Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

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Giorgia
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Giorgia »

Besaseà, sinceramente non vedo di cosa dovrei scusarmi. Tu offendi le persone, sminuendole, e io devo chiedere scusa a te? E mo che c'entrano i genitori? Ma fate gli adulti e piantatela di fare le prime donne per favore. La conoscenza non da nessun diritto di denigrare le idee altrui. Anzi, in teoria la conoscenza dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, aiutare a far comunicare in modo corretto. Evidentemente non sempre funziona così.

Continuerò a moderare le frasi offensive che leggo. Questo è quanto!
AKRAGAS
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da AKRAGAS »

Besàseà ha scritto:
i testi ebraici del Talmud e del Midrash sono molto particolari e molti inesperti credono di leggervi interpretazioni laddove il testo invece sta chiaramente veicolando una tradizione orale. Bisogna quindi saper distinguere fra interpretazione del testo della Bibbia da ciò che non lo è. Questo è un argomento che si può approfondire se interessa.
Shalom, Besàseà. Nella attesa che termini la tua meritata pausa, ho messo in evidenza lo scritto sopra perché ritengo importante se non fondamentale avere qualche informazione riguardante questo argomento.
Se anche agli altri amici del forum interessa, Besàseà potrebbe regalarci qualche nozione (tempo e voglia permettendo).
Che ne dite?
Un saluto.
Ultima modifica di AKRAGAS il giovedì 6 luglio 2017, 19:44, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Besasea, ho parlato talmente tanto di ispirazione su questo forum che non ce la faccio piú. Mi piacerebbe leggere una discussione tra te e Gianni su questo tema. :-) Ci sono già delle cartelle aperte dove potreste disquisire.

Il tema da te proposto è certamente interessante.
trizzi74
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da trizzi74 »

bgaluppi ha scritto:Besasea, ho parlato talmente tanto di ispirazione su questo forum che non ce la faccio piú. Mi piacerebbe leggere una discussione tra te e Gianni su questo tema. :-) Ci sono già delle cartelle aperte dove potreste disquisire.
Anche a me piacerebbe leggere una discussione tra Gianni e Besasea.
Purtroppo mi sembra che Gianni sia abbastanza restio nel volerlo fare.
Spero di sbagliarmi.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Besasea, ti rispondo su Mt 14:26-33.

Ti faccio la tradizione letterale:

26 E i discepoli, avendolo visto camminare sull'acqua, si agitarono dicendo che è un'apparizione e urlarono per la paura. 27 Subito Yeshùa parlò loro, dicendo: "coraggio, sono io, non abbiate paura!" 28 Rispondendogli, Pietro disse: "Maestro, se sei tu, ordinami di venire da te sulle acque!" 29 E lui disse: "vieni!" Ed essendo sceso dalla barca, Pietro camminò sull'acqua e andò da Yeshùa. 30 Sentendo il vento <forte>, si spaventò, ed avendo iniziato ad affondare, urlò dicendo: "Signore, salvami!" 31 E subito Yeshùa, essendosi allungato, prese la sua mano e gli dice: "[Uomo] di poca fede, a quale scopo hai dubitato?" 32 Ed essendo entrati nella barca, il vento cessò 33 e quelli nella barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: "Veramente sei figlio di Dio!"”.

Che cosa ti lascia perplesso di questi versetti?
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Israel75
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Israel75 »

Solo un piccolo appunto :se scendo dall'ufficio tecnico al lavoro e vado in officina perchè ho sbagliato il progetto e dico all'operatore sulla macchina utensile che è lui ad aver sbagliato perchè io sono ingegnere o perito e lui no perchè ha solo la 3°a media sapete quanti calci nel ....[automoderato] prendo anche se glielo dico a mezzabocca? ;) ;) ;)

detto questo passiamo ad un passo del N.T. che considero un punto focale anche per provare almeno a capire chi era Gesù in pubblico e non nelle vicende provocatorie che doveva sorbirsi.Al dilà che lo si consideri il Cristo o meno.

