Amore e perdono

Antonio LT
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Antonio LT »

Antonio sono d accordo con quello che hai scritto....e anche con ciò che ha scritto Giorgia...sul giudizio però ho ancora dei dubbi...cos è il giudizio?
Enc.Treccani:

b. Nel linguaggio comune, qualsiasi affermazione, verbale oppure scritta, la quale non sia una semplice constatazione di fatto, ma esprima un opinione sulle qualità, il valore, il merito di persona o cosa;

La Bibbia dice chiaramente che:

Or noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità. E pensi tu, o uomo che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio? “(Rm 2:2-3)

O anche:

"Tu invece, seguendo la tua durezza e il tuo cuore impenitente, t’accumuli un tesoro d’ira, per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: “(Rm 2:5-6)

Noi non siamo in grado di giudicare...in quanto nessuno può sapere I motivi per cui una persona si comporta in un determinato modo,sia nel bene che nel male!Si rischia inoltre di peccare di ipocrisia,in quanto se crediamo che Dio un giorno giudicherà ognuno di noi ci asteniamo dal farlo in quanto solo lui sa quale sia il giusto giudizio!

Credo che non sia il fatto che giudicare gli altri ci differenzi dagli animali ma che possiamo decidere che strada prendere tra bene e male e giudicare noi stessi!
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Giorgia
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Giorgia »

Ho letto quello che hai scritto Antonio, ma non riesco a concordare.
Mi fai l'esempio del figliol prodigo. Ebbene, anche lì, il padre, pur potendo, non è andato a cercarlo per perdonarlo. Ha aspettato che tornasse, e se mi permetti, anche con la coda tra le gambe!
Poi per carità, lui ha fatto festa e lo ha riaccolto. Ma c'è stato un pentimento dall'altra parte.

Se Dio mi chiedesse l'amore di cui parli te, io sarei lontana anni luce da Dio. Non ne vorrei proprio sapere. Perché che Dio mi voglia masochista non mi sfiora nemmeno. Anche perché non dimentichiamo il comandamento "ama il tuo prossimo COME te stesso", non di più. E il perdono non è legato alla fiducia. Io ti perdono, ma la fiducia te la devi riguadagnare, perché amore sì, ma dal momento che devo amare anche me, non ti posso permettere di farmi male ancora. Quindi tutto come prima, dipende. Dipende da cosa hai combinato!
Poniamo il caso che ho un marito violento. Poi torna da me triste e pentito. Che faccio? Lo riaccolgo a braccia aperte e aspetto che mi faccia secca o che uccida i miei figli? E se è un tossico, o un alcolizzato?
Perché vedi Antonio, se parliamo di Dio, quello che diciamo deve inserirsi in ogni aspetto della vita, non è che possiamo usare metri diverse unità di misura a seconda di cosa ci conviene!

E' un Dio giusto quello che mi chiede di farmi ammazzare e di far picchiare i miei figli?
Io ti garantisco che rimane fuori da casa mia chi solo si azzarda a toccare male il mio cane, figurati se avessi un figlio!!!

Tu dici che Dio ama senza se o senza ma, e allora come mai non veniamo tutti perdonati a prescindere? Perché ci chiede pentimento? A che serve se tanto lui mi perdona sempre e comunque, senza condizioni? Perché devo lavorare su di me, se tanto Lui si occupa di me e alla fine ho lo stesso quello che otterrà chi ha cercato di fare la cosa giusta?

Un Dio descritto così non è un Dio giusto. E' il Dio delle religioni quello. Quello che se ne sta lassù, perché tanto in questo mondo orrendo Lui non ci appoggia nemmeno i piedi. Ma il Dio che ho imparato a conoscere nella Bibbia non ci assomiglia nemmeno un po'.

Sul discorso di giudicare, continua secondo me la confusione: giudicare e condannare sono due cose molto molto diverse.
Io giudico una cosa positiva o negativa. Il giudizio ci viene richiesto. E' biblico.

"1Corinzi 6:3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita!"

La condanna o l'assoluzione invece spetta a Dio.

