Re: Satana e il riscatto
Inviato: domenica 28 maggio 2017, 13:15
Caro bgaluppi, ci sono anche altre scritture nel nuovo testamento che parlano di satana come a un'entità reale.
Anche Gianni mi sembra d'accordo su questo aspetto. Ti riporto un estratto molto interessante di un suo studio su satana:
"Nelle Scritture Greche abbiamo molti più riferimenti (circa 80) a satana rispetto alle rare volte delle Scritture Ebraiche. È possibile attribuire a satana una forma personale?
Paolo afferma che “Satana si traveste da angelo di luce” (2Cor 11:14). In Mt 4:1 è detto che dopo il suo battesimo “Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo”. In Mr 3:22 satana (cfr. v. 23) è chiamato “principe dei demòni”. Al tempo di Yeshùa le malattie erano viste come sintomi d’influssi satanici e demoniaci (Lc 11:14;13:16; At 10:38). Nella missione di Yeshùa c’è anche quella di sconfiggere satana (Mt 12:27,28). È satana che fa in modo di far uccidere Yeshùa (Lc 22:3; Gv 13:2,27), e Yeshùa lo sa (Lc 22:53). Satana è, però, già condannato in partenza (Lc 10:18; Gv 16:11) e alla fine è sconfitto (Gv 12:31). “Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno” (1Gv 5:19), chiamato “diavolo” in Gv 13:2 e “satana” in Gv 13:27. Yeshùa lo definì “il principe di questo mondo” (Gv 12:31); tuttavia, satana non può nulla contro Yeshùa. – Gv 14:30.
La Bibbia divide l’umanità in due raggruppamenti: “I figli di Dio” e i “figli del diavolo” (1Gv 3:10); questa suddivisione è già presente nelle Scritture Ebraiche che distingue gli esseri umani tra giusti e peccatori o malvagi (Sl 1:5), tra savi e stolti (Pr 14:9). Si tratta della “differenza che c’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve”. – Mal 3:18.
I figli di Dio sono sotto la protezione divina e satana non può nuocere loro perché sono salvaguardati da Yeshùa: “Noi sappiamo che chiunque è diventato figlio di Dio non vive nel peccato, perché il Figlio di Dio lo custodisce, e il diavolo non può fargli alcun male” (1Gv 5:18, PdS). Tuttavia, “come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia”, ‘così le nostre menti possono essere corrotte e sviate’ (2Cor 11:3). “Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Ef 6:12). Pietro ci avverte che il nostro avversario, “il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare”. – 1Pt 5:8.
Il passo biblico che più di tutti ci informa su satana è in Ap 12:7-9:
“Ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo. Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli”.
Qui si ha la chiave per comprendere tutti gli altri passi che si riferiscono a satana. Vi troviamo anche la conferma che le applicazioni a satana circa il re di Tiro e il re della Babilonia sono corrette. Satana è il cherubino che era in Eden e che s’insuperbì (Ez 28:12-15) e ambì a essere come l’Altissimo e fu fatto cadere (Is 14:12-14). Ricacciato sulla terra, si accanì a perseguitare i fedeli figli di Dio e “giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio” (Ap 12:10). Per lui è riservata la distruzione completa “nello stagno di fuoco e di zolfo”. – Ap 20:10.
Quel cherubino perfetto, divenuto per propria scelta satana e diavolo, fu creato da Dio. Non si tratta però di un dio del male, una specie di anti-Dio. Infatti, anche quando opera il male più tremendo, satana non è completamente svincolato ma è sempre arginato da Dio. Questo concetto va capito a fondo. Il male non è la causa del male. Il concetto è molto difficile da capire, ma la spiegazione del male sta tutta qui. Se ci fosse il Male, dovremmo ammettere qualcosa di coeterno a Dio e al di fuori di lui. Chiamare questo qualcosa principio del male o dio del male o Male non cambia la sostanza: si tratterebbe pur sempre una forza parallela a Dio, coeterna con lui. Questa idea non appartiene alla Bibbia. La Scrittura è categorica nell’affermare che vi è un solo Dio e che Dio è buono. – Ef 4:6; 1Cor 8:6; Mr 10:18".
