Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Besasea, hai ragione, mi sono espresso male. Intendo dire che Abraamo non era appartenente al popolo ebraico, che fu formato dalla sua discendenza. Egli era un arameo, cioè un siriano (caldeo). Dunque, Dio forma il popolo di Israel da un uomo che non apparteneva ad Israel. Questo intendo dire. Abraamo non era circonciso quando fu scelto da Dio. Dunque, Dio sceglie il Suo popolo ma dopo averlo formato da un uomo che non apparteneva a quel popolo. Dio non avrebbe potuto scegliere il popolo di Israele, visto che ancora non esisteva.

Abramo l'ebreo significa "che proviene dall'altra parte", da עֵ֫בֶר (eber), da עָבַר (abar). Rashi lo spiega così. Non certo significa che era appartenente al popolo di Israel.
Avatar utente
Israel75
Messaggi: 1934
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Israel75 »

"Abramo, l'Ebreo" da Gen14:13 era soprannominato l'ebreo in quanto discendente alla lontana di Sem uno dei figli di Noè , ma era di origine Caldea. E della maternità non vi è traccia.Quindi l'Ebreo non era tale giuridicamente parlando, visto che vogliamo fare i "precisini". :-) :-) :-)

Inoltre basta dai con stà fissa del maleficio del N.T. per favore che sembra un disco rotto dei Rolling S., muniamoci un misuratore di C14 e ricordiamoci che di una interpretazione di una interpretazione c'è poco da fidarsi.Al limite se si vuole. :P :P :P

I Comandamenti vennero per bocca di DIO , la Legge che esisteva già nella Sua mente insieme a Lui, fù mediata da Moshè. E secondo la Legge Abramo non era Ebreo.
Punto. o:-)

E com-Passo. :d
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Il confronto andrebbe fatto con altri popoli. Fra tutti i popoli chi avrebbe osservato meglio del popolo ebraico?
Non c'era alcun popolo, c'era solo un uomo. E Dio fa una promessa a questo uomo: “Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.” (Gn 17:7).

“Allora la parola del Signore gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che gli contò questo come giustizia.” - Gn 15:4-6

Tutto nasce dalla fedeltà di Abramo, che viene ritenuto giusto. Dunque Dio sceglie un uomo giusto per costituirsi un popolo dalla sua discendenza, non sceglie un popolo. Lo costituisce e poi lo sceglie. Non so, sbaglio?
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

E' scritto che chiunque benedice il popolo di Israel sarà benedetto.
Io non ho mai detto che il popolo di Israel non sia benedetto. Infatti, Dio manterrà la promessa. Io ho messo in rilievo un fatto, e cioè che la Bibbia afferma che Israel ha commesso molte trasgressioni. Inutile il confronto con altri popoli, perché Dio ha scelto Israel, non altri. I profeti si scagliano contro la classe sacerdotale - che dovrebbe essere composta di uomini puri - a motivo del loro comportamento. Allora, detto questo, viene da chiedersi: per quale motivo Dio, tramite il profeta, intima ad Israele di purificarsi, di imparare ad obbedire? Non vuol dire forse che Israele non obbediva correttamente? Ma ciò non significa che non sia il popolo benedetto da Dio. A me interessa capire in cosa consiste la giusta obbedienza, ed è la stessa domanda che si pone Heschel.

Comunque non importa, perché stiamo andando OT.
Armageddon
Messaggi: 678
Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

perchè hai detto che Yeshua è un nulla e disprezzi sempre il NT?
Cara Alessia allo stesso modo in cui qui molti disprezzano la dottrina cattolica...Besasea bibbia ebraica alla mano ha prove per disprezzare la figura di Gesù e il resto...la ruota gira...per tutti... :YMPEACE:
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

C'è una bella differenza tra ciò che insegna la dottrina cattolica e ciò che insegna Yeshùa. Prove alla mano? Ma per favore, solo pregiudizi e rifiuto di riconoscere la realtà dell'insegnamento di Yeshùa. Se tutti mettessero in pratica il suo insegnamento, adesso vivremmo nel Regno di Dio.
Armageddon
Messaggi: 678
Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

