Riflessioni Bibliche

chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

E' ciò che io definisco "percezione" di qualcosa di non visibile. Sia nel bene che nel male. Come quando scrissi che si da bambino ho sempre osservato una mano invisibile intervenire nella vita dei miei familiari ma anche delle persone che osservavo. E' un pò come la storia dell'alluvione e delle barche. Il soggetto che deve essere salvato non prende nessuna barca perchè aspetta il Signore. Ma alla fine il Signore era colui che gli aveva mandato i mezzi per salvarsi. Dal punto di vista biblico si possono spiegare i concetti di "salvezza" che non mi pare abbiano sempre significato spirituale. A volte si intende "salvezza" nel senso di salvare la pelle.

Ciò che noto è che sempre più persone si allontanano dalla Bibbia. Alcuni lo fanno in maniera completa, altri lo hanno fatto indirettamente con il velo religioso sempre cupo rispetto al passato. Ciò che è aumentato esponenzialmente è la possibilità di informarsi, un innalzamento culturale. Tuttavia le influenze esterne indirizzano anche questo.

Ora, sebbene possiamo dire di seguire il testo biblico ma seguiamo altre linee di insegnamento, i dubbi sono leciti. Anche altre filosofie riprendono il testo biblico e inseriscono altri significati. Così alcune filosofie orientali ma anche occidentali, lo gnosticismo, la nuova concezione della Kabbalah ecc. Spesso sento persone parlare di difficoltà a seguire.. oppure a vederci troppi concetti umani nelle scritture. Quindi se dobbiamo considerare questa cosa dall'esterno.... cosa si dovrebbe pensare? O il fallimento della reale comprensione testo biblico oppure il fallimento del testo in se perchè non è riuscito a trasmettere i giusti valori. In questi casi sempre di fallimento si tratta. Allora ci si allontana per seguire altre vie ritrovando la serenità ed una spalla per andare avanti. Non sto dicendo che è giusto o sbagliato. Ognuno ha la sua via.

Ma si tratta sempre di credere. Da un lato rimane fisso il "credere" in qualcosa di superiore (ciò che chiamiamo Dio e tra l'altro ognuno può sperimentare praticamente nella sua vita che esiste davvero qualcosa - tranne i ciechi...), dall'altro però c'è quella parte del credo che ha bisogno di mezzi umani ed altri omini. Quindi si tende a prendere come veri insegnamenti di altri (gnostici, kabbalisti ecc.).

Riguardo alla sensazione che il mondo materiale non soddisfa più può essere legato sicuramente al bisogno di seguire la via spirituale. ..quella interiore. Io ho letto molto, ho fatto i miei percorsi e mi sono fatto la mia idea. Ho sempre scritto che c'è differenza tra credere in ciò che è vero e credulità.

:-) :-)

In questo forum di biblistica è normale che seguo il metodo biblico, perchè la mia intenzione è ripulire la mia testa da possibili influenze esterne e andare davvero a fondo a 360 gradi :-)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Tu parli di " nuova concezione " della Kabbalah:
le opere dell' Ari ( scritte da Chaim Vital) hanno quasi 500 anni!

Ho trovato qui Gate of reincarnations
https://www.chabad.org/kabbalah/article ... ations.htm

Condivido in ogni caso che alla base è solo una questione di fede, anche credere che l'interpretazione letterale sia quella che aveva in mente di trasmettere l'autore del testo sacro.
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Sulla Kabbalah ti rispondo nella tua cartella. :-) Considerando la storia dell'ebraismo parlare del 1500 è come parlare di epoca recente. E poi si arriva ad oggi.

Per quanto riguarda la "fede" la domanda è: in cosa si ha fede? L'elemento comune del credente generico è credere in qualcosa di invisibile, in un creatore. Ci sono però dei punti di partenza. Se si considera il testo biblico il binario sul quale muoversi, a questo ci si deve attenere. Un significato letterale (anche la definizione di letterale è relativa al contesto) non può essere surclassato da un concetto estraneo. La lettura "letterale" non sempre è verità ma è vero l'insegnamento che dà. Per esempio in Genesi non c'è realmente un serpente parlante (nonostante alcuni ci credono davvero), in Esodo un bastone che diventa serpente ecc.. Alcuni testi possono non essere storie realmente accadute ma sicuramente sono storie che insegnano dei concetti fondamentali. Non è che Giona rimase nel ventre del pescecane o balena come Pinocchio e suo nonno ecc. Però su alcuni concetti c'è chiarezza biblica e ci sono poi diverse ideologie in seno all'ebraismo. Il concetto di reincarnazione è estraneo alla Bibbia. Ora, ognuno è libero di scegliere il suo percorso abbracciando altri maestri ed altre scritture. Però una cosa è integrare il testo con delle spiegazioni con un'impronta spirituale, altra è inserire concetti che non ci sono. E se ci sono chiedo dove.

