ANTICRISTO OGGI

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francesco.ragazzi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonio vorrei farti una domanda, la stessa che fece Gesù ai discepoli :

(Matteo 16,15) Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?»

Te lo chiedo perché conscio della tua preparazione e conoscenza, al fine di poter avere un termine di paragone ....
France
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da France »

Caro Francesco anche a me interessa tanto la risposta di Antonio, visto il suo studio sui vangeli.
Soprattutto caro Antonio vorrei capire la differenza, se c’è , tra il Messia ed il figlio dell’Uomo, e se questa figura può essere nella stessa persona.
Grazie
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francesco.ragazzi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da francesco.ragazzi »

Una curiosità :

Un dato rivelatore dell’importanza della denominazione di Figlio dell’uomo, è la frequenza con la quale viene usata nei vangeli, comparandola con le volte che appare Figlio di Dio. Tante volte appare Figlio dell’uomo, tante volte appare Figlio di Dio. Sono due denominazioni della stessa realtà, ma la particolarità della denominazione Figlio dell’uomo, è che si trova sempre e esclusivamente in bocca a Gesù.
Mai la gente lo indica come il Figlio dell’uomo, ma sempre Gesù che, parlando in terza persona, - mai Gesù dice io sono il Figlio dell’uomo - dice: il Figlio dell’uomo sarà consegnato, il Figlio dell’uomo verrà. È sempre Gesù che ne parla. C’è soltanto una volta, nel vangelo di Giovanni, come risposta della folla. Tutte le volte, e sono tante, che nei vangeli appare la denominazione Figlio dell’uomo è sempre Gesù che se lo attribuisce.
Figlio dell’uomo è una traduzione, un termine aramaico, che significa semplicemente uomo. Figlio dell’uomo non ha altro significato che uomo. 2 L’espressione non è originale degli evangelisti, ma gli evangelisti l’hanno presa dal libro di Daniele, (cap. 7, 13-14) che potremo anche leggere. In questo brano il profeta Daniele, descrive un sogno che ha fatto, nel quale vede la successione di quattro imperi rappresentati da bestie.
Nel corso della visione, capitolo VII, leggiamo al versetto 13: “Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo” - questa premessa è importante per comprendere il significato di Figlio dell’uomo - “uno simile a un figlio d’uomo” cioè una figura umana, “egli giunse 3 fino al vegliardo” - il vegliardo è Dio - “e fu fatto avvicinare a lui”.

È importante sapere perché gli evangelisti prendono questa figura, “gli furono dati dominio, gloria, e regno, perché le genti di ogni popolo, nazioni e lingua lo servissero. Il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà distrutto”. Poi ci sarà il giudizio di Dio che annienterà i quattro imperi, per dare finalmente il potere a questa figura umana che rappresenta il popolo degli eletti di Israele, il popolo dei fedeli al Dio d’Israele. La figura umana rappresenta Israele. Come le bestie menzionate, la figura umana è un simbolo, non è un personaggio concreto e col tempo finì per raffigurare l’atteso Messia.
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bgaluppi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Intanto credo di aver risolto l'arcano sul perché il SSacerdote accusa Gesù di bestemmia quando, alla domanda se fosse il Messia, lui risponde “Tu l'hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo” (Mt 26:64). Il problema era che dichiarare di essere il Messia non era affatto una bestemmia, bisognava poi dimostrarlo. Altri, al tempo di Gesù e dopo, si autoproclamarono Messia e non furono accusati di bestemmia, anzi furono seguiti. Appena riesco vi indico la soluzione che ho trovato.
Luigi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da Luigi »

Strano pure il fatto che si è cominciato col cercare di individuare la persone dall'Anticristo e si è arrivati a affermare indirettamente che lo stesso Gesù sia un Falso Profeta .....
Si Francesco, si è andati oltremodo fuori tema, con quella convinzione implicita sul Cristo IL Figlio di Dio, ritenendolo un falso profeta, sebbene , dalla scrittura leggo, che LUI E':
IL Cristo ,IL Signore di Tutti, IL Signore della Gloria ,IL Salvatore, Il Figlio Di Dio, l'Alfa e l'Omega, IL Primo e l'Ultimo, IL Principio e la fine...." ;
ecco che , tutti gli attributi a LUI riferiti, li annullano implicitamente, avendo ognuno una propria linea di pensiero ,o fideistica precostituita..

Ecco ,leggo spesso che ,si fa studio delle scritture senza seguire dogmi di sorta, ma poi ognuno che nega che Gesù è Il Cristo, Il Figlio di Dio, non si accorge, che anch'egli ha i suoi dogmi e le sue convinzioni fideistiche, che sostiene con alcuni passi, rifiutandone molti altri, che recitano che LUI E' Il Figlio di Dio ..., e altri che recitano che LUI è la Fonte di ogni cosa...., come E' anche LO Spirito, che E' Uno Solo...

Capire chi ,LUI Il Cristo sia, credo che nessuno lo potrà mai in questa vita.
Ed anche Pietro che disse: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente ,
ecco anche questa affermazione, è difficile da concepire, anche sul vero significato di: IL Figlio di Dio, poichè leggo:
nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.
Vero Francesco, non conosceva il momento esatto, il giorno e l'ora, ma "in verità" (ossia con certezza) il tempo era entro quella generazione. Così torna. Sarebbe come dire: non conosco il momento preciso, ma certamente tutte queste cose accadranno entro questa generazione. Non avrebbe senso che profetizzasse un evento senza collocarlo nel tempo, l'apocalittica non funziona così.
Non era certo quella la generazione, e mi spiego.
Poichè se si ragiona con logica, si giunge alla giusta conclusione che, il Suo Ritorno, sarebbe coinciso col trovare all'opera ,il falso profeta e la bestia, e l'uomo del peccato "l'iniquo", descritto in 2 Tess. 2, 1-9.., il quale è scritto che si sarebbe seduto nel tempio di Dio, proclamando se stesso come Dio.
Ora visto la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 dc, come poteva essere quella la generazione che alludeva , circa il Suo Ritorno...?
Poichè il tempio in cui sederà l'uomo iniquo...era stato distrutto, e quindi logica la conclusione che LUI alludeva alla generazione del tempo del Suo ritorno, che certo non era a pochi anni, dalla Sua ascesa al Cielo" .
Quindi il nuovo tempio di Gerusalemme, non è stato ancora costruito...., e tanto meno è stato eretto l'abominio della desolazione...
(Giov. 1:1-3). Il Verbo (lόgos; greco: λόγος) non può riferirsi direttamente a una persona, perché una persona non può essere presso Dio ed essere contemporaneamente Dio. 'Logos' può riferirsi al pensiero interiore manifestato esternamente mediante parole o altri modi di comunicare.
Certo che si Matteo, se si esce fuori dalla propria concezione semplicistica, nel voler definire, chi E' IL Figlio, e cosa è la Deità, attraverso la propria razionalità...; come se ESSA , fosse simile a noi...

