Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Luigi
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Luigi »

Brava Dalila, i passi che hai proposto e i commenti che li accompagnano, postano una chiara esposizione ,sono inconfutabili, e dal mio punto di vista, è tema superfluo da trattare .
Altro imbroglio del Diavolo-Satana ,è quello di convincere e sedurre molti della sua non esistenza;
ma che lui esista "e tenga sottoposto a se tutto il mondo"è stato proprio il Signore Gesù a dirlo e a combatterlo durante il suo ministerio terreno .
Ecco lui esiste ed è vero, come è vero che sarà buttato nello stagno di fuoco, con la bestia ,il falso profeta e chi non sarà trovato scritto nel libro della vita dell'Agnello.... :-(
Chi ha orecchio da udire oda
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Dalila
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Dalila »

Questo era quello che si credeva. Come dovevano dirlo? Lo yetzer hara non c'entra nulla, in questo caso, c'entrano le credenze del tempo sui demòni. Lo yetzer hara e lo yetzer tov intervengono nelle nostre scelte, i demòni intervengono per causare follia e malattie specifiche (tutte elencate nel Talmud). Satana è una personificazione che copre un ampio spettro di significati.
Antonio, ti capisco benissimo cosa vuoi dirmi, e se le cose stanno così, allora le Scritture non sono alla portata dei semplici, per come disse Gesù, ma dei sapienti e gli intelligenti (Mt 11:25).
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bgaluppi
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da bgaluppi »

Dalila, ma Yeshùa parlava a quelli del suo tempo, non a noi. I vangeli riportano quello che lui disse efece in mezzo al suo popolo. Poi i semplici non sono gli ignoranti, ossia gli analfabeti; uno può essere estremamente colto o estremamente ignorante ed essere “semplice”. Un ignorante di oggi che non sa leggere e scrivere non può certo capire la Bibbia, neppure se gliela leggono, perché non conosce il linguaggio del tempo; invece un ignorante che ascoltava la lettura della Torah ai tempi di Yeshùa (ossia il 97% delle persone,bsecondo studi autorevoli), capiva benissimo perché comprendeva quel linguaggio.
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matteo97
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da matteo97 »

Grazie Antonio per il chiarimento.
Dalila
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Dalila »

Inoltre possibile che nessun angelo/demone si sia opposto a Satana mentre a Dio si..?
La Bibbia non è un archivio di tutti gli avvenimenti. Giovanni disse che se si scrivesse tutto quello che ha fatto Gesù non basterebbero tutti i libri di questo mondo per contenere la sua storia, figuriamoci …. (Gv 21:25). E poi, perchè un demone dovrebbe opporsi al suo capo se è per sua scelta che ha voluto schierarsi? Hai mai visto uno che sceglie di diventare mafiosi mettersi a combattere il capomafia? Se non gli stava bene non sceglieva di farsi mafioso.
Dalila
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Dalila »

invece un ignorante che ascoltava la lettura della Torah ai tempi di Yeshùa (ossia il 97% delle persone,bsecondo studi autorevoli), capiva benissimo perché comprendeva quel linguaggio.
Antonio, Gesù parlava di rivelazione. Comunque io mi sento uno di questi devo solo trovare chi mi legge la Torah, oggi, senza interpretazioni umane.
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bgaluppi
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da bgaluppi »

La Bibbia non è un archivio di tutti gli avvenimenti.
Eh, Dalila, ma così si può dire tutto e il contrario di tutto. Infatti, i cattolici sostengono che l’assunzione di Maria non è scritta nella Bibbia perché la Bibbia non la riporta... :-T