Se poi si ritiene che il testo biblico descrive delle verità ma solo dal punto di vista dei diversi personaggi che sono vissuti in diverse epoche, esprimendo il loro punto di vista... è ancora altra questione. Quindi potremmo mettere in dubbio che Mosè incontrò Dio per come noi crediamo ecc.. così anche che ciò che scrisse fosse farina del suo sacco.

Un utente che legge della difficoltà di mettere in pratica certe pratiche bibliche e quindi un abbandono di questa via per abbracciarne un'altra, ci leggerà il fallimento della scrittura in quella persona e quindi il messaggio è di andare altrove. Lo sviluppo dei concetti spirituali per come li intendiamo oggi, hanno radici antiche. Ma sono sempre concetti che si sono evoluti secondo le idee di coloro che via via hanno studiato e sperimentato.

Io invece continuo a sostenere che tutte le religioni e molti esegeti abbiano fatto un gran danno.
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noiman
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da noiman »

Mi era sfuggito uno degli ultimi interventi di Tiger in riferimento alla Torah , una sua affermazione sostiene che se non la si osserva in tutti i suoi punti è come averla trasgredita tutta, in pratica un solo precetto non adempiuto renderebbe vana la sua osservanza, forse questo punto è sfuggito a H. quando ha ordinato a Moshè il rito della Paràh Adumàh , la “vacca rossa” rituale che sembra sia stato compiuto pochissime volte in oltre mille anni di storia, lo stesso Moshè lo ha forse eseguito una volta sola senza aver compreso il senso del precetto che oggi tutti liquidano come un residuo pagano raccolto dagli ebrei durante il soggiorno turistico in Egitto, lo stesso Sforno z.l. dichiarò che era incomprensibile anche a Shlomòh che scrisse a riguardo:” Ho pensato che l’avrei capita, ma invece è troppo distante da me” (Qoèlet 7/23), questo è il chuqqah , un comandamento privo di spiegazione razionale, ma gli ebrei testoni avevano dichiarato “Naasè ve-nishmàh” “faremo e poi cercheremo di capire”.

Sicuramente oggi non si lapida nessuno per l’inosservanza dello shabbat , non si ardono tori per il dispiacere dei vicini, non si danno le figlie come schiave, non si comprano gli schiavi di guerra dalle nazioni straniere, si lavora di sabato, si mangia crostacei, prosciutto di S. Daniele, in realtà si sente la fragranza del profumo con poche molecole su un fazzoletto e anche versandosi addosso l’intero contenuto della boccetta (Chanel n°5), i tori non ardono più ma i frigoriferi sono pieni di carne e salcicce, animelle e fegatini, sanguinacci, ecc.
Le schiave sono sempre presenti anche se vestono Prada e portano il tacco 12, tutto il resto non è cambiato, si uccide sempre … la differenza che oggi si uccide a “macchina”, è scritto nei libri di medicina antichi che il miglior medico curava con i salassi dove non erano disponibili le sanguisughe, non potendo disporre di un misuratore della pressione una gran parte dei pazienti perdeva conoscenza ma era un rischio calcolato, poi alcuni morivano nel tempo per la perdita di sangue che creava importanti anemie, altri si infettavano per mancanza di profilassi, altri sistemi medici prevedevano la trapanazione del cranio, il diabete si pensava di curarlo con l’urina, con le feci di gatto si curavano le febbri di tipo malarico, i testicoli essiccati curavano l’impotenza, i vermi gialli utilizzati per curare l’itterizia, questo era scritto nei manuali di medicina scritti dai medici più illustri dell’epoca, oggi qualunque medico sorriderebbe, anche se non mancano in una certa medicina amuleti e altre cianfrusaglie da mettere sotto il materasso o nelle tasche.

