Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Armando
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da Armando »

Spiacente Nazza , ma servono fatti , non opinioni.
Ad esempio tu hai scritto anche questo .

da ‪chelaveritàtrionfi‬ » martedì 30 agosto 2016, 20:44 ."Riguardo allo stracciare le vesti e giocarsi a sorte la tunica non da indizi perchè anche i re del tempo indossavano tuniche ."

Permettimi ...anche se nel corso del tempo i potenti hanno indubbiamente indossato vesti "firmate" . Di questi re o potenti nessuno né oggi né ieri sempre salvo smentite si è mai pensato di giocarseli ai dadi per prenderseli. A parte quelli di Yeshua .

Rimane quindi per me come unico fatto e prova concreta al momento solo quello dei soldati romani in quella unica drammatica occasione .

Permettimi Nazza .La poesia,come la profezia rimane spesso solo su carta finché non esiste nei fatti.
Ciao
Ultima modifica di Armando il domenica 2 ottobre 2016, 2:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ma Armando, la pratica della tortura al palo (o crocifissione) era molto antica e già praticata dai romani molto prima di Yeshùa. Le vesti avevano un significato per la vittima ed inoltre in quel momento rappresentavano l'unico bene. Era pratica comune che il cruciario venisse spogliato e le sue vesti diventassero proprietà dei carnefici. Questo avveniva sempre. Hai mai letto di briganti che dopo aver ucciso la vittima la derubavano delle vesti? Se erano molti i carnefici se li dividevano. Se il vestito era pregiato e tutto d'un pezzo veniva tirato a sorte (????)... ora pensi che si mettessero a giocare ai dadi? Mi pare un modo di dire che non veniva diviso appunto perchè pregiato ma finiva di proprietà di una persona. Nell'antichità il bottino saccheggiato dai briganti spesso veniva anche venduto. Un vestito di un solo pezzo stracciato che valore poteva avere? Sarebbe interessante poi sapere precisamente la traduzione e ne ho guardate un pò che ti riporterò. Se qualcuno ci aiutasse con le lingue , le traduzioni ecc.. sarebbe più interessante.

Hai cercato prove nelle spiegazioni di Abramo. Ma i rabbini considerano la cerca dell'aurora, la stella del mattino ..il pianeta venere. Il riferimento è al popolo di Israele . Il salmo, una supplica, preghiera e lode ...alla fine lascia intravedere l'esaudimento a tempo debito (l'era messianica).
Essendo una preghiera generica è applicabile al giusto, al povero, all'uomo in balia della morte che spera e crede nella salvezza..
Può essere applicato anche a Yeshùa? Si...!
Ma ciò che ci leggo è che il salmo non è una profezia che parla di Yeshùa in modo specifico!
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Armando
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da Armando »

Sei forte Nazza ,ma permettimi vediamo se assieme vediamo bene le cose che al momento vediamo e non vediamo .

Tu dici:"la pratica della tortura al palo (o crocifissione) era molto antica e già praticata dai romani molto prima di Yeshùa".

Certamente si caro amico ,ma il malcapitato in questione è un ebreo dato che si rivolge a l'unico vero Dio in questa diciamo preghiera?

Quindi si restringerebbe il campo dei malcapitati ai soli ebrei, non diamolo per scontato questo.

A voler essere precisini ad un solo tipo di ebrei , cioè quelli di un certo rilievo .


Lo dico per via di questi passi biblici :Salmi 22:6-7 riveduta
6 Ma io sono un verme e non un uomo;
il vituperio degli uomini, e lo sprezzato dal popolo.
7 Chiunque mi vede si fa beffe di me;
allunga il labbro, scuote il capo, dicendo:
8 Ei si rimette nell'Eterno; lo liberi dunque;
lo salvi, poiché lo gradisce!

Permettimi escluderei a priori quindi banditi, briganti e compagnia bella e relative loro vittime .la causa del problema risulta essere Molto più grande ,perché ad coinvolgere ,ad assistere a questa cosa risulta essere un popolo intero ovvero "chiunque".