Buona giornata
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bgaluppi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Dal Libro delle Parabole, uno dei cinque libri che compongono il Libro di Enoch, altrimenti detto “Pentateuco Enochico”. Il Libro di Enoch fu compilato tra il IV e il I sec. a.E.V. e grazie ai ritrovamenti di Qumran oggi sappiamo che fu scritto in aramaico e tradotto in greco ed ebraico. La versione completa ritrovata è in lingua ge'ez e deriva dalla versione greca. Vi riporto alcune parti dal Libro delle Parabole relative alla figura del Figlio dell'Uomo e del Messia, che spiegano molto bene la posizione di Gesù su questo tema e la sua predizione apocalittica di Mt 24, oltre a molti suoi insegnamenti sul Regno, gli eletti, il sacrificio e la sua preesistenza. Le allego al prossimo messaggio. Se avete pazienza di leggerle, capirete bene perché Gesù associa il Messia al Figlio dell'Uomo di cui parla Dn 7:13-14, che invece il testo di Daniele identifica nel popolo dei santi, ossia Israele. Infatti, esistevano due interpretazioni riguardo a Dn 7:13: quella enochica, da cui Gesù e gli apocalittici come il Battista erano influenzati (ecco perché la Lettera di Giuda e la 2Pt citano Enoch), e quella sadocita, che invece identifica il simile ad un figlio d'uomo in Israele. Il SSacerdote, certamente sadduceo ed appartenente alla tradizione giudaica sadocita (classe aristocratica da cui venivano eletti i sommi sacerdoti), non accettava l'identificazione del Messia col Figlio dell'Uomo; anzi, i sadducei non credevano neppure al Figlio di Davide e al mondo a venire che invece attendevano i farisei, e non credevano alla risurrezione. Figurarsi il Figlio dell'Uomo! Per loro tale dottrina era idolatrica ed eretica (infatti Enoch, pur essendo un testo di riferimento per molti giudei del tempo, fu escluso dal canone e giudicato un testo eretico). Ecco spiegato perché il SSacerdote, in seguito all'associazione messianica che Gesù fa col Figlio dell'Uomo, si straccia le vesti e lo accusa di bestemmia.
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bgaluppi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Ecco le foto
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bgaluppi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Caro Antonio vorrei farti una domanda, la stessa che fece Gesù ai discepoli :

(Matteo 16,15) Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?»

Te lo chiedo perché conscio della tua preparazione e conoscenza, al fine di poter avere un termine di paragone
Francesco, è una bellissima domanda. La prima risposta che mi viene in mente è: un giusto, uno tzadiq, ossia uno di quegli uomini che si contano sulle dita di una mano.
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bgaluppi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da bgaluppi »

Ho letto le pagine che hai postato, anche se lette velocemente, non vedo differenze tra il messia e il figlio dell'uomo, mi sembrano la stessa persona.
Tiger, è proprio questo il punto, forse non mi sono espresso chiaramente. Gesù identifica il Figlio dell'Uomo con il Messia, cosa che non era condivisa dai Farisei (che attendevano il Figlio di Davide, il Melech haMashiach, un Re Messia umano, pur credendo ad angeli e demòni e alla risurrezione) né tantomeno dai sadducei, i quali non attendevano una liberazione messianica e non credevano alla risurrezione, né ad angeli e demòni. Per Gesù il Figlio dell'Uomo è il Messia, sono la stessa persona, esattamente come sulla parabola dal Libro di Enoch. Ma Gesù rifiuta il Messia Figlio di Davide, il re terreno:

“Essendo i farisei riuniti, Gesù li interrogò, dicendo: «Che cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?» Essi gli risposero: «Di Davide». Ed egli a loro: «Come mai dunque Davide, ispirato dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: "Il Signore ha detto al mio Signore: 'Siedi alla mia destra finché io abbia messo i tuoi nemici sotto i tuoi piedi'"? Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?»” – Mt 22:41-45
secondo il tuo studio, il Gesù che ci hanno fatto conoscere attraverso i vangeli e le lettere, non è il messia profetizzato?
Il Tanach non annuncia il Figlio dell'Uomo-Messia che offre se stesso in sacrificio per il peccato e sconfigge il male aprendo le porte alla vita eterna. Nonostante i cristiani si sforzino di far combaciare Gesù col Tanach, non è possibile farlo. Quantomeno, non lo si può dedurre dal testo in modo evidente, ma lo si può solo costruire teologicamente (senza i Vangeli e il cristianesimo, non sarebbe possibile scorgere nel Tanach la figura messianica di Gesù). Gli ebrei hanno cercato e cercano di far comprendere questa cosa attraverso la corretta interpretazione del testo, ma non c'è verso. Nel Tanach il Messia è un re liberatore umano e mortale che ricostituisce il regno di Israele, mentre il “simile ad un figlio d'uomo” di Dn 7:13-14 è il popolo di Israele stesso, come lo stesso libro di Daniele spiega. Questa figura messianica del Figlio dell'Uomo, redentore e salvatore dei peccatori, distruttore delle forze del male, origina da un filone giudaico diverso da quello dominante al tempo di Gesù. I farisei attendevano la liberazione dai romani e la ricostituzione del regno di Israele; i sacerdoti (sadducei) non attendevano alcun regno messianico, ma sostenevano che il mondo attuale era già perfetto e non necessitava di un rinnovamento. Dunque, la visione del Figlio dell'Uomo distruttore del male e salvatore dei peccatori è radicata in una frangia di giudaismo molto antica e diversa da quella sadocita dominante nel periodo del Secondo Tempio, sviluppatasi parallelamente ad essa in seguito all'esilio babilonese. Io lo chiamo "giudaismo enochico". I Vangeli presentano la visione del mondo che ritroviamo nel Libro di Enoch, non quella del Tanach.
se non lo è, deve ancora venire?
Ogni cultura antica ha dei salvatori, dei "messia", e una spiegazione per il male e la morte. Più che credere all'arrivo di un semidio o di un re liberatore (nel XXI secolo, in un mondo in cui re e regni non esistono più), sarebbe necessario chiedersi come mai gli antichi giudei avevano bisogno di credere nel Figlio dell'Uomo o nel Figlio di Davide, o comunque in un'era messianica di qualche tipo. I motivi sono da ricercarsi nel contesto storico-culturale e religioso del tempo. Non credo che alcun messia debba venire (da dove, poi?). Certamente non dal cielo, e neppure dal mondo politico, per esaltare Israele affinché diventi "luce delle nazioni". Credo che tutto ciò faccia parte della storia e della cultura di Israele in un periodo storico in cui esistevano regni e imperi e in cui si giustificava la presenza del male in modi molto diversi da oggi. Israele è un popolo unico e antichissimo che certamente merita una posizione di rilievo nel mondo presente e futuro. Israele sta vivendo adesso la sua era messianica e i cristiani, dopo duemila anni, attendono ancora l'arrivo di un dio minore dal cielo, figura mutuata da un popolo e una cultura a cui non appartengono.

Riguardo alla concezione messianica di Gesù presente nelle Scritture Greche, oltre al problema di non conformità dell'esperienza di Gesù descritta nei Vangeli con il Tanach, si pone un problema di ordine logico che a mio avviso è insormontabile. Partiamo da alcuni presupposti biblici:

- Dio è l'Unico Dio (Is 45:5-6)
- Dio è trascendente (2Cr 6:18)
- Gesù è il Messia in virtù della risurrezione (che è l'unica prova)
- Gesù è stato elevato in Cielo presso Dio
- Gesù è stato dotato da Dio di ogni potere in cielo e in terra.

Se un uomo è risorto e ora risiede al cospetto di Dio, avendo ricevuto da Lui poteri divini, ne risulta che:

- Gesù è un dio minore, perché ha superato l'umanità carnale ricevendo poteri divini ma non è Dio che glieli ha dati
- Dio non è l'Unico dio
- Dio non è trascendente, ma risiede in un "luogo" dove risiede anche il Gesù risorto, dunque è soggetto allo spazio-tempo che Lui stesso ha creato e quindi fa parte della Sua stessa creazione.
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francesco.ragazzi
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Re: ANTICRISTO OGGI

Messaggio da francesco.ragazzi »

Chi è Gesù ???

