Uno studio metodico della Bibbia
Re: Uno studio metodico della Bibbia
Gianni quando si elabolra uno studio di colito si citano "le fonti" no ? , ma se che cerca di contenstare il tuo studio contesta anche le fonti il problema diventa grosso non credi? Dico ciò in considerazione del fatto che l'approccio semita anche se dettato dal buon senso lascia parecchie persone esterrefatte...
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Re: Uno studio metodico della Bibbia
GIANNI ... per me vanno bene anche le molte parole ,,(( tanto poi mi faccio le fotocopie e leggo dove e quando posso ))l'importante e che siano semplici


MA NO VA BENE ANCHE TRATTARE UN ARGOMENTO PER VOLTA IN DISTINTE CARTELLE NATURALMENTE ...GRAZIE GIANNI PROSEGUI COME RITIENI SIA MIGLIORE ..
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
Re: Uno studio metodico della Bibbia
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Ultima modifica di noiman il sabato 11 ottobre 2014, 12:11, modificato 1 volta in totale.
Re: Uno studio metodico della Bibbia
Caro Noiman, è stato interessante leggere la storia di Rabban Jochannan Ben Zaccai. Sapevo che tutti i rituali non potevano effettivamente rendere puri o lavare le colpe di qualcuno.
Solo l'ubbidienza, alle regole di Dio, rende puri. E' questo quello che conta.
Riguardo ai melograni, ti dò un consiglio, sbucciali e sgranali, lavali e frullali, setaccia il tutto in modo da estrarre il succo, separando i semi biancastri, ottimi anche da mangiare perchè ricchi di tantissimi elementi importanti.
Meno si alterano i prodotti meglio è. Assaporando il nettare del melograno viene naturale lodare Dio anche per questa bontà, e domandarsi come eventualmente il Caos abbia potuto elaborare una cosa simile.
Solo l'ubbidienza, alle regole di Dio, rende puri. E' questo quello che conta.
Riguardo ai melograni, ti dò un consiglio, sbucciali e sgranali, lavali e frullali, setaccia il tutto in modo da estrarre il succo, separando i semi biancastri, ottimi anche da mangiare perchè ricchi di tantissimi elementi importanti.
Meno si alterano i prodotti meglio è. Assaporando il nettare del melograno viene naturale lodare Dio anche per questa bontà, e domandarsi come eventualmente il Caos abbia potuto elaborare una cosa simile.
- Gianni
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Re: Uno studio metodico della Bibbia
Caro Israel75, credo di non aver compreso bene ciò che intendevi dire. Spiegamelo meglio, per favore. Le fonti di solito si citano per confermare o contestare qualcosa. Quanto all’approccio semita, forse è il caso di specificare. Semita è diverso da ebraico, esattamente come lombardo è diverso da milanese; tutti i milanesi sono lombardi ma non tutti i lombardi sono milanesi. Allo stesso modo, tutti gi ebrei sono semiti ma non tutti semiti sono ebrei. Parlare di approccio semita alla Bibbia per me significa riferirsi al pensiero e alla lingua in generale, più precisamente all’accadico. Il che ha la sua importanza, ma ancora più importante è l’approccio ebraico, perché è di cultura ebraica che è impregnata la Scrittura.
Noiman, la mia invidia per i tuoi frequenti viaggi baàretz, nella Terra, aumenta, ma è un’invidia buona che si chiama nostalgia.
Desidero rimarcare, Noiman, questa tua affermazione: “L’interpretazione che è prossima alla realtà del testo originale deve scaturire dalla stessa cultura con cui queste parole sono state affidate alla carta o pergamena, scritti in un mondo antico e ora scomparso”. Ciò è assolutamente indispensabile. Purtroppo troppe persone aprono la Bibbia e la leggono come se fosse stata scritta il giorno prima. Le domande sempre cruciali e importantissime da porsi sono: Cosa intendeva lo scrittore sacro usando quelle parole e quelle e quelle espressioni? Cosa significavano per lui? Come le capivano i suoi lettori? Se quindi non si entra nella mentalità ebraica, si rischia di prendere lucciole per lanterne.
Grazie, Noiman, per averlo spiegato così bene con esempi pratici.
Cara Lucia, dici bene portando ad esempio la semplicità delle parabole di Yeshùa. Ma trascuri un dato importante: il suo uditorio capiva perché erano della stessa cultura e condividevano il modo di pensare ebraico. Rileggi l’intervento di Noiman.
Cara Stella, ma sì, proviamo ad andare avanti. Propongo di considerare gli stili letterari della Bibbia.
