Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e.......
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......
Allego un estratto dalla bozza (non ancora corretta, potrebbe contenere refusi) dell'ultimo libro che sto scrivendo (è l'esegesi della lettera di Paolo ai romani). Riguarda l'immagine dell'ulivo.
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......
Janira, quello che scrivo è pubblico. Puoi citare quello che vuoi.
Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......
Grazie Gianni
Quando pubblicherai tutto il libro? Sono così ansiosa di leggerlo!

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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......
Beh, Janira, magari non hai neanche letto i tre precedenti ... 

Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......


Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......
Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Es 19,6Janira ha scritto:Credo che il tuo discorso abbia un intoppo in questo punto, perciò ti chiedo cosa intendi con questa affermazionemarco ha scritto:Quale popolo è stato effettivamente “santo” da rendere sante altre nazioni?
Ma io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra». Is 49,6
Sono sicuro che questi due versi biblici descrivono sufficientemente il ruolo che Dio ha assegnato ad Israele.
L’elezione di Israele è una missione che Dio gli affida per uno scopo: proclamare il messaggio Divino a tutte le nazioni.
Per fare questo occorre essere santi. La santità passa attraverso l’ubbidienza al Creatore tramite la Legge.
Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo. Lv 19,2
Israele non riuscì a mantenere la sua santità. I profeti testimoniano questo. Dio da questo fallimento fece nascere Gesù: la vittoria.
Per par condicio, anche noi cristiani, non siamo stati all’altezza della missione. Siamo caduti come sono caduti in precedenza gli ebrei. Abbiamo operato gli stessi errori commessi dal popolo eletto.
Se un uomo è vero ebreo e un cristiano è vero cristiano, è solo per merito Suo. Siamo troppo cattivi per essere santi.
Ecco perché credo che la radice di questo bellissimo albero può essere solo Dio. E quando Paolo scrive il verso 16 ( se la primizia è santa, anche la massa è santa; e se la radice è santa, anche i rami son santi ) sono sicuro che la santità in cui tutto ruota è Cristo.E' la luce riflessa da Gesù che ci rende santi e non per meriti umani.
Nelle lettere di Paolo si evince l’incapacità dell’uomo di compiere il bene. Da solo, senza la linfa Divina, non può che essere un olivastro selvatico.
Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......
Purtroppo posso rispondere al volo dal telefono, senza ricercare i versetti di riferimento.
Secondo me Dio non può essere la radice dell'ulivo perché c'è il parallelo con la primizia; la primizia è qualcosa che inizia ad essere tale, mentre prima non lo era. Dio è santo in eterno. Perciò la primizia del popolo santo è la sua radice, cioè i patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe, che da Dio sono ritenuti santi( e forse dovremmo spiegare meglio il significato di santità),e a cui sono rivolte le promesse di benedizione.
Ora, se è vero che il popolo di Israele è stato più volte disubbidiente, le promesse di Dio non sono venute meno, perché Dio ama il suo popolo. Anche la Casa d'Israele, che è stata addirittura ripudiata, ha la promessa del perdono. Per chi crede nelle Scritture Greche, tale redenzione avviene attraverso Yeshua, che innesta i rami selvatici sull'ulivo domestico ( cioè il popolo santo, cioè Israele) .
Secondo me Dio non può essere la radice dell'ulivo perché c'è il parallelo con la primizia; la primizia è qualcosa che inizia ad essere tale, mentre prima non lo era. Dio è santo in eterno. Perciò la primizia del popolo santo è la sua radice, cioè i patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe, che da Dio sono ritenuti santi( e forse dovremmo spiegare meglio il significato di santità),e a cui sono rivolte le promesse di benedizione.
Ora, se è vero che il popolo di Israele è stato più volte disubbidiente, le promesse di Dio non sono venute meno, perché Dio ama il suo popolo. Anche la Casa d'Israele, che è stata addirittura ripudiata, ha la promessa del perdono. Per chi crede nelle Scritture Greche, tale redenzione avviene attraverso Yeshua, che innesta i rami selvatici sull'ulivo domestico ( cioè il popolo santo, cioè Israele) .
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Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......
Marco, occorre riallacciare l'Israele prima della divisione del regno unito all'Israele alla fine dei tempi.
Occorre distinguere tra Casa d'Israele e Casa di Giuda. I rami tagliati dall'ulivo rappresentano quei giudei che non hanno mostrato fede; gli altri rami (sempre riferiti ai giudei) rimangono attaccati all'ulivo. Quelli selvatici innestati raffigurano gli ex pagani che hanno fede. "In tal modo", afferma Paolo, "tutto Israele sarà salvato". I rami selvatici sono tratti proprio dalla Casa d'Israele, le cui tribù mai rientrarono in Palestina dopo l'esilio assiro e si sparsero per il mondo. Fu proprio a queste "pecore sperdute della Casa d'Israele" che Yeshùa predicò. Alla fine la Casa d'Israele sarà riunita alla Casa di Giuda e Israele sarà salvato al completo.
Occorre distinguere tra Casa d'Israele e Casa di Giuda. I rami tagliati dall'ulivo rappresentano quei giudei che non hanno mostrato fede; gli altri rami (sempre riferiti ai giudei) rimangono attaccati all'ulivo. Quelli selvatici innestati raffigurano gli ex pagani che hanno fede. "In tal modo", afferma Paolo, "tutto Israele sarà salvato". I rami selvatici sono tratti proprio dalla Casa d'Israele, le cui tribù mai rientrarono in Palestina dopo l'esilio assiro e si sparsero per il mondo. Fu proprio a queste "pecore sperdute della Casa d'Israele" che Yeshùa predicò. Alla fine la Casa d'Israele sarà riunita alla Casa di Giuda e Israele sarà salvato al completo.
Re: Confutazione dei versetti trinitari: 1 Tim. 3:16 e......
Gianni, la linfa dell'ulivo che cosa rappresenta?