Come "chiunque " nel salmo si legge "mi vede si fa beffe di me". Oppure "Disprezzato dal popolo ".


Una situazione del genere mi,sbaglierò non ha mai interessato il re Davide.

Rimane il fatto che questo uomo così descritto è schernito praticamente da tutti senza pietà anche se risulta essere in fin di vita .

Questo lo si deduce dal fatto che racconta che i suoi vestiti vengono tirati a sorte. Sa benissimo quindi che quella è la fine è che lo stanno proprio ammazzando.

Ma ce un sacco di gente ad assistere non dimentichiamolo ma nessuno che non può , o non vuole aiutarlo .


Chi mai dici può essere...
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Benissimo Armando, sono aperto al "voler vedere" perché la lettura della bibbia su ipotesi, oppure in un unico senso in base a ciò che "vediamo" mi impaurisce e mi rattrista.
L’accenno ai briganti ecc… era un esempio per dire che non fu solo quello di Yeshùa il caso in cui un ebreo fu torturato e tirata la sorte sulla sua tunica (alcune traduzioni riportano così, come anche il titolo “le sofferenze del giusto”). La vittima è quindi un ebreo (lo comprendiamo dal testo, vedi in seguito); i malfattori possono essere altri popoli. Nel caso di Yeshùa infatti erano romani.Per quanto riguarda la folla che assiste ed il disprezzato dal popolo leggi il resto.

Premessa.
Il problema è identificare il soggetto del salmo. Se è generico “ebreo sofferente” , "Israele" (considerando il periodo della composizione , gli scritti di Isaia ecc.. e quindi tutte le vicende che dovette affrontare il popolo di israele tra deportazioni ecc..) oppure come affermi tu sia solo una profezia che si è adempiuta in Yeshùa, per cui il soggetto del salmo sarebbe solo Yeshùa non essendo stato nessun altro venutosi a trovare nella situazione precisa descritta del salmo. Quindi mi pare di capire che sposi il pensiero di alcuni che affermano : "gli ebrei che non riconoscono Yeshùa non ci capiscono niente quando leggono quel salmo".

Per la nostra analisi ,
abbiamo a disposizione : il testo nelle varie traduzioni, la possibilità di fare ricerche, la possibilità di consultare chi conosce le lingue ecc.. Vedendo ciò che è venuto fuori oggi dalle traduzioni , dalle interpretazioni a destra e manca ..nonchè intere dottrine nate appunto dal metodo "vederci piuttosto che essere", forse meglio "scavare " come riporta la LXX :-) :-)

La mia domanda è : con quale criterio vanno lette le scritture??
Non intendo il “metodo di interpretazione delle scritture” , ma precisamente se si debba sempre interpretare . "il io ci vedo" suona un pò di insicurezza ed in giro ci sono troppe chiavi di lettura. Sarebbe un bel pretesto anche per chi è convinto che il metodo di interpretazione si basa sull'eucarestia!



Tentativo di analisi
Dopo questa premessa comincio. Sei pronto? Leggiamo proprio in maniera letterale!

<<Salmo di Davide, dato al Capo de' Musici, sopra Aielet-hassahar.>>
E’ stato commentato che la “cerva dell’aurora “ fa riferimento ad Israele. La stella del Mattino è propriamente il pianeta Venere , ma va ricordato giustamente che in apocalisse “Stella del Mattino “ è riferito a Yeshùa.

Apocalisse 22:16 Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino».
Da notare : “la radice della discendenza di Davide”.


Teniamo per il momento , un soggetto generico nel salmo, appartenente al popolo ebraico. Da cosa si deduce questo? Sta scritto : “i nostri padri” (versetto 4), “miei fratelli”, “discendenti di Giacobbe”, “stirpe di Israele” (versetti 22 e 23).
nota: il soggetto usa l’espressione “discendenti di Giacobbe”, non discendenti di “Davide”.