Tutti i giudei usavano quel linguaggio, non era solo Yeshùa a farlo. A parte il fatto che lui non predicava “rivelazioni” su satana e demòni, ma si limitava a praticare guarigioni tramite esorcismi, come facevano anche altri. Poi, la rivelazione è qualcosa a cui viene “tolto il velo”, ossia qualcosa che si viene a conoscere non avendola conosciuta prima. Una rivelazione poteva essere la salvezza tramite il suo sacrificio, ad esempio, perché nel Tanach non se ne parla e infatti i giudei non aspettavano un messia che offrisse se stesso come sacrificio espiatorio per tutti.
devo solo trovare chi mi legge la Torah, oggi, senza interpretazioni umane
Questo lo si può fare anche da soli, oggi, perché fortunatamente siamo tutti alfabetizzati ed educati. Però bisogna quantomeno acquisire un minimo di conoscenze storiche, linguistiche e culturali relative ai periodi in cui i testi furono scritti, altrimenti si possono travisare i contenuti. Questo vale per ogni testo antico. Neppure la Divina Commedia può essere compresa se non si studia un po’. Senza questo minimo bagaglio, si può leggere benissimo la Bibbia per piacere personale, ma molto del suo contenuto ci sfuggirà. L’idea che la Bibbia sia comprensibile dai “semplici” intesi praticamente come ignoranti è stata diffusa dalle religioni, così si può dire al fedele: “non importa se non capisci, devi solo avere fede”. I semplici di allora capivano, perché la Bibbia parla il loro linguaggio. Ma i semplici di oggi devono aggiungere un po’ di studio.
Dalila
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Dalila »

Eh, Dalila, ma così si può dire tutto e il contrario di tutto. Infatti, i cattolici sostengono che l’assunzione di Maria non è scritta nella Bibbia perché la Bibbia non la riporta...
Aspetta Antonio, questo era per rispondere ad Agnostico che cerca nelle Scritture un demone che si è ribellato a satana. Ed io ho fatto l´esempio dell´archivo per far capire che la Bibbia non può contenere anche cose di poco conto. Con questo non ho voluto dire che ciò sia avvenuto veramente come non è avvenuto l´assunzione di Maria, perché sia uno che l´altro, come giustamente dici, nella Bibbia no ne parla.
A parte il fatto che lui non predicava “rivelazioni” su satana e demòni, ma si limitava a praticare guarigioni tramite esorcismi, come facevano anche altri.
Resta il fatto che questi demoni al cospetto di Gesù erano terrorizzati e lo supplicavano di non tormentarli, leggiamo invece quando erano altri a tentare di cacciare i demoni cosa succedeva. “Or alcuni esorcisti itineranti giudei tentarono anch'essi d'invocare il nome del Signore Gesù su quelli che avevano degli spiriti maligni, dicendo: «Io vi scongiuro, per quel Gesù che Paolo annuncia». Quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, ebreo, capo sacerdote. Ma lo spirito maligno rispose loro: «Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?» E l'uomo che aveva lo spirito maligno si scagliò su due di loro; e li trattò in modo tale che fuggirono da quella casa, nudi e feriti.” At 19: 13-16.

Come vedi non era una cosa comune e semplice per come fai intendere tu, altrimenti il popolo non si sarebbe meravigliato quando vide Gesù cacciare i demoni. “E tutti si stupirono e si domandavano tra di loro: «Che cos'è mai questo? È un nuovo insegnamento dato con autorità! Egli comanda perfino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono!»” Mc 1:27.
Poi, la rivelazione è qualcosa a cui viene “tolto il velo”, ossia qualcosa che si viene a conoscere non avendola conosciuta prima. Una rivelazione poteva essere la salvezza tramite il suo sacrificio, ad esempio, perché nel Tanach non se ne parla e infatti i giudei non aspettavano un messia che offrisse se stesso come sacrificio espiatorio per tutti.
La prima volta che dici una cosa in cui mi trovo d`accordo. Ora viene giù il diluvio. :d
Però bisogna quantomeno acquisire un minimo di conoscenze storiche, linguistiche e culturali relative ai periodi in cui i testi furono scritti, altrimenti si possono travisare i contenuti.
No Antonio, non è così semplice. Se tu provi a mettere insieme solo due biblisti che hanno studiato separatamente per come vuoi tu, storia, lingua e cultura, sta certissimo che su ogni argomento avranno sempre qualcosa da contendere. Diversamente è se, per esempio, un biblista si forma sotto un´altro biblista, in quel caso i due saranno sempre d´accordo, perché l´allievo è diventato come il suo maestro e quindi dirà le stesse cose.
Ma i semplici di oggi devono aggiungere un po’ di studio
Si certo, ma lo studio, quando inizia a toccare argomenti dottrinali, diventa di parte, ed in questo caso subentra la scelta ed ognuno, in base agli studi biblici che ha fatto, dirà che ha compreso così, mentre l´altro, sempre in base gli studio biblici, dirà di aver compreso cosà. Questa è una storia che si ripete da secoli, basta pesare che ai tempi di Gesù avevano solo il Tanakh e tra esseni, sadducei e farisei si ammazzavano con le loro interpretazioni, figuriamo con l´aggiunta delle Scritture Greche. :-O
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bgaluppi
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da bgaluppi »