Vedi Antonio, perdona la mia animosità a parlare di questi argomenti, ma davvero questo rendere eterei e irraggiungibili i sentimenti che Dio desidera per noi è una cosa che mi ha ferito profondamente. Per anni, e non esagero ho pianto pensando di essere un essere indegna! Perché vedevo intorno a me persone che parlavano di questo amore e perdono incondizionati, questi sentimenti altissimi, purissimi... e io vedevo che manco li sfioravo... e mi sentivo un mostro anche solo se mi arrabbiavo. Come avevo raccontato tempo fa, ho preso botte dai compagni di classe. Tante, me le ricordo bene. Mi ricordo le loro prese in giro. Avevo 5 anni quando questa tortura è cominciata. E sai? Piangevo di nascosto. Ancora oggi mia mamma mi chiede, perché non ce lo hai mai detto? Vuoi conoscere la risposta?

Beh, non ho mai detto niente perché mi avevano insegnato che un "bravo cristiano" doveva porgere l'altra guancia, non giudicare e amare i suoi nemici! E mi sentivo un mostro perché non ero capace di amare chi tutti i giorni mi riempiva di lividi e mi sputava addosso!

Peccato che si erano dimenticati di dirmi che dovevo amare anche me stessa allo stesso modo!
L'ho scoperto dopo anni di psicoterapia!

Oggi ho perdonato i compagni di scuola, e tutti gli adulti complici di queste neffandezze. Ma oggi se avessi un figlio, gli insegnerei che se non ama se stesso non può amare il prossimo. E che se il prossimo gli fa male, lui lo deve perdonare, ma deve tenerlo a distanza.

E gli direi che Dio non ci ha MAI chiesto di farci picchiare e di rimanere lì a prenderle senza dire nulla. Perché se questo è quello che ci ha chiesto, io non ho capito veramente niente del messaggio biblico!

Un ultima precisazione. Io non ho scritto che il perdono c'è solo se l'altro lo accetta. Ho scritto che se l'altro non lo accetta, noi saremo gli unici a beneficiare di questo dono. Perché perdonare ci permette di vivere serenamente, allontanandoci da sentimenti che alla lunga possono farci male.

Ma da qui a riaccogliere a braccia aperte chi commette un qualsiasi peccato, senza distinzione, senza se e senza ma, non ha alcun senso. E credimi, se Dio non mi avesse fatto capire che le cose non stanno così non mi sarei mai convertita!
Antonio LT
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Antonio LT »

Giorgia forse la differenza principale è tra giudicare e avere invece un metro di giustizia conforme a Dio!
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Giorgia
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Giorgia »

Scusate, ma io proprio sta cosa di non giudicare non la leggo nella Bibbia, anzi!

Vediamo un po' di passi insieme su questo giudizio?

"1Corinzi 6:4 Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione."



"Matteo 7: 1 «Non giudicate, affinché non siate giudicati; 2 perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi."

Attenzione qui non dice che è vietato giudicare. Qui dice di fare attenzione, perché se giudico una cosa negativa per gli altri, questa cosa, se la faccio, condannerà anche me! Stesso metro di giudizio! Da qui a non giudicare?

"Proverbi 11:22 Una donna bella, ma senza giudizio,
è un anello d'oro nel grifo di un porco."

Io so che sembro l'avvocato delle cause perse e risulto pignola. Ma ritengo che le parole hanno un peso, e se dette a casaccio, dando significati diversi da quelli che hanno, poi si fa confusione e si rischia di far confondere chi ancora Dio non lo conosce personalmente!

Giudicare è discernere il bene dal male. Capirne la differenza. I dieci comandamenti ci sono stati dati apposta. Per discernere il bene dal male. Il giusto dallo sbagliato.
Perché tanta paura di giudicare?

Antonio dice che noi non siamo diversi dagli animali dal giudizio, ma dalla scelta... e la scelta come la fai? Tiri a dadi? O giudichi una cosa positiva e una negativa e scegli quella giusta?

Credetemi, proprio non comprendo!
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Giorgia
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Giorgia »

Antonio LT dici:
"Giorgia forse la differenza principale è tra giudicare e avere invece un metro di giustizia conforme a Dio!"
Scusa, ma così ci stiamo nascondendo dietro ad un dito! Certo che devo cercare di essere giusta quando giudico. Ma voi dite che NON SI DEVE giudicare. E questo non è biblico.
Antonio LT
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Antonio LT »

Giorgia allora se conosco la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato non significa che io di conseguenza posso giudicare gli altri...chiediti...a cosa serve a te stessa giudicare gli altri??
Per me giudicare il mondo,serve a tutelarmi da esso...questa è la mia visione scritturale!
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Giorgia
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Giorgia »

Antonio, stiamo girando intorno alle parole perché ci spaventano?
Quando vedo un'azione io istintivamente la giudico. Perché devo capire se è giusta o no.

