montone che cozzava a occidente, a settentrione e a mezzogiorno. Nessun animale poteva resistergli e non c'era nessuno che potesse liberare dal suo potere; esso faceva quello che voleva e diventò grande.
5 Mentre stavo considerando questo, ecco venire dall'occidente un capro, che percorreva tutta la terra senza toccare il suolo; questo capro aveva un grosso corno fra gli occhi. 6 Il capro si avvicinò al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi davanti al fiume, e gli si avventò addosso, con tutta la sua forza. 7 Lo vidi avvicinarsi al montone, infierire contro di lui, colpirlo e spezzargli le due corna; il montone non ebbe la forza di resistergli e il capro lo gettò a terra e lo calpestò; non ci fu nessuno che potesse liberare il montone dal potere di quello. 8 Il capro si irrobustì ma, quando fu al culmine della sua potenza, il suo gran corno si spezzò; al suo posto spuntarono quattro grandi corna verso i quattro venti del cielo.
9 Da uno di essi uscì un piccolo corno, che si ingrandì enormemente in direzione del mezzogiorno, dell'oriente e del paese splendido. 10 Crebbe fino a raggiungere l'esercito del cielo; fece cadere a terra una parte di quell'esercito e delle stelle, e le calpestò. 11 Si innalzò fino al capo di quell'esercito, gli tolse il sacrificio quotidiano e sconvolse il luogo del suo santuario. 12 Un esercito fu abbandonato, così pure il sacrificio quotidiano, a causa dell'iniquità; la verità venne gettata a terra; ma esso prosperò nelle sue imprese. 13 Poi udii un santo che parlava. E un altro santo chiese a quello che parlava: «Fino a quando durerà la visione del sacrificio quotidiano, dell'iniquità devastatrice, del luogo santo e dell'esercito abbandonati per essere calpestati?» 14 Egli mi rispose: "Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il santuario sarà purificato".
15 Mentre io, Daniele, avevo questa visione e cercavo di comprenderla, ecco in piedi davanti a me una figura simile a un uomo. 16 E udii la voce di un uomo in mezzo al fiume Ulai, che gridò e disse: "Gabriele, spiegagli la visione!" 17 Ed egli venne vicino al luogo dove stavo io; alla sua venuta io fui spaventato e mi prostrai con la faccia a terra; ma egli mi disse: "Sta' bene attento, o figlio d'uomo, perché questa visione riguarda il tempo della fine". 18 Mentre egli mi parlava, io mi lasciai andare con la faccia a terra, profondamente assopito; ma egli mi toccò e mi fece stare in piedi. 19 Poi disse: "Ecco, io ti farò sapere ciò che avverrà nell'ultimo tempo dell'indignazione; perché la visione riguarda il tempo della fine. 20 Il montone con due corna, che tu hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia. 21 Il capro irsuto è il re di Grecia; e il suo gran corno, fra i suoi occhi, è il primo re. 22 Le quattro corna, sorte al posto di quello spezzato, sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza. 23 Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall'aspetto feroce, ed esperto in intrighi. 24 Il suo potere si rafforzerà, ma non per la sua propria forza. Egli sarà causa di rovine inaudite, prospererà nelle sue imprese, distruggerà i potenti e il popolo dei santi. 25 A motivo della sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani; il suo cuore si inorgoglirà; distruggerà molte persone che si credevano al sicuro. Si ergerà pure contro il principe dei prìncipi, ma sarà infranto senza intervento umano. 26 La visione delle sere e delle mattine, di cui è stato parlato, è vera. Ma tu tieni segreta la visione, perché si riferisce a un tempo lontano".
27 Allora, io, Daniele, svenni e fui malato per diversi giorni; poi mi alzai e feci gli affari del re. Io ero stupito della visione, ma nessuno se ne accorse».
