Se volete fare un discorso che abbia capo e coda, forse bisognerebbe cominciare, come dice Bruno, dai fondamentali.
Consiglio questo articolo, che spiega molto bene il comandamento di Cristo, dal quale tutto deve partire: Ama il tuo prossimo come te stesso.
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Vorrei specificare che non ho nessuna intenzione di prevaricare. Come ho detto, la ragione non mi fa felice.
Dopo che avete letto l'articolo, vi chiederei di riflettere un momento sul quanto è effettivamente biblico, riguardo all'amore e quanto ci è stato inculcato in anni e anni di religioni. Perché fino a che non ci stacchiamo da quanto ci hanno inculcato, mai riusciremo a vedere la realtà. Che forse è meno poetica di come ci piace pensarla, ma è sicuramente più alla nostra portata.
Cercare di capire chi è il mio nemico per amarlo, senza sapere cosa è realmente l'amore, è un discorso inutile.
Facciamo un esempio. Un neonato secondo voi ama la mamma?
Il neonato non sa cosa sia l'amore. A lui non interessa niente se la mamma ha sonno, è malata, è stanca o a mal di testa. Il bambino è fondamentalmente egoista. Lui desidera le attenzioni. Ha fame e vuole mangiare. Se tu stai male a lui non interessa. Urla come un aquila fino a che non ottiene appagamento del suo bisogno. Non di quello di mamma. Solo ed esclusivamente del suo.
La prima volta che l'ho letta questa cosa, ho avuto un rigetto. Ho pensato, non è possibile. Eppure è vero. Se ami ti preoccupi del prossimo. Ma quando sei piccolo non sai cosa sia questo sentimento. L'amore si impara. Si nasce senza.
E il cane? L'essere fedele per eccellenza? Tutti dicono che ama incondizionatamente e non chiede nulla. Ma la realtà è un po' diversa. Certo, io che ho un cane, so che provano dei sentimenti. E anche loro li imparano.
Ma il cane è un opportunista. Il cane sta con l'uomo principalmente perché ne ha bisogno. Perché non è più in grado di concludere la sessione di caccia.
I "cristiani" di tutti i tempi si sono preoccupati di insegnarci l'annullamento di noi stessi, per evitare l'inorgoglimento. Peccato che poi, a furia di farlo, ci abbiamo creduto, e lo insegniamo ad altri.
E allora, quando si analizza un testo, come il comandamento di Cristo, il testo va preso con lo stesso peso tutto. Non la parte che ci hanno insegnato a vedere. Perché tutti preoccupati ad amare il prossimo, dimenticando che se non amiamo noi stessi, non saremo in gradi di amare nessuno!
Per favore, leggete l'articolo. Dopo se volete posso pure proseguire. Ma senza queste basi, davvero non si arriva da nessuna parte.