E il giudizio mi serve, perché se nella Bibbia, è scritto di stare alla larga da persone che seguono il male, bisogna che io questo male lo riesca ad identificare... e come faccio se non uso il giudizio?

Facciamo un esempio lampante? Se vedo una persona picchiare con un bastone un bambino, che faccio... vado via, perché non sta a me giudicare, e non so che situazione c'è dietro?

Beh, io giudico eccome. E se non sono in grado di intervenire da sola, chiamo la polizia. Ma prima di fare questo ho espresso un giudizio: asserisco che picchiare un bambino è sbagliato e che la persona che lo sta facendo deve essere fermata!

E comunque ritengo la persona con il bastone, una pessima persona. Quindi la giudico!
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bgaluppi
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da bgaluppi »

Voglio rispondere con precisione alle tue parole.
Perché che Dio mi voglia masochista non mi sfiora nemmeno. Anche perché non dimentichiamo il comandamento "ama il tuo prossimo COME te stesso", non di più. E il perdono non è legato alla fiducia. Io ti perdono, ma la fiducia te la devi riguadagnare, perché amore sì, ma dal momento che devo amare anche me, non ti posso permettere di farmi male ancora
Non si tratta di essere masochisti. Faccio un esempio. Se una persona a noi cara ci tradisce, emetteremo un giudizio e cancelleremo quella persona dalla nostra vita per sempre, o perdoneremo "in cuor nostro" e la lasceremo fare le sue scelte? Se quella persona continua sulla strada che ha scelto, noi non dovremo giustificare il suo comportamento e la lasceremo vivere come vuole, ma non dovremo provare indifferenza verso quella persona, anzi pregheremo per lei. A giudicarla sarà Dio, non noi. Ognuno di noi è soggetto a peccato ed errore, e nessuno di noi, in quanto peccatore, può ergersi su un altro peccatore per giudicarlo. Solo Dio è giusto. Amare il prossimo come noi stessi significa fare al prossimo quello che vorremmo fosse fatto a noi.

Certi casi estremi spesso non sono esemplificativi. Nonostante ciò, esistono persone che erano una volta violente e che si sono ravvedute completamente. Pensa a Paolo: da persecutore ad apostolo! Se tu fossi stata perseguitata da lui, lo avresti perdonato? Come avresti potuto sapere quale era la volontà di Dio nei suoi riguardi? Quello che voglio dire è che perdonare non significa necessariamente riprendere in casa un marito violento, ma che se quel marito si pente sinceramente, noi dovremo già averlo perdonato. Lo avremo perdonato anche se non si pente. Quante volte dobbiamo perdonare? “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.” (Mt 18:22).
E' un Dio giusto quello che mi chiede di farmi ammazzare e di far picchiare i miei figli?
Dio non ci chiede questo, ci chiede di perdonare, anche chi fa il male. Ma ciò non significa giustificare il male che fa e farlo vivere sotto il nostro tetto; significa non giudicarlo, poiché nessun peccatore può giudicare un altro peccatore. Giudichiamo quindi le sue azioni, ma non lui come persona.
Tu dici che Dio ama senza se o senza ma, e allora come mai non veniamo tutti perdonati a prescindere?
Ricorda che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti (At 24:15), non solo dei giusti. E allora, ti potrei chiedere: perché mai Dio dovrebbe risuscitare chi è stato ingiusto? Perché Dio “vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.” (1Tim 2:4). Non possiamo stabilire il metro di giudizio di Dio e il modo in cui Lui porta gli uomini alla conoscenza della verità. Ma certamente sappiamo che il piano di Dio contempla la salvazione di ogni uomo, perché se un padre non lascia indietro nessuno dei suoi figli, figuriamoci il Padre Celeste! :-) Se poi certi uomini scelgono di non seguire Dio fino all'ultimo, questo è affar loro.
"1Corinzi 6:3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita!"
Possiamo giudicare le cose di questa vita, non gli uomini. Possiamo giudicare un comportamento sbagliato, ma non chi mette in atto quel comportamento. Cerca di comprendere la differenza. E nel giudicare, dobbiamo farlo sempre secondo ciò che è giusto agli occhi di Dio: “Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia” (Gv 7:24).
Io non ho scritto che il perdono c'è solo se l'altro lo accetta. Ho scritto che se l'altro non lo accetta, noi saremo gli unici a beneficiare di questo dono. Perché perdonare ci permette di vivere serenamente, allontanandoci da sentimenti che alla lunga possono farci male.

