Shay ha scritto: ↑domenica 22 gennaio 2023, 8:09
Buongiorno a tutti.
Maria Grazia Lazzara ha scritto: ↑sabato 21 gennaio 2023, 19:27
Shay , nelle scritture ebraiche si parla di una vita eterna non corruttibile ma mortale , e che senso ha questo , se è mortale e' corruttibile , morire anche a 500anni che senso ha ,sempre devi morire, no non ha senso. Tornando a Jeshua' e al fatto che gli viene conferita l'immortalità può esserti utile anche Ebrei 7:14-17. In particolare verso 17 riceve il potere di una vita indistruttibile o indissolubile , anche Romani 6:9 dice di Jeshua' che la morte non lo signoreggia più. Si parla della sua nuova condizione da risuscitato ,ma la scrittura chiave per me è quella di Corinti menzionata prima .
Maria Grazia, ho letto tutto il contesto in cui Paolo fa quelle affermazioni sulla immortalità. Paolo fa un discorso che riguarda la morte al peccato. Morire al peccato in senso ebraico vuole significare dare la propria vita per la società di peccatori, che ti metteranno a morte a causa del tuo ideale di volerla riparare combattendo le ingiustizie.
Ai discepoli di Gesù viene richiesto di morire al peccato allo stesso modo di Gesù. Il peccato, la trasgressione si è estesa nel mondo ed ha causato uccisioni e morte. Gesù fu ucciso dai peccatori. Il mondo è fatto di peccatori perché il peccato si è esteso e ha contaggiato tutti. Per salvare questo mondo dal peccato bisogna combattere le autorità con i propri ideali. Questo è ciò che fece Gesù. Egli si fece uccidere a causa del suo ideale e noi dobbiamo fare lo stesso seguendo il suo esempio. Qualunque uomo che muore per il suo ideale per portare un tikkun (riparazione) alla società contribuisce alla creazione del nuovo mondo in cui la morte prematura non esisterà più.
Questo è conforme a Isaia 25 e 65. La morte non è quella serena della vecchiaia, ma quella delle uccisioni da parte dei peccatori, che peccano ammazando la gente con le guerre, con lo spaccio di droga, con il diffondere disinformazione a proprio tornaconto economico provocando malattie, tassando i cittadini oltre il dovuto e rendendoli schiavi.
Il maestro Paolo ci insegna che basta una minima trasgressione per contaggiare il mondo intero. Quindi dobbiamo contribuire, dando esempio, all'osservanza dei comandamenti contribuendo per una società giusta e sottomettendoci alle sue leggi.
Ora veniamo alla tua citazione:
" 8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore più; la morte non lo signoreggia più. 10 Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre, ma il suo vivere è un vivere a Dio. "
Cristo è morto a causa dei peccatori che lo hanno ucciso con una ingiusta condanna. Ora egli è stato risuscitato dai morti nel senso che è passato al mondo avvenire dove la morte non avrà più potere su di lui. Ma questa è la morte causata dalle uccisioni, non la morte da vecchiaia. Quando si parla di corpo incorruttibile e di immortalità si intende immortalità da morte prematura, non in senso assoluto.
Morire al peccato dominando i propri istinti e vivere a D-o osservando i suoi comandamenti.
Secondo me, come anche secondo Naza, l'ascensione di Gesù è simbolica. Essa potrebbe rappresentare la fine della sua missione in cui sarebbe poi seguita la sua morte serena in vecchiaia.
Tieni conto Maria Grazia, che le mie sono solo ipotesi, non hanno la pretesa di interpretazioni incontestabili. Il mio intento è di armonizzare Antico con Nuovo Testamento. Se Paolo dice queste cose e dicendolo cita Isaia 25 ciò significa che ripropone l'insegnamento del profeta.
animasalvata ha scritto: ↑sabato 21 gennaio 2023, 19:44
E che si risorge a fare se poi si muore di nuovo? Morti di nuovi poi si risorge di nuovo e così via all'infinito? Anche il Messia morirà allora?
D-o ha creato la vita e anche la morte. Tutto è ciclico in questo mondo. Non ci è dato di sapere cosa sarà dopo la morte ne quante volte si muore e si rinasce. L'Antico Testamento ci dice che ci sarà un nuovo mondo con una nuova amministrazione libera da ingiustizie in cui non ci saranno più gli assassinii dei peccatori e le uccisioni delle guerre. Ma la morte per vecchiaia continuerà ad esserci. Questo il profeta Isaia ce lo dice in modo inequivocabile. Se Paolo lo ha citato significa che è conforme al suo insegnamento.
Si! Secondo l'Ebraismo anche il messia morirà.
Abbiamo letto nel nuovo testamento che solo D-o è immortale e che il messia una volta terminata la sua missione restituirà il regno a D-o.
In quanto alla tua citazione: "13 Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo."
essa è conforme all'insegnamento rabbinico in cui l'uomo è disceso dal cielo, nel senso che la sua anima è celeste e alla sua morte risale al cielo. Questa anima è stata interpretata anche come l'intelligenza umana che si distingue da quella degli animali. Gesù applica a se stesso un detto rabbinico con riferimento all'uomo in generale.
La sapienza, lo studio, il discepolo saggio, esistevano già prima della creazione perché erano nel progetto di D-o e il mondo fu fatto in vista di ciò, per tale scopo. Senza lo studio e la scienza il mondo non potrebbe sussistere.
In quanto alla Torah è scritto:
11 Questo comandamento che oggi ti do, non è troppo difficile per te, né troppo lontano da te. 12 Non è nel cielo, perché tu dica: 'Chi salirà per noi nel cielo e ce lo porterà e ce lo farà udire perché lo mettiamo in pratica?'. 13 Non è di là dal mare, perché tu dica: 'Chi passerà per noi di là dal mare e ce lo porterà e ce lo farà udire perché lo mettiamo in pratica?'. 14 Invece questa parola è molto vicina a te; è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.
Deuteronomio 30,11-14
L'insegnamento divino è già scritto nel cuore dell'ebreo, che bisogno c'era che un uomo andasse a prenderlo dal cielo?