Nel campo artistico ogni cultura e ogni epoca ha i suoi propri stili. Un competente, guardando un quadro, può identificarne l'epoca e perfino l'autore. Lo stile dipende da tanti fattori: i gusti dell'epoca, il materiale costruttivo, i mezzi a disposizione. I sumeri avevano l'oro, ma non il ferro. Il ferro, perciò, essendo più prezioso, veniva incorniciato entro l'oro. Anche la letteratura ha i suoi stili, le sue espressioni, proprie dell'epoca o delle nazioni. Gli stili, per ciò che concerne la letteratura, si chiamano "generi letterari". Lo scrittore, pur con la sua personalità, non può fare a meno di utilizzare il genere letterario proprio dell'epoca. Precisando che uno studio speciale è richiesto per l'analisi del genere letterario storico, possiamo rintracciare nella Bibbia le seguenti categorie letterarie:
• Testi legislativi
• Libri poetici
• Libri profetici
• Libri sapienziali
• Libri apocalittici
• Midràsh
• Miti
• Vangeli
Da quale volete iniziare? Per rimanere in tema con quanto ha spiegato Noiman, suggerirei di iniziare dal genere letterario storico. A voi la scelta, comunque.
Noiman, la mia invidia per i tuoi frequenti viaggi baàretz, nella Terra, aumenta, ma è un’invidia buona che si chiama nostalgia.
Desidero rimarcare, Noiman, questa tua affermazione: “L’interpretazione che è prossima alla realtà del testo originale deve scaturire dalla stessa cultura con cui queste parole sono state affidate alla carta o pergamena, scritti in un mondo antico e ora scomparso”. Ciò è assolutamente indispensabile. Purtroppo troppe persone aprono la Bibbia e la leggono come se fosse stata scritta il giorno prima. Le domande sempre cruciali e importantissime da porsi sono: Cosa intendeva lo scrittore sacro usando quelle parole e quelle e quelle espressioni? Cosa significavano per lui? Come le capivano i suoi lettori? Se quindi non si entra nella mentalità ebraica, si rischia di prendere lucciole per lanterne.
Grazie, Noiman, per averlo spiegato così bene con esempi pratici.
Cara Lucia, dici bene portando ad esempio la semplicità delle parabole di Yeshùa. Ma trascuri un dato importante: il suo uditorio capiva perché erano della stessa cultura e condividevano il modo di pensare ebraico. Rileggi l’intervento di Noiman.
Cara Stella, ma sì, proviamo ad andare avanti. Propongo di considerare gli stili letterari della Bibbia.
Nel campo artistico ogni cultura e ogni epoca ha i suoi propri stili. Un competente, guardando un quadro, può identificarne l'epoca e perfino l'autore. Lo stile dipende da tanti fattori: i gusti dell'epoca, il materiale costruttivo, i mezzi a disposizione. I sumeri avevano l'oro, ma non il ferro. Il ferro, perciò, essendo più prezioso, veniva incorniciato entro l'oro. Anche la letteratura ha i suoi stili, le sue espressioni, proprie dell'epoca o delle nazioni. Gli stili, per ciò che concerne la letteratura, si chiamano "generi letterari". Lo scrittore, pur con la sua personalità, non può fare a meno di utilizzare il genere letterario proprio dell'epoca. Precisando che uno studio speciale è richiesto per l'analisi del genere letterario storico, possiamo rintracciare nella Bibbia le seguenti categorie letterarie:
• Testi legislativi
• Libri poetici
• Libri profetici
• Libri sapienziali
• Libri apocalittici
• Midràsh
• Miti
• Vangeli
Da quale volete iniziare? Per rimanere in tema con quanto ha spiegato Noiman, suggerirei di iniziare dal genere letterario storico. A voi la scelta, comunque.
Re: Uno studio metodico della Bibbia
Bene
grazie Gianni .....
Ma cosa ne dite ..libri sapienzali ...o poetici?.

Ma cosa ne dite ..libri sapienzali ...o poetici?.

l,anima mia. ha sete del Dio vivente
Re: Uno studio metodico della Bibbia
Grazie Noiman per il tempo. Scusate avevo in testa delle considerazioni in relazione anche a Gesù. Ma qui su 2 piedi non si può fare. Ha già detto tutto Noiman, io sono solo andato fuori tema.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Re: Uno studio metodico della Bibbia
Perchè non iniziare dai Vangeli, visto che siamo tutti seguaci di Cristo e battezzati in Lui, salvo qualcuno?
Re: Uno studio metodico della Bibbia
Ciao lella, devo intendere che per partecipare a questo forum mi devo battezzare?
Come ti dissi già una volta"tu non eredirai i regni dei cieli" e al massimo ci ritroviamo nel mondo di sotto a studiare Torah insieme.
Sarà un piacere insegnarti quello che so della lingua del Santo
Shalom
Noiman
Come ti dissi già una volta"tu non eredirai i regni dei cieli" e al massimo ci ritroviamo nel mondo di sotto a studiare Torah insieme.
Sarà un piacere insegnarti quello che so della lingua del Santo
Shalom
Noiman
Re: Uno studio metodico della Bibbia
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