Contraddizioni bibliche

Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10118
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da Gianni »

Animasalvata, le difficoltà che presenta il Vangelo di Giovanni vengono prese in considerazione qui:
https://www.biblistica.it/wp-content/up ... ovanni.pdf


LuigiS, hai ragione: meglio sarebbe intitolare questa discussione “Presunte contraddizioni bibliche”.
Per ciò che riguarda la creazione occorre tenere presente che siamo in presenza di due racconti. In uno Dio pone l’essere umano sulla terra dopo che tutto è stato predisposto per accoglierlo; nell’altro è creato prima di tutto il resto per indicare che è primo nel pensiero di Dio. Ciascuno dei due racconti ha il proprio intento teologico.
LuigiS
Messaggi: 168
Iscritto il: sabato 3 ottobre 2020, 23:11

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da LuigiS »

Gianni,
grazie per la spiegazione, anche se non sono sicuro se sia come dici in tale spiegazione.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10118
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da Gianni »

LuigiS, basta leggere i racconti: sono due.
LuigiS
Messaggi: 168
Iscritto il: sabato 3 ottobre 2020, 23:11

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da LuigiS »

Gianni,
suppongo che intendi che siccome in Genesi ci sono due racconti della creazione allora ognuno ha il proprio intento teologico poiché ritieni che se si scrive un racconto della creazione (che ha un intento teologico) non avrebbe senso scriverne un altro che abbia lo stesso intento teologico, se intendi ciò non so se sia così.
Vorrei sapere: se i due racconti della creazione presenti in Genesi sono presi alla lettera, sono tra di loro contraddittori? Cosa ne pensi di tradurre il termine "wayyitzer" presente in Genesi 2,19 in "avendo formato" o in "e avendo formato"?
animasalvata
Messaggi: 1046
Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da animasalvata »

Gianni ha scritto: venerdì 11 agosto 2023, 15:46 LuigiS, basta leggere i racconti: sono due.
Nel link non ho trovato la trattazione specifica di ciò che avevo chiesto. Nella realtà il Ministero di Yeshua dovette iniziare o prima o dopo l'arresto di Giovanni. Secondo Giovanni è prima ma secondo Matteo è dopo.

Ora se si da priorità a Giovanni allora Matteo o sbaglia oppure c'è un altra spiegazione. Se si da priorità a Matteo allora Giovanni o sbaglia oppure c'è un altra spiegazione.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10118
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da Gianni »

LuigiS, è da ingenui prendere alla lettera i racconti della creazione. Chi ha mai sentito un serpente parlare, ad esempio? Sai, nelle vecchie illustrazioni fatte dai Testimoni di Geova il serpente, prima che fosse condannato a strisciare, era raffigurato con delle zampe! Ecco cosa succede a leggere alla lettera.

In Gn 2:19 וַיִּצֶר non significa né "avendo formato" nè "e avendo formato", ma “formò”. La forma verbale יִּצֶר è all’imperfetto, ma anteponendovi il vav (che si chiama inversivo) viene mutata in perfetto.
LuigiS
Messaggi: 168
Iscritto il: sabato 3 ottobre 2020, 23:11

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da LuigiS »

Gianni,
grazie per la risposta.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10118
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da Gianni »

:-) ..
Avatar utente
Maria Grazia Lazzara
Messaggi: 1264
Iscritto il: sabato 1 ottobre 2022, 5:38

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Gianni ha scritto: venerdì 11 agosto 2023, 18:13 LuigiS, è da ingenui prendere alla lettera i racconti della creazione. Chi ha mai sentito un serpente parlare, ad esempio? Sai, nelle vecchie illustrazioni fatte dai Testimoni di Geova il serpente, prima che fosse condannato a strisciare, era raffigurato con delle zampe! Ecco cosa succede a leggere alla lettera.

