Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Elena-M
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Elena-M »

Ciao a tutti

Noto che si sta parlando di ologrammi ecc..esempi che non so cosa c'entrano con la Bibbia, Satana ecc..

Ma la mia domanda inerente a Giacomo 2, 19 é stata ignorata come in precedenza un'altra dove riportavo un altro passo biblico(visto che qui parliamo di questo)
Non so se volutamente alle mie domande non state rispondendo..potrei avere una risposta sul motivo?
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bgaluppi
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Elena, ne abbiamo già parlato. :-)
Quella frase la devi leggere nel contesto. Serve a rafforzare il discorso attraverso un'immagine che rende bene l'idea. Tutti al tempo di Giacomo credevano ai demòni, per questo la usa. Ma chiediti: se i demòni sono angeli caduti che si sono ribellati e combattono contro Dio, non hanno bisogno di "credere" in Dio, perché ci combattono contro, perché prima stavano "presso" Dio e Lo conoscono, e quindi non necessitano di credere che ci sia Dio. Come noi non abbiamo bisogno di credere che esista l'oceano, perché lo abbiamo visto coi nostri occhi.

Dunque, o Dio è invisibile anche ai demòni e agli angeli, oppure gli angeli (e i demòni) non stanno né in cielo (cioè presso Dio) né sono caduti dal cielo. Dove stanno, dunque? Io credo che certe credenze cieche producano più confusione che altro.
Gneo Pompeo
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Gneo Pompeo »

:YMHUG:
Ultima modifica di Gneo Pompeo il venerdì 8 febbraio 2019, 14:27, modificato 3 volte in totale.
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Alen.chorbah
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Alen.chorbah »

Gneo Pompeo ha scritto:Ciao a tutti.
Intervengo solo una volta e poi basta, non servirebbe.

Cito solo una Scrittura, in questi casi è la sola via d'uscita.

Giacomo 5:16

Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti;
la preghiera del giusto ha una grande efficacia.
Questo commento non ha attinenza con la cartella gneo pompeo
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bgaluppi
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da bgaluppi »

"Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia."

Gneo, via d'uscita da cosa? Dal voler capire le cose, senza accettare dei dogmi ciecamente? Farsi domande e investigare la Scrittura in modo corretto non è certo un peccato. Un peccato, semmai, potrebbe essere non farlo e credere in qualcosa che la Scrittura non insegna. Neppure è un peccato credere in un Dio Uno e Unico come sola realtà oltre la nostra realtà. Dunque quali peccati dovremmo confessarci? Non capisco. Non credere agli angeli come creature sarebbe un peccato? E dov'è scritto?
marco
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da marco »

Un esempio che ho letto e' che nel roveto che bruciava D.o si e' manifestato a Mose' con la voce del padre Amram. Nessuna immagine una voce.
Favole per favole vorrei scrivere la mia a proposito del Roveto ardente.
Il roveto un cespuglio indifeso in pieno deserto simboleggia Israele in Egitto e poi in mezzo alle nazioni, il fuoco simboleggia D.o che non lo brucia ma invece lo protegge.
Premetto che ognuno è libero di interpretare i passi biblici come meglio crede.
Per chi conosce o peggio ha fatto esperienza del roveto sa bene che non si può considerare “un cespuglio indifeso”. La caratteristica di questo cespuglio è simile alla tecnica che sta alla base dell’amo da pesca. Lo sfortunato che incappa accidentalmente tra i suoi rami spinosi, ha due possibilità per uscirne: strappare i rami assieme alla sua carne oppure cercare di srotolare i rami nel verso di entrata delle spine. Sappiamo adesso che il roveto non è un pianta di ornamento ma si presta piuttosto all'offesa. Intrecciata una corona di spine gliela posero sul capo. Dio mostrò a Mosè con che cosa l’uomo avrebbe offeso la sua Parola una volta diventata carne e mostrò inoltre la sua Misericordia attraverso il fuoco che non distrugge. Per intenderci non il fuoco che distrusse Sodoma o il fuoco invocato da Elia. Gesù non è venuto per condannare ma per salvare. La Legge che Dio darà di li a poco a Mosè sarà una legge di condanna, perché nessun uomo potrà ritenersi giusto davanti ad essa. Attraverso il Roveto Dio profetizzò l’essenza del sacrificio: da una parte la cattiveria umana, rappresentata dalla spine, dall'altra la Misericordia di Dio rappresentata dal fuoco che non brucia ( Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno).
France
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da France »

X_X
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:(
Elena-M
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Elena-M »

Bgaluppi innanzitutto ti ringrazio per avermi risposto :-)
Quella frase la devi leggere nel contesto. Serve a rafforzare il discorso attraverso un'immagine che rende bene l'idea. Tutti al tempo di Giacomo credevano ai demòni, per questo la usa.
Mi dispiace ma non condivido.. Scusami ma te se oggi parli di Dio a qualcuno diresti mai una frase

19 Tu credi che c'è un solo Dio. Fai bene; anche i "fanfasmi e gli alieni" credono e tremano?
Solo perché oggi è uso comune credere a questi esseri?

Dai a me fa ridere questa cosa.. E io devo credere che un uomo come Giacomo abbia voluto fare un esempio parlando del Padre basandosi su credenze pagane oltretutto su cose inesistenti..?
Se fosse così la Bibbia diventa un libro di barzellette e fantasia
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bgaluppi
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da bgaluppi »

Se Yeshùa parla della Geenna, dicendo che il peccatore ci va a finire dentro, crede che esista una Geenna? E dunque tale espressione è una prova dell'esistenza della Geenna?

La Bibbia, come ogni libro antico, è scritta secondo le credenze, la mentalità, gli usi e i costumi degli agiografi nel loro tempo. Mosè non avrebbe mai detto una cosa simile, Giacomo si. Oggi diremmo diversamente.
Elena-M
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Elena-M »

Bgaluppi ad una domanda non si può rispondere con altre due domande..

Quindi, ti ripropongo la mia domanda, sarebbe lecito oggi parlare del Padre tirando fuori fantasmi e alieni perché è uso e costume del nostro tempo?
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