Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
- Maria Grazia Lazzara
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Facendo riferimento agli ultimi interventi di Trizzi74 mi rendo conto che poco prima della venuta di Jeshùa l'ebraismo era suddiviso spaccato in diverse correnti di pensiero c'erano gli esseni , gli scribi e farisei , i sadducei, gli zeloti , ognuno credeva in qualcosa che altri non credevano, e in questo contesto c'era chi credeva negli angeli come entità separati . A parte ciò mi pare di capire che la situazione era tale e quale a oggi con la cristianità nel senso che è spaccata in diverse correnti di pensiero , c'è chi crede mette in risalto il sabato e si sono identificati come sabatisti, poi ci sono i pentecostali rivendicano i doni dello spirito, poi gli avventisti del settimo giorno insomma ciascuno differisce in qualcosa per cui vivono separati.
Tornando all'ebraismo questa compattezza non c'era di pensiero , e Jeshùa trovò questa situazione e si trovò a confrontarsi con queste fazioni e diede loro delle risposte che correggevano tali idee .
Per questa ragione i suoi discepoli non penso che subirono l'influenza di questi perché istruiti da Jeshùa e se troviamo nei loro scritti o nelle loro lettere riferimenti ad angeli deviati come in Pietro , Giuda , Paolo Giacomo è perché trovarono conferma nei ragionamenti di Jeshùa e negli scritti di quei tempi che Jeshùa non negò.
Che ne pensate?
Tornando all'ebraismo questa compattezza non c'era di pensiero , e Jeshùa trovò questa situazione e si trovò a confrontarsi con queste fazioni e diede loro delle risposte che correggevano tali idee .
Per questa ragione i suoi discepoli non penso che subirono l'influenza di questi perché istruiti da Jeshùa e se troviamo nei loro scritti o nelle loro lettere riferimenti ad angeli deviati come in Pietro , Giuda , Paolo Giacomo è perché trovarono conferma nei ragionamenti di Jeshùa e negli scritti di quei tempi che Jeshùa non negò.
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- Maria Grazia Lazzara
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Vorrei fare una domanda a Gianni
Se gli angeli sono manifestazioni di Dio
e quindi Dio stesso in azione questo Nome che viene dato a Jeshùa che è al di sopra degli angeli e gli angeli sono manifestazioni di Dio viene da pensare il Nome di Jeshùa è superiore a chi?
Se Dio preparò un impero in vista di lui cosa di cui sono perfettamente d'accordo
Questo impero è costituito da chi ?
Grazie Gianni.
Se gli angeli sono manifestazioni di Dio
e quindi Dio stesso in azione questo Nome che viene dato a Jeshùa che è al di sopra degli angeli e gli angeli sono manifestazioni di Dio viene da pensare il Nome di Jeshùa è superiore a chi?
Se Dio preparò un impero in vista di lui cosa di cui sono perfettamente d'accordo
Questo impero è costituito da chi ?
Grazie Gianni.
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Dall'umanità.
- Maria Grazia Lazzara
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Solo dall'umanità?
Colossesi 1:16 " perché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra le visibili e le invisibili: troni signorie principati potenze , tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui '
Verso 20 " ....... tanto le cose che sono sulla terra quanto quelle che sono nei cieli " VR
Che significa?
- Gianni
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
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- Maria Grazia Lazzara
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Maria Grazia, nel primo secolo si credeva che la regione tra la terra e il cielo fosse abitata dalle entità che hai menionato. Paolo dice, attenendosi a quella visuale, che Yeshùa risorto dovette attraversarle.
- Gianni
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Qui trovi qualcosa che potrebbe interessarti:
https://www.biblistica.it/?page_id=3524
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Tutti questi movimenti precedono Gesù, erano già presenti. Per tutti questi movimenti intendo esseni, enochici, credo anche gnostici, e il cosiddetto ebraismo ellenistico che credeva pure lui cose un po' diverse dall'ebraismo tradizionale ebraico. In più c'erano apocalittici e messianici (propriamente infatti il cristianesimo sarebbe un movimento apocalittico). Si scambiavano di continuo idee, e si contaminavano a vicenda. Gesù arriva e questa situazione c'è già. Particolare è il rapporto con il Battista, che lui stesso coltivava una sua visione delle cose all'interno di questo ambiente culturale alternativo. Ma da quanto ho capito, a dire degli studiosi, non eredita tutte le sue idee, anche se il Battista lo indica come un prosecutore in qualche modo. Scribi, farisei e sadociti sono altra faccenda, che ricordi le discussioni in cui sono coinvolti sono di ordine halachico, quindi riguardano la legge.Maria Grazia Lazzara ha scritto: ↑domenica 17 settembre 2023, 17:38
Tornando all'ebraismo questa compattezza non c'era di pensiero , e Jeshùa trovò questa situazione e si trovò a confrontarsi con queste fazioni e diede loro delle risposte che correggevano tali idee .