Tratto da una trattazione semplice di una persona semplice :

"... Facciamo una ricerca nel vangelo più antico, che è il vangelo di Marco, che in maniera molto più
rude e vivace degli altri evangelisti perché per motivi di convenienza, per motivi di
relazione pacifica, hanno dovuto un po’ attenuare o smorzare certe frasi, certi
insegnamenti di Gesù, certe sue posizioni, il vangelo di Marco, no! è l’unico vangelo
in cui chiaramente si ha l’accusa di pazzia da parte di Gesù e il tentativo di
rapimento da parte del clan famigliare; madre compresa. Questo nella Chiesa
primitiva creava sconcerto, ma come la Madonna …? La Madonna credeva che il
figlio era diventato matto ed è andata a rapirlo; oppure una frase che adesso
vedremo nella quale l’evangelista commenta: <… dichiarava puri tutti gli alimenti…>
ma se dichiara puri tutti gli alimenti è in contraddizione con la bibbia la parola di Dio,
il libro del Levitico dove c’è un intero capitolo di alimenti puri o no!
Allora andiamo nel vangelo di Marco e fin dall’inizio dal primo incontro o meglio il
primo scontro che c’è tra Gesù e l’Istituzione. Gesù e l’Istituzione Religiosa non si
sopportano, l’uno esige l’eliminazione dell’altro, perché?
4
Per comprendere che cos’è l’Istituzione Religiosa, gli uomini della religione, sono
quelli che inventano come raggiungere Dio e come si raggiunge Dio? Attraverso
l’osservanza delle leggi, la pratica dei riti, l’osservanza di quanto comandato.
Quindi nell’Istituzione Religiosa viene insegnato come andare verso Dio, ma questo
di fatto causa che molti non ci riescono a seguirlo e molti addirittura rimangono
fuori, Gesù ha fatto l’incontrario Lui non è venuto a portare gli uomini
verso Dio, ma Dio verso gli uomini. Gli uomini verso Dio li si portano attraverso una
dottrina ma la dottrina nel momento stesso che è emanata è già vecchia, deve
essere poi tradotta, interpretata, e non tutti la possono accogliere.
Gesù non è venuto a insegnare agli uomini una nuova dottrina, ma è venuto a
portare Dio agli uomini e come si porta Dio agli uomini? Attraverso la tenerezza,
attraverso l’amore e l’amore, una carezza non a bisogno di essere tradotta o
interpretata una carezza la capiscono tutti.
Allora fin dal primo momento l’evangelista ci dice che ogni qualvolta Gesù si trova
ad avere che fare con l’istituzione religiosa è una situazione di conflitto.
Leggiamo già nel primo capitolo, quindi all’inizio del vangelo di Marco 1,21 che
Gesù va a Cafarnao questa città di frontiera, di sabato, nella sinagoga, e l’evangelista
dice: …si mise ad insegnare. Gesù ogni volta che partecipa al rito sinagogale o nel
Tempio non partecipa al culto che Lui non riconosce, perché il culto è quello che
l’uomo deve fare verso Dio invece Lui è venuto a proporre quello che Dio fa verso gli
uomini, ma Gesù si mise ad insegnare e cosa insegna? L’esatto contrario di quello
che veniva insegnato nella sinagoga. Nella sinagoga veniva insegnata la dottrina
tradizionale, quella tratta dalla sacra Scrittura, ed era tutta una serie di obblighi, di
osservanze e soprattutto una minaccia continua dell’azione divina, un Dio che era
pronto a premiare i pochi buoni ma a castigare i malvagi.
Il messaggio di Gesù su questo smonta le radici stesse dell’impianto della religione.
Come si fa a sottomettere le persone e far sì che obbediscano a delle leggi
strampalate, a delle leggi che non hanno ne capo ne coda, attraverso la paura? la
religione si impone attraverso il terrorismo religioso.
Pensate noi cattolici e adesso per fortuna ci stiamo un po’ sollevando ma
generazioni e generazioni hanno creduto all’inferno, ma vi rendete conto? Una
condanna eterna, per tutta l’eternità. Oggi che la civiltà è avanzata si comprende
che una condanna per tutta la vita, l’ergastolo è anche troppo perché altrimenti non
è più una pena rieducativa ma diventa una vendetta, eppure a Dio abbiamo
attribuito quello che nessuna persona disumana sulla terra può fare, una pena per
tutta l’eternità, perché questo? Perché bisogna mettere paura alle persone. Perché
5
non puoi proporre il vangelo a persone che sono obbligate a viverlo, ma li devi
sottomettere attraverso il terrorismo religioso e la formula del terrorismo religioso
era il castigo da parte di Dio.
Quindi l’insegnamento che veniva fatto nella sinagoga era che Dio premia i buoni
ma castiga i malvagi. Arriva Gesù dice: è falso, non è vero, Dio non premia i buoni
ma neanche castiga i malvagi e Gesù non lo fa con argomenti teologici difficili,
filosofici, ma con argomenti che tutti potevano comprendere e diceva: avete visto
oggi che giornata di sole? Guardate che giornata? Cosa fa il sole? Illumina e riscalda
tutti quanti, non è che illumina le persone per bene e quelle là non le illumina, e se
domani dovesse piovere cosa fa la pioggia? Bagna soltanto l’orticello della persona
pia, devota? La pioggia bagna tutti quanti, buoni e cattivi e così è Dio! Dio è amore e
si rivolge a tutti poi sta alle persone accoglierlo o no. Quindi Dio non premia e non
castiga le persone. Scrive l’evangelista; …erano stupiti del suo insegnamento, non si
era mai sentito dire? Ma come ci hanno insegnato che bisogna obbedire a Dio, che
se non obbediamo commettiamo peccato, che c’è tutta una serie di azioni che ci
rendono in peccato e che se pecchiamo meritiamo i suoi castighi.
Ve lo ricordate prima del Concilio Vaticano quando ci si andava a confessare no
che non ci si vada più, certo c’è ancora chi ci va, quando veniva imposta
quell’orrenda orazione dal titolo “atto di dolore”; ma ve lo ricordate? Dove c’era
scritto: perché ho meritato i vostri castighi; era una bestemmia meritate i vostri
castighi? Vedete se dico queste cose è importante perché accennava Nino ad una
situazione di malattia che ho vissuto e ho toccato con mano quanto un
insegnamento religioso o spirituale errato possa incidere negativamente oggi nella
vita delle persone. Quando sopraggiunge il male, un male improvviso quasi tutte le
persone sopraggiunge l’interrogativo <che cosa ho fatto per meritare questo, il
Signore mi ha castigato>, perché ce l’abbiamo nel DNA questa idea di un Dio che
castiga e questa è una bestemmia; Dio non castiga, Dio è amore sta alle persone
accogliere o no quest’amore.
Allora Gesù si mise ad insegnare ed erano stupiti da suo insegnamento perché
insegnava loro come uno che ha autorità e avere autorità significa avere il mandato
da parte di Dio e non come gli scribi. Chi sono gli scribi? Gli scribi erano laici che
dopo un intero percorso che durava tutta la vita, all’età ormai veneranda per quel
tempo di 40 anni ricevevano attraverso l’imposizione delle mani la trasmissione
dello spirito di Mosè e da quel momento erano gli unici interpreti della parola di Dio.
Avevano una importanza straordinaria, addirittura quando c’era un conflitto tra la
sentenza di uno scriba e un versetto della bibbia bisognava credere allo scriba,
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perché erano gli interpreti ufficiali e autentici della Scrittura ed erano gli unici ad
avere il mandato divino. La gente appena sente parlare Gesù dice: oh! questo sì che
ha il mandato divino non i nostri scribi. Ebbene appena c’è questa reazione allora
l’uomo che era nella sinagoga posseduto da uno spirito impuro si mise a gridare;
ecco l’effetto della sinagoga, ecco frequentare i luoghi religiosi!!.
I luoghi religiosi sono a rischio, sono pericolosi, è il luogo dove c’è lo spirito
impuro; cos’è lo spirito impuro? Spirito è una forza, quando questa forza viene da
Dio si chiama “santo; Spirito Santo”, non soltanto per la sua qualità ma per la sua
