Le traduzioni della Bibbia

Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da Gianni »

Recentemente si è discusso qui di traduzioni bibliche. Premesso che la Bibbia vera è una sola, quella dei testi originali, a volte capita che qualcuno domandi qual è la versione biblica migliore, ovvero quale presenti la migliore traduzione.
Quando lo domandano a me, non indico mai una particolare traduzione, ma rispondo che tutte le traduzioni sono buone; aggiungo però che è bene averne a disposizione diverse e confrontarle, e che quando sorgono dubbi è bene – se non si conoscono le lingue bibliche – consultare una traduzione interlineare. In una interlineare, infatti, il traduttore deve necessariamente scrivere una parola italiana sotto ciascuna parola (ebraica, aramaica o greca che sia) del testo biblico originale.

Ribadendo che tutte le traduzioni sono buone, apro questa nuova cartella per permettere a chi vuole di proporre passi biblici sulla cui traduzione ha dei dubbi. Se Stefanotus ci legge ancora, invito anche lui a partecipare, ovviamente.

Inizio io con Ef 1:2, così tradotto da NR: “Grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo”.
Così anche TNM: “Da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo”. Allo stesso modo CEI: “Da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo”.
Sono corrette queste traduzioni?

Il testo originale greco ha
ἀπὸ θεοῦ πατρὸς ἡμῶν καὶ κυρίου Ἰησοῦ Χριστοῦ
apò theù patròs emòn kài kürìu Iesù christù
da Dio padre di noi e di signore Yeshùa consacrato

La particella ἀπὸ (apò), “da” regge il genitivo (= “di”), perciò in greco abbiamo, letteralmente, “da di Dio” e in italiano traduciamo correttamente “da Dio”. “Padre” è retto sempre da quell’apò, quindi abbiamo letteralmente in greco “da di Dio di padre” (“Dio” e “padre” sono al genitivo, richiesto da apò), e in italiano traduciamo correttamente “da Dio padre”. Segue quindi l’aggettivo “di noi” (ἡμῶν, emòn), riferito a Dio. Fin qui abbiamo: “Da Dio padre di noi”. A questo punto Paolo aggiunge qualcuno, per cui mette la congiunzione “e” (καὶ, kài). Ora viene l’interessante: κυρίου (kürìu), “di signore”, al genitivo. Si potrebbe pensare che il genitivo “di” sia sempre retto da quell’iniziale apò (ἀπὸ). Ma se fosse invece un genitivo dipendente da πατρὸς (patròs)? In tal caso il senso sarebbe: “Da Dio padre di noi e del signore Yeshùa consacrato”. O, se si vuol dirla con le parole consuete: “Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro e del Signore Gesù Cristo”.

Questa traduzione è molto più in armonia con il contesto, tanto è vero che poi (al v. 3) si riprende il concetto spiegando come Dio sia padre di Yeshùa: “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo”.

La cartella è a disposizione di tutti per citare i passi biblici su cui fare chiarezza.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da bgaluppi »

Bellissima idea, Gianni. Servirá in futuro come riferimento per tutti quelli che vogliono far luce su questo o quel versetto.
Avatar utente
jwfelix
Messaggi: 53
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 13:10
Contatta:

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da jwfelix »

Quando lo domandano a me, non indico mai una particolare traduzione, ma rispondo che tutte le traduzioni sono buone; aggiungo però che è bene averne a disposizione diverse e confrontarle
Ne approfitto per segnalare alcune Bibbie e libri in vendita utili a questo scopo

http://bibbie.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;
France
Messaggi: 612
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:53

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da France »

Tito 2:13
Nuova Riveduta
13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù.

C.E.I.
13 nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo;

Nuova Diodati
13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo

TNM
mentre aspettiamo la felice speranza+ e la gloriosa+ manifestazione del grande Dio e del Salvatore nostro Cristo Gesù

Nell’originale si riesce a distinguere tra il “nostro grande Dio e Salvatore Gesu’ Cristo” se sono una persona o piu’?
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da Gianni »

Ecco testo greco originale:

τοῦ μεγάλου θεοῦ καὶ σωτῆρος ἡμῶν Χριστοῦ Ἰησοῦ
tù megàlu theù kài sotèros emòn Christù Iesù
del grande Dio e salvatore nostro consacrato Yeshùa

Le traduzioni proposte da France sono quindi corrette, a parte TNM che aggiusta ripetendo “del” (non presente nel testo greco) davanti a “salvatore”.

France domanda se nell’originale si riesce a distinguere tra il “nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo” ovvero se sono una persona sola o due.

L’unico articolo iniziane (“del”), non ripetuto davanti a “salvatore” potrebbe far pensare all’unica persona di Yeshùa che sarebbe così chiamata “grande Dio e salvatore”.
Ciò contrasta però con l’intera Bibbia, in cui Yeshùa è ben distinto da Dio e non viene mai identificato come tale.

