Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

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bgaluppi
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da bgaluppi »

Caro Ovidio, concordo con la tua analisi. Credo che si possa fare un semplice ragionamento logico sulla Scrittura, per dimostrare che il presunto annullamento della legge è solo una bufala perpetrata dalle religioni per poter giustificare tutte le loro innumerevoli violazioni. 

I religiosi sostengono che chi crede in Cristo e osserva i suoi comandamenti (non quelli di Dio, ma i suoi) ha già osservato tutta la legge. Vediamo, allora, quali sarebbero questi due comandamenti "omnicomprensivi" di Cristo secondo i religiosi. Li troviamo in Mt 22:

Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". — Mt 22:37-39

Questi due comandamenti sono contenuti nella Torah. Prendiamo il passo parallelo di Mr 12, che ci dà dettagli in piú:

“28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» 29 Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. [Dt 6:4] 30 Ama dunque il Signore Dio tuo [Dt 11:1] con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua" [Dt 6:5, incipit della Shemà]. 31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso" [Lv 19:18]. Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». 32 Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno osava più interrogarlo.” — Mr 12:28-34

Come evidenziato in parentesi quadre, Yeshúa non fa altro che rispondere come un rabbino, citando la Torah. Non aggiunge assolutamente niente, né toglie, ma evidenzia l'importanza dell'amore nella legge di Dio. È interessante notare ciò che dice al v.31: “Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi”. Con queste parole, Yeshua non sta affatto annullando tutti gli altri, ma affermando l'importanza dell'amore sopra ogni cosa. Infatti, quei due comandamenti sono i "maggiori", ma ciò non annulla gli altri. Se li annullasse, non sarebbero "maggiori", ma resterebbero i soli comandamenti da seguire.

Ora, osserviamo la risposta dello scriba: “Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici”. Lo scriba ci spiega in che senso quei due comandamenti della Torah sono "maggiori", e non si scandalizza di niente. Se con quelle parole Yeshua avesse voluto annullare il resto della legge, lo scriba avrebbe dissentito alla grande. Quindi, Yeshúa non fa che insegnare l'importanza dell'amore e della misericordia innanzitutto: “Se sapeste che cosa significa: "Voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gli innocenti” (Mt 12:7).

Per concludere, c'è un altro ragionamento logico da fare. Se la legge fosse abolita, cosa che non è scritta da nessuna parte, sarebbero aboliti tutti i comandamenti in essa contenuti, quindi anche gli stessi che cita Yeshua nel suo discorso con lo scriba. Se Yeshua abolisce, abolisce dunque la stessa parola di Dio che cita! Abolisce se stesso!

Ridurre tutto ad un generalista "amare" e "fare del bene" è davvero superficiale e fuorviante. Bisogna, invece, capire in cosa consiste l'amore di Dio:

“Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti” — 1Gv 5:3
marco
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da marco »

La conversione è una parola che sta cadendo in disuso. Per duemila anni è stato, giustamente, il punto forte della Chiesa cattolica, che nel bene o nel male, cercava di applicare il consiglio Divino di credere al suo Cristo. Oggi assistiamo alla completa inettitudine della Chiesa cattolica per ciò che riguarda il ruolo che ha avuto in questi millenni.
Nessuno oggi si sogna di convertire nessuno. La conversione dell'ebreo... Dio ce ne scampi!!! La conversione del musulmano... e chi ci prova? La conversione di uomini di altre religioni? Non serve perché Dio è Dio di tutti.
Ebbene, leggendo i Vangeli, la verità sembrerebbe diversa.
Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Lc 13,2-5
Valgono ancora queste parole?
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Giorgia
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da Giorgia »

Perdonami Marco, ma per 2000 anni la chiesa cattolica per convertire, usava il rogo, la spada, la vergine di norimberga e altri sistemucci simili... così puoi "convertire" chiunque... ma dubito seriamente che quella fosse la conversione di cui si parla nella Bibbia...

Io penso che la conversione non sia in disuso. Penso che tutte le religioni abbiano fatto una pessima pubblicità a Dio e al vero messaggio, e le persone sono estremamente diffidenti nell'affrontare l'argomento. Infatti se parli, anche solo un po' con le persone non credenti, quando parlano fanno un mescolone unico tra chiesa, preti, pastori, Dio e Gesù, come se tutto facesse parte dello stesso argomento!