1-2. leggendo il primo versetto , il soggetto , uomo ebreo, “il sofferente afflitto” (versetto 24), si sente abbandonato da Dio. il sofferente lamenta di gridare sia di giorno che di notte ininterrottamente senza risposta.

4-5. “i nostri padri “ confidarono in te. Furono liberati, salvati e non delusi. <<“i nostri padri “ furono salvati quando gridarono, invocarono, chiesero il tuo aiuto e furono liberati. >> Adesso era quest’uomo a gridare l’aiuto di Dio.

6-7. ricordando quei “nostri padri” il salmista si sente un verme , infamia degli uomini e disprezzato dal popolo. “chiunque mi vede si beffa di me” ..”scuote il capo dicendo: «Egli si affida al SIGNORE;lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce!»

Perché disprezzato dal popolo? Quale popolo? Chiunque chi? Non è specificato da quale popolo ma suppongo dal popolo dove egli abita. Disprezzato o per qualcosa che ha fattoo perché perseguitato dal popolo presso cui abita (commenterò alla fine del post) sono tutte iootesi messe li . Poi possiamo indagare nello specifico. Prova un pò a leggere Isaia 49 ..forse troviamo qualche risposta li!
scuotendo il capo dice:
«Egli si affida al SIGNORE;lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce!»

11 Non allontanarti da me, perché l'angoscia è vicina, e non c'è alcuno che m'aiuti. Il salmista confida nell’aiuto di Dio.

12-13. I tori di basan . Basan era una terra molto produttiva e fertile. Il riferimento a Basan è usato più volte bella bibbia. Una scrittura di Ezechiele riporta che i costruttori delle navi di Tiro utilizzavano gli alberi resistenti di Basan per fare i remi. Ricordiamo anche Og di Basan , il gigantesco re riportato nelle scritture. La fertilità di quelle terre favoriva la crescita forte e sana di bovini . Quindi suppongo che i “tori di Basan” siano menzionati per questo motivo. Dubito che ci si riferisca all’essere circondato da tori in senso letterale, quanto invece da uomini molto forti. L’aprire la gola contro, come un leone ruggente , suppongo voglia dire “scagliarsi contro” con le parole.

Quest’uomo malcapitato , era finito per essere attorniato e catturato , per aver fatto qualcosa contro questi “ potenti” . . Israele più volte era finita sotto l’assedio dei nemici. Ricordiamo la deportazione in Babilonia ecc.. oppure l’occupazione di Gerusalemme , la distruzione del tempio al tempo del Re di Siria (dopo Alessandro di Grecia).
Volendo fare un riferimento , cito Isaia 52 che parla del servo sofferente (letteralmente Israele che era stato oppresso , reso schiavo..). Il popolo di Israele più volte è stato liberato dalla schiavitù. Questo servo alla fine ha successo ed è raffigurato come un uomo. Che poi possiamo leggere quel capitolo in chiave messianica essendo Yeshùa la radice della discendenza di Davide (apocalisse 22:16) ci sta. Ma letteralmente è Israele il soggetto come da inizio capitolo. Di Isaia 52 e 53 cmq ci sono delle discussioni aperte. Questa comparazione è mia.

14-15. nota: tutte le mie ossa sono slogate. La lingua si attacca al palato. tu m'hai posto nella polvere della morte. Letteralmente con le ossa slogate non si può nemmeno camminare. La lingua che si attacca al palato non consente nemmeno di parlare. L’espressione “polvere della morte” mi fa pensare al “polvere sei e polvere tornerai”. Mi fa pensare di un uomo sofferente che giace a terra in attesa della morte per diventare anch’Egli polvere.

16. Versetto già commentato che parla di cani, malfattori ecc.. “mi hanno forato mani e piedi”. Il TM si è commentato riporta “come un leone”. La LXX riporta “hanno scavato”, la peshitta siricaca “hanno ferito”. Solo la vulgata riporta “hanno forato”.
Mi risulta che i 70 tradussero solo in pentateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio) . Gli altri scritti sono stati tradotti a posteriori da traduttori aventi ideologie differenti. A tal proposito comunque lascio i commenti agli altri e nulla cambia in ogni caso sul senso generale.