La Torah è un ciclo didattico, progressivo nella sua manifestazione ma dinamico nel suo divenire, state leggendo le prescrizioni di un D-o fatte a un popolo con lo scopo di educarlo a distinguersi dalle abitudini barbare di un’epoca in cui nel nome degli dei sì sacrificava la vita umana , i bambini venivano passati nel fuoco e ogni altra possibile superstizione generava azioni che rendevano l’uomo poco superiore alla bestia, ma con un distinguo: un leone non si chiede se è giusto o meno uccidere una preda , lo fa solo perché ha fame, la violenza era così diffusa che c’era il rischio che questa società arcaica rischiasse il collasso per lo zelo alla divinità o perchè l’uomo negava Dio, "se Dio non esiste, allora tutto è permesso”, se scopriamo che i valori morali non centrano con Dio allora diventano relativi, se continuiamo a distruggere il mondo che ci è stato consegnato presto sarà normale cibarsi anche degli uomini e delle loro anime , questo è simbolicamente raccontato nel libro di Bereshit iniziando dal diluviocon la figura di Noàch che in uno dei suoi tanti significati rappresentava il “consolatore”, il diluvio terminò ma non tutto fu risolto e qualcuno si chiese se c’era di meglio, lo chiesero al cielo e anche a se stessi, l’urlo degli uomini salì e si infranse contro la separazione tra il mondo celeste e quello terrestre, lo scudo riflesse una parte di questa voce che ritornò indietro e reagì con quella parte dell’uomo consapevole di essere stato creato a immagine e somiglianza di un creatore sconosciuto, un frammento di quella somiglianza reagì è fu in grado di porsi nella condizione di ascolto che non è solo un aspetto acustico ma che include la fiducia , fu necessario trovare un compromesso che includesse una prima forma di giustizia che ai nostri occhi appare nella sua forma primitiva di quasi “ingiustizia”, ma attenzione nel suo distinguo originale che include oltre il senso di rigida esecuzione del diritto anche il compromesso che non era un argomento extragiudiziale ma faceva parte integrante del neonato sistema legale .
Quale è stata la novità?
Se il mondo è forse stato creato solamente con la Giustizia? come sarebbe finita? Forse D-o prese atto che i mondi che precedettero creati con la sola giustizia non potevano sussistere e pertanto ne creò uno con “Din e Rachamim”.

L’amore è esclusivo mentre la giustizia è inclusiva, l’amore è intemperante, mentre la giustizia è la temperanza, l’amore è concentrato, mentre la giustizia ha in mano solo la bilancia, l’amore è cieco perché arbitrario e singolare, la giustizia è plurale ed è cieca per motivi opposti, per non voler essere né arbitraria ne singolare fu scelto il modello che comprendeva il compromesso affinché potesse sorgere una società migliore di quella che sarebbe stata l’alternativa peggiore.
Tiger ha scritto che l’unico Dio è il Dio degli ebrei, direi a riguardo che gli ebrei non si pongono gran che il problema , il massimo possono pensare che il D-o che si è rivelato ad Avrahàm e poi a Moshè al Sinai è stato messo sotto la lente di ingrandimento di un cieco che non avendo letto nulla ha espropriato il messaggio originale , il frutto è stato considerato solo palpandone la buccia, dell’interno non se ne ha nessuna conoscenza, ci si nutre della buccia ignorando il frutto.

Tiger ci ha scritto indicando Gianni come l’autore
“L’ebreo Giovanni, l’ebreo Paolo, per capire le scritture bisogna entrare nella mentalità degli ebrei”(è evidente l’invito a diventare ebreo)
, dico io “puoi diventare ebreo ma non puoi diventare orientale”, e poi questa non era la sua intenzione.

La Torah è un libro veramente strano, mi viene in mente l’esempio del rematore che sulla sua barca rema verso il largo ma il suo sguardo è rivolto all’indietro , volta le spalle alla rotta della barca, c’è una traiettoria imperfetta verso la quale “si va di spalle”, mentre il volto guarda alle radici, alle fonti del passato.
Per concludere e rimanere all’interno della scrittura, vi riporto quanto è scritto nel libro di Bemidbar (Numeri) che suona come “Wayotzè ferach wayatzetz tzitz wayigmol sheqedim”, “Sbocciò un fiore che emise un butto e sviluppò delle mandorle”.(Bemidbar 17/23), il simbolo della mandorla, il primo frutto a sbocciare in Eretz Israel dopo l’inverno rappresenta la solerzia. Il simbolismo all’interno di questo verso è diviso in tre parti, “sbocciò un fiore”, perach che rappresenta la Torah, un fiore che appassisce se non dà frutti, solo attraverso lo studio lo tzitz , si compie l’avodàh, una parola che va ben oltre al senso di “lavoro” come la intendiamo noi, la waigmol Sheqedim , letteralmente lo sviluppo del mandorle indica la Ghemilùt Chassadim.

