Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Nel seguito della discussione considero gli interventi e noto commenti interessanti.
Per esempio, il parallelismo che ci porta alla mente Marco(non l’evangelista), riguardo a Yeshùa condotto nel deserto per essere tentato per quaranta giorni è concettualmente corretto; andrebbe analizzato, magari in un’altra cartella perché è utile ( Israele viene condotto nel deserto e aspetta quaranta giorni Moshè che riceve la Torah; nell’attesa Israele è sottoposto a tentazione e cade nella trasgressione di idolatria costruendo il vitello d’oro…).
Volendo si possono ricercare altri parallelismi importanti come anche Stella ci riporta ( Eva e il serpente).
Ritornando all'uso del termine che stiamo analizzando, leggo che Antonio ha accostato il senso del satan attribuito nel ruolo del racconto di Giobbe con quello del racconto della tentazione di Yeshùa.
In tal caso, satan o diabolou indicano, rispettivamente nel Libro di Giobbe e nei vangeli sinottici sopracitati, il senso di messaggero/angelo (מַלְאַ֨ךְ, mal'akh) di Dio il cui ruolo è quello di mettere alla prova l’uomo ed in seguito accusarlo davanti a Dio, qualora trasgredisca, per decretarne la morte.
Infatti il satan raffigura l’angelo della morte che mette in atto lo sterminio dei primogeniti degli egiziani (ricordate?).
In realtà, tutto questo può essere spiegato anche con il senso di yètzer harà, la proiezione dell'istinto ( il punto 2 che ho elencato ad inizio discussione). Non aggiungo volutamente altro per ora, ma lascio a voi la riflessione e ad Antonio l’onore e l’onere di riprendere in mano la discussione.
Saluti
Per esempio, il parallelismo che ci porta alla mente Marco(non l’evangelista), riguardo a Yeshùa condotto nel deserto per essere tentato per quaranta giorni è concettualmente corretto; andrebbe analizzato, magari in un’altra cartella perché è utile ( Israele viene condotto nel deserto e aspetta quaranta giorni Moshè che riceve la Torah; nell’attesa Israele è sottoposto a tentazione e cade nella trasgressione di idolatria costruendo il vitello d’oro…).
Volendo si possono ricercare altri parallelismi importanti come anche Stella ci riporta ( Eva e il serpente).
Ritornando all'uso del termine che stiamo analizzando, leggo che Antonio ha accostato il senso del satan attribuito nel ruolo del racconto di Giobbe con quello del racconto della tentazione di Yeshùa.
In tal caso, satan o diabolou indicano, rispettivamente nel Libro di Giobbe e nei vangeli sinottici sopracitati, il senso di messaggero/angelo (מַלְאַ֨ךְ, mal'akh) di Dio il cui ruolo è quello di mettere alla prova l’uomo ed in seguito accusarlo davanti a Dio, qualora trasgredisca, per decretarne la morte.
Infatti il satan raffigura l’angelo della morte che mette in atto lo sterminio dei primogeniti degli egiziani (ricordate?).
In realtà, tutto questo può essere spiegato anche con il senso di yètzer harà, la proiezione dell'istinto ( il punto 2 che ho elencato ad inizio discussione). Non aggiungo volutamente altro per ora, ma lascio a voi la riflessione e ad Antonio l’onore e l’onere di riprendere in mano la discussione.
Saluti
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Caro Akragas se mi permetti aggiungerei anche un terzo punto ai due tuoi punti.
3) E' una bestia reale nemica di Dio (non dimentichiamolo).
3) E' una bestia reale nemica di Dio (non dimentichiamolo).
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Grazie a tutti per le vostre belle considerazioni. Stella, il serpente è certamente identificabile con il satana (infatti satana è il "serpente antico"), ma questa identificazione siamo noi a farla; quello che sto dicendo è che il testo biblico ebraico non parla affatto di satana, ma solo di serpente. Dobbiamo separare la Scrittura Ebraica da quella Greca per un attimo.
A Marco vorrei chiedere: dove vedi scritto che satana è "una bestia reale nemica di Dio"? Ciò significa che la sua volontà è indipendente e contraria a quella di Dio, e che, quindi, Dio non è in controllo di tutto e deve combattere un "nemico"? Stiamo cercando di capire chi è satana veramente, proprio perché la sua identità non è chiara, visto che la Scrittura sembra presentarlo in modi molto diversi... Allora, devi chiederti: chi ha creato satana? Si è creato da solo?
Dai versetti sopracitati dei 3 sinottici, è esattamente lo spirito di Dio a guidare Yeshua verso satana, perché sia tentato. Il satana, dunque, è uno strumento di Dio, non un nemico; Dio si serve di lui, e lui Gli obbedisce svolgendo la sua funzione (in linea con la Scrittura Ebraica e il pensiero ebraico, come fa notare sapientemente Akragas). Questo è un primo aspetto, innegabile, che va tenuto in considerazione.
Vediamo se ci sono altri versetti che rivelano una natura diversa del satana?
A Marco vorrei chiedere: dove vedi scritto che satana è "una bestia reale nemica di Dio"? Ciò significa che la sua volontà è indipendente e contraria a quella di Dio, e che, quindi, Dio non è in controllo di tutto e deve combattere un "nemico"? Stiamo cercando di capire chi è satana veramente, proprio perché la sua identità non è chiara, visto che la Scrittura sembra presentarlo in modi molto diversi... Allora, devi chiederti: chi ha creato satana? Si è creato da solo?
Dai versetti sopracitati dei 3 sinottici, è esattamente lo spirito di Dio a guidare Yeshua verso satana, perché sia tentato. Il satana, dunque, è uno strumento di Dio, non un nemico; Dio si serve di lui, e lui Gli obbedisce svolgendo la sua funzione (in linea con la Scrittura Ebraica e il pensiero ebraico, come fa notare sapientemente Akragas). Questo è un primo aspetto, innegabile, che va tenuto in considerazione.
Vediamo se ci sono altri versetti che rivelano una natura diversa del satana?
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Caro Antonio , forse potrei dire il '' ha- satan '' si servi' del serpente per sedurre ,per tentare ecc..ecc..
Lo studio e' molto profondo purtroppo non sono all'altezza , qui piu' si scava e piu' si entra in un labirinto che potrei restare confusa
...
sai ci siamo fatti un po' tutti l'idea della mela del serpente ...
..
Comunque mi chiedevo perche' anche MOSE' innalzo' il serpente di rame (( figura di CRISTO )) nel deserto ...
Lascio a voi la continua ..l'indagine ...io mi limitero' a leggervi ...per approfondire ci vuole tempo concentrazione e conoscenza teologica ... altrimenti posso entrare come detto in un labirinto ..fin qui non mi perdo ..
ma poi chissa' ...
Lo studio e' molto profondo purtroppo non sono all'altezza , qui piu' si scava e piu' si entra in un labirinto che potrei restare confusa

sai ci siamo fatti un po' tutti l'idea della mela del serpente ...

Comunque mi chiedevo perche' anche MOSE' innalzo' il serpente di rame (( figura di CRISTO )) nel deserto ...
Lascio a voi la continua ..l'indagine ...io mi limitero' a leggervi ...per approfondire ci vuole tempo concentrazione e conoscenza teologica ... altrimenti posso entrare come detto in un labirinto ..fin qui non mi perdo ..

l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Domanda. Mi sono sempre chiesto, per quanto riguarda i simbolismi, come mai i popoli antichi che vivevano quelle vicende non capissero nulla dell effettivo significato di determinati simboli visto che riguardava qualcosa che doveva accadere. All uomo moderno invece risulta chiaro un simbolismo tramite interpretazioni riguardo a periodi del passato in cui egli è estrneo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Un altro versetto interessante è Mt 12:26 (Mc 3:26; Lc 11:18). Qui entra in gioco anche un certo Belzebù, principe dei demòni, che Yeshua sembra identifcare in Satana. In questo caso, satana sarebbe il "principe dei demòni", e quindi diventa necessario capire chi sono i demòni e da dove origina esattamente questo Belzebù.
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
..sembrerebbe che ...BELZEBU' fosse il nome di una divinita' Filistea adorata in epoca biblica ,nella citta di EKRON ..
Il nome significa letteralmente '''signore delle mosche''' ....
... gli ebrei offrivano il loro culto A JAHVE ... e si volgevano in nome ''dispregiativo verso BAAL ..ed eventualmente divenuto BELZEBU

Il nome significa letteralmente '''signore delle mosche''' ....
... gli ebrei offrivano il loro culto A JAHVE ... e si volgevano in nome ''dispregiativo verso BAAL ..ed eventualmente divenuto BELZEBU




l,anima mia. ha sete del Dio vivente
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Paolo rende la sua figura molto tangibile e con una volontà separata, ma sempre sottomessa a Dio, quando nella seconda Lettera a Timoteo scrive così: ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perché giungano a riconoscere la verità, e ritornino in sé, sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perché FACESSERO la sua volontà.bgaluppi ha scritto: A Marco vorrei chiedere: dove vedi scritto che satana è "una bestia reale nemica di Dio"? Ciò significa che la sua volontà è indipendente e contraria a quella di Dio, e che, quindi, Dio non è in controllo di tutto e deve combattere un "nemico"? Stiamo cercando di capire chi è satana veramente, proprio perché la sua identità non è chiara, visto che la Scrittura sembra presentarlo in modi molto diversi... Allora, devi chiederti: chi ha creato satana? Si è creato da solo?
Ora posso risponderti caro Antonio.
Certo che satana ha una sua volontà diversa e contraria a quella di Dio.
Satana può agire solamente sotto controllo di Dio.
Satana non può nulla senza che Dio glielo conceda.
Satana, come anche una parte della bestialità umana, è stato creato da Dio.
Tutto il mondo è nelle sue mani, compresi gli uomini. Per questo motivo è essenziale essere amici di Dio se non si vuole finire tra le sue mani.
Satana è reale.
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Matteo12. 22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, in modo che il muto parlava e vedeva. 23 E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?»
24 Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni».
Baal-zebub dio dei fenici...
Ai tempi di Yeshùa la credenza su determinate malattie veniva imputata a possessioni demoniache.
I Farisei, forti di questa comune credenza, ipotizzano che le guarigioni avvenute mediante Yeshùa siano per la potenza di forze demoniache : Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni»
Bisogna calarsi nel livello di conoscenza del tempo per capire cosa intendessero i Farisei e, per tutta risposta , quello che vuole trasmettere Yeshùa.
Ricordiamo altresì l'uso di un linguaggio concreto e allegorico.
Belzebù in realtà sappiamo che fu il dio dei Fenici, ovvero una entità inesistente, un idolo pagano.
I Farisei utilizzano la l'immagine/figura di questo dio per rappresentare il satan/principe dei demoni/principe di questo mondo.
Yeshùa risponde con la stessa "moneta" asserendo che un regno contro se stesso non potrebbe sussistere... Yeshùa non sta asserendo che esiste un regno di Belzebù ma usa lo stesso epiteto preso dai Farisei per testimoniare che operava per la potenza dello spirito di Dio .
Riassumendo, Baal-zebub è figura del principe di questo mondo.
Ma chi è il principe di questo mondo? O piuttosto ancora, che cosa è o cosa rappresenta?
Tutto ciò che è male, tutto ciò che si contrappone alla volontà di Dio è il principe del mondo, il principe dei demoni, il Belzebù, il satan, ciò che si contrappone alla verità.
Qui c'è il rischio di prendere quel Diavolo della tradizione cristiana derivante dal dio malvagio opposto al dio buono della mitologia babilonese. Il rischio è di rendere satan, raffigurato da Belzebù, come una personificazione del dio del male babilonese.
Ben attenti però, non sto dicendo che non esistano forze dell'oscurità, ma è importante capire che è Dio l'assoluto Creatore.
Tutto proviene dal Suo volere meno che la scelta dell'uomo.
Il Diavolo come entità malvagia fa parte comunque di una delle tradizioni giudaiche che fanno parte degli scritti apocrifi.
Bisogna ricercare quale è il vero concetto di satan secondo la tradizione deducibile dal Tanach che si esprime spesso con figure allegoriche o personificazioni usate per rappresentare realtà o concetti in maniera semitica.
Riflettiamo.
Un saluto
24 Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni».
Baal-zebub dio dei fenici...
Ai tempi di Yeshùa la credenza su determinate malattie veniva imputata a possessioni demoniache.
I Farisei, forti di questa comune credenza, ipotizzano che le guarigioni avvenute mediante Yeshùa siano per la potenza di forze demoniache : Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di Belzebù, principe dei demòni»
Bisogna calarsi nel livello di conoscenza del tempo per capire cosa intendessero i Farisei e, per tutta risposta , quello che vuole trasmettere Yeshùa.
Ricordiamo altresì l'uso di un linguaggio concreto e allegorico.
Belzebù in realtà sappiamo che fu il dio dei Fenici, ovvero una entità inesistente, un idolo pagano.
I Farisei utilizzano la l'immagine/figura di questo dio per rappresentare il satan/principe dei demoni/principe di questo mondo.
Yeshùa risponde con la stessa "moneta" asserendo che un regno contro se stesso non potrebbe sussistere... Yeshùa non sta asserendo che esiste un regno di Belzebù ma usa lo stesso epiteto preso dai Farisei per testimoniare che operava per la potenza dello spirito di Dio .
Riassumendo, Baal-zebub è figura del principe di questo mondo.
Ma chi è il principe di questo mondo? O piuttosto ancora, che cosa è o cosa rappresenta?
Tutto ciò che è male, tutto ciò che si contrappone alla volontà di Dio è il principe del mondo, il principe dei demoni, il Belzebù, il satan, ciò che si contrappone alla verità.
Qui c'è il rischio di prendere quel Diavolo della tradizione cristiana derivante dal dio malvagio opposto al dio buono della mitologia babilonese. Il rischio è di rendere satan, raffigurato da Belzebù, come una personificazione del dio del male babilonese.
Ben attenti però, non sto dicendo che non esistano forze dell'oscurità, ma è importante capire che è Dio l'assoluto Creatore.
Tutto proviene dal Suo volere meno che la scelta dell'uomo.
Il Diavolo come entità malvagia fa parte comunque di una delle tradizioni giudaiche che fanno parte degli scritti apocrifi.
Bisogna ricercare quale è il vero concetto di satan secondo la tradizione deducibile dal Tanach che si esprime spesso con figure allegoriche o personificazioni usate per rappresentare realtà o concetti in maniera semitica.
Riflettiamo.
Un saluto
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Marco, tu dici:
Satana agisce nel modo in cui è stato creato per agire: egli tenta, accusa, svia l'uomo dal giusto cammino.
E chi o cosa è questo satana? Per adesso, in base ai versetti proposti, non siamo ancora in grado di affermare che il satana sia reale; Yeshua poteva anche essere stato tentato dall'istinto al male che è insito in ogni uomo, nella natura umana e materiale. Infatti, Yeshua stesso afferma che a contaminare l'uomo non è il satana, ma che “dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni” (Mt 15:19).
Credo che, nel nostro percorso di approfondimento, sia troppo presto per affermare che il satana sia reale.
Se il satana (poiché "Satana" non è un nome proprio) agisce sotto il controllo di Dio, significa che agisce per volontà di Dio; infatti, Yeshua è condotto da Dio nel deserto, non è satana che, di sua sponte, attira Yeshua e lo tenta. Se è Dio a condurre Yeshua da satana perché sia tentato (come il primo Adamo fu tentato dal serpente che Dio mise nel giardino), in che modo satana agirebbe in modo contrario a Dio?Certo che satana ha una sua volontà diversa e contraria a quella di Dio.
Satana può agire solamente sotto controllo di Dio.

E chi o cosa è questo satana? Per adesso, in base ai versetti proposti, non siamo ancora in grado di affermare che il satana sia reale; Yeshua poteva anche essere stato tentato dall'istinto al male che è insito in ogni uomo, nella natura umana e materiale. Infatti, Yeshua stesso afferma che a contaminare l'uomo non è il satana, ma che “dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni” (Mt 15:19).
Credo che, nel nostro percorso di approfondimento, sia troppo presto per affermare che il satana sia reale.