18. Lo spartire le vesti e il tirare la sorte sulla tunica (alcune traduzioni : tirano a sorte la tunica) perché deve indicare un avvenimento preciso specifico e futuro? Gli esempi nei miei precedenti commenti era per dire che queste pratiche erano usate da tempo. Anche dai romani poi. Gli ebrei da sempre sono stati un popolo perseguitato. Più che il senso letterale forse bisogna cogliere un significato. Per la concretezza dipende a chi applichi il passo. A Davide , a Israele, al servo di cui parla Isaia (raffigurato da un uomo ma sempre di Israele parla ... ed in senso tipico i credenti in Yeshùa lo applicano anche a lui)

Ma caro Armando , suppongo che il dubbio ti rimane sempre fino a qui . Allora leggiamo con attenzione le ultime righe. Sempre prendendo alla lettera come il caso che mi esponi:

20 Libera la mia vita dalla spada, e salva l'unica vita mia dall'assalto del cane;
21 salvami dalla gola del leone. Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali.

Avendo chiarito la citazione degli animali cosa voglia dire (a parte i cani che secondo me sono cani nel vero senso della parola) , qui il salmista chiede a Dio di salvare l sua vita dalla SPADA. La raffigurazione è quella di guerrieri armati di spada pronti ad uccidere. Quindi un gruppo di "malfattori" (da qui il mio esempio sui briganti) nel vero senso della parola con tanto di “cani” da caccia, armati di spada pronti ad uccidere il povero ebreo.
22-23. Il sofferente quindi confida in Dio. “annuncerò il tuo nome ai miei fratelli” , “ti loderò in mezzo all’assemblea” . quale assemblea??
O voi che temete il SIGNORE,lodatelo!Voi tutti, discendenti di Giacobbe,glorificatelo,
temetelo voi tutti, stirpe d'Israele!

24 Poiché non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione del sofferente,non gli ha nascosto il suo volto; ma quando quello ha gridato a lui, egli l'ha esaudito.

Letteralmente il sofferente è stato esaudito, è scampato alla morte .

Io annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all'assemblea. O voi che temete il SIGNORE,
lodatelo!
Voi tutti, discendenti di Giacobbe,
glorificatelo,
temetelo voi tutti, stirpe d'Israele!


La seconda parte è riferita al futuro. 27 Tutte le estremità della terra si ricorderanno del SIGNORE e si convertiranno a lui;

Ancora letteralmente si parla di future nazioni che si convertiranno a lui .

30 La discendenza lo servirà;si parlerà del Signore alla generazione futura.
31 Essi verranno e proclameranno la sua giustizia, e al popolo che nascerà diranno com'egli ha agito.

Letteralmente il salmista si sta riferendo ad un evento che capiterà in futuro sulla terra. Non specifica il quando perché ancora molto altro doveva essere rivelato ai profeti.

Questo salmo , sencondo me, riporta un grande messaggio generale. Il servo sofferente se confida in Dio , Egli lo aiuterà. E' una speranza che rassicura. Un giorno il popolo di Israele (discendenza di Giacobbe) avrà la sua gloria e non solo tutte le nazioni serviranno Dio!

Alla luce di Yeshùa, adesso quel servo è identificato in lui (non, solo lui in senso di profezia). Tutte quelle vicende tristi (in balia della morte) capitano a Yeshùa. Dio alla fine lo salva , ma non nel senso che non lo fa morire , bensì attraverso la resurrezione. Così anche in un tempo futuro quando tutte le nazioni di serviranno Dio (vedi versetti finali, identificati con l'era messianica).

