Ma Cristo per quale motivo impedi la lapidazione dell'adultera? Il testo lo specifica. Egli non dice mancano i testimoni oppure mi avete portato solo la donna. Dice tutt'altro: chi è senza peccato scagli la prima pietra come a ricordare che siamo tutti adulteri.
Cristo voleva misericordia insieme al sacrificio.
Cristo per questo applica in pieno il comandamento sulla punzione degli adulteri: condanna a morte il peccato ricordandoci che siamo tutti peccatori meritevoli di punizione eterna e ci ricorda la misericordia e l'amore verso il prossimo chiunque. È sempre stato questo il senso dietro il comandamento della lapidazione degli adulteri e Cristo è venuto per manifestarlo. Non ha trasgredito niente della torah; chi tragrediva la torah erano quelli che uccidevano gli adulteri o gli omosessuali letteralmente offrendo cosi un sacrificio senza misericordia.
È la Torah che comanda di mettere a morte l'adultero se condannato da due o tre testimoni. Come la metti tu, sembra che siano stati gli uomini a fare ciò che la Torah non dice di fare. La Torah è la legge di Yhvh, il codice giuridico. Yeshùa impartì certamente un grande insegnamento con quelle parole, ma di certo non obbedì al codice giuridico. Ovviamente aveva ragione lui, e questo dimostra che la Torah non è "parola di Dio" come comunemente si pensa, ma è scritta da uomini ispirati che scrissero in tempi e situazioni storico-culturali specifiche.
Se il significato della torah dietro le norme della torah cambiasse in relazione ai tempi come potremo dire che Dio è immutabile? Un Dio immutabile non cambia pensiero,non cambia insegnamento. Il suo insegnamento e il suo pensiero sono sempre quelli perche Dio è sempre quello in ogni tempo. Il Dio di ora è lo stesso che parlava a Mose. Ora e allora per Dio sono adesso. Quello che egli pensa tramite Yeshua ora oggi non può non essere quello che pensava quando parlava tramite Mose perche ora e adesso sono per lui lo stesso momento e Cristo stesso è l'interprete giusto e pieno di quella legge data tramite Mose
Non è Dio a cambiare, sono gli uomini che cambiano, per cui la parola ispirata viene trasmessa nei modi consoni ai tempi. In un mondo in cui l'adulterio era cosa comune (e anche la bestialità, l'incesto etc.), gli uomini ispirati promulgano la pena di morte per quelle pratiche "per estirpare il male", come deterrente innanzitutto. Allo stesso modo, Mosè e Giosuè ordinano per conto di Dio di sterminare donne e bambini non perché questa era la volontà di Dio, ma perché nelle società teocratiche era una pratica comune votare il popolo nemico allo sterminio. Non era Dio che chiedeva quelle cose, era il legislatore o il condottiero ispirato che le ordinava essendo il rappresentante della divinità, che era la fonte legislativa superiore (elohim):
“Quando il Signore, il tuo Dio, ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso, e avrai scacciato molti popoli: gli Ittiti, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei, sette popoli più grandi e più potenti di te; quando il Signore, il tuo Dio, li avrà dati in tuo potere e tu li avrai sconfitti, tu li voterai allo sterminio; non farai alleanza con loro e non farai loro grazia.” – Dt 7:1-2
“Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” - Mt 5:44-45
Stesso Dio, momenti storici diversi, situazioni diverse, profeti diversi. Dio non cambia, sono gli uomini e le situazioni a cambiare, per cui il profeta ispirato parla in base al suo tempo e alle situazioni. Al posto di Mosè, Yeshùa non avrebbe mai potuto dire agli israeliti: "amate gli Ittiti, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei come voi stessi e pregate per loro". Quelli avrebbero massacrato gli israeliti in nome del loro dio e Israele non avrebbe preso possesso della terra. Yeshùa, invece, giunse "nella pienezza dei tempi", ossia al momento in cui i tempi erano maturi perché giungesse e insegnasse. Pochi anni dopo la sua morte, il tempio e Gerusalemme furono distrutti e i giudei dispersi.