Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Armando
Messaggi: 316
Iscritto il: giovedì 19 novembre 2015, 14:10

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da Armando »

No davvero ! Non è una battaglia .Ma mi piace sapere che per queste "scivolate " che faccio ,hai riso...
Tu dici:
"Poi ho scritto che Yeshùa , stavolta , si trovava in una situazione simile e recita il salmo. Possiamo dire che lo fa suo... come scrive Antonio "si immedesima". Ma immedesimarsi vuol dire che quel salmo parla solo di lui? "

Ti rispondo è perché mai ? Guarda invece quante ,troppe analogie o similitudini che vedi anche tu che ci sono sui salmi specie il 22 che investono Yeshua .

Non capisco io invece , c'è chi continua a vedere Yeshua disperato che grida agonizzante quelle famose parole .

Ma riccordo che fu proprio lui che disse questo :"Da quell´ora Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrir molte cose dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno.” (Matteo 16:21,25).

Sapeva che doveva morire ,ed è era per questo ben preparato ,ma sapeva anche di resuscitare, perché Dio non abbandona nessuno .
Quindi ribadisco ,
Supponiamo invece che Yeshua stesso avesse voluto sottolineare proprio quello che vado a sostenere gridandolo in quella drammatica occasione ,come avrebbe potuto farlo, se non nel modo che ha fatto?

Ne capitoli ne versetti allora Nazzareno ma Yeshua sa indirizza comunque da grande maestro l'attenzione su quella precisa sezione di quel libro dei salmi , che diciamo lo riguarda.

Nazzareno ,è indiscusso che nei salmi è proprio sul 22 si parli profeticamente anche di Yeshua .

Ciao a tutti e due...
Metà di un proverbio arabo...
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità."
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

Comunque, mi pare che con quelle parole, tratte dal Salmo regale e messianico 22, Yeshùa adempia la Scrittura, prima di dire: "tutto è compiuto". Egli conferma la sua messianicità, identificando se stesso nelle parole del salmista e adempiendo la Scrittura. E Matteo aggiunge un particolare: “Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo” (v.49); e anche Luca: “Ha salvato altri, salvi se stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!” (23:35). Queste parole richiamano Sl 22:8:

“Egli si affida al SIGNORE; lo liberi dunque”.
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Armando. Alcuni salmi come ad esempio il salmo 2 parlano del Messia. Che il credente in Yeshùa lo attribuisce a lui è ovvio. Il Messia per eccellenza è Yeshùa certamente. Dobbiamo fare attenzione (correggetemi) che la parola precisa è "l 'unto di Dio". In passato ci sono stati altri unti di Dio, come Davide per esempio. Nei salmi leggiamo spesso "Salmo di Davide".

Il salmo 22 obbiettivamente parla di un uomo in balia alla morte che prega Dio. "io sono un verme e non un uomo" lo dice il salmista , non Yeshùa. Ora un ebreo che leggeva quel salmo prima di Yeshùa non ci capiva nulla di chi si stava parlando? Non credo.

Ora ci stiamo chiedendo come mai Yeshùa cita quel salmo?
Le opzioni sono varie:
1. sta dicendo , citando il salmo, che il soggetto del salmo 22 è lui
2. Cita il salmo perchè proprio come il salmista è stato portato dagli uomini in balia della morte
3.boh

Yeshùa per tutto il tempo aveva dichiarato di essere il figlio di Dio.
Dopo la resurrezione ai discepoli di Emmaus spiega le scritture ...cioè dove nelle scritture si parlava di lui .... = il messia atteso era lui.

Quindi mi chiedo cosa cambia se il salmo 22 non parla in modo specifico di Yeshùa?

Che parli di Yeshùa indubbiamente non mi è chiaro... (da dove lo capisco??).... lo è in altre parti.

Insisto su questo perchè bisogna capire le cose chiare e le cose a cui ci si può arrivare. Se leggiamo interpretando oppure per confermare una nostra teoria /convinzione senza avere evidenze certe, ci apriamo alla libera interpretazione come usano fare le altre religioni. Credo invece che laddove le cose sono chiare , vadano lasciate per quelle che sono. Laddove invece ci sono incertezze occorre indagare e non sempre si arriva ad una conclusione.

In questo caso cmq ben vengano le discussioni e le obbiezioni perchè vorrei capire appunto dove nel salmo 22 si parla indubbiamente di Yeshùa profeticamente (ciò vorrebbe dire che quel salmo profetizzi le sofferenze di Yeshùa... ma ricordati anche che il "mi hanno forato mani e piedi nn c'è")
Ho scritto "si è vero" Yeshùa al momento della morte si trovava nella stessa situazione di quel salmista e forse Egli si immedesima in quell'uomo (soggetto del salmo) in quel momento (ecco perchè cita il salmo).
Ma se un ebreo leggeva prima di Yeshùa quel salmo ci vedeva semplicemente un uomo veramente esistito che ha vissuto quella situazione. Con Yeshùa certamente quella vicenda non scompare ma è lui che si immedesima in quella situazione rivolgendo quella preghiera a Dio.