Conclusioni.
Sintetizzo il mio commento finale. La premessa parlava di una lettura "per ciò che è" rispetto a quella del " vederci cosa " senza riferimenti oggettivi.
Da ciò che risulta (o mi risulta ) , il salmo è una poesia, una preghiera, una lode che ha un profondo messaggio generale. il sofferente che confida in Dio verrà salvato. Un giorno tutte le nazioni adoreranno Dio. Il soggetto concreto puó essere il re Davide . In 2 samuele Dio dice che la spada non avrebbe mai lasciato la sua casa per aver preso la moglie di Uria L'ittita.
Il soggetto astratto puó esssere Israele come popolo o il servo di Dio sofferente in senso generale. Alcune traduzioni riportano come titolo "le sofferenze del giusto". Yeshùa essendo il servo sofferente , la radice della discendenza di Davide, può essere identificato Anche nel salmo? Si... 1. perchè lo cita espressamente 2. perchè le vicende descritte somigliano a ciò che ha patito 3. perchè il tempo in cui tutte le nazioni adoreranno Dio sarà l'era messianica dove Egli (Yeshùa) sarà il Re.

Manca la congiunzione "anche". Così facendo più chiavi di lettura possono funzionare. Non è quindi vero che gli ebrei leggendo il salmo 22 non capiscono nulla, ma invece ci leggono un gran messaggio di conforto, lode, speranza ecc... ed i discepoli di Yeshùa vedendoci "anche " Yeshùa possono percepire quel messaggio profondo. Sempre il secondo me. Il "ciò che è" invece lo si deve comprendere dalla lettura non condizionata.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Armando
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da Armando »

Ammazza quanto scrivi Nazza .


Quale criterio adottare ?

Non abbiamo mi sembra nessuna presunzione di voler saperne più dei altri. Direi di mantenere almeno il nostro senso critico che non è poi così tanto male mi sembra .

Premetto che ci stiamo allontanando forse troppo dalla domanda di apertura originale di questa discussione .

Comunque lo vedi anche tu ,che senza l'aiuto di un ebreo che collabori come sta accadendo in questo forum .Non si va molto lontano .

Confesso pure la mia perplessità in qualche forma di aiuto .Con Yeshua "probabilmente "di mezzo è un altro paio di maniche temo .

Fine delle premesse

Vediamo di Identificare prima il soggetto ...

Tu dici :"Ma letteralmente è Israele il soggetto come da inizio capitolo."
Un momentino Nazza l'inizio del capitolo del Salmo 22 dice solo che questo salmo è rivolto ad Israele , e non che ne sia anche il soggetto . È questa cosa la leggiamo in quelle che sono "semplici"indicazioni ma sono numerate come fossero le prime parole di questo salmo ,lo trovi normale?


tu dici:"nota: il soggetto usa l’espressione “discendenti di Giacobbe”, non discendenti di “Davide”.


Giusto dice proprio discendenti di Giacobbe e non di Davide.Ma accidenti,non vorrai mica leggere nome cognome indirizzo del soggetto per vederci chiaro...


È Dio stesso che vuole essere identificato con una locuzione “Dio aggiunse a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione”.(Esodo 3:15) .

Nel salmo però viene usato solo il nome di Giacobbe che rimane comunque un riferimento un frammento valido di quella locuzione .

Da notare invece che è proprio Yeshua che ribadisce questo titolo in un momento storico totalmente diverso dove tutti gli ebrei sapevano chi è Dio.
Marco12:26.Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del pruno, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe.



Poi ancora dici :"Perché disprezzato dal popolo? Quale popolo? Chiunque chi? Non è specificato da quale popolo ma suppongo dal popolo dove egli abita."

Stando ai soli fatti leggo che questo "soggetto" che personalmente identifico come un uomo per giunta nudo disprezzato da tutti tanto da subire una pena capitale ,lo ribadisco,lo si comprende dai suoi vestiti che vengono sorteggiati. Perciò esso muore. Quindi Israele non c'entra.



Quale popolo ? Be considerando come si rivolgono al Dio del soggetto :"chiunque mi vede si beffa di me” ..”scuote il capo dicendo: «Egli si affida al SIGNORE;lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce!»"

