Ermeneutica per principianti (e non solo)

[Vittorio]

Certo, Gianni, ma anche nella semplice ermeneutica siamo ad un bivio, dobbiamo scegliere se in Isaia 53 si sta parlando del popolo di Israele o del messia. Se un ebreo come Besasea lo interpreta come Israele, ha tutte le sue buone ragioni per farlo, e noi che lo interpretiamo come messia non possiamo certamente dirgli che sta sbagliando, ma semplicemente che abbiamo un'opinione diversa ed altrettanto valida, poi ognuno resterà con la traduzione che preferisce. Comunque un brano biblico può avere anche più di un significato ed i due significati non sono incompatibili, ma complementari.

[Gianni]

Vittorio, ho già spiegato che il problema è complesso e ho dato le due valutazioni, che convivono secondo il costesto di ciascuna.

[Vittorio]

Rileggendo la tua interpretazione mi sembra di aver capito che tu in Isaia 53 vedessi inequivocabilmente il messia, correggimi se sbaglio, e non Israele. Quindi la tua ermeneutica è in contrasto con quella di Besasea.

[Lella]

Stella ha scritto:

Aspettiamo anche Lella,...e magari assistiamo anche a simpatici scontri con Gianni e Lella (sicuramente costruttivi.)

Grazie Stella per la simpatia dimostratami.

Purtroppo cara Stella,...Antonio non me lo permette,...specialmente ora che Gianni gli ha dato il primo premio,...si è messo a fare la prima donna nel Forum,...e chi lo ferma più?

E meno male che Antonio aveva scritto:

"Sarebbe bellissimo assistere a una conversazione tra Lella e Gianni."

E poi mi ha ostacolata con i suoi pilotti da Mon Signore.

Va be,...lasciamo perdere.

Ora ha attaccato Vittorio con un tema già preso in un altra cartella,...con Besasea.

Io a dir la verità,...mi sono smontata come si smonta la maionese se non si sbatte di continuo,...per cui cedo il posto agli altri e buona notte.

Una cosa però l'ho capita,...che in questo Forum le cose serie non si possono fare. Lella

[bgaluppi]

Vittorio, attraverso l'ermeneutica che e' stata fatta, per quanto mi riguarda sono propenso a identificare il servo nel Messia. Che il nome del Messia sia Yeshua, poi, questo e' un problema legato alla fede che niente ha a che fare con il lavoro che stiamo facendo qui. Per me, il versetto determinante e' 53:8, dove si dice "fu tagliato (separato) dalla terra dei viventi"; io lo interpreto in senso letterale, come fa la LXX, ossia gli fu tolta la vita. E infatti, Gianni fa notare come al v.9 si parli di sepoltura. Quindi, per me in questo caso il servo non puo' essere Israele, ma qualcun altro; e chi, se non il Messia, puo' guarire mediante le sue lividure (v.5), chi se non il Messia "ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli" (v.12)? Lasciamo che sia Besasea a fare la sua ermeneutica. Anzi, l'ha gia' fatta, e per lui il servo e' Israele. Ma deve ancora spiegarmi il v.8, e come mai lo interpreta con "e' come se non esistesse, non gli spetta alcun diritto" invece di "gli fu tolta la vita".

[bgaluppi]

Scusa Lella, non si possono fare le cose serie? E che stiamo facendo? Per te queste sono baggianate? Fai come ti ha chiesto Gianni, proponi il tuo versetto e noi staremo ad ascoltarti. Se non lo fai che dobbiamo fare?

[Vittorio]

Certamente, Antonio, io posso anche condividere la tua interpretazione, anzi io penso che entrambe le interpretazioni, quella in cui il servo è il messia oppure Israele, possano coesistere, data la non infrequente polisemia del linguaggio biblico, ma non è questo il punto. Il punto è che brani come Isaia 53 mettono in evidenza i limiti dell'ermeneutica come qui viene intesa, in quanto, tramite questo metodo di lettura, vengono lasciate aperte questioni fondamentali come appunto stabilire se in un brano si sta parlando del messia oppure no. Tantomeno possono essere risolti i problemi legati all'identità del messia, cosa per noi invece essenziale.

[bgaluppi]

Vittorio, il tema messianico, a quanto ho capito, e' infinitamente complesso. Una volta Besasea mi ha fatto riflettere ponendomi questa domanda: "Ma Antonio, la venuta del Mashiach in generale è biblica o è invece un'interpretazione rabbinica?"

Inoltre, Besasea dice cio' che anche Gianni conferma: "Se il servo è Israel è ammesso interpretare che esso è anche il re messia perchè questi ne è parte. Secondo i profeti, prima viene la ricostituzione nazionale e poi il nassì, il re messia."

Quindi, come vedi, l'argomento e' assai complesso. Cio' che mi premeva chiarire era la TRADUZIONE LETTERALE del v.8.

[Vittorio]

Se tramite l'ermeneutica biblica non riusciamo a chiarire la fondamentale questione del messia, perché troppo complessa, mi domando quale sia l'utilità di questa ermeneutica. Essa ci permette di restare molto in superficie rispetto alle nostre esigenze. Credo che Besasea abbia ragione, dobbiamo seriamente porci la domanda se la venuta del messia sia biblica o un'interpretazione rabbinica.

[bgaluppi]

Vittorio, grazie alle parole di Besasea, quelle di Gianni e alla ristretta ermeneutica fatta, io ho chiarito benissimo questo passo. Sei tu che forse non lo hai chiarito a te stesso.

Il servo puo' essere sia Israele che il Messia, poiche' il Messia e' Israele. Sta al lettore, poi, applicare il passo come ritiene giusto e in base alla qualita' della sua ermeneutica.

Adesso hai degli elementi in piu', altri li trovi sulla cartella Isaia 53. Ragionaci su e vedi se ci trovi degli spunti per una comprensione piu' profonda. Ma ti prego di non iniziare con la filosofia, perche' altrimenti andiamo fuori tema.