Ho riportato anche le varie corrispondenza tra la vicenda di Yeshùa con il salmo 22.. ma da ciò che risulta non possiamo dire che un ebreo prima di Yeshùa leggendo quel salmo non capiva nulla perchè ancora l'evento doveva capitare . :-). Non so se stavolta sono riuscito a spiegarmi. :-)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Comunque, mi pare che con quelle parole, tratte dal Salmo regale e messianico 22, Yeshùa adempia la Scrittura, prima di dire: "tutto è compiuto". Egli conferma la sua messianicità, identificando se stesso nelle parole del salmista e adempiendo la Scrittura. E Matteo aggiunge un particolare: “Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo” (v.49); e anche Luca: “Ha salvato altri, salvi se stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!” (23:35). Queste parole richiamano Sl 22:8:

“Egli si affida al SIGNORE; lo liberi dunque”.
Ecco. Questo è un altro punto. Adempimento della scrittura in che senso? del salmo 22?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

In generale, Naza.

“Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e saranno compiute riguardo al Figlio dell'uomo tutte le cose scritte dai profeti’” (Lc 18:31). Le ultime parole di Yeshùa prima di lasciare questo mondo: “È compiuto” (Gv 19:30), cioè tutto ciò che la Scrittura (che non può essere annullata, Gv 10:35) ha predetto sul Messia si è verificato.
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Perfetto Antonio. E qui non si discute. Le cose che riguardano il messia scritte dai profeti. Ora il salmo 22 cosa c'entra? L'unico collegamento che abbiamo è la citazione di alcune parole del salmo da parte di Yeshùa, quindi?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

Nel salmo si sente il dolore, quasi la paura, per l'assenza della presenza di Dio. Yeshùa fa sue le parole del salmo poiché, nel momento antecedente la morte, sente che la sua vita sfuma e Dio non lo soccorrerà. Emozioni di un uomo morente, pur Messia. Inoltre, Yeshùa cita il salmo non solo per far sí che si adempia in lui, ma anche perché il suo contenuto è evidentemente messianico:

“Ma io sono un verme e non un uomo; il vituperio degli uomini, e lo sprezzato dal popolo.” (v.6, cfr. Is 53:3)

“Tu sei l’argomento della mia lode nella grande assemblea; io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono. Gli umili mangeranno e saranno saziati; quei che cercano l’Eterno lo loderanno; il loro cuore vivrà in perpetuo. Tutte le estremità della terra si ricorderan dell’Eterno e si convertiranno a lui; e tutte le famiglie delle nazioni adoreranno nel tuo cospetto.” (vv.25-27, Is 52:13-15; 49:6).
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ok Antonio, su questo sono d'accordo. Che Yeshùa faccia sue le parole del salmo l ho scritto e pare ovvio dato che le cita.
Ho chiesto però se il salmo descrive un evento accaduto ad un uomo oppure è semplicemente una profezia futura unicamente per Yeshùa.
Riguardo all'adempimento ho chiesto in che senso facendo il paragone con il bambino di Isaia che doveva essere chiamato Emmanuele e Yeshùa che anche lui doveva essere chiamato Emmanuele "affinchè si adempisse la scrittura". Ma il bambino di Isaia non era Yeshùa.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Riguardo ad Isaia 53 non vedo il collegamento con "io sono un verme e non un uomo". Il fatto che descriva un "uomo" disprezzato dal popolo, non necessariamente crea collegamento con l'uomo descritto nel salmo 22
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

Per quanto riguarda il salmo, credo che siano valide ambedue le ipotesi. L'ebreo biblico non era interessato all'aspetto puramente storico, ma piuttosto al valore profetico degli accadimenti storici; il presente e il passato sono valutati in vista del futuro che anticipano. Per questo, il salmo, che descrive l'esperienza storica del salmista, viene valutato in vista dell'esperienza futura che anticipa e che si realizza. Il messianismo, in particolar modo, è presentato simbolicamente dai diversi accadimenti storici passati e presenti, per cui la figura del Messia può essere rappresentata mediante la figura di un uomo che, nella storia, ha vissuto o vive certe esperienze.

Per quanto riguarda il bambino, credo che Matteo, nel richiamare Is 7:14, faccia riferimento al segno, piuttosto che al bambino in sé. Matteo vede il segno della nascita virginale di Yeshùa come il segno divino che Isaia profetizza ad Acaz. L'identità del bambino è irrilevante, ciò che conta, profeticamente parlando, è il segno.
Rispondi