Non ce Il nome di quel Dio.
Ma permane invece la forma di rispetto che adottano solo gli ebrei per non pronunciare il Nome .

Adonai , così dovrebbe essere scritto nei testi originali. Io non ne sono capace di appurarlo.Se dico bene questa parola vuol dire mio Signore .Per questo credo che quel popolo contro è il popolo ebraico .

Perdonami Taglio un po' , risponderò meglio andando avanti spero .
Ci stiamo ancora accordando ed escono stonature ma ciò mi sembra tutto normale .


Se poi vogliamo,per forza scegliere una chiave di lettura solamente letterale ,andando avanti leggendo di tori ,leoni ,cani ,bufali e se non bastasse di spade ,non ti viene un sospetto che qualcosa non quadra?

Ciao
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Armando. Diciamo che si riuscirebbe a capire meglio se intervenisse un ebreo. Noi stiamo utilizzando il nostro senso critico come tu scrivi. Ciò che voglio dire è che se leggiamo letteralmente, come tu letteralmente vedi un uomo (ma anche Isaia 53 identifica in un uomo il servo quando dalle prime battute pare si parli di Israele ...cmq c'è una intera discussione su questo argomento), proprio letteralmente quella descrizione tutta non coincide perfettamente nè con Yeshùa ne con Davide. A me sembra più sul generale che vuol dire tante cose e sempre secondo me ci sta applicare il salmo a Davide ed anche a Yeshùa. Il soggetto del salmo viene letteralmente esaudito e lì parla di perire di Spada.
Ciò non avviene a Yeshùa. Per il tirare a sorte sulla tunica abbiamo già commentato e non prova un riferimento specifico.
Leggendo inoltre molti altri salmi (vedi quando Davide viene perseguitato da Saul oppure prima dello scontro contro i filistei ecc..) la preghiera a Dio ha la stessa struttura mi pare.

Quindi rimango dell'idea espressa all'inizio dopo l'analisi con Antonio. Salmo messianico nel senso di un riferimento anche a Yeshùa (ma quel salmo non è una profezia in senso specifico ma "tipico") , e per il fatto che pare si faccia accenno all'era messianica.
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

La domanda rimarrebbe a questo punto aperta.
Chi è il soggetto del salmo 22?
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

Secondo Rashi è Israele, simboleggiata da un uomo. Se volete, vi traduco il suo commento versetto per versetto. Quindi, secondo il pensiero ebraico, mi sembra che questo salmo non sia messianico; l'unico versetto in cui anche Rashi ci vede un riferimento all'Era Messianica è il 27.
Armando
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da Armando »

Antonio grazie della gentilezza,ma sarò schietto .Con tutto il rispetto che merita questo rabbino Rashi , che ha speso una vita a trovare l'interpretazione più corrispondente ai testi sacri secondo un preciso punto di vista che non contempla la figura di Yeshua ,questo non aiuta me di certo.

Per Raschi e il 99,9 periodico di quasi tutti gli ebrei è Israele ? Molto bene allora Israele per loro Yeshua per me . Che problema c'è

Ciao
Shalom
hasta luego.
Ultima modifica di Armando il mercoledì 12 ottobre 2016, 20:41, modificato 1 volta in totale.
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

Infatti, Armando. Non stiamo dicendo che l'interpretazione ebraica sia quella "giusta" per te o per me o per tutti, ma solo che il salmo 22 è messianico per chi crede che Yeshùa sia il Messia, ma non per chi non ci crede. Invece, il salmo 2 è messianico per tutti. Capisci la differenza? ;)

A prescindere dalla fede in Yeshùa, la Scrittura deve essere letta con obbiettività. Io credo in Yeshùa, e vedo lui nell'uomo sofferente del salmo 22. Però ci vedo anche Israele e ci vedo ogni uomo che cerca il Signore. L'interpretazione ebraica non toglie nulla, semmai arricchisce. Nel salmo 2 ci vedo solo il Messia, il Re.
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