בוקר טוב. אולי אלוהים ייתן לי תשו
per chi non sa l'ebraico ci traduci quanto hai scritto?
Caino e Abele
Re: Caino e Abele
Che soddisfazione, sono riuscita a capire le prime due parole. "Buongiorno", giusto? 

- Gianni
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Re: Caino e Abele
Ma che dici, Segreto! Nessuno ha nulla da ridire. Avevi scritto che speravi in un regalo e ti ho domandato cosa ti attendevi. Sai che facciamo? Sgombriano gli equivoci con un bel sorriso.
(Sul vav inversivo non ho scritto nulla perchè innagino che tu lo conosca già. È così?).
Sì, Janira, le prime due parole si leggono bòqer tov e significano "buongiorno", che si può anche dire or tov ("buona luce").

(Sul vav inversivo non ho scritto nulla perchè innagino che tu lo conosca già. È così?).
Sì, Janira, le prime due parole si leggono bòqer tov e significano "buongiorno", che si può anche dire or tov ("buona luce").
Re: Caino e Abele
בוקר טוב. אולי אלוהים ייתן לי תשו
בוקר: mattino
טוב: buono
אולי: forse
אלוהים: Elohim
ייתן: darà
לי: a me
תשו: un regalo
בוקר: mattino
טוב: buono
אולי: forse
אלוהים: Elohim
ייתן: darà
לי: a me
תשו: un regalo
Re: Caino e Abele
Buonasera Gianni. Il waw inversivo non lo conoscevo. Sapevo solo che nella coniugazione del verbo, dal perfetto all'imperfetto, si aggiungeva il waw all'inizio della parola
- Gianni
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Re: Caino e Abele
Segreto, il vav inversivo è detto così perché inverte il tempo del verbo. Messo come prefisso ad un verbo perfetto, lo rende imperfetto; e viceversa.
L’ebraico ha solo due tempi, chiamati nelle grammatiche perfetto e imperfetto, oppure perfetto e futuro.
Questa denominazione è infelice, perché i termini perfetto, imperfetto e futuro hanno nella nostra lingua tutt’altri significati.
Personalmente direi “forma compiuta” e “forma incompiuta”.
Facciamo un esempio col verbo “scrivere”.
In italiano abbiamo:
Scrivo: azione in corso, al presente.
Ho scritto, avevo scritto, ebbi scritto, scrissi – tutte queste forme indicano un’azione passata e conclusa nel passato.
Scrivevo: azione continuativa nel passato.
Scriverò, avrò scritto: azione futura.
Il greco ha una forma in più: il tempo aoristo: Mi misi a scrivere.
L’ebraico ha solo due forme. Tradotte malamente: scrivo (azione non terminata), ho scritto (azione terminata). E il tempo vero, inteso come passato, presente e futuro? È dato dal contesto.
Esempi con una mala traduzione dall’ebraico:
L’anno scorso scrivo (scrivevo); domani scrivo (scriverò). Azione incompiuta.
L’anno scorso ho scritto (scrissi); domani ho scritto (avrò scritto). Azione compiuta.
Col vav inversivo (sempre tradotto malamente):
L’anno scorso e scrivo (scrissi). Per via della “e” (vav inversivo come prefisso) l’azione incompiuta diventa compiuta.
Domani e ho scritto (scriverò). Per via della “e” (vav inversivo come prefisso) l’azione compiuta diventa incompiuta.
L’ebraico ha solo due tempi, chiamati nelle grammatiche perfetto e imperfetto, oppure perfetto e futuro.
Questa denominazione è infelice, perché i termini perfetto, imperfetto e futuro hanno nella nostra lingua tutt’altri significati.
Personalmente direi “forma compiuta” e “forma incompiuta”.
Facciamo un esempio col verbo “scrivere”.
In italiano abbiamo:
Scrivo: azione in corso, al presente.
Ho scritto, avevo scritto, ebbi scritto, scrissi – tutte queste forme indicano un’azione passata e conclusa nel passato.
Scrivevo: azione continuativa nel passato.
Scriverò, avrò scritto: azione futura.
Il greco ha una forma in più: il tempo aoristo: Mi misi a scrivere.
L’ebraico ha solo due forme. Tradotte malamente: scrivo (azione non terminata), ho scritto (azione terminata). E il tempo vero, inteso come passato, presente e futuro? È dato dal contesto.
Esempi con una mala traduzione dall’ebraico:
L’anno scorso scrivo (scrivevo); domani scrivo (scriverò). Azione incompiuta.
L’anno scorso ho scritto (scrissi); domani ho scritto (avrò scritto). Azione compiuta.
Col vav inversivo (sempre tradotto malamente):
L’anno scorso e scrivo (scrissi). Per via della “e” (vav inversivo come prefisso) l’azione incompiuta diventa compiuta.
Domani e ho scritto (scriverò). Per via della “e” (vav inversivo come prefisso) l’azione compiuta diventa incompiuta.
Re: Caino e Abele
Buona sera Gianni, tutto quello che mi hai spiegato in parte lo sapevo già, non sapevo che si chiamasse waw inversivo. Grazie per la spiegazione esaustiva ne farò tesoro