Inoltre non dimentichiamo mai che NON siamo noi a convertire gli altri, ma è Dio stesso che sceglie i suoi. Quindi noi possiamo partire con i migliori propositi per tediare il prossimo con quello che noi sappiamo e crediamo, ma se non c'è stata prima la chiamata è tutto inutile. Se la chiamata c'è stata in un modo o nell'altro, la persona troverà Dio, perché Dio "si serve" di noi, ma non ne ha bisogno. Se vuole farsi trovare lo farà!
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Ovidio
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da Ovidio »

"...i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio". Sai Giorgia, questo versetto mi dà quasi una vertigine.
Concordo pienamente: non bisogna predicare per forza a tutti e chiunque se non è Dio che ci mette davanti orecchie aperte ad ascoltare ed un cuore disposto a ricevere.
Pur di strappare una conversione si è passati da metodi convincenti come... la santa inquisizione, a metodi più soft e incentivanti rappresentati dal vangelo del benessere, dell'abbondanza che difronte alla prima prova, spesso non regge e si frantuma miseramente lasciando i credenti delusi, frastornati dall'insuccesso della loro fede. A volte, quando non si predica la verità, succede.
Le religioni, poi, spesso hanno insegnato proprio a diffidare del messaggio altrui, a respingere qualunque predicazione al di fuori della propria congregazione o dottrina.

Quanto agli ebrei, purtroppo, non si è capito che per convertirli bisogna innanzi tutto predicare loro Yeshua, già solo per il fatto che il Suo nome ha un significato e ciò ricalca la cultura ebraica. In seguito, bisogna mostrare loro un messia che si sottomette alla Torah. Questo è l'errore commesso da tanti cristiani che hanno provato in questo intento: hanno predicato un messia straniero che non trovava riscontro preciso con la Torah. Anzi, la negava.

Penso che il mondo, forse l'intero creato, freme in attesa che la Torah venga di nuovo ad abitare per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità...per essere di nuovo predicata ad "ogni carne".
Ogni sette anni l'Eterno ha stabilito che si leggesse la Torah a tutto il popolo e agli stranieri che dimoravano con esso. Il settimo anno/millennio (2P 3:8) che stiamo aspettando è alle porte.
Shalom
marco
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da marco »

Cara Giorgia non bisogna essere di parte, altrimenti, non si riesce ad essere obbiettivi. La Chiesa cattolica ha utilizzato per la conversione di uomini sia il Vangelo che l'apporto dei padri della chiesa, ad esempio Agostino. Se tu cerchi la perfezione nelle cose umane, rimarrai delusa. Sicuramente ci sono stati uomini indegni del ruolo ecclesiastico e altrettanto sicuramente, a livello dottrinale, la Chiesa commette errori. Ma questo non significa che dobbiamo considerarla come un mostro. Ricordo che grazie al suo potere oggi noi possiamo leggere tranquillamente la Bibbia e voi donne potete andare in giro libere e senza veli (in testa, per carità.. :d ).
marco
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da marco »

Giorgia ha scritto: Inoltre non dimentichiamo mai che NON siamo noi a convertire gli altri, ma è Dio stesso che sceglie i suoi. Quindi noi possiamo partire con i migliori propositi per tediare il prossimo con quello che noi sappiamo e crediamo, ma se non c'è stata prima la chiamata è tutto inutile. Se la chiamata c'è stata in un modo o nell'altro, la persona troverà Dio, perché Dio "si serve" di noi, ma non ne ha bisogno. Se vuole farsi trovare lo farà!
Cara Giorgia, secondo te, questo tuo modo di pensare non stona con il messaggio del Vangelo?
Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».Mt 28,20
Tediare il prossimo? Tediarlo con il messaggio di Cristo? Boh....
Io sono con voi (noi) tutti i giorni, fino alla fine del mondo. E noi oggi diciamo al Cristo che non è giusto tediare il prossimo, tanto Dio si sceglie i suoi, e quando torni ci pensi tu.
Complimenti.... che fede!!!
Ma non lo dico per te cara Giorgia, questa idea è quella che va per la maggiore. Dicono molti: aspettiamo il regno Millenario dove Yeshùa farà ciò che NON E' RIUSCITO A FARE MENTRE ERA PRESSO IL PADRE: convertire tutti. Non è vero. Yeshùa tramite la Chiesa imperfetta attira a se molti uomini e poi li perfeziona con lo Spirito santo, mantenendo sempre il nostro libero arbitrio. Tra non molto, continuando così, diventerà sempre più difficile, perché i nuovi uomini, non avranno le basi e l'amore inculcato nel Cristo.
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Giorgia
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da Giorgia »

Beh, Marco, io non sono di parte. Tra la perfezione e la tortura c'è un abisso!
Aggiungerei che piuttosto che insegnare un messaggio sbagliato è meglio non insegnare nulla, perché togliere la cricca che ti hanno instillato nel cervello è più difficile che riscrivere una mente vuota di informazioni.