attività di santificare la persona che viene allontanata dal male e vive nel bene;
quando viene da realtà contrarie a Dio si chiama “impura” perché ti trattiene nel
buio, ti trattiene nelle tenebre e ti impedisce di scorgere la vita, la luce che Dio
emana.
Quello che l’evangelista sta denunciando è tremendo, attenzione questo
personaggio che rappresenta gli altri presenti nella sinagoga ha lo spirito impuro
perché ha dato adesione acritica all’insegnamento degli scribi.
L’insegnamento degli scribi non solo non permetteva la comunione con Dio, ma
era quello che lo impediva. Allora questo non ne può più si mise a gridare: che centri
con noi Gesù nazareno sei venuto a rovinarci? Com’è possibile che questa persona
singola parli al plurale? E perché dice sei venuto a rovinarci? Chi è che Gesù sta
rovinando? Gesù con il suo insegnamento sta rovinando la reputazione degli scribi,
allora chi è questa persona con lo spirito impuro? È la persona che da sempre ha
creduto ciecamente a quanto gli veniva insegnato, appena sente Gesù con qualcosa
di diverso che lo turba come un terremoto prende le difese di chi gli ha insegnato la
religione. Sei venuto a rovinarci?: io so chi tu sei: il Santo di Dio; Gesù lo sgridò: taci,
esci da quest’uomo e lo spirito immondo straziandolo e gridando forte uscì da lui.
Perché straziandolo? Perché, e molte persone lo hanno sperimentato, è uno strazio
arrivare ad un certo punto della propria esistenza dover riconoscere che quello che
ci avevano insegnato nella religione non solo non veniva da Dio ma addirittura gli
era contrario, è uno strazio, qualcosa di lacerante, ci si sente ingannati, ma come?
Che cosa ci hanno insegnato? Cosa ci hanno fatto credere? Quindi l’evangelista
riflette l’esperienza di queste persone e la conclusione: tutti furono presi da timore
tanto che si chiedevano a vicenda: che è mai questo? Una dottrina nuova; per nuova
l’evangelista adopera un termine greco che non indica nuovo aggiunto nel tempo,
ma di una qualità che sostituisce tutto il resto; insegnata con autorità.
Quindi la gente ha riconosciuto nell’insegnamento di Gesù l’autorità che gli veniva
da Dio. Quindi la prima volta che Gesù è entrato nella sinagoga subito c’è stato lo
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scontro con gli scribi, la seconda volta addirittura cercheranno di ammazzarlo
perché Gesù ha curato una persona nel giorno di sabato, e la terza, oggi se avete
partecipato all’Eucarestia è quella del vangelo di oggi a Nazareth nella sua patria non
gli credono, perché la gente tra l’autorità di Gesù e quella degli scribi crede a quella
degli scribi.
Andando avanti l’evangelista mette al primo posto un episodio. E’ da tener
presente che i vangeli non ci raccontano dei fatti, ma delle verità, loro non sono
interessati alla storia ma alla teologia, quindi sono episodi nei quali ognuno di noi
che vive la stessa situazione ci si può identificare; ebbene quest’episodio è quello del
lebbroso. È un episodio importantissimo che se compreso può portare veramente
tanta libertà in tante persone.
Scrive l’evangelista al cap. 1 del suo vangelo Marco versetto 40) ….venne a Lui un
lebbroso. Il lebbroso non era considerato un ammalato, non suscitava nessuna
compassione, nessuna pietà; la lebbra era un castigo inviato da Dio, ecco che di
nuovo ritorna... perché questa malattia era un castigo. Perché a quel tempo come si
faceva a comprendere il perché della malattia? Allora per discolpare Dio come
autore della malattia si incolpava l’uomo, l’uomo peccatore che riceve un castigo da
Dio. Uno dei castighi di Dio, tremendo, era quello della lebbra. Quello dalla lebbra
era veramente un castigo tremendo perché la persona lebbrosa perdeva tutto,
doveva vivere fuori dai centri abitati, quindi perdeva la famiglia, il lavoro, gli amici,
perdeva la dignità. ll lebbroso è anonimo. Anonimo significa che è un personaggio
nel quale tutti coloro che vivono la stessa situazione ci si possono identificare, la
situazione del lebbroso è drammatica, perché? La religione dice: tu sei impuro!
Chi mi può salvare da questa impurità? Dio, allora vado da Dio? No! siccome sei
impuro non ti puoi rivolgere a Dio. È la perfidia diabolica della religione che è capace
di infliggere sofferenze tremende alle persone. Tu per la tua situazione, per la tua
condizione, per la tua situazione di vita sei impuro, oggi si dice in peccato, l’unico
che ti può liberare da questo peccato è Dio ma tu siccome sei impuro non ti puoi
rivolgere a Dio; è la disperazione totale.
Che cosa fa questo lebbroso? Venne a Lui, fa una trasgressione tremenda perché il
lebbroso non poteva avvicinare le persone. Quando, e lo prescrive la bibbia, quando
un lebbroso da lontano vedeva un altro individuo doveva gridare: “impuro, impuro”
per allontanarsi ed ecco che questo lebbroso, ma non gli basta essere castigato da
Dio? Continua a trasgredire la legge e si avvicina a Gesù e lo supplicava in ginocchio,
perché non sa mica come sarà la reazione di Gesù, ha sentito parlare di Gesù, ha
sentito il suo insegnamento, ha sentito la novità di un Dio che non ama gli uomini
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per i loro meriti ma per i loro bisogni e quindi pensa chissà se questo è valido per
me? E gli chiede: se vuoi, non è sicuro, quindi ci prova se vuoi, puoi guarirmi.
Qual è stata la reazione di Gesù? Questo lebbroso era persona impura, Gesù è un
uomo di Dio, avrebbe dovuto cacciare via, mandare via questa persona che si è
avvicinata a Lui con il rischio di infettarlo, di renderlo impuro, scrive l’evangelista:
Gesù mosso a compassione; la compassione è un atteggiamento divino con il quale
si comunica vita a chi vita non c’è l’ha, però l’evangelista ci crea suspense; quando
leggiamo i vangeli per gustarlo nella sua pienezza mettiamoci nei panni dei primi
lettori, dei primi ascoltatori, perché qui l’evangelista dice: stese la mano…, stendere
la mano è un azione tecnica con la quale nell’AT si indica la punizione di Dio o di
Mosè sopra i peccatori e sopra i nemici.
Allora uno che non sa come va a finire, Gesù stende la mano cioè lo fulmina questo
lebbroso, sei peccatore castigato da Dio e continui ancora a disobbedire la legge
avvicinandoti a me. Stende la mano, invece scrive l’evangelista …lo toccò e gli disse:
lo voglio, guarisci. Crolla tutta la teologia lo voglio, la volontà di Dio era la
guarigione, la volontà di Dio era che questa persona stesse bene, quindi Gesù non lo
rimprovera, non gli rinfaccia le sue trasgressioni. Subito la lebbra scomparve ed egli
guarì.
Che cosa ha fatto questo lebbroso per meritare la guarigione? Nulla! Ed ecco che
l’evangelista ci mostra quello che sarà il filo conduttore di tutto il vangelo e che
ancora vedo che si stenta da parte di noi credenti di comprendere: che Dio non
dirige il suo amore a quelli che lo meritano ma a quelli che ne hanno bisogno. Se Dio
distribuisce il suo amore a quanti pensano di meritarlo, quanti possono essere sicuri
di meritare quest’amore? Solo pochi, ma se Dio il suo amore lo estende alle persone
non perché lo meritano ma perché ne hanno bisogno, ecco quindi che tutti quanti
siamo bisognosi.
Qui c’è un altro pezzo della teologia che cade, perché? La religione, l’abbiamo
accennato prima insegnava che l’uomo impuro deve purificarsi per essere degno di
accogliere il Signore, qui succede il contrario non è vero che l’uomo deve purificarsi
per accogliere il Signore ma accogliere il Signore è quello che purifica l’uomo. Lo
vedremo dopo in un episodio simile dove è protagonista una donna. Quante
