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Re: Il Sabato

Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 14:14
da gigi
Dimenticavo di dire che tutto quello che scrivo prima di metterlo in pratica, piego le ginocchia ed è la SUA presenza in Spirito che mi accerta ciò che scrivo non dimentichiamo che abbiamo la mente di Cristo e non ci è permesso di fare errori, anche se spesso se ne combinano.
E come avere un peso enorme nella quale non puoi fare a meno di togliertelo di dosso altrimenti ti soffoca, ti schiaccia, questo è ciò che fa lo Spirito Santo nell'individuo, rivolto a coloro che si lasciano modellare dal Padre e soprattutto essere sensibili alla SUA presenza in Spirito.
La lettera ti uccide, ti annienta, ti sballa, ti mette gioghi e pesi, lo SPIRITO in Cristo vivifica e ti rende libero.
Gloria a DIO.
Un mio pensiero, benedizioni.

Re: Il Sabato

Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 14:38
da Israel75
Mio Dio che confusione.
Io e Besà che abbiamo spesso battibeccato siamo solo divisi dal Messia . Solo si fa per dire.
La Legge è valida e ci giudica anche ora.
Per me è Yeshua il sommo rabbì , per Besà no.

Chiusa. Il resto sono "chiacchiere e distintivo".
Attenti a non imsuperbirvi contro l'ulivo domestico, è peccato.(dico a LElla per es.)

Il Sabato

Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 15:26
da Maryam Bat Hagar
mi permetto solo di dire occhio ai pregiudizi e a generalizzare
"gli ebrei sono così e così"...nn va bene

Re: Il Sabato

Inviato: mercoledì 17 giugno 2015, 17:42
da Israel75
Caro Besà noto con rammarico che travisi il senso delle mie parole.
Essere adottato da Dio come israelita non vuol dire diventare cittadino israeliano.
Altrimenti Yeshua sarebbe morto invano.
Ma tu a Yeshua non credi , quindi il problema non si pone.


Ps. cerca di non farti compatire troppo, un pò va bene ma almeno non offendere l'intelligenza altrui, e non ti preoccupare , nessuno qui ha mai bannato nessuno per le propie idee fossero atee o cosa altro, a differenza dei molti forum ebraici che nemmeno accettano chi crede in Gesù definendoli (uso parole di un loro moderatore) dei "pazzi traditori"


Per il resto sono discorde sia con Gigi che con Lella. Besà è ebreo figlio di ebrei , è il suo retaggio e in ciò non esiste colpa Scrittura neotestamentaria alla mano.Ci macherebbe (in ogni caso non sarebbe imputabile per Besà.).

Re: Il Sabato

Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 10:18
da Gianni
Besaseà, io non sono un moderatore, sono solo un utente come tutti, esprimo però con fermezza tutta la mia personale piena e convinta solidarietà al popolo ebraico, il popolo amato da Dio di un amore eterno.

Re: Il Sabato

Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 10:24
da Lella
Mi ero dimenticata che la discussione sul Sabato per me era chiusa,...per tanto ritiro quello che ho detto e arrivederci su un altro tema. Lella

Il Sabato

Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 11:11
da Maryam Bat Hagar
Besa se (in quanto utente)ho scritto qualcosa che può averti in qualche modo ferito perdonami e provvederò ad eliminarlo
in quanto a ciò che è stato detto da altri invito gli stessi a tornare sui loro passi a fare altrettanto
raccomando nuovamente...una buona rilettura di Matteo 7

Re: Il Sabato

Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 12:30
da chelaveritàtrionfi
LElla può anche essere contro il sabato affari suoi. Ognuno libero di credere in ciò che vuole . Poi c'è anche differenza tra riconoscere e fare e riconoscere e non fare. C'è anche differenza tra non riconoscere e quindi non fare.


Finchè se ne parli che lo studio accurato non è per tutti è un dato di fatto.
1.Un tempo chi leggeva le scritture era colui che sapeva leggere e dato che ciò si faceva in comunità non avendo la bibbia in casa propria, c'era chi era incaricato di farlo. La maggioranza era ignorante, non sapeva leggere e scrivere.

