Amore e perdono

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bgaluppi
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Re: Amore e perdono

Messaggio da bgaluppi »

È vero, caro Antonio: con Dio si supera ogni difficoltà. Ti scrivo un MP, ti arriverà tra un po'.
Antonio LT
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Re: Amore e perdono

Messaggio da Antonio LT »

Ok ;)
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Giorgia
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Re: Amore e perdono

Messaggio da Giorgia »

Antonio LT che i genitori ci amino in modo incondizionato è tutto da dimostrare. Tu conosci i genitori di 7 miliardi di persone?

Poi vorrei aggiungere che nemmeno l'articolo è stato letto con attenzione. Non parla di mamme premurose. Ma di mamme troppo premurose. C'è una differenza abbissale, perché il troppo è sempre una mancanza di equilibrio!

Comunque vedo che il dialogo diventa troppo difficile, se non si ha nemmeno la voglia di comprendere quello che leggiamo.

Per capire il senso dell'articolo non bisogna essere psicologi. Gli psicologi non sono dei mostri cattivi di cui aver paura. E non sempre conoscere Dio è sufficiente per capire come risolvere i propri problemi. Ma se non sai rispettare gli altri, sottintendemdo che chi va dallo psicologo sbaglia... Cosa ti serve amare il nemico?
Credo proprio che non c'entro molto in questa conversazione. Qui ci sono troppi preconcetti per poter proseguire in modo normale.

Per questo vi lascio continuare la vostra argomentazione.
Antonio LT
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Re: Amore e perdono

Messaggio da Antonio LT »

"Antonio LT che i genitori ci amino in modo incondizionato è tutto da dimostrare. Tu conosci i genitori di 7 miliardi di persone?

Poi vorrei aggiungere che nemmeno l'articolo è stato letto con attenzione. Non parla di mamme premurose. Ma di mamme troppo premurose. C'è una differenza abbissale, perché il troppo è sempre una mancanza di equilibrio!"

Giorgia a me basta vedere mia madre che mi ha donato l amore quanto quello di 7miliardi di persone!
E certo non posso rimproverarle di averlo fatto..di essere stata troppo premurosa perchè magari era "incapace di amare"

"Per capire il senso dell'articolo non bisogna essere psicologi. Gli psicologi non sono dei mostri cattivi di cui aver paura. E non sempre conoscere Dio è sufficiente per capire come risolvere i propri problemi. Ma se non sai rispettare gli altri, sottintendemdo che chi va dallo psicologo sbaglia... Cosa ti serve amare il nemico?"

Giorgia non ho mai detto che chi va dallo psicologo sbaglia...ho parlato di me...ma ribadisco e se lo neghiamo significa non avere la consapevolezza della differenza che c'è tra uomo e Dio che solo lui ci conosce e può,attraverso suo figlio,salvarci!
Cristo è il nostro psicologo!

14Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso 15 e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. 16 Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. 2timoteo 14,16
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bgaluppi
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Re: Amore e perdono

Messaggio da bgaluppi »

Riprendo da dove avevo lasciato, il passo di Mt 5:44:

ἐγὼ δὲ λέγω ὑμῖν, ἀγαπᾶτε τοὺς ἐχθροὺς ὑμῶν καὶ προσεύχεσθε ὑπὲρ τῶν διωκόντων ὑμᾶς·
“E io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” (NR)

Il testo sopra (Nestle e Westcott and Hort) compare sui codici piú importanti (esistono alcune varianti su codici meno antichi). Abbiamo qui i seguenti termini da analizzare: ἀγαπάω (agapào, amare), ἐχθρός (ekthròs, nemico).

Iniziamo con ἐχθρός (ecthròs); il termine significa nemico nel senso di "ostile", "che odia", "che si oppone"; secondo il Dizionario del Nuovo Testamento (DNTT), il termine “implica ostilità non riconciliabile, che procede da un odio "personale" atto ad infliggere una ferita”; nella LXX traduce צָר, tsar, "avversario", "nemico". Quindi il nostro "nemico" è colui che agisce contro in modo ostile. Vediamo se possiamo approfondire, utilizzando la concordanza.

