Giuda è detto figlio di distruzione nel vangelo ... Il termine "figlio di distruzione" mi ricorda gli Esseni e "figli della luce"
Ottimo, finalmente! Questi sono già due elementi su cui ragionare.
Giuda Iscariota è chiamato "figlio di distruzione". L'espressione greca è diversa dalla 2Tes, che riporta ὁ ἄνθρωπος τῆς ἀνομίας (l'uomo dell'iniquità), in cui
anomìa è "senza legge" (alfa privativo+nòmos) e può benissimo essere applicato a un pagano. In Gv 17:12, invece, abbiamo ὁ υἱὸς τῆς ἀπωλείας (il figlio della distruzione), in cui
apolèia indica la
distruzione eterna.
Dici molto bene sull'espressione essenica "figli della luce", che ben si contrappone al figlio di distruzione di Giovanni. Sono tutte espressioni particolarmente usate dagli esseni (e forse dagli apocalitticisti in generale, ma devo controllare). Non indicano personaggi specifici, ovviamente, ma sono usate generalmente per descrivere persone giuste e persone inique. Gesù usa l'espressione "figli di luce" (Lc 16:8; Gv 12:36, e anche Paolo (1Tes 5:5), ma non mi risulta sia riscontrabile nel Tanach.
L'espressione "uomo di perdizione", invece, è qualcosa di diverso, perché è riferito ad una figura specifica, un essere umano (ànthropos), che deve manifestarsi e che agisce per opera del potere di Satana. Da queste immagini si capisce che l'autore della 2Tes era profondamente influenzato dal pensiero apocalitticista, anche se non mi risulta che nella letteratura apocalittica sia riscontrabile una simile figura. Nel Tanach non esiste, ma nel libro di Daniele, in cui tuttavia non si parla propriamente di "uomo di perdizione", certamente il piccolo corno con occhio umano – cioè un uomo che parla contro Dio e contro Israele (Antioco IV Epifane) –lo può ricordare vagamente. Mentre il "figlio di distruzione" indica una persona che, in virtù del suo comportamento,
subisce la distruzione (condanna), all'opposto del "figlio della luce", l'uomo di perdizione è colui che attivamente
induce altri alla perdizione, un seduttore.