Per quanto riguarda il tediare, lo dico e lo riaffermo, senza temere di essere in contraddizione con la Bibbia e neanche con il suo messaggio.
Mi hanno tediato per 20 anni parlando di Dio quando non era richiesto. Mi hanno fatto venire la nausea con frasi melensi, parlandomi di cose che non mi interessavano. E conosco tantissime persone che hanno subito lo stesso trattamento. Parla con le persone, ti accorgerai che appena nomini Dio ti considerano un bigotto rompiscatole che si sente superiore a tutto e tutti e che vuole insegnare agli altri la strada. E quel che è peggio è che hanno ragione!

Io parlo di Dio quando mi viene chiesto. Se qualcuno mi dice non mi interessa, taccio. Perché se Dio ha lasciato libera scelta all'uomo, tanto meno io ho il diritto di tediarlo di continuo per convincerlo.

Sì parlare di Dio piace anche a me. Ma visto che amare il prossimo vuol dire in primo luogo rispettarlo, non lo costringo a stare ad ascoltare qualcosa a cui non è interessato.

Tornando a me (perché questa è una storia che conosco bene) 20 anni di "insegnanti di Bibbia" non mi hanno mai convinto. Addirittura ancora adesso ne porto le cicatrici. Tanto è vero che se qualcuno mi invita in una comunità o in un gruppo, mi viene l'orticaria solo a pensarci. Ho un rifiuto totale di queste cose! E non solo io...

Solo Dio è riuscito a convincermi, e con l'aiuto di una persona atea. Che non ha mai creduto in Dio e tutt'ora non crede. Curioso, non trovi? Un ateo è stato strumento di Dio per arrivare a me. Dio ha rispettato i miei tempi, ha aspettato che fossi io a parlare con Lui, e che io avessi voglia di ascoltarlo.

Quindi per ricapitolare, Dio ha aspettato che io chiedessi di Lui, e io, che sono solo un semplice essere umano, mi devo sentire in dovere di convincere un altro? E con quale arroganza ci sentiamo in diritto di imporre Dio nella vita degli altri, quando Lui, che ne avrebbe modo e maniera non lo fa? Siamo forse noi meglio di Dio?
marco
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da marco »

Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».Mt 28,19/20
L'esegesi di questo passo cosa vuol dire se non quello che affermo?
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bgaluppi
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da bgaluppi »

Marco, a chi parlava Yeshúa? Lo capiamo da Mt 28:16:

“Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato.”

La chiesa, ossia il corpo dei credenti, non esisteva ancora e doveva essere edificata da zero; Yeshúa investí gli apostoli, i "Dodici", di questa missione, che loro portarono a termine. Se non fosse stato per gli apostoli, nessuno di noi saprebbe nulla di Yeshúa e saremmo ancora "stranieri", esclusi dal popolo di Dio. La differenza tra i Dodici e noi è che loro sono i capostipiti del nuovo popolo di Dio; dodici, appunto, come dodici furono i figli di Giacobbe, capostipiti del popolo di Israele. Gli apostoli, tutti appartenenti ad Israele, sono anche le dodici colonne portanti della Nuova Gerusalemme, simbolo del Nuovo Israele: "Le mura della città avevano dodici fondamenti, e su quelli stavano i dodici nomi di dodici apostoli dell'Agnello" (Ap 21:12-14). Vediamo bene il legame e la continuità del nuovo popolo di Dio con Israele. Infatti, Yeshua “dei due popoli ne ha fatto uno solo” (Ef 2:14).

Vediamo adesso quello che la CEI traduce con "fine del mondo". La NR traduce "età presente". Il significato di αἰών (aiòn, era, età) è precisamente "l'età presente in contrasto con l'età futura, e una di una serie di età che si estendono all'infinito" (Strong). È necessario stabilire se per "età presente" si intende il mondo attuale, che sarà seguito da quello a venire (Era Messianica), oppure Yeshua sta parlando di qualcosa di diverso.
marco
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Re: Io sono la via e la verità e la vita. Valgono ancora?

Messaggio da marco »

Caro Antonio quindi per te le parole di Yeshùa e il suo significato si fermano agli Apostoli?
Tutto qui?
Ammaestrare e battezzare sono solo un compito riservato agli Apostoli?
Boh... La cosa divertente è che vediamo i difetti delle religioni e non riusciamo a vedere i nostri.
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