È usato in Mt 10:36: "e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua"; in Mt 13:25: "Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò."; in Mt 22:44: "Il Signore ha detto al mio Signore: 'Siedi alla mia destra
finché io abbia messo i tuoi nemici sotto i tuoi piedi'" (Sl 110:1, nella LXX troviamo ἐχθρός); in At 13:10: "O uomo pieno d'ogni frode e d'ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia". In Luca è usato allo stesso modo; in Marco compare una volta e Giovanni non compare. Quando è sostantivato, con l'articolo (ὁ ἐχθρός, o ekthròs), si riferisce al diavolo, satana (cfr. Mt 13:39).

Senza ombra di dubbio, il nostro nemico, dunque, è chiunque ci sia ostile ed agisca contro di noi e contro Dio. In Mt 22:44 è il nemico di Cristo, chi va contro di lui, chi non lo accetta, e in At 13:10 è il "figlio del diavolo", ossia colui che agisce contro Dio, che rifiuta la Sua giustizia. Il nemico lo possiamo trovare anche in famiglia (Mt 10:36). 

Yeshua ci insegna ad amare questo nemico, senza "se" e senza "ma"; infatti, le sue parole sono chiare e perentorie. E poco dopo aggiunge: “Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani?” (v.46). Ad amare solo chi ci ama sono capaci tutti; il merito sta nell'amare chi non ci ama, nell'essere davvero perfetti nell'amore, come perfetto è il Padre (v.48). Dobbiamo capire quindi in che modo si può e si deve amare il nemico, colui che non ci ama. L'unico modo per capire bene è quello di analizzare adesso il termine ἀγαπάω, vedere come è usato in altre parti della Scrittura e in che contesto, analizzare il contesto del nostro versetto e confrontare questo insegnamento con altri simili per comprenderne l'applicazione. Una volta compreso il significato scritturale di Mt 5:44, possiamo discuterlo all'interno delle nostre esperienze personali.
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bgaluppi
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Re: Amore e perdono

Messaggio da bgaluppi »

Dalla Jewish Encyclopedia, traggo le seguenti informazioni e indicazioni bibliche:

“L'odio per un nemico è un impulso naturale dell'uomo primitivo; la disposizione a perdonare un nemico è un marchio di avanzato sviluppo morale. Il pensiero ebraico, nella Bibbia, nel Talmud e in altri scritti, educa gradualmente il popolo verso quest'ultimo stadio. Nella Bibbia, le indicazioni relative ad uno spirito di odio e vendetta verso il nemico (Es 23:22; Lv 26:7,8; Dt 6:19; 20:14; 21:4; Gs 10:13; Gd 31:1; 1Sam 14:24; Est 8:13; 9:1,5,16) sono perlopiú espressioni puramente nazionalistiche - essendo l'odio per il nemico del popolo di Israele compatibile con uno spirito gentile.” (trad. dall'inglese).

Ecco alcuni interessanti riferimenti:

Es 23:4,5: “Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, non mancare di ricondurglielo. Se vedi l'asino di colui che ti odia caduto a terra sotto il carico, guardati bene dall'abbandonarlo, ma aiuta il suo padrone a scaricarlo.”

Lv 19:17: “Non odierai tuo fratello nel tuo cuore; rimprovera pure il tuo prossimo, ma non ti caricare di un peccato a causa sua.”

Pr 24:17: “Quando il tuo nemico cade, non ti rallegrare; quand'è rovesciato, il tuo cuore non ne gioisca”

Pr 25:21,22: “Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare; se ha sete, dagli dell'acqua da bere; perché, così, radunerai dei carboni accesi sul suo capo, e il Signore ti ricompenserà.”

In Nm 12:13, Mosè prega per la guarigione di Miriam, che aveva parlato contro di lui. In 1Re 3:11, Salomone è premiato per non aver chiesto la vita dei suoi nemici.

Particolarmente interessante è il versetto di Lv 19:17, che spiega ciò di cui avevamo già parlato in precedenza: la differenza tra rimprovero e giudizio (condanna), tra il giudicare un'azione e un uomo. “Non odierai tuo fratello nel tuo cuore” sembra far luce sull'essenza dell'amore verso il nemico: amore, in questo caso, significa "non odiare" (come odiare, spesso, nel pensiero ebraico, significa "amare meno"). Le parole di Yeshúa, alla luce di Lv 19:17, significano: “non odiare il tuo nemico”, poiché l'odio porta al giudizio e alla condanna e ci carica di sentimenti di vendetta.

