DONAZIONE DI ORGANI

Antonio LT
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da Antonio LT »

Salvatore scusami....ma se sono io che decido di donare....sono consapevole che posso essere attaccato ad una macchina nel caso c'è la possibilità che I miei organi entrino in putrefazione....
Se poi vogliamo pensare che queste persone siano vive e quindi ci sia un omicidio...ti dico che se fosse cosi andrebbe contro la legge chi farebbe questa cosa!In Italia se non si è certi della morte del paziente...non tolgono organi a nessuno!
Dalila
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da Dalila »

Ma tu Jon cosa intenti dire per persone vive ?
Dalila
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da Dalila »

Caro Jon. Mi sembrava di essere stata chiara nel porti la domanda su cosa intendi per persone vive .. Mi faccio la domanda da sola e trovo la risposta che per persone vive io intendo che sono quelle che respirano da sole senza il bisogno di un macchinario . La domanda era semplice però la risposta non e stata data da parte tua ..
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bgaluppi
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da bgaluppi »

Dalila, credo che Jon sia d'accordo con te ma volesse evidenziare il fatto che oggi certe definizioni precise non si possono piú dare. Andiamo verso l'era del transumanesimo. Se non sai cosa sia, guarda su Wikipedia... :-) Oggi, vivere non significa necessariamente quello che sostieni tu.
Dalila
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da Dalila »

Credimi Antonio ci rinuncio perché è un discorso senza fine, ho non capite la mia domanda oppure non sapete darmi una risposta concreta . La mia domanda era stata molto chiara ..
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bgaluppi
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da bgaluppi »

Dalila, la definizione di vivente è "Che vive, dotato di vita" (Treccani). Quindi, un uomo tenuto in vita è vivo poiché ha vita, ossia il suo cuore batte. Che non riesca a farlo in modo autonomo, non lo rende meno vivo.
Dalila
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da Dalila »

Scusatemi ma sono del parere che chi non sa non dovrebbe parlare , la cosa migliore sarebbe informarsi sulla materia oppure ascoltare chi ha studiato noi qui nel forum abbiamo un medico e credo che nessuno miglior di lui potrebbe darci delucidazioni .. Ragazzi informatevi bene prima di scrivere cose che non si sanno esattamente come sono dico questo perché lavoro con due medici chirurghi da oltre 20 anni ... Una dolce notte a tutti
Ultima modifica di Dalila il lunedì 23 maggio 2016, 23:20, modificato 1 volta in totale.
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Salvatore Tarantino
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Una risposta semplice alla domanda di Dalila: se il cuore batte una persona è viva; se il cuore batte grazie ad una terapia, allora possiamo dire che è tenuta in vita "artificialmente", ciò non toglie che è ancora una persona viva.
Leggo e sento dire, anche, che ai "donatori" - che in teoria sarebbero morti - fanno anche delle anestesie... ma mi spiegate che senso ha fare l'anestesia ad una persona morta? E' lo stesso di farla ad una sedia o ad un tostapane!
Se si fa l'anestesia, sicuramente la persona è viva.
Poi devo sentirmi dire che la scienza è la scienza... la scienza sarà la scienza ma io non sono scemo.
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bgaluppi
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da bgaluppi »

Dalila, i medici possono convincermi che una persona "tenuta in vita" è in realtà morta? O che "morte cerebrale" significa che il cervello è morto? Certamente i medici conoscono i confini tra la vita e la morte, ma non si può giocare con le parole. "Mantenere in vita" non può significare che si è morti. Allora io ti giro la domanda: cosa intendi tu per "morto"?
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Giorgia
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Re: DONAZIONE DI ORGANI

Messaggio da Giorgia »

Io tornerei un momentino indietro, perché fondamentalmente bisogna capire la vita, per sapere qual'è il limite oltre il quale Dio non gradisce azione.

Qui stiamo ora discutendo sul vivo-morto. Cervello vivo e cervello morto.
Ma il punto è: Dio che valore da a questa nostra vita? E che cos'è per Lui la morte?

E cos'è la malattia?

Tipicamente l'essere umano gioca a scarica barile, e poi mette pezze laddove non si è preoccupato di fare danni!
Quindi prima corro in macchina come un pazzo, poi se ho un incidente, oltre a gridare alla disgrazia, alla sfortuna e a tutto quello che conosciamo, cerchiamo di mettere pezze per curare i sintomi.