2. la lingua originale è ebraico, aramaico e greco se si considerano le altre scritture che noi chiamiamo NT. GLi ebrei non avevano certo difficoltà a leggere la loro lingua scritta con la loro mentalità. Nonostante tutto non sempre capivano e le ideologie giravano anche tra di loro. Poi vennero gli stranieri che tradussero la scrittura. Chi erano i traduttori? Se già sappiamo che perfino i primi vescovi erano influenzati dalle filosofie del tempo e ciò ne determinava l'interpretazione, come volete che traducessero i traduttori? Basta anche spostare la virgola (che se ricordo bene gli originali non la riportano) e cambia il senso di una frase. Io lo chiamo "taroccamento intelligente" che sia in buona o malafede non lo so.

3. Dopo aver considerato il problema delle traduzioni e della mentalità , andiamo al terzo problema. La bibbia è sempre un testo molto vasto, migliaia di pagine . Ciò richiede tempo per la lettura e molto tempo per lo studio. Non è certo leggendo un versetto che si è compreso tutto. Anzi.. chi ha studiato con cura ed ha dedicato molto tempo forse comincia a capire. Nelle prime comunità chi le gestiva non era certo uno sprovveduto o un giovanissimo ma erano gli anziani con una certa esperienza e capacità.

4. Oggi abbiamo le scritture compatte (bibbia) in casa nostra. Rispetto ad un tempo la lettura e l'apprendimento sono molto agevolati soprattutto con l'avvento dell'era digitale. Oggi è facile anche fare una ricerca ed indagare addirittura su termini scritte in altre lingue. Tuttavia ci vuole sempre tempo per leggere e se si vuole capire si deve studiare. Sempre tempo. Non basta quello ma ci vuole anche la capacità. Non tutti la possediamo .... ma meglio.. sono convinto che non si tratta di mancanza di capacità piuttosto mancanza di volontà inconscia a voler comprendere. A parte le caratteristiche di ognuno di noi che è portato più a fare A piuttosto che a fare B , sono determinanti i condizionamenti esterni.

Dopo questa breve analisi credo che ci siano vari livelli di comprensione biblica.

a) La semplice lettura e la preghiera sono la base. Sono sicuro che Dio aiuta comunque il credente a capire ciò che serve per la sua vita in modo individuale.

b) lo studio e l'approfondimento da parte di chiunque abbia volontà di andare così a fondo cercando di sgombrare la mente dalle influenze esterne che accecano

c) studio ed approfondimento ma sotto l'infuenza di una religione di appartenenza

d) come i punti precedenti ma con una base culturale elevata per l'analisi biblica seria.

In ogni punto se manca la fede , che ciò che si studia è Parola di Dio, il testo biblico diventa un testo antico che racconta la storia della credenza di un popolo.

Non tutti sono portati all'analisi. Anche chi è più capace può sbagliare.
Non tutti sono portati a cambiare intendimento perchè fa paura. Se ci si rende conto che cil in cui si è sempre creduto non è corretto può essere un grosso trauma. Il miglior metodo è quindi tenersi stretto il proprio credo a costo di uno scontro tra neuroni.
Ma scontro dopo scontro, scontro dopo scontro ... prima o poi verà un gran mal di testa.

Re: Il Sabato

Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 12:36
da chelaveritàtrionfi
Caro Besàseà, purtroppo a parte la vostra cultura, tradizione , comparazioni delle scritture o quello che vuoi ... la divergenza maggiore sta proprio negli errati insegnamenti che le religioni per secoli hanno divulgato e la massa, ignorante, si è fatta condizionare. Oggi tutti ne paghiamo i danni.
Non bisogna mai confondere l'insegnamento delle scritture, almeno quello che emerge, dalla credenza religiosa del singolo individuo

Re: Il Sabato

Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 15:32
da bgaluppi
Ti ricordo che in quella discussione avevate scritto, che se non ci fosse vita dopo la morte non varrebbe la pena osservare i comandamenti di Dio.
Besasea, era un'immedesimazione nei panni di chi non crede in Dio... E comunque e' servita a farci comprendere meglio il tuo punto di vista in quanto ebreo, che si e' rivelato essere quello di un uomo di fede.

Comunque, credo che la discussione dovrebbe essere rimessa. Infatti io non mi vergogno di quello che ho detto, poiche' riconoscere il mio errore di fondo mi ha consentito di comprendere certe cose piu' a fondo e di migliorare anche me stesso. Le idiozie le diciamo tutti, l'importante e' rendersene conto quando accade. :-)