Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Inviato: martedì 19 febbraio 2019, 11:31
Antonio interessante il link ...
grazie .
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Il Male ha una sua origine: ovvero non si può giungere al peccato morale se dapprima non si è sperimentata una qualche forma di tentazione che una volta concepita, anzichè rigettarla, ci si è abbandonati al suo corso. Qual è l'origine di tale tentazione che conduce al Male? Che cos'è che provoca la tentazione alla quale può sopraggiungere il peccato se non la si argina tempestivamente? Il Satana. Tra l'altro il vocabolo satana quando utilizzato come nome comune e non con l'esplicito riferimento all'avversario non è mai considerato un nemico di Dio ma solamente degli uomini (1Sam. 29,4a ; 2Sam. 29,3a; 1° 5,18 ; 11,14 ; 11,25). Nel libro di Giobbe il Satana chiede l'autorizzazione a Dio di innescare una serie di sciagure al suo eletto affinchè egli sia messo a dura prova e possa così rendere diretta testimonianza a Dio della sua grande fede verso Dio stesso (Gb 1:9-12). Nella Scrittura è reso sotto forma di colloquio tra Satana e Dio, ma tale scelta è da imputarsi all'assenza nella mentalità ebraica del concetto di astrazione proprio invece della cultura pagana attraverso la quale invece noi lo avremmo reso come soliloquio ciò che in realtà appare essere un interscambio comunicativo tra due soggetti. Adesso Il Satana (concetto astratto concretizzato) dovrà pure avere un'origine dal momento che per gli ebrei ogni cosa, sia essa concreta oppure concettuale, ha un'origine prima che l'ha generata (se è oggetto o soggetto materiale) o nella quale risiede (se concetto astratto concretizzato). Dove risiede il Satana? In Dio, nel Dio unico YHWH.Parrebbe più giusto, secondo mio modesto parere, affermare che il male sia esclusivo di un uso inappropriato del libero arbitrio, quindi un modo di vivere nella carne piuttosto che spirituale.
Male, per come lo intendiamo noi: allontanamento dai principi morali e spirituali di Yhwh.