Una buona argomentazione contro l’interpretazione suddetta, si trova nell’Appendice 6E della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture: “Uno studio dettagliato della costruzione di Tit 2:13 si trova in The Authorship of the Fourth Gospel and Other Critical Essays [foto], di Ezra Abbot, Boston, 1888, pp. 439-457. A p. 452 di quest’opera si trovano i seguenti commenti: ‘Prendete un esempio dal Nuovo Testamento. In Matt. xxi. 12 leggiamo che Gesù ‘scacciò tutti quelli che vendevano e compravano nel tempio’, τους πωλουντας και αγοράζοντας [tous polountas kai agorazontas]. Nessuno può ragionevolmente supporre che qui siano descritte le stesse persone nell’atto di vendere e di comprare contemporaneamente. In Marco le due categorie sono distinte dall’inserzione di τούς [tous] davanti ad αγοράζοντας [agoràzontas]; qui è tranquillamente lasciato all’intelligenza del lettore distinguerle. Nel caso in questione [Tit 2:13], l’omissione dell’articolo davanti a σωτηρος [soteros] mi sembra non presenti difficoltà, non perché σωτηρος sia sufficientemente determinato dall’aggiunta di ηµων [emon] (Winer), poiché, dal momento che sia Dio che Cristo sono spesso chiamati “nostro Salvatore”, η δόξα του µεγάλου θεου και σωτηρος ηµων [e doxa tou megalou theou kai soteros emon], se stesse da solo, si intenderebbe nel modo più naturale come riferito a un solo soggetto, cioè Dio, il Padre; ma l’aggiunta di ’Ιησου Χριστου [Iesou Christou] a σωτηρος ηµων [soteros emon] cambia interamente la cosa, limitando σωτηρος ηµων a una persona o essere che, secondo il consueto uso della lingua che fa Paolo, è distinto dalla persona o essere che egli designa come ο θεός [o theòs], di modo che non c’era bisogno della ripetizione dell’articolo per evitare ambiguità. Così in 2 Tess. i. 12, l’espressione κατα την χάριν του θεου ηµων και κυρίου [kata ten chàrin tou theou emon kai kyrìou] sarebbe naturalmente intesa come riferita a un solo soggetto, e ci vorrebbe l’articolo davanti a κυρίου se se ne intendessero due; ma la semplice aggiunta di ’Ιησου Χριστου a κυρίου rende chiaro il riferimento ai due distinti soggetti senza l’inserzione dell’articolo’. Perciò, in Tit 2:13, si parla di due persone distinte, Geova Dio e Gesù Cristo. In tutte le Sacre Scritture non è possibile identificare Geova e Gesù come se fossero la stessa persona”.

Tuttavia, si potrebbe anche pensare a un atto unico in cui si manifestano insieme Dio e Yeshùa. L’unicità dell’articolo determinativo vorrebbe appunto sottolineare che i due appariranno simultaneamente nel giudizio finale. Questa interpretazione si può applicare anche a 2Pt 1:1: “Una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo”. Questa interpretazione è resa certa da 2Ts 1:2: “Grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo”: qui è impossibile identificare i due in una sola persona, altrimenti si dovrebbe affermare che il Padre e Yeshùa sarebbero la stessa persona, cosa che è inequivocabilmente esclusa in tutte le Scritture Greche. E che porrebbe una grave difficoltà anche alla dottrina della trinità: se il Padre e il Figlio sono la stessa persona, come si fa ad avere tre persone?
France
Messaggi: 612
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:53

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da France »

eh si, non fermarsi solo al singolo versetto ma vedere anche tutto l'insieme.
Grazie Gianni.
:YMHUG:
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da Gianni »

:-)
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da bgaluppi »

Propongo un'altra possibilità. Se spostassimo hemòn in posizione diversa, potrebbe essere piú chiaro che si sta parlando di due persone distinte?

τοῦ μεγάλου θεοῦ καὶ σωτῆρος ἡμῶν Χριστοῦ Ἰησοῦ
τοῦ μεγάλου θεοῦ ἡμῶν καὶ σωτῆρος Χριστοῦ Ἰησοῦ

In questo caso, la particella καὶ potrebbe rafforzare la separazione tra "il grande Dio di noi" e "[il] salvatore consacrato Gesú"

Questa cosa la troviamo in 2Pt 1:11:

εἰς τὴν αἰώνιον βασιλείαν τοῦ κυρίου ἡμῶν καὶ σωτῆρος Ἰησοῦ Χριστοῦ.
nel regno eterno del signore di noi e [del] salvatore Gesú consacrato

Tornando a Tito 2:13, mi pare che il termine christòs, "unto", separi necessariamente iesús da theòs, in quanto se è vero che theòs e sotèr si riferiscono a iesús, allora theòs deve essere anche christòs, ossia "consacrato". In questo caso staremmo affermando che Dio si è consacrato a Dio, il che é non solo assurdo, ma smentito dalla Scrittura.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da Gianni »

Però, Antonio, non possiamo spostare le parole.

Che Dio è anche il Dio di Yeshùa lo afferma chiaramente la Bibbia.
trizzi74
Messaggi: 775
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:36

Re: Le traduzioni della Bibbia

Messaggio da trizzi74 »

Caro Gianni, giustamente affermi che "quando sorgono dubbi è bene – se non si conoscono le lingue bibliche – consultare una traduzione interlineare".

A tal proposito vorrei chiederti quali traduzioni interlineari ci sono in greco-italiano e quali ci consigli fra tutti quelli disponibili. Grazie.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
Rispondi