santi del vecchio patto

[francesco.ragazzi]

Concordo con Salvatore Tarantino !

[francesco.ragazzi]

In Galati 3:6-9,16, Paolo scrive:
«Siccome Abramo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto
di giustizia, riconoscete anche voi che coloro i quali hanno la
fede, son figliuoli d'Abramo. E la Scrittura, prevedendo che Dio
giustificherebbe i Gentili per la fede, preannunziò ad Abramo
questa buona novella: In te saranno benedette tutte le genti.
Talché coloro che hanno la fede, sono benedetti col credente
Abramo… Or le promesse furon fatte ad Abramo e alla sua
progenie. Non dice: "E alle progenie", come se si trattasse di
molte; ma, come parlando di una sola, dice: "E alla tua
progenie", che è Cristo».
Dunque, Abramo non è escluso dalle promesse. Perché le
promesse furono fatte non solo alla sua progenie, ma anche a
lui. Sarebbe assurdo, escludere dalle promesse proprio colui al
quale esse furono fatte! Dio infatti gli disse: «Tu sarai fonte di
benedizione» (Genesi 12:2). E, come abbiamo dimostrato
precedentemente, la progenie è quella che in ogni tempo ha
avuto lo spirito di Cristo.
Paolo stesso dice ai Galati: «E se siete di Cristo, siete dunque
progenie d'Abramo; eredi, secondo la promessa» (Galati 3:29).
E dice pure: «Ora voi, fratelli, siete figliuoli della promessa
alla maniera d'Isacco» (Galati 4:28). Vedi pure Romani 4:23-24.

[Salvatore Tarantino]

Ma vale anche per Abele e per tutti gli altri giusti.

[bgaluppi]

E la Scrittura dice anche:

“Abraamo, vostro padre, ha gioito nell'attesa di vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegrato». I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abraamo?» Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».” — Gv 8:56-58

Ad Abraamo fu dato di “vedere” l'arrivo del Messia preesistente, colui per il quale e in vista del quale esiste la creazione. Abraamo, dunque, credeva nel Messia. Francesco secondo me ha ragione e fa un ragionamento logico: non avrebbe senso escludere dalla progenie proprio colui in funzione del quale essa esiste.

Però non so. Non ho molto chiara la faccenda...

[francesco.ragazzi]

...non ottennero ciò che era stato promesso... ma neppure noi !!!

Verrà il momento in cui "insieme" otterremo l'adempimento delle promesse !

«Perciò l'eredità è per fede, affinché sia
per grazia; onde la promessa sia sicura per tutta la progenie;
non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per
quella che ha la fede d'Abramo, il quale è padre di noi
tutti» (Romani 4:16).

[bgaluppi]

Giovanni, anche, cita un ottimo versetto, difficile da controbattere... E Francesco gli risponde prontamente! Una bella discussione, da approfondire.

[Salvatore Tarantino]

Il libro di Daniele si conclude con la promessa della resurrezione, benchè Daniele non conoscesse il Messia.
Anche i credenti dal Messia in poi risorgeranno alla fine.
L'unica differenza è che alcuni hanno visto il compimento della promessa, altri no; ma la promessa vale per tutti.

[marco]

“Abraamo, vostro padre, ha gioito nell'attesa di vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegrato». I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abraamo?» Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».” — Gv 8:56-58
Questo potrebbe essere l'esempio per comprendere chi è il vero ebreo. Nel cuore di questi c'è sempre stato posto per Cristo, anche se non hanno avuto la possibilità di conoscerlo, perché nati prima, ma il desiderio e l'affinità era in loro connaturata.
Un esempio potrebbe anche essere Daniele, o meglio Mosè quando disse: Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto. 16 Avrai così quanto hai chiesto al Signore tuo Dio, sull'Oreb, il giorno dell'assemblea, dicendo: Che io non oda più la voce del Signore mio Dio e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia. 17 Il Signore mi rispose: Quello che hanno detto, va bene; 18 io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. 19 Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto.
Ipoteticamente se Yeshùa si fosse presentato davanti a Mosè, quest'ultimo si sarebbe prostrato a terra immediatamente, riconoscendolo come il vero e l'unico Messia.
Comprendo che questo non è dimostrabile perché non accaduto ma con un approccio fideistico, la vicenda risulterebbe veritiera.

[marco]

Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Gv 14,6.
Con la frase "venire al Padre" cosa intendeva Yeshùa? Non la si deve intendere esclusivamente riferita alla vita eterna. Così come la vita eterna è importante per noi, dovrebbe esserlo anche fare la Sua volontà ed essere amati da Lui come figli in questa vita. L'unico modo possibile è seguire Yeshùa un po come gli ebrei seguirono Mosè nel deserto.
Ecco perché disse: io sono la via, la verità e la vita.
Infatti dopo questo discorso che Cristo fece agli apostoli, lui dice una verità, che purtroppo Satana ha saputo nascondercela, ecco cosa disse: Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Nessuno viene al Padre, significa anche che nessuno può avvicinarsi spiritualmente a Dio senza Cristo.
Chi è morto e rinato in Cristo e ha lui nel cuore, può star certo che gli occhi di Dio sono sopra di lui, come un padre sorveglia il suo piccolo.

[bgaluppi]

Nessuno viene al Padre, significa anche che nessuno può avvicinarsi spiritualmente a Dio senza Cristo.

Marco, però non dobbiamo dimenticare il ruolo del Messia: “Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” (Gv 1:29), “perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.”