Resta il fatto che questi demoni al cospetto di Gesù erano terrorizzati e lo supplicavano di non tormentarli
Ma questo non vuol dire nulla, perché è ovvio che uno che è convinto di avere un demonio dentro sia anche convinto che il Messia abbia potere su di lui. Infatti, il versetto che citi dopo, è interessante perché dimostra proprio che è l'identità dell'esorcista a "spaventare" il demonio. Il demonio non si spaventa certo davanti ad un impiegato statale, si spaventa davanti a chi ha autorità. Infatti, anche oggi, per alcuni casi estremi di psicopatia religiosa i medici possono consigliare l'esorcista, ovviamente della stessa religione di appartenenza del malcapitato, perché il diavolo cristiano non si spaventa davanti a un esorcista musulmano. ;)

Sulle divergenze tra gli studiosi è vero ciò che dici, ma alla base delle divergenze c'è sempre la religione di appartenenza, come ai tempi di Yeshùa c'erano divergenze tra i diversi gruppi religiosi. Però ci sono delle questioni su cui tutti gli studiosi (seri) devono necessariamente concordare, ad esempio la questione trinitaria. Non troverai un singolo studioso che ammetta che la trinità è chiaramente affermata nella Bibbia, ma ne troverai alcuni che dicono che certamente la Bibbia non ne parla, e altri che ammettono che la Bibbia non ne parla ma la si può "scorgere" in qualche modo. Un altro tema su cui non si può discutere, relativo a 2Pt (ne parlerò nella discussione) è il fatto che la lettera sia scritta in modo stilisticamente e retoricamente elaborato, mostrando padronanza del greco, mentre Atti dice chiaramente che Pietro era agràmmatos, ossia analfabeta, come il 97% della popolazione della provincia romana ai tempi di Yeshùa, secondo autorevolissimi studi. Dunque, è davvero difficile essere in disaccordo sul fatto che con ogni probabilità non fu Pietro a scriverla, nonostante nell'incipit sia chiaramente specificato essere scritta da lui. Quindi, dipende. Però è importante saperle queste cose, e rifletterci. Non ce lo ordina il dottore di credere dogmaticamente alla sua autenticità solo perché fa parte del canone biblico; a mio avviso, questo non sarebbe utile se si vuole affrontare la Bibbia in modo serio.
LucaincercadiDio
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da LucaincercadiDio »

Si ma sei io fossi analfabeta e di retaggio culturale basso??
Il mio approccio alle scritture e di conseguenza alla storia biblica sarebbe condizionato dal mio bagaglio culturale.
Prenderei per buono di quello che leggo e comprendo solo alcuni parti, e se poi sono proprio le parti che vengono messe in discussione dai dotti??

Il discorso è complesso...il ragionamento e il criterio su cui decidere cosa è attendibile e veritiero diventa complicato...ci fu chi scrisse che la storia la scrive chi vince...noi a distanza di 2000 anni siamo qui senza sapere in verità nulla di quel che è accaduto, figuriamoci se ora pensiamo di sapere quali erano i modi di pensare dell’epoca !
Oggi, contemporanei alla nostra epoca siamo vittime di fake news e accordi politici e mediatici presi a tavolino alla luce del sole, qui parliamo di eventi passati di cui nessuno può dire ho il video di tal dei tali piuttosto che ho una foto o un audio....

Obbiettivamente parlando Antonio, risulta difficile accettare molte cose...fede a parte, che è tutto un altro discorso, anche la Bibbia può essere interpretata in 1000 modi diversi da 1000 persone diverse.
:-T
Siamo tutti d’accordo sulle norme etiche e morali, anche sulla storicità di alcuni eventi, ma non possiamo pretendere di interpretare per filo e per segno la testa di 40 persone che sono vissute in un lasso di tempo di 3000 anni di distanza.
Tutto diventa convenzione, quando più persone si trovano d’accordo e formano una maggioranza ecco che viene stabilito un canone!
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