persone alle quali la religione ha detto che sono impure, sono in peccato, non osano
avvicinarsi al Signore perché pensano di commettere peccato o un sacrilegio, ecco il
messaggio per loro, non è vero che occorre purificarsi per accogliere il Signore ma
accogliere il Signore è quello che purifica.
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Poi sembra che Gesù improvvisamente cambi umore, cambi carattere, perché? Lo
ha toccato, lo ha guarito, … e sgridandolo severamente; perché lo ha sgridato? In
caso lo doveva sgridare prima, perché lo ha sgridato? Qual è il rimprovero che Gesù
ha fatto? Ma come hai fatto a credere di essere impuro, ma chi ti ha fatto credere di
essere lontano da Dio, ma come hai potuto pensare una cosa del genere; ecco il
rimprovero di Gesù e poi gli dice di fare una prova.
Adesso guarda non dire niente a nessuno, presentati al sacerdote e offri per la tua
purificazione quello che Mosè ha ordinato. A quel tempo sotto il nome di lebbra
andava qualunque malattia della pelle, ma da certe malattie si poteva guarire allora
per essere riammessi nel contesto sociale bisognava andare dai sacerdoti che ti
esaminava e lì, dietro il pagamento di due agnelli, si otteneva una sorta di certificato
d’igiene per poter essere riammessi. Allora Gesù alla persona che ha guarito che
cacciò fuori, da dove? non è detto che sia un ambiente, è l’insegnamento religioso è
frequentando la sinagoga che ti hanno fatto credere del Dio che punisce, che
castiga, è da lì che ti devi liberare e adesso fai la differenza io ti ho purificato guarito
gratuitamente, vai dai sacerdoti. Guarda che cosa vogliono in cambio. Loro vendono
l’amore di Dio e l’amore di Dio quando viene venduto si chiama prostituzione. Ma
quello allontanatosi cominciò a proclamare e divulgare il fatto al punto che Gesù non
poteva più entrare pubblicamente in una città.
Il primo predicatore che abbiamo nei vangeli è una persona impura; che cos’è che
predica? Cos’è che annuncia? Che non è vero che Dio castiga le persone, non è vero
che Dio allontana le persone impure, ma l’amore di Dio è per tutti.
Poi c’è un altro episodio e già subito la sentenza di morte per Gesù; l’episodio lo
conoscete è quello del paralitico che portano a Gesù e Gesù vedendolo dice: Gesù
vista la loro fede disse al paralitico; figlio ti sono rimessi i tuoi peccati. Gesù vedendo
la fede dei portatori del paralitico dice al paralitico che i suoi peccati sono
completamente cancellati...ma Erano seduti là alcuni scribi che pensavano in cuor
loro; perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio
solo. Bestemmia significa che è passibile di pena di morte, attenzione!
Il problema non è teologico, spirituale, ma è economico, perché Gesù incomincia a
infiltrare nella gente un pensiero, una teologia che se prende credito nella gente è la
fine del sistema economico sul quale si reggeva l’Istituzione Religiosa. Su che cosa si
reggeva l’Istituzione Religiosa? i libri della bibbia hanno tutta una serie di
prescrizioni che prevedono quello che è puro e quello che è impuro e che cosa
bisogna offrire al Tempio per ottenere la propria purificazione. Il perdono dei
peccati a quel tempo non avveniva attraverso la modica cifra di tre pater, tre ave e
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tra gloria ma ci voleva tre capre, due galline, o un piccione, e il Tempio viveva di
queste cose.
C’è il profeta Osea che ha una parola di Dio che è tremenda, dice ed è Dio stesso che
parla, dice: questi sacerdoti sono avidi del peccato del mio popolo; cosa significa? È
vero che dicono il peccato, non peccate; non peccate; ma in cuor loro sperano che
voi pecchiate sempre di più perché più voi peccate più loro ingrassano, perché il
peccato veniva perdonato attraverso una offerta di animali o offerta di denaro.
Il fatto che gli scribi accusano Gesù di essere bestemmiatore non è tanto un
problema teologico, ma è un problema economico, se Gesù perdona le persone
senza esigere che vadano al Tempio a portare un sacrificio di penitenza, è la fine, già
Gesù poi lo farà con il suo insegnamento dirà perdonate e sarete perdonati, come?
Perdonate e sarete perdonati! Ma non dobbiamo andare al tempio dal sacerdote a
dirgli qual è il peccato e lui ci dice qual è la penitenza? Macché! quello fa parte della
religione che vi sfrutta, vi domina, perdona e sarai perdonato. Questo causa una
emorragia se la gente prende sul serio l’insegnamento di Gesù è il crollo delle
offerte nel tempio, basta immaginare che cosa può succedere se la gente avesse
preso sul serio l’insegnamento di Gesù. Qui siamo al capitolo secondo e Gesù viene
accusato di essere un bestemmiatore perché va a toccare i nervi portanti
dell’Istituzione Religiosa
Poi Gesù fa qualcosa che pregiudicherà il suo gruppo, dice: uscì di nuovo lungo il
mare e nel passare vide Levi il figlio di Alfeo seduto al banco delle imposte, era una
persona, il pubblicano, più impura che ci poteva essere. E il Signore Gesù lo chiama e
gli dice di mettersi al suo seguito e cosa ha fatto? Come ringraziamento per
festeggiare l’avvenimento fanno un pranzo insieme. Per comprendere la reazione
negativa delle persone spirituali bisogna rifarsi all’uso di mangiare di quel tempo, si
mangiava nei pranzi festivi in un grande piatto circolare dove tutti mettevano la
mano. Per questo bisognava stare attenti a chi invitare, conoscete l’espressione
forse oggi un po’ in fuori uso per indicare una persona per la troppa famigliarità che
si prendeva una volta si diceva: hai mangiato mai nel mio piatto?
Veniva da questo fatto quindi si mangiava soltanto con persone delle quali si era
certi, che si era sicuri; perché se tu che sei impuro metti la mano nel piatto tutto il
piatto diventa impuro e tutti quanti diventano impuri, infatti c’è questo pranzo e
allora gli scribi, eccoli di nuovo gli scribi, vedete il conflitto, vedendolo mangiare con
i peccatori e i pubblicani dicono ai suoi discepoli: come mai mangia e beve in
compagnia dei pubblicani e dei peccatori? Non osano rivolgersi a Gesù perché sanno
come va a finire, ma ai discepoli, insinuano il dubbio, ma che razza di Maestro
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seguite? Non vedete che facendovi mangiare con delle persone impure vi rende tutti
quanti impuri? Allora Gesù risponde: … non sono i sani che hanno bisogno del
medico ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti ma i peccatori. Parole che
sembrano come non pronunciate da Gesù, perché questo? Perché la religione ha
insegnato alle persone che erano impure, che erano in peccato, che non potevano
mangiare alla mensa del Signore, perché? Perché sei in peccato.
Allora Gesù anche qui non fa un ragionamento arzigogolato, filosofico, teologico,
ma si rifà all’esperienza comune. Quand’è che uno chiama il medico? Quando sta
male! Hai visto mai che uno che sta male dice: quando viene il medico? No! sto male
non lo posso ricevere. E quand’è che lo ricevi? quando stai male; oppure se avete
una persona malata in casa tornando gli dici: hai preso la medicina? No! perché sto
male. E quando la prendi quando stai bene? Allora Gesù fa capire la contraddizione
a questi scribi, a questi farisei, a questa teologia, che impedisce all’uomo bisognoso
di accogliere il Signore nel momento del bisogno. Allora questo è un altro passo in
avanti dove Gesù ci sta indicando qualcosa di importante, non è vero che l’uomo
deve purificarsi per mangiare alla sua cena, ma mangiare la sua cena è quello che
lo purifica.
Vedete siamo appena al capitolo secondo e come già c’è un respiro, un sollievo,
una boccata d’aria; ma come? mi hanno insegnato che non potevo avvicinarmi per