Per ora direi che abbiamo solo scalfito la buccia.
Noiman

Janira
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Caro Noiman, io mi sento fortunata perché ho avuto la possibilità di affrontare queste tematiche, di "assaggiarle" dai due opposti, l'interpretazione cristiana e quella ebraica.
Sono fortunata perché ho fatto l'errore di cercare di capire il testo della Torah e le parole dei Saggi con il filtro del cristianesimo( ne vengono fuori tutti i voli pindarici sull'osservazione della Torah, cosa è valido e perché, i farisei e la tradizione cattivi ecc ecc);
poi sono passata all'approccio opposto, ma con l'evidente lacuna della possibilità di interpretare nel modo corretto il testo ebraico... per questo ho iniziato a cercare commentari, esegesi, manuale storici e chi più ne ha più ne metta.
Poi il Creatore mi ha posto davanti l'ARI, Baal HaSulam, Rabash e Laitman.
Forse è solo una mia impressione per non cadere nella disperazione, ma ogni piccola frase che leggevo e continuo a leggere è un nuovo "ecco perché, ora sì che ha un senso !".
Gli Scritti Sociali di Rabash e lo Shamati di Baal HaSulam parlano tantissimo del lavoro( avodah), cosa significa questo versetto nel lavoro? Perché i Saggi dicono così nel lavoro ecc ecc?
Dal mio essere una principiante, credo che la Torah nel suo significato interiore, viene messa in pratica ad ogni grado spirituale in modo diverso. L'obiettivo è " mettere in pratica ogni mitzvot", che nella kabbalah significa correggere i 613 desideri egoistici in altruistici.
Si può fare tutto in una volta? No. Il non farlo comporta perdere ciò che è stato fatto?. Dipende, se su quel desiderio più grossolano riusciamo a fare una restrizione, no.

1G 3:4
Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge.

Questo è il versetto che crea tante discussioni. Per me invece ora ha un significato relativamente semplice.
"Ho creato l'inclinazione al male, ho creato la Torah come spezia"... perché la Luce che è in essa riforma.
Io vedo un'immediata coerenza.
L'uomo è stato creato con l'inclinazione al male, cioè all'egoismo. Ma il Creatore ovviamente ci ha dato anche lo strumento per "andare oltre la ragione" e infine correggere la nostra inclinazione egoista.
Se non facciamo in modo di ricevere questa Luce che riforma, rimaniamo "peccatori ", egoisti. Se abbiamo costruito un "vaso corretto" per ricevere la Luce, vuol dire che abbiamo corretto un desiderio, abbiamo osservato una mitzvah.

Perché faremo ed ascolteremo? Perché all'inizio non abbiamo alcuna idea di cosa significhi altruismo. Perciò facciamo quello che la Torah, i Saggi e i maestri ci insegnano, poi raggiungeremo la consapevolezza e il conseguimento personale.
Janira
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Chelaveritàtrionfi,
tu dici che la reincarnazione non è biblica.
Quella della fantasia popolare, dell'anima individuale eterna che ricorda le vite passate no.
Baal HaSulam e Rabash insegnano che la Kabbalah è nata con il primo uomo che ha scoperto che esiste un Creatore e la possibilità di superare il nostro egoismo, più o meno 6000 anni fa.



Noiman ha scritto:
"Tiger ha scritto che l’unico Dio è il Dio degli ebrei, direi a riguardo che gli ebrei non si pongono gran che il problema , il massimo possono pensare che il D-o che si è rivelato ad Avrahàm e poi a Moshè al Sinai è stato messo sotto la lente di ingrandimento di un cieco che non avendo letto nulla ha espropriato il messaggio originale , il frutto è stato considerato solo palpandone la buccia, dell’interno non se ne ha nessuna conoscenza, ci si nutre della buccia ignorando il frutto. "



