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Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: giovedì 8 maggio 2014, 8:47
da Gianni
Secondo te, Marco, cosa è meglio? Assistere a un bel discorso (sempre quello), tutti incravattati e un po’ annoiati, oppure partecipare davvero rivivendo?

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: giovedì 8 maggio 2014, 11:41
da Israel75
Ma è chiaro! :D , limitarsi a commemorarlo ... si sà mai che dopo ti convinci davvero e ti viene il gocciolone. :lol: :lol: :lol:

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: giovedì 8 maggio 2014, 13:19
da marco
Giusto.

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: giovedì 8 maggio 2014, 13:24
da Maryam Bat Hagar
Lucia ha scritto: Cioè ... più che differenza fra pensiero semitico ed occidentale , allora direi fra pensiero semitico e istituzional-religioso . ...
Ciao Lucia era x qllo ke avevo che ho citato la festa laica della Repubblica xo mi sono espressa male...xrke a mio avviso fa proprio parte della nostra mentalita occidentale,a prescindere dalla religione.un abbraccio in Yeshua P.s. Cmq ci abbiamo "preso" sul discorso di Gianni dai

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: giovedì 8 maggio 2014, 19:58
da Lella
Ciao a tutti.

Fare uno studio metodico della Sacra Bibbia, come Gianni ha accennato, a me stuzzica molto, cioè mi piace l'idea, anche se molte volte non condivido l'interpretazione dei passi.

Però se allo studio viene lasciata piena libertà di intervenire, ma soprattutto di pensarla differentemente da chi spiega, allora si può fare, ma sempre con amore e rispetto del prossimo.

Ma ho paura che colui che tiene il banco, detti legge, e questo a me non sta bene affatto.

Cioè, che dobbiamo accettare come oro colato quello che esce dalla bocca di colui che fa l'esegesi.

Io odio le forzature, gli aggiramenti, l'arrampicarsi sugli specchi e le ipocrisie dei Teologi, per far dire alla Sacra Bibbia quello che non dice, specialmente quando sono molto abili a sostenerle. (non mi riferisco a nessuno dei presenti nel Forum, ma in generale.)

Come per esempio:

Quando si parla di due mentalità, per me già si parte con il piede sbagliato, è come dire che esistono due carte, quella che vince e quella che perde, e guarda caso la carta che vince, cel'ha sempre chi tiene il banco.

Per me quando una persona si accosta alla Sacra Bibbia con amore e timore ma soprattutto con umiltà, e senza nessun altro scopo, ma solo quello di volersi nutrire della Parola di Dio attraverso Sacre Scritture, esiste una sola mentalità, quella dello Spirito Santo che ci guida, cioè di Dio.

Tutto il resto è solo fantasia, con scopi e interessi prettamente umani.

Spero di non aver offeso nessuno, perchè non era mio intendimento, se poi involontariamente l'ho fatto perdonatemi. Lella

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: venerdì 9 maggio 2014, 8:11
da Gianni
Cara Lella, tralascio di risponderti in merito al tuo timore che qui non si possa pensare in modo diverso. Su ciò ti hanno già risposto. Mi soffermo invece su questa tua frase: “Fare uno studio metodico della Sacra Bibbia … a me stuzzica molto”. Molto bene, Lella, dedichiamoci a ciò.
Parto da ciò che scrivi, e precisamente: “Quando si parla di due mentalità, per me già si parte con il piede sbagliato”. Vorrei che tu riflettessi meglio sulla tua idea che non ci siano due mentalità ovvero la nostra (occidentale) e quella biblica ebraica (orientale). Ti propongo allora un passo biblico, uno solo. Intanto leggilo, poi ti domanderò qualcosa. Eccolo: “Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo”. - Mt 5:29,30.
Ora dimmi, usando il nostro modo di pensare (la nostra mentalità) come vanno intese le parole di Yeshùa?

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: venerdì 9 maggio 2014, 18:11
da Gianni
Michele, ho una domanda anche per te. In Ec 10:2 si legge: “Il saggio ha il cuore alla sua destra, ma lo stolto l'ha alla sua sinistra”. Ora fai pure riferimento a modi di dire, allegorie, parabole o a quel che vuoi, poi prova a spiegare questo passo. Vedrai che ci puoi arrivare unicamente entrando nella mentalità ebraica della Bibbia.

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: venerdì 9 maggio 2014, 19:08
da Israel75
Io di istinto direi che la destra rappresenta il bene , la sinistra il male. Così più o meno viene insegnato in tutte le religioni . Nelle scuole gestite dalle suore per esempio il fare le cose col sinistro era considerato un gesto "maligno". Io sono mancino ne ho sentite di tutte i colori. :D

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: venerdì 9 maggio 2014, 19:12
da Enigma
Michele, so che mi dai il consenso di provarci, ed io ci provo. :P
Secondo la mentalità ebraica, il cuore è la ragione, e la sede della ragione si trova nella testa. Quindi, l'Ecclesiaste vuole dire che il saggio ci sta con la testa nel senso che è una persona ragionevole, mentre lo stolto, somiglia molto a me: senza cervello (irragionevole).
Gianni, se la risposta è giusta, cosa ho vinto? :mrgreen:

Re: Uno studio metodico della Bibbia

Inviato: venerdì 9 maggio 2014, 20:56
da Lella
Carissimo Gianni, sono molto contenta di riconoscere che mi hai finalmente presa in considerazione, dandomi perfino i compiti a casa.

Vedrai Gianni, non ti deluderò, farò del mio meglio, come spero lo faccia anche Michele, in quanto Dio ama gli uomini di buona volontà.

Dunque, stiamo trattando il passo di Matteo 5:29,30.

Incomincio col dire che la prima volta che ho sbattuto grugno in questo passo, mi sono fatta molto male, in quanto mi sono scandalizzata e ho chiuso la Bibbia per tre giorni senza toccarla.

Poi mi sono domandata:

Ma come è possibile che Gesù ci chieda l'automutilazione, la quale non sarebbe servita neanche a soddisfare quel tipo di peccato?

In quanto la cupidigia è un problema del cuore umano e non di qualche membro del corpo.

Infatti Gesù era ricorso a questa pittoresca allegoria per porre l'enfasi su la gravità della cupidigia e della concupiscenza.

In poche parole, da quello che ho appreso, da questo passo, è che per Gesù, sarebbe anche meglio perdere un membro del proprio corpo, che portare in se le eterne conseguenze della colpa, frutto di un tale peccato.

In conclusione:

Alla luce degli effetti mortali del peccato, bisogna reagire in maniera drastica, questo ha voluto dire Gesù.

Gianni, questo è quanto ho appreso con la mia mentalità Occidentale, da questo passo di Matteo da te citatomi.

Ora sono proprio curiosa di conoscere l'interpretazione che tu gli dai, con la mentalità Semita, grazie. Lella