la mia situazione, per la mia condizione, per il mio comportamento, no! non è vero
non è che ti devi purificare per avvicinarti al Signore, ma avvicinati al Signore ed è
quello che ti purifica. Poi c’è Gesù che trasgredisce il sabato e c’è già la decisione di
ammazzarlo, ma andiamo avanti perché il tempo ci vola, e arriviamo al momento
drammatico del terzo capitolo.
Arrivano gli scribi, si muovono da Gerusalemme ed emettono la sentenza: attenti
gente è vero che Gesù vi libera, è vero che Gesù guarisce, ma lo fa per infettarvi
ancora di più perché lo fa in nome di belzebù. Ed ecco la reazione drammatica che
dicevo prima e soltanto Marco nella sua crudezza riporta.
Mc. 3,20) Entrò in casa e si radunò attorno a Lui molta folla, al punto che non
potevano prendere per mangiare.
21)Allora i suoi [famigliari] sentito questo, uscirono
per andare a prenderlo perché dicevano: è matto. Il clan famigliare di Gesù non
crede che Gesù sia un bestemmiatore, lo conoscono, non credono che Gesù sia uno
contro Dio, ma senz’altro è andato fuori di testa. Gesù ha trasgredito il
comandamento più importante; il comandamento del sabato non era un
comandamento come gli altri, i rabbini si chiedevano: qual è il comandamento più
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importante? Quello che anche Dio osserva e qual è il comandamento che Dio
osserva? Il riposo del sabato.
Nel giorno di sabato erano proibiti di compiere 39 lavori, suddivisi a loro volta
ognuno per altri 39 lavori, per un totale di ben 1521 azioni proibite da fare il giorno
di sabato e tra queste c’era visitare gli ammalati e curare i malati; ebbene Gesù ha
curato un malato in sinagoga, pubblicamente, proprio il giorno di sabato. Oh
benedetto Cristo non potevi aspettare il giorno dopo che era contento lo stesso?
Gesù tutte le volte che si è trovato in conflitto tra l’osservanza della legge divina e il
bene concreto dell’uomo non ha avuto mai esitazioni, ha scelto sempre subito,
immediatamente il bene dell’uomo. Facendo il bene dell’uomo si è certi di fare la
volontà di Dio; troppo spesso per far osservare la legge di Dio si è fatto soffrire
l’uomo. Quindi c’è stata questa sentenza, allora i suoi dicono è matto e lo vanno a
prendere. Qui c’è un momento drammatico che l’evangelista riporta;
Mc. 3,31) Giunsero sua madre e i suoi fratelli, anche la madre di Gesù; e stando
fuori, lo mandarono a chiamare. Gesù è circondato da una folla e il vocabolo
adoperato dall’evangelista indica che è una folla mista, cioè è tutta questa gente che
era ai margini della religione, che finalmente per la prima volta in vita loro hanno
sentito una carezza da parte di Dio e non le botte, hanno sentito l’amore e non i
castighi, hanno sentito il perdono. Allora tutta questa gente lo segue, arriva il
gruppo di Gesù e si blocca, loro sono gente con una reputazione mica volete che si
mescoli con tutta questa gentaglia, allora stando fuori lo mandano a chiamare.
Infatti scrive l’evangelista che 32)tutt’attorno era seduta la folla, e gli dissero: <Ecco,
tua madre e i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano>. La risposta di Gesù
è tremenda, proviamo ad immaginare concretamente l’episodio, c’è il gruppo il clan
famigliare di Gesù che vede una folla come questa e non vogliono mescolarsi, e da
fuori mandano a dire a Gesù guarda che c’è tua madre e i tuoi fratelli la fuori che ti
cercano e la risposta di Gesù 33) Egli rispose loro:< chi è mia madre e chi sono i miei
fratelli?>. Cioè quelli la fuori? Quelli che si vergognano di me? Del matto di casa?
E scrive l’evangelista: 34)E girando lo sguardo su quelli che gli stavano attorno, quindi
non vede la madre, i fratelli e le sorelle che sono fuori, ma vede la gente che ha
accanto, vede gli emarginati della religione, vede gli impuri, vede i miscredenti,
guardando quelli Gesù dice: <Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli! E continua; 35)
Chi compie la volontà di Dio costui è mio fratello, sorella e madre>.
È un momento drammatico, che fare? Il clan famigliare la scelta la fa, abbandona
Gesù al suo destino, la madre no! la madre, sappiamo dagli altri vangeli che compie
una scelta drammatica perché si mette con le altre donne al seguito di Gesù ma a
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quel tempo una donna al di fuori del clan famigliare non era concepibile, o meglio,
erano soltanto le prostitute che lo facevano. Quindi Maria la madre di Gesù accetta
di andare incontro al disonore per non abbandonare il figlio e seguirlo e diventarne
la discepola.
Andiamo avanti, altro episodio importante che esaminiamo ed è l’equivalente del
lebbroso ma con una giunta in più, lo conoscete tutti è l’episodio della emorroissa, è
una donna che da anni ha delle perdite continue di sangue e secondo il libro del
Levitico è impura. La situazione è drammatica: se non è sposata nessuno la sposa, se
è sposata non può avere rapporti col marito, quindi è condannata alla sterilità; la
perdita del sangue significa la perdita della vita.
Non c’è speranza per lei e ancora di nuovo una donna anonima, espressione di
quelle persone che vivono situazioni dalle quali non c’è rimedio, situazioni che si è
trovata a vivere, ebbene ha sentito anche lei parlare di Gesù però mentre il lebbroso
ha avuto il coraggio di avvicinarlo, lei no! E’ impura come il lebbroso, se avvicina la
persona e lo tocca pubblicamente può essere eliminata, può essere uccisa, ma
soprattutto è donna, la donna nella sua condizione era considerata sempre impura,
allora cosa fa? Di nascosto va dietro Gesù prende e tocca il mantello.
Immediatamente appena lo tocca sente il flusso del sangue che si è guarito. Allora
Gesù la cerca, Gesù cerca di individuare chi è questa donna e sentite questo
fantastico insegnamento del vangelo Mc. 5,33) La donna impaurita e tremante,
perché impaurita e tremante?
Perché ha trasgredito, non sa mica come sarà la reazione di Gesù … ma come ti sei
permessa te sozzona con quella malattia impura toccare me, rendendo impuro
anche me! Quindi si aspetta un rimprovero, sapendo quello che era accaduto, venne,
gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
34)Gesù rispose <figlia, la tratta con profonda delicatezza, poi una parola che qui non
ci aspetteremo, questa donna ha commesso un sacrilegio, perché lei impura non
può toccare un uomo, in quelle condizioni Ebbene quello che agli occhi della
religione è un sacrilegio agli occhi di Gesù, sentite: la tua fede ti ha salvata. Fede!
Ma siamo matti? Ha trasgredito la legge divina, ha trasgredito la legge di Dio e tu
chiami “fede”? quello che agli occhi della religione era considerata un sacrilegio, agli
occhi di Gesù è fede! Ancora una volta ritorna il motivo conduttore del vangelo, non
è vero che ti devi purificare per accogliere il Signore ma accogli il Signore che è
quello che ti purifica.
Arriviamo all’ultimo brano possibile da fare per il tempo che abbiamo, al cap. 7 di
Marco, un capitolo drammatico perché al termine di questo Gesù deve scappare
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all’estero, ricordate all’inizio dicevo: ma come ha fatto Gesù a campare così tanto,
perché quando vedeva situazioni di pericolo se la svignava, qui ne ha combinata una
grossa, il cap. 7 del vangelo di Mc. e scrive l’evangelista:
Mc. 7,5)…. i farisei e scribi lo interrogarono: <perché i tuoi discepoli non si
comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono il cibo con le mani
immonde?>. Prima di mangiare bisognava compiere il rituale del lavaggio delle mani,
che non era un fatto igienico, ma un fatto religioso. Era prevista la quantità d’acqua,
le modalità di versarla, bisognava versarla sulla mano eliminando anelli, braccialetti;
l’acqua dove scorrere dall’alto fino al polso, poi con la mano pulita si versava
sull’altra ed era tutto un rituale ed era obbligatorio prima di prendere il cibo,
perché? Se tu con le mani impure prendi un cibo e lo metti in bocca diventi impuro.
Allora Gesù ed è importante questo vederlo nei vangeli, tutte le volte in cui ci sono
dei pranzi, pensate anche la condivisione dei pani, non impone mai il lavaggio rituale
delle mani, perché?
Di nuovo il solito motivo, insisto fino alla noia, non è vero che ti devi purificare per
mangiare il pane che è Gesù, ma mangia questo pane che è quello che ti purifica, ma
questo le persone religiose non lo possono capire, e si rivoltano contro Gesù; 5)
…<Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi ma
prendono cibo con mani immonde?>.
6)Ed egli rispose loro: < Bene ha profetato Isaia
di voi, sembra quasi che si aspettino un complimento Gesù dice: bene ha profetato
Isaia di voi, ipocriti; il termine “ipocrita” nella lingua greca non ha il significato
morale che poi acquisterà, ipocrita era l'attore di teatro che recitava non con il suo
volto, ma aveva una maschera; nella commedia del tempo ogni personaggio aveva
una maschera che lo caratterizzava, c’era il buono e il malvagio, il semplice e il
saggio, ognuno aveva una maschera.
Allora Gesù a questi osservanti della religione gli dice che sono ipocriti e lo fa
citando Isaia 29, cosa aveva scritto? <… questo popolo mi onora con le labbra ma il
suo cuore è lontano da me, invano essi mi rendono culto insegnando dottrine che
sono precetti di uomini> quello che Gesù ci sta dicendo, attenzione guardate che
nella religione ci hanno fatto credere come provenienti da Dio tante cose che non
avevano nulla a che fare con Dio, nulla! Però lo fanno credere e insistono, poi arriva
un certo momento, eh...ci siamo sbagliati, quindi Gesù ci invita a discernere quello
che viene da Dio e quello che viene dagli uomini.
Poi Gesù dice: 8)<Trascurando il comandamento di Dio osservate la tradizione degli
uomini >. Hanno impiantato tutta una tradizione di rituali, di gesti, e questo ha
messo in disparte il comandamento di Dio e continua Gesù: 9)… <Siete veramente
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abili nell’eludere il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione>. E di
nuovo mette il dito nella piaga, mette il dito in quello che è il vero dio della
religione, cioè il denaro, l’interesse, la convenienza e Gesù fa quest’esempio;
10)Mosè disse: Onora tuo padre e tua madre; onorare il padre e la madre non ha il
significato proprio del rispettare i genitori, non è questo.
A quel tempo non esistevano mica le pensioni allora era obbligo del primogenito
maschio mantenere dignitosamente i propri genitori anziani; mantenerli
decorosamente significava onorarli, invece facendoli stare nei disagi, nella povertà
era disonorarli. Onora tuo padre e tua madre e chi maledice il padre o la madre sia
messo a morte. Maledice non nel senso che li manda a quel paese, ma chi li fa stare
nella miseria, ed ecco Gesù 11) Voi invece dicendo, se uno dichiara al padre o alla
madre è “korbàn” cioè offerta sacra 12)quello che ti sarebbe dovuto da me non gli
permettete più di fare nulla per il padre e la madre, 13)annullando così la parola di
Dio con la tradizione che avete tramandato. E di cose simili ne fate molte.
Cosa avevano fatto questa gentaglia in nome di Dio? Questi scribi e farisei
avvicinavano le persone e magari gli chiedevano: come sta babbo? Eh sta benino!
Campa eh! E mamma? Anche mamma sta bene; certo mantenerli costa! Guarda se
tu una parte di quello che pensi che dovrà servire per mantenerli, una piccola parte
la offri al Tempio, tradotto: nelle nostre tasche, da quel momento non hai più
l’obbligo di mantenere i tuoi genitori ...e capirai? È un cambio favorevole, figuratevi
andavano a toccare l’egoismo delle persone. Quindi se io do una offerta al Tempio
non devo più mantenere babbo e mamma? No! sei a posto. È più importante
l’amore a Dio o l’amore al prossimo? L’amore a Dio, quindi onora Dio e disonora i
tuoi genitori.
Allora Gesù mette il dito sulla piaga dicendo: annullando così la parola di Dio con la
tradizione che avete tramandato voi e di cose simili ne fate molte.
Per interesse la casta sacerdotale al potere ha annullato la parola di Dio, ma qui
adesso Gesù esagera, al termine di quello che dirà dovrà scappare via. 14)Chiamata di
nuovo la folla, l’argomento è troppo importante perché rimanga così, allora Gesù
chiama la gente perché tutti lo devono sapere; …< ascoltatemi tutti e intendete
bene! 15)Non c’è nulla fuori dell’uomo che entrando in lui possa contaminarlo. Sono
invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo > . Gesù sta dicendo qualcosa di
nuovo, di incomprensibile, non è quello che mangi che determina il proprio rapporto
con Dio, ma quello che esce. 17)Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i
discepoli lo interrogarono sul significato (attenzione) di quella parabola. Ma che
parabola? Gesù non ha detto nessuna parabola, i discepoli non è che non hanno
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capito, hanno capito, finché Gesù ha toccato le tradizioni sono d’accordo, ma qui
Gesù sta toccando la parola di Dio, la bibbia, e hanno capito per questo credono che
sia una parabola. 18)Allora disse loro: < Siete anche voi così privi d’intelletto?; vedete
la sottomissione alla religione come può privare le persone della capacità di
ragionare.
Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo, dal di fuori non può contaminarlo,
19)perché non entra nel cuore, ma nel ventre e Gesù più brutale non poteva essere, e
va a finire nella fogna?>. Gesù è chiaro ma non è il cibo che mangi che determina il
rapporto con Dio? È quello che dal di dentro ti esce e sottolinea l’evangelista e
soltanto Marco ha questo commento; Dichiarava così mondi cioè puri tutti gli
alimenti. La spara grossa eh? Puri tutti gli alimenti? Ma allora la bibbia? Ma la bibbia
non è parola di Dio? Non esprime la volontà di Dio? Ma nel libro del Levitico non c’è
tutto un capitolo in cui si elenca quello che posso mangiare e quello che è proibito
perché è impuro? Come fai a dire Gesù che tutti gli alimenti sono puri? Se Gesù
dichiara puri tutti gli alimenti è sbagliato o falso quello che c’è scritto nel capitolo del
libro del Levitico? Non può essere falsa la parola di Dio? Può essere sbagliata la
bibbia? Perché attenzione se incominciamo a dire: beh questo è sbagliato, questo è
falso, togli questo, togli quest’altro c’è rischio che crolli tutto, quindi Gesù
veramente l'ha detta grossa.
Per Gesù quelle prescrizioni contenute nel libro del Levitico non hanno origine
divina, sono frutto di tradizioni, di superstizioni, di tabù del popolo che sono state
contrabbandate come origine divina, ma non hanno nulla a che fare con Dio. Così
dichiarava puri tutti gli alimenti.
Allora Gesù soggiunse e questo è importante quello che rende impuro l'uomo e
dice 20)Ciò che esce dall’uomo questo sì contamina l’uomo, 21)dal di dentro infatti dal
cuore dell’uomo, escono e qui c’è una serie di 12 comportamenti, nessuno dei quali
riguarda la relazione con Dio. Quello che ti rende impuro, non è il rapporto che hai
con Dio, ma è la relazione che hai con gli altri, e le elenca Gesù: fornicazioni cioè
prostituzioni, furti, omicidi, 22)adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia,
invidia, calunnia, superbia, stoltezza.

23)Tutte queste cose vengono dal di dentro e contaminano l’uomo. Poi subito dopo
dice: 24)Partito di là, andò nelle regioni di Tiro e Sidone in Libano. Quindi scappa via
perché l’ha sparata grossa, ha messo un dubbio, un tarlo nelle persone: è possibile
che la bibbia sia sbagliata?
Allora vediamo un po’ qual è il criterio per interpretare il vangelo e l’AT. Ci sono
tante espressioni specialmente nell’AT sono veramente volontà di Dio? Sono parola
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di Dio? O sono frutto di tradizioni, attenzione perché se si prende tutto in blocco
come parola di Dio è più il danno che si può fare che il bene che ne viene fuori.
La Chiesa Cattolica a compiuto delle atrocità applicando alla lettera quella che
credeva essere la parola di Dio ma in realtà non lo era, pensate soltanto quante
migliaia, non si conosce il numero, di donne, sono state bruciate vive, arse,
condannate e credute streghe, perché nella bibbia c’è scritto: <brucerai la strega che
è in te>; lo dice la bibbia, la parola di Dio. Allora qual è il criterio per interpretare la
bibbia. La bibbia va letta con lo stesso spirito che l’ha ispirata, l’amore del Creatore
per le sue creature.
Allora l’amore del Creatore per le sue creature è il criterio interpretativo. Tutto
quello che nella bibbia Antico e Nuovo Testamento favorisce il bene, la libertà, la
felicità dell’uomo, viene da Dio; tutto quello che lo impedisce o l’ostacola non
viene da Dio. Quindi anche se c’è scritto allora bisogna avere questo criterio per
saper discernere anche se è scritto, fa parte sì del tesoro culturale, della storia
d’Israele, la storia della cristianità, ma non ha nulla a che fare con Dio.
Allora il criterio che troviamo in questo libro, lo accenniamo soltanto, avviene
nell’episodio della trasfigurazione di Gesù. Quando Gesù si manifesta con a fianco
Mosè e con a fianco Elia; chi sono Mosè ed Elia? Mosè è l’autore della Legge, che ha
imposto attraverso il terrorismo religioso, attraverso un bagno di sangue, ha
ammazzato più ebrei Mosè per fargli osservare la Legge, che il faraone per
trattenerli in Egitto; un bagno di sangue basta pensare, naturalmente non sono
episodi storici, ma sono episodi che dovevano inculcare il terrore nel popolo.
Conoscete tutti l’episodio quando Mosè scende dal Sinai, c’è stato un po’ troppo, 40
giorni, la gente si era un po’ stancata avevano organizzato una festa, quando Mosè
scende dal Sinai e pensate che era stato 40 giorni con il Padre Eterno, se era stato
col diavolo non so cosa succedeva, e ha visto questo, ha un giramento, ha rotto le
tavole della Legge e ha detto: chi è con Dio venga con me e quel giorno 24 mila ebrei
sono stati ammazzati. Allora vedete questo è terrorismo religioso. Mosè colui che ha
imposto la Legge mediante la violenza.
A fianco c’è Elia, Elia poi sarà diventato sant’uomo; ma Elia chi è? Elia è il profeta
fanatico, zelante di Dio che una volta fa una gara con dei sacerdoti di Baal divinità
concorrente di Dio e la vince. La gara era semplice, ha fatto due altari ci ha messo un
vitello e ha detto voi pregate e se scende un fuoco dal cielo il vostro è il vero Dio.
Quelli pregano, ballano etc., non succede niente, arriva Elia e non fa in tempo a
pregare che brum un fuoco e il vitello è bruciato. Ha vinto, una soddisfazione, cosa
fa? uomo di Dio, dice:… afferrateli che manco uno ne scampi; ha preso un
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coltellaccio e personalmente ne ha sgozzati 450. Naturalmente ancora una volta
attenzione non sono episodi storici, sono episodi con i quali si voleva inculcare il
terrorismo religioso, per sottomettere. Ricordate prima dicevo attenzione ai titoletti
nella bibbia, c’è nell’AT nei libri dei Re il titolo dice: i miracoli del profeta Eliseo.
Uno va a leggere Eliseo, profeta, uomo di Dio anche lui, era calvo e come molti calvi
era un po’ permaloso, è entrato in un villaggio e un gruppo di bambini vedendolo
completamente pelato gli hanno cantato una canzoncina derisoria; ai miei tempi
c’era < zucca pelata dai cento capelli…> non credo che si usa più; scrive l’autore del
testo: <…Eliseo li guardò, li maledì, uscirono dal bosco due orse che sbranarono 42
di quei bambini. Questi i miracoli di Eliseo!!, quindi immaginate quando si
incacchiava cosa faceva quest’uomo, lo hanno preso in giro per la calvizie, guardate
42 bambini... è il terrorismo religioso.
Allora: c’è Gesù, appare Mosè, colui che ha imposto la Legge ed Elia il profeta che
attraverso la violenza l’ha fatta osservare e vedendo questo Pietro tenta il golpe,
dice: <…facciamo tre capanne una per te, una per Mosè, una per Elia…> Quando ci
sono tre personaggi, il più importante sta sempre al centro, avete notato? Al centro
non c’è mica Gesù per Pietro, ma c’è Mosè; una per te, una per Mosè cioè questo è
il Messia che io voglio, un Messia che faccia osservare la legge di Mosè secondo il
modello profetico di Elia. Ha il tempo di dire questo che subito scompare Mosè,
scompare Elia, rimane Gesù e la parola di Dio che dice: <questo è il mio Figlio, e il
verbo è all’imperativo, lui ascoltate>. Cosa significa? Che tutto quel patrimonio di
ricchezza che noi chiamiamo Antico Testamento, va letto alla luce dell’insegnamento
di Gesù; tutto quello che coincide, e ci sono molte parti che coincidono si accoglie,
tutto quello che si distacca o addirittura gli è contrario quello non può essere
assolutamente norma di comportamento all’interno della comunità cristiana perché
produrre del male e non del bene.
Il tempo purtroppo è volato via, vi invito a continuare la lettura personale di
questo vangelo di Marco perché vedete man mano come andiamo avanti lo scontro,
ricordando quello che ho detto all’inizio Gesù non è morto perché fosse la volontà di
Dio ma per la convenienza della casta sacerdotale al potere. Perché Gesù è venuto a
distruggere le basi stesse della religione e infatti l’ultimo gesto che farà? Gesù entra
a Gerusalemme, vi siete mai chiesti ma cos’è successo, che si son fumati? Quelli che
quando Gesù entra a Gerusalemme un corteo osanna al figlio di Davide. Dopo
qualche ora crocifiggilo, che è successo? Attenzione osanna a chi? Al figlio di Davide,
ma Gesù non è figlio di Davide, il tempo di rendersene conto non c’è n'era bisogno..
Davide era stato il grande re che attraverso la violenza, aveva le mani talmente
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sporche di sangue che Dio gli ha impedito di costruirgli il Tempio, aveva riunito le
dodici tribù e inaugurato il regno d’Israele, era questo il re che si aspettavano?
Allora quando vedono Gesù osanna a chi ? A questo Messia? Quando si accorgono
che Gesù non è il figlio di Davide non sanno che farsene, e quando se ne sono
accorti?
La prima azione che Gesù fa entrando a Gerusalemme va nel Tempio, il grande
santuario, il Tempio era dove confluivano le offerte, che la gente portava verso Dio,
uno dei titoli che si da a questo episodio è <La cacciata dei mercanti dal Tempio>
attenzione Gesù non caccia soltanto i mercanti, cioè quelli che vendono, ma caccia
anche quelli che comprano, Gesù impedisce il culto a Dio fatto attraverso le offerte.
Perché il Dio di Gesù è un Dio che si offre, non un Dio al quale dobbiamo offrire,
nella religione si insegna ad offrire a Dio, ma nella fede in Gesù si insegna ad
accogliere quello che Dio offre all’uomo, ecco che Gesù elimina tutti quanti e dice:
avete ridotto la casa del Padre mio in un covo di briganti. Che cos’è il covo dei
briganti? Il luogo dove i briganti ammassavano la refurtiva; ma i briganti per
ammassare la refurtiva dovevano faticare, dovevano andare per strada, tendere
l’agguato, rapinare, prendere il bottino e portarlo nella caverna.
Nella religione invece si era tutto pianificato, era la gente che andava al Tempio a
farsi rapinare contenta di farsi rapinare e Gesù non ci vede più e lo fa in un episodio
che conoscete tutti quello dell’offerta della vedova che proprio quand’è nel Tempio
vede una vedova che getta tutto quello che gli restava per vivere nel tesoro del
Tempio, e Gesù non ci vede più, perché la Legge prescriveva che con le offerte del
Tempio bisognava mantenere le vedove. “Vedova” significa una persona che non ha
un uomo che provveda a lei e invece cosa hanno fatto gli scribi? Avevano fatto il
contrario, non era più il Tempio che con i suoi proventi, tantissimi, doveva
mantenere i poveri e le vedove, ma erano i poveri che si dissanguavano per
mantenere il Tempio.
Allora Gesù di fronte a questo e visto che il suo insegnamento non riesce ad aver
efficacia guardando il Tempio dice: <… di questo non deve rimanere più pietra su
pietra>. Quindi l’azione di Gesù che va portata avanti è quella di un Dio che si offre e
non un Dio che chiede le offerte.
E qui concludiamo la nostra passeggiata nel vangelo di Marco...." .-
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