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Il pentimento di Dio

Inviato: giovedì 7 gennaio 2016, 16:09
da Gianni
Nella Bibbia si legge spesso che Dio si pente, si rammarica. Ciò pone delle domande sull'onniscienza di Dio: se Dio sa già tutto da prima che accada, che senso ha che egli si penta?
La questione è stata affrontata da un biblista. Il suo studio, per chi volegge leggerlo, è pubblicato qui:
http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... o-2016.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 8 gennaio 2016, 6:56
da marco
Non posso che essere d'accordo con il biblista, non solo per il fatto che Dio è onnisciente e vive nel tempo eterno, ma anche perché il pentimento è conseguenza di un'azione errata che genera, a mente calma, disappunto.
In Dio non può sussistere questa condizione. Certo, perché se Dio provasse pentimento significa che ha commesso un errore. Comprendiamo tutti che questa possibilità non è accettabile. Anche perché se Dio avesse commesso un errore non è detto che sia stato l'unico. Chi sbaglia una volta, potenzialmente, può rifarlo in seguito.
Nell'eternità una situazione del genere è peggio che dell'idea dell'inferno stesso. Perché un errore genera altri errori e nel tempo senza fine il risultato sarebbe inimmaginabile.
Invece sappiamo che Dio ha preparato, per la vita eterna, tutto alla perfezione.

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 8 gennaio 2016, 9:27
da Kalebh
Complimenti all'autore, molto ben scritto (capibile anche da noi gorilla) ben analizzato e strutturato e soprattutto, quello che mi piace di più negli scritti lunghi, ci sono " LE CONCLUSIONI"!! :-)
Grazie Gianni per avercelo proposto, l'ho letto stamattina, ma mi sono ripromesso di rileggerlo con maggiore cura perchè ho trovato qualcosa sulla seconda parte che mi ha fatto nascere delle domande, ma le devo mettere meglio a fuoco (noi primati abbiamo bisogno di tempo) :P :P

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 11:23
da Gaia degli Elfi
La conclusione che ha espresso l'autore è proprio quella a cui sono giunta anch'io, quando, già tempo fa, mi posi la questione.
Non dobbiamo mai dimenticare che i profeti non sono robot, fatti per ripetere automaticamente le verità divine. Ogni profeta influenza il testo in base alla sua conoscenza linguistica, mentalità, modo di pensare. Nella nostra ottica teneramente ingenua (un Dio con la barba, maschio anziano, forse sulla novantina? :-) ) viene facile attribuirgli caratteri umani.
Ma questo errore che talvolta si rimprovera ai pagani, a quanto pare lo commettiamo anche noi, e l'hanno ampiamente commesso anche gli scrittori biblici ;)

Altro punto senza dubbio fondamentale:
la prescienza di Dio del futuro, non significa che lui determini il futuro. Il biblista di questo articolo l'ha sottolineato molto bene.
Certamente, da un punto di vista psicologico, è più facile scaricare su Dio la responsabilità delle nostre azioni ("era destino", "ha deciso tutto Lui"). Ma è solo un modo per rifuggire alla nostra reale responsabilità; la quale, d'altro canto, è altresì specchio di uno dei doni più importanti che il Creatore ci abbia fatto: la libertà.
Ma qui entrano in campo i diversi tipi psicologici: ci sono persone passive che preferisco considerarsi in gabbia e non avere così il problema di decidere liberamente la propria vita (magari anche lamentandosi, ma senza fare nulla di concreto per cambiare le cose); e ci sono persone che preferiscono invece agire, vivere la libertà, anche a costo di sbagliare, ma sempre in un'ottica di crescita e di avvicinamento all' "Infinitamente Libero", di cui siamo immagine e somiglianza.
Come dire, Dio ci ha creati tutti liberi. Ma, proprio per tale ragione, abbiamo anche la libertà di mentire a noi stessi e costruirci le nostre splendide quanto fasulle gabbie mentali di comodo.
A ognuno il suo :)

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 11:29
da Gianni
:-)

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 26 febbraio 2016, 14:52
da giango
C'è qualcosa che non mi torna! Ho letto il documento linkato e vi ho trovato che Dio conosce il futuro, e non ho capito bene di quale futuro si tratti.
Mi va bene pensare che sia in grado di programmare certe Sue azioni in modo da realizzare il Suo proposito ed adempiere le Sue profezie, ma non mi sembra in armonia con quanto concerne il nostro futuro individuale!
Se Dio sapesse già quali saranno le mie decisioni future, beh allora, addio libero arbitrio! Non sarei diverso da qualsiasi animale guidato dall'istinto.

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 26 febbraio 2016, 15:10
da Gianni
Giango, parlando di futuro si tratta ovviamente del nostro. Per Dio non c'è il futuro ma solo l'eterno pesente del tempo che è fermo ed immobile e che è la sua dimensione. Il tempo relativo, il nostro, ovvero la temporalità riguarda la creazione, non il Creatore.
Mi rendo conto che sono concetti difficilissimi ed è facile - se non si riflette a dovere - cadere nella trappola di confondere la perfetta conoscenza di Dio con la predestinazione. Posso solo farti un esempio. Immagina di essere su un'altura e guardare una valle sotto di te. Immagina che delle persone si muovano disordinatamente: qualcuna va a sbattere contro un albero, un'altra cade in un burrone e altre non subiscono danni. Ora, dalla tua postazione in alto, puoi prevedere cosa succederà. Ma con ciò non sarai tu a determinare le loro scelte.
Lo so che l'esempio è misero, ma almeno dovrebbe darti un'idea.

Viceversa, se salvi la tua errata idea, dovrai ammettere allora che la conoscenza del nostro fururo sarebbe preclusa a Dio. Ciò comporterebbe non solo una limitazione dell'onniscenza di Dio (che è già grave), ma addiritura un futuro che sarebbe futuro anche per Dio e quindi a lui superiore, perchè potrebbe solo subirlo.

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 26 febbraio 2016, 15:20
da giango
Quello che sono in grado di comprendere è che Dio può immaginare quali scelte io potrò fare nel futuro, ma non può esserne sicuro fino a quando non le sto per fare.
Mi sembra che questo modo di vedere calzi col tuo esempio.

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 26 febbraio 2016, 16:12
da Gianni
Quindi secondo te ci sarebbe un futuro che Dio non conose. Perciò Dio non sarebbe onniscente e tale futuro sfuggirebbe al suo dominio.

Re: Il pentimento di Dio

Inviato: venerdì 26 febbraio 2016, 19:27
da giango
Esatto! Lui non potrà mai essere sicuro di quello che farò tra vent'anni, perchè se lo sapesse vorrebbe dire che può vedere tutte le varie decisioni che prenderò nei prox vent'anni e pertanto anche tutte le varie situazioni in cui mi troverò e le scelte che farò.
Se così fosse allora sarei predestinato, ma il destino individuale non esiste affatto. Siamo noi a fare le nostre scelte di volta in volta che le circostanze ci presentano la realtà in cui dobbiamo decidere cosa fare. Una realtà che non conoscevamo prima, e che non conosceva nemmeno Dio.
"Non cade foglia che Dio non voglia" è sbagliato! Lui ha stabilito i cicli della natura, ma non sta li a decidere quale foglia far cadere e quale no. Ha realizzato un automatismo, ed automatismo rimane. Ma noi non facciamo parte di un automatismo!