Ma sappiamo cos'è e perché ci sono le malattie? Qualcuno crede che le malattie sono "eventi sfortunati che ci accadono". Ma è davvero così? Ci accadono e basta? E quindi pensiamo che il Creatore si diverta a giocare a dadi e a metterci in condizioni di vedere fino a dove possiamo arrivare in una partita a dadi con Lui?

E se Dio permette la morte di qualcuno, ma noi ci ostiniamo a salvarlo, a costo di fare a pezzi altri, come se fosse una macchina da corsa, che basta se si rompe il motore ne prendiamo uno allo sfascio e la facciamo ripartire, siamo sicuri di fare la cosa giusta?

E che non si vada pensando che non so quel che dico. Ho perso mio padre. Era giovane. Era un credente. Era in salute. Mi manca ancora oggi.
Ma Dio ha permesso che morisse, e alla luce dei fatti che sono avvenuti, sono stata d'accordo con Dio. Per egoismo lo vorrei ancora qui, ma sapendo cosa è successo dopo, va bene così. Papà lo rivedrò comunque, ma almeno è morto da credente, è vissuto con Cristo nel cuore, e si è risparmiato un bel po' di dolore.

Perché se Dio permette la morte di qualcuno, un motivo lo avrà. Magari a noi non è chiaro, non lo vediamo o non lo vogliamo vedere. Ma se fosse perché in quel momento la persona è in comunione con Dio e dopo rischia di allontanarsi e perdere la vita eterna?

Ci avete mai pensato? Questa vita è una sala di attesa. Non è la vita per cui siamo stati creati. Che duri un'ora, un giorno o cento anni, sempre sala di attesa è.

Il libro di Ecclesiaste spiega molto bene la vita qui. Possiamo raccontarcela come vogliamo, ma sempre lì si finisce.

Certo, piango quando perdo qualcuno che amo, ho pianto anche per il nonno, che è morto a 95 anni. Ma sapete una cosa, quando era agonizzante nel letto, quando la pelle non reggeva più nemmeno un ago, quando piangeva dal male, e diceva che non voleva più vivere... ecco, lì mi sono chiesta se è stato giusto tanti anni prima mettergli il pacemaker. Perché ogni volta che il suo cuore provava a fermarsi, quell'aggeggio lo riportava in vita e al dolore.

E' questo che sogniamo per noi? Vivere 10-20 anni in più e poi non riuscire nemmeno a morire?

Sento un sacco di gente dire che tornerebbe a 18, 20 anni. Perché vuole fare tante cose, vuole vedere tutto. Ma sapete che io non tornerei indietro nemmeno di 5 minuti?
Questa vita mi è stata donata, me ne prendo cura per come posso. Spero di vivere a sufficienza per non lasciare soli i miei animali, che altrimenti non avrebbero nessuno. Ma non vorrei vivere un momento di più di quanto Dio pensa sia giusto per me. Perché Lui sa, mi conosce, sa qual'è il meglio per me... fosse pure non vivere.

Quando ero piccola mia mamma, prima di avere me ebbe un aborto. E mia mamma mi disse che se non fosse successo, io non sarei nata, perché non avrebbe voluto 3 figli.
E sin da piccola ho sempre pensato che il bimbo mai nato, in realtà sarebbe stato più buono di me e forse Dio non lo ha fatto venire al mondo per evitargli tante sofferenze...

Forse i miei sono solo pensieri sulle nuvole. Ma una cosa so, so che Dio sa qual'è il meglio per coloro che lo amano. E se permette certe cose, avrà i Suoi buoni motivi. E ho anche capito che spesso io le cose le capisco solo dopo averci sbattuto il naso, e a volte devo proprio rompermi la testa! E quindi faccio un passo indietro davanti alla sapienza di Dio. Mi fido di Lui e lascio che a certe scelte ci pensi Lui.

Se decido di costruire una casa, vado da un architetto e da un ingegnere, che faranno valutazioni che io non so fare. Non faccio da sola. E non brontolo perché mi hanno messo un muro portante dove io volevo una sala da ballo. Perché loro sanno quali forze sono necessarie per tenere su la casa. E quando la casa è costruita, non comincio a buttare giù muri a casaccio, perché poi la casa rischia di cadermi in testa.

Noi abbiamo il nostro lavoro. Dio ha il Suo... Non sentiamoci tutti ingegneri o architetti, perché se tiriamo giù il muro sbagliato, non rischiamo solo questa breve vita, ma rischiamo molto di più... rischiamo la vita eterna.

Voi vi giochereste la vita eterna per un anno in più di questa? Io no.
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