Abramo è considerato Kabbalista, così come Mosè. Parlavano al gruppo che li ha seguiti e capivano immediatamente il senso interiore, anche se era scritto o espresso in un linguaggio simbolico. L'apice dell'Arvut, della connessione si è manifestata nella costruzione del primo Tempio, da quel momento in poi è iniziato il declino, l'egoismo ha avuto la meglio fino alla completa assenza di Luce dopo la distruzione del Secondo Tempio.
La Kabbalah è rimasta sempre viva, tramandata da maestro a discepolo.
Tutti gli ebrei religiosi conoscono la Kabbalah? No, perché si è tramandata la superstizione che lo Zohar sia una lettura pericolosa, non adatta, che può sviare il buon ebreo dalla giusta via. Meglio dedicarsi al Talmud ( che è sempre un'opera kabbalista, così come lo era rav Akiva).
Si lavora con la Torah in Lo Lishma, perché Lishma è troppo difficile.
I Saggi dicono che il peggior pericolo per Israele sono coloro che temono il Creatore e contemporaneamente servono il Faraone.
Forse Noiman può aiutarmi con le fonti, perché io leggo queste cose negli articoli e poi non so mai dove ripescarli.

L'ARI è un non ebreo? Baal HaSulam si è inventato tutto o ha interpretato le cose a modo suo? Forse, per me no, ma è questione di fede. Fede nel fatto che esiste un Creatore che vuole qualcosa da me, mi ha guidato letteralmente in questo percorso dandomi gli spunti qua e là, ora tocca a me fare lo sforzo di andare avanti, poi toccherà di nuovo al
Creatore " finire il lavoro".

P.S
Ho trovato questo post che rispecchia quello che ho scritto.

https://ebreieisraele.forumfree.it/m/?t=74588530
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Janira, magari nella tua cartella in tema. Avresti voglia di tracciare un quadro storico ed ideologico della storia della cabala, da quando si comincia a parlare di spiritualità.. e dato che si sta ponendo attenzione al contesto ebraico, in che modo si evolsero le ideologie del secondo tempio e quali furono i gruppi principali del giudaismo post babilonia fino al I secolo E.V.? Prenditi il tempo che vuoi altrimenti continuiamo a parlare di argomenti in base alla visione di altri. :-)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Chelaveritàtrionfi, al massimo ti posso mettere i link sulla storia della Kabbalah così come la raccontano i miei maestri.
In ogni caso, anche facendo diversamente, non potrei far altro che riportare il pensiero di qualche storico della Kabbalah e del popolo ebraico. È impossibile essere indipendenti dalla visione di qualcun altro, poiché non siamo testimoni diretti. Al massimo puoi essere d'accordo o in disaccordo con la visione di qualcun altro, non credi?
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Janira ha scritto: mercoledì 5 ottobre 2022, 17:07 Chelaveritàtrionfi, al massimo ti posso mettere i link sulla storia della Kabbalah così come la raccontano i miei maestri.
In ogni caso, anche facendo diversamente, non potrei far altro che riportare il pensiero di qualche storico della Kabbalah e del popolo ebraico. È impossibile essere indipendenti dalla visione di qualcun altro, poiché non siamo testimoni diretti. Al massimo puoi essere d'accordo o in disaccordo con la visione di qualcun altro, non credi?
Mettiamola così. Se tu mi chiedessi una spiegazione sulle questioni riportate nella Bibbia relative al I secolo, del contesto storico in cui erano immersi gli apostoli ed i discepoli di Yeshùa, ed io ti rispondessi di andare a leggere tutta l'opera di Giuseppe Flavio "Guerra Giudaica", tu a tua volta cosa mi risponderesti? :-)

Certamente, per interesse, posso leggere tutti i link che mi mandi. Ma se ti chiedo, con parole tue, per evitare di leggere papiri, di farmi un sunto riguardo a ciò che ti ho chiesto .. mi sembra una richiesta lecita, no? :-) Ho anche chiesto se ti va.

Ti ho posto queste domande perchè credo che prima di studiare qualcosa, personalmente preferisco indagare sull'origine. Vi può essere il caso (come la Bibbia) di trovare origini complicate... ma in questo caso si valutano molti elementi. Nel caso della Cabala, della Gnosi e di tante altre ideologie si possono trovare benissimo origini, evoluzioni ed autori epoca per epoca. Devo sapere ciò che studio e da dove arriva no?
È impossibile essere indipendenti dalla visione di qualcun altro, poiché non siamo testimoni diretti. Al massimo puoi essere d'accordo o in disaccordo con la visione di qualcun altro, non credi?
No, non credo. Se ti riferisci al testo biblico, certamente anche in quel caso, possiamo dire che sono "cose" scritte da uomini. Si può credere che le cose scritte siano vere oppure no. Che il creatore abbia davvero ispirato gli autori ...ed attraverso di loro abbia rivelato delle verità, delle condotte e tutti gli insegnamenti per un popolo (un campione dell'umanità), per uno specifico obiettivo. Oppure no. Possiamo dire che sia tutta invenzione, oppure che sia tutto vero ma che il significato sia ben altro. Ciò che crediamo dipende da tanti fattori..anche culturali, ecc.