Ma da qui a riaccogliere a braccia aperte chi commette un qualsiasi peccato, senza distinzione, senza se e senza ma, non ha alcun senso.
Questo è esattamente quello che dico, Giorgia. Ma se quella persona torna da te e chiede perdono, tu non puoi cacciarla perché prima aveva sbagliato, altrimenti significa che la stai condannando. Vivo sulla mia pelle una situazione in cui facilmente potrei giudicare e allontanare la persona che mi sta davanti; ma ti assicuro che il mio giudizio e la mia condanna non produrrebbero nulla di buono, né in me né in lei. Ho imparato, invece, che amare quando l'altro non si aspetta di essere amato, produce amore e può far accadere l'impossibile. :-) Si può amare in tanti modi diversi, ma l'importante è imparare a farlo veramente. Non a parole, ma nei fatti.
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Giorgia
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Giorgia »

Antonio, io capisco quello che dici, tuttavia non mi torna.

Allora, provo a essere più chiara:
"Se una persona a noi cara ci tradisce, emetteremo un giudizio e cancelleremo quella persona dalla nostra vita per sempre, o perdoneremo "in cuor nostro" e la lasceremo fare le sue scelte? Se quella persona continua sulla strada che ha scelto, noi non dovremo giustificare il suo comportamento e la lasceremo vivere come vuole, ma non dovremo provare indifferenza verso quella persona, anzi pregheremo per lei. A giudicarla sarà Dio, non noi. "
Allora, io ribadisco che il perdono va dato. Ma tra "ti perdono" e "torna pure quando vuoi" ci passa un mare, e Dio non ce lo chiede nemmeno. Ognuno accetta quello che vuole. Io non sono disposta a tornare con una persona che mentre era con me è andata con altri. Se altri lo fanno, buon per loro. Io, per quel che mi riguarda, preferisco stare sola. E nella Bibbia questo è consentito. E infatti sto da sola!
Certi casi estremi spesso non sono esemplificativi.
E perché no? Se Dio dice una cosa è valida sempre e comunque, non è che in base a come ci fa comodo è vera, altrimenti no! Insomma, se peso delle pere, che io ne abbia 3 o un carro pieno, sempre in kili le misuro. Non è che se ne ho 3 le misuro in once e se ne ho un carro le misuro in kili.
Nonostante ciò, esistono persone che erano una volta violente e che si sono ravvedute completamente.
Antonio, parliamoci a cuore aperto... devo farmi ammazzare per capire che forse quella persona non dovevo riaccoglierla nella mia vita? Che consiglio daresti alla persona che ami di più al mondo?

I discepoli ebbero paura di Paolo. E Dio, che comprendeva benissimo, fu Lui stesso a dire ad Anania, vai da Lui. Se no col piffero che quello ci andava!

Ora, visto che Dio con noi non è che ci dica, no no, guarda tuo marito è cambiato, riaccoglilo in casa, io per non saper né leggere né scrivere lo lascio fuori. Se è cambiato, sono contenta per lui. Io posso pregare perché questa persona si renda conto di cosa ha fatto. Ma col cavolo che rischio la mia pelle o quella dei miei figli!!!

Tu la rischieresti Antonio?

Tu uno pedofilo lo vuoi in galera o lo accogli in casa perché magari smette?

Insomma, a cosa giova far credere che Dio ci chieda l'impossibile?

Ma certamente sappiamo che il piano di Dio contempla la salvazione di ogni uomo, perché se un padre non lascia indietro nessuno dei suoi figli, figuriamoci il Padre Celeste! :-) Se poi certi uomini scelgono di non seguire Dio fino all'ultimo, questo è affar loro.