Mt 6:1 «Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini, per essere osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli [dove lo vedete Gesù = DIO qui?].
2 Quando dunque fai l'elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. 3 Ma quando tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, 4 affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa [idem come sopra].
{Lu 11:1-4; Mt 18:21-35}
5 «Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. 6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa [IDEM c.s.].
7 Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. 8 Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. [alla faccia del Gesù non Ebreo] 9 Voi dunque pregate così:
"Padre nostro [sta parlando di sè o di DIO?]che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra. 11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano; 12 rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; 13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno."
14 Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.[IDEM c.s]


E' un passo che andrebbe meditato ogni giorno a mio avviso. Almeno come lettura libera.

Grazie e buon proseguo. :-) :-) :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Daminagor
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Daminagor »

Spesso si ha l'impressione che gli scrittori del NT ignoravano la Bibbia Ebraica e la conoscevano solo per sentito dire fraintendendo molti punti cruciali.
Caro Besàseà, suggerisco di approfondire questa tua affermazione (che personalmente tendo a condividere). Sarebbe molto istruttivo se potessimo discutere insieme sui passaggi delle scritture greche in cui tu ritieni che ci siano riferimenti o citazini errate delle scritture e delle tradizioni ebraiche
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

In realtà la fede, in ebraico "emunàh" non è credulità, ma il rimanere saldo, il conformarsi a delle regole, a delle leggi comportamentali che lo rendono onesto e fedele a Dio.
L'atto del credere diviene vera fede quando le sue conseguenze sono positive e rispecchiano la realtà educando l'uomo ad amare, rispettare l'ambiente in cui vive e contribuire al risanamento della società. Il cristianesimo non ha portato ciò in duemila anni di storia.
Sono d'accordo.
Il credere ad un re, figlio di Dio, intronizzato nel cielo non è realtà. La resurrezione di un uomo dovrebbe essere confermata a livello reale e il tale dovrebbe essere ancora presente nel mondo reale; ma il tale invece è stato esaltato al livello superiore, in una forma spirituale, invisibile. Questi concetti sono totalmente estranei all'Ebraismo biblico.
Piú che estranei, secondo me, sono non conformi alle aspettative, sorte da una certa interpretazione della Scrittura e da un'idea di "realtà", che però è idea umana e non necessariamente corrispondente alla realtà divina, che non conosciamo. Iniziamo appena adesso a scoprire, tramite la fisica quantistica, che alla base della materia c'è il "vuoto", ossia energia (non materia, dunque la materia non esiste), e che le particelle assumono comportamenti in base al fatto che noi le osserviamo oppure no; tanto che i fisici quantistici non definiscono chi osserva un tale fenomeno come "osservatore" ma "partecipatore". E noi pensiamo di poter stabilire ciò che è "realtà" rispetto a Dio e la Sua volontà?
Gesù qui commette un errore perché il passaggio in questione non è scritto nella "vostra legge". Interessante qui che Gesù non dice nostra legge, ma "vostra legge" e ciò fa pensare al suo rifiuto della legge ebraica.
Ho spiegato questo passaggio qui:

http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... 246#p44076" onclick="window.open(this.href);return false;

"Nella legge che vi è stata data", affidata a voi, parlando ai farisei.
Armageddon
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Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

Un ebreo è più interessato alla storia e cultura del suo popolo.
Sono questi due poli che si scontrano. Da una parte abbiamo la religione e la fede e dall'altra abbiamo i fatti reali della cultura originale. Il religioso teme di perdere la sua fede e si tappa le orecchie o mette la testa sotto il cuscino. Non vuole conoscere la verità, a lui bastano quei piccoli fatti che gli hanno permesso di raggiungere quel livello di fede, che egli interpreta come un dono.
Besasea :YMAPPLAUSE:

Besasea ora avrei una domanda per te...esiste il concetto di peccato imperdonabile,da parte dell uomo, nelle scritture ebraiche?

Saluti
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bgaluppi
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Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Parlando di fede e obbedienza, dedico questo video a Besasea in primis e a tutti i forumisti. Questo concerto, che vede il grande violoncellista Gary Hoffman interpretare "Kol Nidrei" di Max Bruch sotto la bacchetta di Mstislav Rostropovich, fu tenuto a Bloomington (Indiana, USA), alla celebre università dove ho studiato. In quell'occasione non suonavo, e mi sono goduto dal pubblico quella memorabile esecuzione, che mi colpí intimamente e mi è rimasta impressa nell'anima. Allora non sapevo che si trattasse di una preghiera.

Buon ascolto!

https://youtu.be/6sgInF6qXJc" onclick="window.open(this.href);return false;
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