C'è una bella differenza tra ciò che insegna la dottrina cattolica e ciò che insegna Yeshùa.
Come per gli ebrei c'è una differenza abissale tra il V.T e il N.T...per gli ebrei Gesù creò una dottrina a se...come i cattolici ne crearono una a parte da Gesù...i protestanti ne crearono un altra ecc..e cosi via....È una ruota che gira alla ricerca di Dio...!
Armageddon
Messaggi: 678
Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

Alessia se leggi i miei commenti non sono altro che risposte ad affermazioni di altri utenti...quindi non sono io che di punto in bianco mi invento cose....
Il disprezzo che qui si evince verso la dottrina cattolica..non parte certo da me cara Alessia..i moderatori sanno fare il loro lavoro secondo quello che mi riguarda...e tu sei un utente come me!

Hai fede in Gesù?
Besasea no?
Posso essere libero di condividere l uno o l altro in base a ciò che dite Bibbia alla mano?

Io ho messo in evidenza solamente quante dottrine e dogmi intorno al N.T. ci sono...
Già questo lo differenzia dal vecchio e non è poco!

Serve la Bibbia per affermare ciò?Non mi pare...
Mi sembra che solo qui sia "fastidioso" commentare una discussione mettendo in evidenza la realtà storica dei fatti!

Bah!
Avatar utente
Daminagor
Messaggi: 520
Iscritto il: domenica 29 gennaio 2017, 9:40

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Daminagor »

Tu per esempio sei il frutto della pazienza dei moderatori, perchè sei sempre pronto ad intervenire per abbattere e non per costruire
Abbattere i preconcetti e i vari bias che bene o male affliggono la mente umana è l'unico modo in cui la nostra specie è riuscita ad evolversi (per così dire...). Di gente che annuisce convinta di quello che le è stato insegnato o che vuole credere è pieno il mondo. Se un paio di persone qualche secolo fa non avessero diffuso l'idea che la terra non è piatta e non è il centro dell'universo, adesso saremmo ancora tutti un branco di capre convinte che alla fine del mare ci sia un burrone. L'ebraismo, mi sia concessa questa considerazione, pur essendo forgiato nei suoi principi basilari ed inalienabili, è l'esempio di come tante idee e tante spiegazioni della stessa cosa possono coesistere senza per questo renderne alcuna per forza vera o falsa. E tali idee esistono perchè qualcuno ha posto delle domande che non erano ancora state poste.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Armagheddon, tu non dai il giusto peso alle cose e butti tutto dentro lo stesso calderone. C'è una differenza fondamentale tra disprezzare la dottrina cattolica da un punto di vista biblico (come facciamo qui) e disprezzarla in senso generale con un sentimento astioso e tendente alla repressione. Non bisogna sempre ridurre tutto ad un fatto "personale". Non bisogna buttare tutto sulla guerra di religione, come fanno i pecoroni che vediamo in tv ogni giorno. Qui, chi disprezza la dottrina cattolica non lo fa con un intento aggressivo finalizzato alla repressione, o alla violenza; lo fa da un punto di vista biblico. Chi ama la Scrittura e la studia seriamente farà fatica a tollerare che venga storpiata, calpestata e annullata da dottrine pagane. Ma questo non significa che si armerà e intraprenderà una crociata contro la dottrina cattolica e chi la segue.

Stessa cosa con Yeshùa. È ovvio che da parte di molti sussiste una sorta di "disprezzo personale", che acceca la mente e impedisce di apprezzarne quantomeno l'insegnamento. Chi si fa influenzare da questo pregiudizio è capace di arrivare a dire che Yeshùa ha insegnato ad odiare (senza poterlo dimostrare). Esattamente come molti affermano — bestemmiando — che il Dio dell'AT è un Dio crudele, vendicativo, feroce, privo di amore e compassione. Questi comportamenti e modi di pensare sono frutto di ottusità, stupidità, malizia, ignoranza e mancanza di obbiettività.
Rispondi