Anche Gianni mi sembra d'accordo su questo aspetto. Ti riporto un estratto molto interessante di un suo studio su satana:
"Nelle Scritture Greche abbiamo molti più riferimenti (circa 80) a satana rispetto alle rare volte delle Scritture Ebraiche. È possibile attribuire a satana una forma personale?
Paolo afferma che “Satana si traveste da angelo di luce” (2Cor 11:14). In Mt 4:1 è detto che dopo il suo battesimo “Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo”. In Mr 3:22 satana (cfr. v. 23) è chiamato “principe dei demòni”. Al tempo di Yeshùa le malattie erano viste come sintomi d’influssi satanici e demoniaci (Lc 11:14;13:16; At 10:38). Nella missione di Yeshùa c’è anche quella di sconfiggere satana (Mt 12:27,28). È satana che fa in modo di far uccidere Yeshùa (Lc 22:3; Gv 13:2,27), e Yeshùa lo sa (Lc 22:53). Satana è, però, già condannato in partenza (Lc 10:18; Gv 16:11) e alla fine è sconfitto (Gv 12:31). “Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno” (1Gv 5:19), chiamato “diavolo” in Gv 13:2 e “satana” in Gv 13:27. Yeshùa lo definì “il principe di questo mondo” (Gv 12:31); tuttavia, satana non può nulla contro Yeshùa. – Gv 14:30.
La Bibbia divide l’umanità in due raggruppamenti: “I figli di Dio” e i “figli del diavolo” (1Gv 3:10); questa suddivisione è già presente nelle Scritture Ebraiche che distingue gli esseri umani tra giusti e peccatori o malvagi (Sl 1:5), tra savi e stolti (Pr 14:9). Si tratta della “differenza che c’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve”. – Mal 3:18.
I figli di Dio sono sotto la protezione divina e satana non può nuocere loro perché sono salvaguardati da Yeshùa: “Noi sappiamo che chiunque è diventato figlio di Dio non vive nel peccato, perché il Figlio di Dio lo custodisce, e il diavolo non può fargli alcun male” (1Gv 5:18, PdS). Tuttavia, “come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia”, ‘così le nostre menti possono essere corrotte e sviate’ (2Cor 11:3). “Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Ef 6:12). Pietro ci avverte che il nostro avversario, “il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare”. – 1Pt 5:8.
Il passo biblico che più di tutti ci informa su satana è in Ap 12:7-9:
“Ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo. Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli”.
Qui si ha la chiave per comprendere tutti gli altri passi che si riferiscono a satana. Vi troviamo anche la conferma che le applicazioni a satana circa il re di Tiro e il re della Babilonia sono corrette. Satana è il cherubino che era in Eden e che s’insuperbì (Ez 28:12-15) e ambì a essere come l’Altissimo e fu fatto cadere (Is 14:12-14). Ricacciato sulla terra, si accanì a perseguitare i fedeli figli di Dio e “giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio” (Ap 12:10). Per lui è riservata la distruzione completa “nello stagno di fuoco e di zolfo”. – Ap 20:10.
Quel cherubino perfetto, divenuto per propria scelta satana e diavolo, fu creato da Dio. Non si tratta però di un dio del male, una specie di anti-Dio. Infatti, anche quando opera il male più tremendo, satana non è completamente svincolato ma è sempre arginato da Dio. Questo concetto va capito a fondo. Il male non è la causa del male. Il concetto è molto difficile da capire, ma la spiegazione del male sta tutta qui. Se ci fosse il Male, dovremmo ammettere qualcosa di coeterno a Dio e al di fuori di lui. Chiamare questo qualcosa principio del male o dio del male o Male non cambia la sostanza: si tratterebbe pur sempre una forza parallela a Dio, coeterna con lui. Questa idea non appartiene alla Bibbia. La Scrittura è categorica nell’affermare che vi è un solo Dio e che Dio è buono. – Ef 4:6; 1Cor 8:6; Mr 10:18".