Nuova Diodati:
Daniele 8
Visione del montone e del capro
1 Nel terzo anno di regno del re Belshatsar, io, Daniele, ebbi una visione, dopo quella avuta all'inizio del regno. 2 Or vidi in visione e, mentre guardavo, mi avvenne di trovarmi nella cittadella di Susa, che è nella provincia di Elam; nella visione mi resi conto di essere presso il fiume Ulai. 3 Alzai gli occhi e guardai, ed ecco, in piedi davanti al fiume un montone che aveva due corna; le due corna erano alte, ma un corno era più alto dell'altro, anche se il più alto era spuntato per ultimo. 4 Vidi il montone che cozzava a ovest, a nord e a sud; nessuna bestia gli poteva resistere, né alcuno poteva liberare dal suo potere; così fece quel che volle e diventò grande. 5 Mentre consideravo questo, ecco venire dall'ovest un capro, che percorreva tutta la superficie della terra senza toccare il suolo; il capro aveva un corno cospicuo fra i suoi occhi. 6 Giunse fino al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi davanti al fiume, e gli si avventò contro nel furore della sua forza. 7 Lo vidi avvicinarsi e montare in collera contro di lui; cozzò quindi contro il montone e frantumò le sue due corna, senza che il montone avesse forza per resistergli; così lo gettò a terra e lo calpestò, e nessuno potè liberare il montone dal suo potere. 8 Il capro diventò molto grande; ma, quando fu potente, il suo gran corno si spezzò; al suo posto spuntarono quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo. 9 Da uno di questi uscì un piccolo corno, che diventò molto grande verso sud, verso est e verso il paese glorioso. 10 Si ingrandì fino a giungere all'esercito del cielo, fece cadere in terra parte dell'esercito e delle stelle e le calpestò. 11 Si innalzò addirittura fino al capo dell'esercito, gli tolse il sacrificio continuo e il luogo del suo santuario fu abbattuto. 12 L'esercito gli fu dato in mano assieme al sacrificio continuo, a motivo della trasgressione; egli gettò a terra la verità; fece tutto questo e prosperò. 13 Poi udii un santo che parlava, e un altro santo disse a quello che parlava: «Fino a quando durerà la visione del sacrificio continuo e la trasgressione della desolazione, che abbandona il luogo santo e l'esercito ad essere calpestati?». 14 Egli mi disse: «Fino a duemilatrecento giorni; poi il santuario sarà purificato».
CEI 1974:
Daniele 8
VISIONE DI DANIELE: IL MONTONE E IL CAPRO
La visione
1Il terzo anno del regno del re Baldassàr, io Daniele ebbi un'altra visione dopo quella che mi era apparsa prima.
2Quand'ebbi questa visione, mi trovavo nella cittadella di Susa, che è nella provincia dell'Elam, e mi sembrava, in visione, di essere presso il fiume Ulai.
3Alzai gli occhi e guardai; ecco un montone, in piedi, stava di fronte al fiume. Aveva due corna alte, ma un corno era più alto dell'altro, sebbene fosse spuntato dopo. 4Io vidi che quel montone cozzava verso l'occidente, il settentrione e il mezzogiorno e nessuna bestia gli poteva resistere, né alcuno era in grado di liberare dal suo potere: faceva quel che gli pareva e divenne grande.
5Io stavo attento ed ecco un capro venire da occidente, sulla terra, senza toccarne il suolo: aveva fra gli occhi un grosso corno. 6Si avvicinò al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi di fronte al fiume, e gli si scagliò contro con tutta la forza. 7Dopo averlo assalito, lo vidi imbizzarrirsi e cozzare contro di lui e spezzargli le due corna, senza che il montone avesse la forza di resistergli; poi lo gettò a terra e lo calpestò e nessuno liberava il montone dal suo potere.
8Il capro divenne molto potente; ma quando fu diventato grande, quel suo gran corno si spezzò e al posto di quello sorsero altre quattro corna, verso i quattro venti del cielo.
9Da uno di quelli uscì un piccolo corno, che crebbe molto verso il mezzogiorno, l'oriente e verso la Palestina: 10s'innalzò fin contro la milizia celeste e gettò a terra una parte di quella schiera e delle stelle e le calpestò.
11S'innalzò fino al capo della milizia e gli tolse il sacrificio quotidiano e fu profanata la santa dimora.
12In luogo del sacrificio quotidiano fu posto il peccato e fu gettata a terra la verità; ciò esso fece e vi riuscì.
13Udii un santo parlare e un altro santo dire a quello che parlava: «Fino a quando durerà questa visione: il sacrificio quotidiano abolito, la desolazione dell'iniquità, il santuario e la milizia calpestati?». 14Gli rispose: «Fino a duemilatrecento sere e mattine: poi il santuario sarà rivendicato».
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB