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Re: Il gentile convertito: quale giogo?

Inviato: venerdì 8 luglio 2016, 13:17
da Israel75
Scusa Marco ma gli Ebrei non fanno proprio proselitismo, non sussiste la "religione giuaica", dato che per un Ebreo tradizionalista predicare fuori dal regno di Giuda sarebbe sbagliato.

Dire che è un forum non appartenente a nessuna religione è per far capire a un occidentale che se sei ateo o non la pensi uguale va bene lo stesso , purchè non manchi mai il rispetto e l'educazione. Ti faccio una provocazione , ma perchè non fai anche tu il moderatore ? Seguendo il regolamento ovviamente , capiresti finalmente alcune cose. :-) :-) :-)

Re: Il gentile convertito: quale giogo?

Inviato: venerdì 8 luglio 2016, 14:23
da Giorgia
Bruno, temo che Marco non possa risponderti. E' stato bannato.

Re: Il gentile convertito: quale giogo?

Inviato: venerdì 8 luglio 2016, 14:41
da Israel75
ooops

Re: Il gentile convertito: quale giogo?

Inviato: sabato 9 luglio 2016, 9:25
da AKRAGAS
Proseguo con qualche appunto di studio.

Mt 11.29 ἄρατε τὸν ζυγόν μου ἐφ'
Mt 11.30 ὁ γὰρ ζυγός μου χρηστὸς ò
Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».

At15.10 θεόν ἐπιθεῖναι ζυγὸν ἐπὶ τὸν
Or dunque perché tentate Dio mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i padri nostri né noi siamo stati in grado di portare?

Gl 5.1 μὴ πάλιν ζυγῷ δουλείας ἐνέχεσθε
Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù.

1Tm 6.1 εἰσὶν ὑπὸ ζυγὸν δοῦλοι τοὺς
Tutti quelli che sono sotto il giogo della schiavitù, stimino i loro padroni degni di ogni onore, perché il nome di Dio e la dottrina non vengano bestemmiati.

Ap 6.5 αὐτὸν ἔχων ζυγὸν ἐν τῇ (la traduzione riportata è in grossetto)
Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
(quì non ho la competenza per capire perchè la traduzione rende altri termini)?

Letteralmente il giogo è un arnese di legno che si applica al collo di due bovini da lavoro per farli tirare insieme.
In senso figurato rappresenta una gravosa sottomissione a un'autorità.

Come si è detto i saggi hanno sempre insegnato : accettare il “giogo del regno del cielo” significa accettare l'assoluta autorità di D-o.
Evidenziamo che secondo i maestri ciò implica l'accettazione sia della Torah scritta che della emanazione orale (Torah orale) come un corpus unico.

Notevoli le parole di Rashì : “un asino forte che sopporta il giogo della Toràh”
Nel pensiero ebraico l'ostinatezza dell'asino e la sua disponibilità a sopportare il peso è sempre simbolo riferito al messia ed è anche simbolo di studio della Toràh .
Ecco che tale riferimento si adatta bene, volendo, ai passi di Mt 11:29,30 , dove un messia umile porta il carico della Torah , dando l'esempio : - “imparate da me”-

Saluto