Se fosse come dici tu, il fatto che Cristo dica "sono venuto per la salvezza di molti" non avrebbe alcun senso! Il piano di Dio contempla la salvezza SOLO per quelli che Lui ritiene i Suoi. E se c'è differenza tra suoi e non suoi, allora vuol dire che qualcuno non verrà salvato.

E' in questa frase che mi cadi "questo è affar loro" ... Ma come? Se Dio perdona a prescindere, perché questi non saranno salvati? Te lo dico io perché, perché la salvezza ha delle condizioni ben precise. E il perdono, per mezzo di Cristo pure. Ossia l'accettazione.

Se non accetti sei fuori. E non vederla come una cosa negativa. E' come dire: se rispetti il semaforo rosso andrà tutto bene. Se invece passi vieni investito.

Io che ti avviso, ti amo. Ma se tu fai la scelta di non fermarti e nel mentre passa un tir, non ti salverò!

Quindi? Quindi una condizione c'è! E anche se ci piace poco, perché le condizioni danno grande potere e grande responsabilità, comunque ci sono e non possiamo fare finta che non esistano!

Leggiamo questo passo insieme: "Deuteronomio 32:43

Nazioni, cantate le lodi del suo popolo!
Poiché il SIGNORE vendica il sangue dei suoi servi,
fa ricadere la sua vendetta sopra i suoi avversari,
ma si mostra propizio alla sua terra, al suo popolo»."

Mi spieghi perché Dio dice che vendicherà il sangue dei suoi servi, invece di dire: poverini, li perdono... chissà, magari si ravvedono!

E' molto semplice: perché l'amore, per essere tale, deve essere sottoposto alla giustizia.

Altrimenti anche il sacrificio di Cristo sarebbe inutile. Altrimenti potevamo essere perdonati "d'ufficio", visto che Dio è un Dio di amore.

Ma giustizia vuole che ogni scelta abbia un peso, e tutto l'amore del mondo non eliminerà la conseguenza.

E si torna al "Ti amo, ma"... se mangerai dall'albero della conoscenza, per certo morrai...

Torno un secondo indietro. Abbiamo appena letto che "se mangerai dall'albero della conoscenza, per certo morrai..." ora, io devo passare dalla morte per avere la nuova vita.

E secondo te, un marito che picchia la moglie, deve avere una seconda possibilità?
Questo marito dovrebbe saperlo che "se mi picchi sei fuori". E poi, come hai detto tu "fatti suoi! "

Non gli auguro il male. Non lo odio. Ma credimi, affianco a me non lo voglio più!
Antonio LT
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Antonio LT »

"E secondo te, un marito che picchia la moglie, deve avere una seconda possibilità?
Questo marito dovrebbe saperlo che "se mi picchi sei fuori". E poi, come hai detto tu "fatti suoi! "

Non gli auguro il male. Non lo odio. Ma credimi, affianco a me non lo voglio più!"

Giorgia mi dispiace ma questo lo pensi te....
Chi accetta un tradimento,un marito violento,spesso lo fa per non sfasciare la famiglia...si accetta un marito pur di non togliere quella figura ai figli...o meglio un tempo era cosi...e non mi sembra che oggi con tutta la libertà che c'è la violenza sia diminuita...anzi il femminicidio aumenta ogni giorno!!!

Io non ho mai detto a mia madre che fosse una pazza o una stupida perchè prendeva le botte,sopportava...e sai quando ha rischiato di morire?Quando ha deciso di allontanarlo definitivamente...
Pensa con me non ha mai alzato un dito...ma per paura non l ho più voluto vedere!
Eppure io oggi spero e prego che Dio lo perdoni..come lho perdonato io e mia madre,che nonostante tutto non lo ha mai odiato!
Anzi,mi dispiace che non ha potuto godersi una famiglia felice,ma era un uomo lontano da Dio,che stava male!
Tu al posto mio lo avresti perdonato?
Mia zia ha subito tanti tradimenti,e ti parlo degli anni 50,60...eppure perdonava per I figli... nonostante tutto il padre alla famiglia non fece mai mancare nulla!E loro insegnano a noi che in fondo nessuno è perfetto e si può sbagliare!?!?
Cara Giorgia quando si hanno I figli è diverso,puoi anche decidere di dividerti da chi ti fa del male...ma il problema se una persona è lontana da Dio rimarra sempre!Ecco perchè anche giudicare col nostro metro di giudizio ha poco valore!
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