Per questa ragione i suoi discepoli non penso che subirono l'influenza di questi perché istruiti da Jeshùa e se troviamo nei loro scritti o nelle loro lettere riferimenti ad angeli deviati come in Pietro , Giuda , Paolo Giacomo è perché trovarono conferma nei ragionamenti di Jeshùa e negli scritti di quei tempi che Jeshùa non negò.
Che ne pensate?
Cosa credeva lui? No so quanto si possa delinerare quanto credesse dal poco Vangelo che esiste, e per quanto mi riguarda personalmente dubito che Paolo sia un buon testimone di cosa credesse Gesù. I suoi discepoli si sono limtati a rimanere nell'ambito di quanto lui credesse? Bella domanda. Non so cosa risponda l'accademia degli studiosi.
Tutte ottime domande per Gianni, di cui aspetto di leggere l'opinione.
La mia impressione a memoria (ripeto che sono più di 25 anni che non apro un vangelo) è che credesse almeno nell'esistenza dei demoni e che essi causassero determinate patologie, che oggi sarebbero ritenute 'neurologiche'. Infatti scacciava i demoni. L'epilessia per lui era causata da una possessione di demoni, se non ricordo male. Ma si veda anche la parabola della persona che guarì e che era 'abitata da sette spiriti'.
Non ricordo invece se abbia mai parlato di 'angeli'.
- Maria Grazia Lazzara
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Gianni ,Gianni ha scritto: ↑domenica 17 settembre 2023, 18:41 Qui trovi qualcosa che potrebbe interessarti:
https://www.biblistica.it/?page_id=3524
Avevo già letto questo articolo,ma non me lo ricordavo . Ora ricordo che mi ha appagato,quando lo lessi e ne fui soddisfatta , e ti spiego il perché .
Intanto lo studio non mette in dubbio che Jeshùa andò a proclamare dopo la Risurezione un giudizio agli angeli ribelli . L'articolo non discute su questo , piuttosto l'articolo si concentra sul fatto che Jeshùa predicò alle anime dei defunti e viene spiegata la fallacità di tale idea in quanto le Scritture insegnano che alla morte non sopravvive nulla quindi non esistono spiriti dei defunti .
L'articolo menziona la scrittura di Efesini 6:12 e dice " si tratta di esseri spirituali demoniaci
Secondo la cosmologia di quel tempo Jeshùa per salire in cielo doveva attraversare i luoghi celesti in cui risiedevano gli angeli malvagi 2 Pietro 2: 4
È questo allora ciò che vuole insegnare Pietro ? Pare proprio di sì ( dice l'articolo )
Tale idee erano diffuse nell'ambiente giudaico dei primi discepoli di Jeshùa
Persino nel libro canonico di Giuda si trova l'assimilazione di tale idea contenuta nel libro di Enoc Giuda 6 , 14, 15 , .
Ora la mia considerazione è questa : Se questa credenza non era vera Jeshùa l'avrebbe confutata come confutava le altre idee distorte . Chi conosce come insegnava Jeshùa , chiaro e tondo non avrebbe occultato questa verità . Non è una sciocchezza di poco conto .
E vi dico il perché
Oggi è molto comune e diffusa la credenza nell'anima immortale, sappiamo che non è vera ,
Ma siccome è molto diffusa la uso come vera per trasmettere un insegnamento . È così lascio credere a tutti che l'anima è immortale . E mi porto questo strascico in tutti i ragionamenti.
Voi lo fareste? Ma vi pare una cosa seria ?
È quello che quì si asserisce che quella credenza negli angeli ribelli non vera. Falsa, ne fecero largo uso Jeshùa e gli apostoli
Proprio perché Jeshùa non la smentì e neanche gli apostoli ma la rimarcarono aggiungendo altro,mi fa credere che sia vera .
Il libro di Enoc allora era considerato autorevole e attendibile a quanto pare e le citazioni che troviamo negli scritti degli apostoli rivela che ci credevano .
E non dimentichiamo sopratutto che questa credenza nasce in seno ,all'ebraismo , perché Enoc è il settimo uomo della discendenza di Adamo .