In Gn 2:19 וַיִּצֶר non significa né "avendo formato" nè "e avendo formato", ma “formò”. La forma verbale יִּצֶר è all’imperfetto, ma anteponendovi il vav (che si chiama inversivo) viene mutata in perfetto.
Gianni , non facciamo di un' erba un fascio , i T G non credono che sia stato un serpente a parlare piuttosto che qualcuno si servì di un serpente che sembrava parlasse . L'albero era un simbolo cioè la facoltà di decidere da sè cosa era bene e cosa era male ed Eva si lasciò sedurre anche dal fatto che qualcuno gli disse : No, non morirete affatto ( VR ) Gen.3:4
E allora io mi chiedo perché Paolo nel mettere in guardia i Corinti (1 Corinti 11:3 ) dal corrompersi usò la favola del serpente astuto , questo è normale ? ? È come se io parlando a degli adulti
Per metterli in guardia di un pericolo gli cito la favola di capuccetto rosso e il lupo . Ad ogni modo mi chiedo :
In quel pezzo di terra dove fu messo Adamo successe qualcosa di reale . Cosa ?
Io chiedo a te secondo i tuoi studi cosa successe .Puoi tradurre in letterale ciò che non è letterale ?
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10118
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Contraddizioni bibliche

Messaggio da Gianni »

Cara Maria Grazia, tu precisi che i Testimoni di Geova non credono che sia stato un serpente a parlare ma piuttosto che qualcuno si servì di un serpente che sembrava parlasse. Vedi, Maria Grazia, quando si cerca di spiegare razionalmente un testo letto letteralmente quando non lo è, i tentativi di spiegazione sono peggiori della lettura letterale.

Tu fai l’esempio della favola di Cappuccetto Rosso. Ora, se questa la leggessimo letteralmente, dovremmo spiegare come sia possibile che un lupo parli e si travesta da nonna. Ovviamente, nessuno la legge alla lettera. Sarebbe un assurdo. Eppure, i Testimoni di Geova lo fanno con il racconto di Adamo ed Eva. Dicono che “qualcuno si servì di un serpente che sembrava parlasse”. E chi sarebbe questo qualcuno? Satana, dicono. Facendo una battuta, quello che loro chiamano “Satana il diavolo” sarebbe ‘Satana il ventriloquo’. Ammesso e non concesso, la prima domanda è: da dove mai si ricava l’idea della presenza di “Satana il diavolo” nel giardino edenico? In realtà, da nessuna parte. Allora vedi che il fatto di credere ci sia stato lui dietro il serpente trasforma in prova ciò che semplicemente è una ingenua deduzione tratta da una lettura letterale. Ma le bugie hanno le gambe corte. Se dietro c’era Satana, perché mai non è menzionato e, soprattutto, perché mai viene punito il serpente, che non avrebbe in sé alcuna colpa perché usato inconsapevolmente da altri? E ancora: ma Satana ha questo potere di usare un animale facendogli muovere la bocca come se parlasse? L’assurdo richiama l’assurdo.

C’è poi una contraddizione nella tua spiegazione. Tu dici che l'albero era un simbolo della facoltà di decidere da sé cosa era bene e cosa era male, e dici bene. Mantienilo allora come simbolo, e fai altrettanto col serpente e con il resto.

Da dove viene l’universo? Perché c’è il male e la sofferenza? Perché si muore? A queste domande cruciali il genio ebraico rispose con i racconti che leggiamo nelle prime pagine della Genesi.
Il “colloquio” di Eva col serpente è geniale, perché rivela l’introspezione psicologica che avviene dentro di noi quando affrontiamo una tentazione.

Tu citi 2Cor 11:3, in cui Paolo ricorda che il serpente sedusse Eva. Poi fai un paragone con la favola di Cappuccetto Rosso e osservi che l’apostolo non avrebbe usato con degli adulti la storia del serpente se fosse stata “favola”, così come noi non useremmo Cappuccetto Rosso con degli adulti. In verità, noi usiamo (tra adulti) molte espressioni tratte da favole; una per tutte: Sei un sognatore, come Peter Pan. Ma vorrei citarti un esempio ben più autorevole: Yeshùa menzionò il “segno di Giona”. E da dove lo trasse? Dalla grande parabola (quindi non storica) del libro biblico di Giona. (Se volete, possiamo aprire una discussione a parte).
Rispondi