Tutto questo ci porta a Pr 24:17: “Quando il tuo nemico cade, non ti rallegrare; quand'è rovesciato, il tuo cuore non ne gioisca”. Per adesso mi fermo qui, ma credo che già questi versetti ci diano abbastanza informazioni per riflettere ed approfondire il concetto biblico dell'amore verso il nemico.
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Israel75
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Re: Amore e perdono

Messaggio da Israel75 »

Caro Antonio dici cose scritturali e condivisibili, ma le interpreti in maniera troppo buonista a mio modesto parere. Se una persona ama sè stessa è bene. Se ama sè stessa e gli altri nella giusta misura è meglio.
“ amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”.

Per me è chiaro (e chiedo scusa per l'immodestia :-) :-) :-) ), infatti pregando per chi si odia si "sposta" il proprio peso o odio verso Dio che ci aiuta a proseguire senza rancori, ma avete mai provato? ;)

Il dramma è quando si ama alla cieca .
Un ubriaco può forse amare un fratello? e uno psicopatico? E un fratello che quando è sazio fà finta di fronte a uno che ruba o commette atti peccaminosi? (vedi lettere di Paolo)C'è una bella differenza tra "amare" e essere buonisti.
Paolo non rimprovera forse Pietro (giustamente) perchè da ipocrita faceva comunella con i pagani e poi quando arrivavano i farisei si nascondeva? :-) :-) :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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bgaluppi
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Re: Amore e perdono

Messaggio da bgaluppi »

Bruno, io non sto interpretando, sto cercando parallelismi nella Scrittura, per comprendere piú a fondo in cosa consista, biblicamente, amare il proprio nemico.
pregando per chi si odia si "sposta" il proprio peso o odio verso Dio che ci aiuta a proseguire senza rancori
Credo di capire cosa intendi:

“Non odierai tuo fratello nel tuo cuore; rimprovera pure il tuo prossimo, ma non ti caricare di un peccato a causa sua.”

Poi, il versetto di Pr 25:21,22 ci insegna anche un'altra cosa: “Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare; se ha sete, dagli dell'acqua da bere; perché, così, radunerai dei carboni accesi sul suo capo, e il Signore ti ricompenserà.

"Radunare carboni accesi sul capo" significa farlo vergognare. Colui che offende, nel vedere che l'altra persona mostra misericordia nonostante l'offesa ricevuta, comprenderà chiaramente ciò che ha fatto e si umilierà. Non solo, ma avrà anche l'occasione di imparare una importante lezione. E il Signore ricompenserà l'offeso. La TILC traduce: “Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere. Così lo farai arrossire di vergogna e il Signore ti ricompenserà”.

L'unica cosa in cui, secondo me, il tuo ragionamento non funziona è quando dici "pregando per chi SI odia", mentre Yeshua non dice questo. Yeshua dice di non odiare e di pregare per chi CI odia.
Antonio LT
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Re: Amore e perdono

Messaggio da Antonio LT »

Questa discussione è molto delicata...in quanto amare un nemico...non è affatto semplice..ma vorrei approfondire sulla questione di chi sarebbe il nemico!
Antonio hai scritto:

"Senza ombra di dubbio, il nostro nemico, dunque, è chiunque ci sia ostile ed agisca contro di noi e contro Dio"
Andare contro di noi e contro Dio in che modo intendi? :-)
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bgaluppi
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Re: Amore e perdono

Messaggio da bgaluppi »

Antonio, rileggi bene il mio post dove scrivo sul significato del termine "nemico":
Iniziamo con ἐχθρός (ecthròs); il termine significa nemico nel senso di "ostile", "che odia", "che si oppone"; secondo il Dizionario del Nuovo Testamento (DNTT), il termine “implica ostilità non riconciliabile, che procede da un odio "personale" atto ad infliggere una ferita”; nella LXX traduce צָר, tsar, "avversario", "nemico". Quindi il nostro "nemico" è colui che agisce contro in modo ostile.
Prova a fare degli esempi. :-)
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