Posso leggere il testo secondo la visione cabalistica o quella gnostica. Posso leggere il testo in senso critico. Esistono tanti modi di lettura. Posso leggerlo, infine, alla maniera religiosa oppure con spirito di libertà soprattutto con la volontà di studiare e comprendere.

Da qui scelgo che binario seguire. Se il testo biblico oppure posso anche affermare che riconosco un creatore, ma che il testo biblico è uno dei modi in cui gli uomini abbiano raccontato di lui. In questo caso diventa importante il significato /messaggio spirituale piuttosto che le parole lette e studiate attraverso la sola didattica.

Posso fare tanti esempi, spero di spiegarmi. Ma voglio dire che ci sono molte differenze. Se la cabala, per esempio, è considerato uno strumento da applicare al testo ebraico, una spiegazione cabalistica non può andare in contrasto con il testo..letteralmente.

Riguardo alla spiritualità, la domanda è più complessa. Dove nel testo biblico si parla di spiritualità? Dove nella storia dei popoli? Secondo la cabala basta leggere o seguire l'insegnamento di un maestro. Ma il maestro deve anche insegnare cose dimostrabili (in questo caso è si può ricercare nella storia)..o anche indimostrabili ma con un fondamento concreto. Affinchè ci possa essere un riscontro dimostrabile anche con testimonianze ecc.. ma per evitare di essere semplicemente creduloni. :-)
È impossibile essere indipendenti dalla visione di qualcun altro, poiché non siamo testimoni diretti. Al massimo puoi essere d'accordo o in disaccordo con la visione di qualcun altro, non credi?
Quest'affermazione in maniera generica, aprirebbe la strada a tante ideologie ... e non possono essere tutte vere. Anche io oggi potrei dare vita ad un movimento filosofico /ideologico, magari basato sulle mie esperienze e poi tra 200 anni e più, i miei posteri studieranno questa filosofia arricchita dall'esperienza di altri che verranno dopo di me.

Non so te, ma io credo che la conoscenza sia l'insieme tra studio della materia di interesse ma soprattutto della storia e delle ideologie che hanno portato alla "filosofia" /"dottrina" che sto studiando. Oltre a questo, sicuramente il giusto intento, l'intuizione, la "vocina" interiore che ti indica la direzione... ovvero sia elementi esterni a te che dentro di te.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Io capisco perfettamente il tuo metodo poiché anche io avevo lo stesso approccio.
Poi qualcosa è cambiato, non so se riuscirò a spiegare in che modo.
Partirei dalla frase dei Saggi " un uomo studia dove il cuore desidera" ( cito a memoria).
Il punto è questo, mi chiedi "se voglio" fare una ricerca storica, riassumendo a parole mie.. ti rispondo con un'altra citazione dal telefilm Friends. :d
Phoebe: " Mi piacerebbe molto, ma non mi va!"
A parte gli scherzi, io non sento più nel mio cuore il desiderio di scavare tutte le possibili variabili di un argomento.
Questo forse perché alla Kabbalah non sono arrivata con la logica o con la ragione, ma grazie ad una sensazione interiore di " rivelazione ".
Per questo io non ho scritto qui sul forum per "convincere " razionalmente che questo approccio è la verità. Il mio intento è solo quello di aiutare chi è nella mia stessa situazione a riconoscere in sè stesso la medesima rivelazione.
In altre parole, se qualcuno si trova in crisi perché non trova più un senso in quello che studia o vive, spero che la lettura della mia esperienza lo possa aiutare in qualche modo.
Io non ho bisogno in questo momento di una dimostrazione razionale che Baal HaSulam sia davvero kabbalista secondo il lignaggio così come viene affermato.
Qui è una questione di fede ed è una scelta personale.
" Non c'è coercizione nella spiritualità ".
Infine c'è anche una motivazione "kabbalista " al fatto che preferisco indicare le fonti del Rabash e del Baal HaSulam piuttosto che proporre una mia interpretazione.
Lo studio delle loro opere, compiuto con la giusta intenzione, attira la Luce che riforma. Questo insegna il Baal HaSulam, nella cartella
Kabbalah avevo postato anche l'articolo in questione.
Una mia interpretazione invece non attira nessuna Luce, per ora ;)
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