Approfondimenti su Pesach

Gioab
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gioab »

Prendo spunto dall'ultimo commento di
Armando a cui però non posso rispondere. Perché se insisto con un altro studio sulle Scritture greche cristiane, sarei tacciato di far proselitismo e di essere un emissario della Wts... della società del Diavolo ecc. ecc.
E quindi sarei bannato dal forum.
Non ho libertà di espressione qui, quindi semplicemente non posso continuare a rispondere alle vostre legittime domande.

Mi piacerebbe rispondere a Bgluppi e Gianni ancora... Ma visto gli ultimatum ... Non posso.
Mi piacerebbe informarli su dove probabilmente devo modificare il mio studio perché mi sono reso conto che alcune argomentazioni che mi sono state date sono un po' piu forti delle mie...
Forse quando ci calmeremo un po tutti ritorneremo a parlarne.
Adesso sospendo qualsiasi intervento sul Forum, evidentemente è questo che vogliono i difensori della purezza della sana dottrina di questo Forum.
Peccato perché io pensavo che si poteva dialogare delle proprie idee liberamente come ai vecchi tempi...
Mi sbagliavo.

Arrivederci a tutti amici.
(1 Pietro 3:15) "Ma santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto."
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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Non hai capito. Puoi continuare ad argomentare (infatti non sei stato bannato, né ufficialmente richiamato), finché ti rendi conto che ciò che dici è contrario all'oggettività del testo. Nel momento in cui insisti a confermare che il sole è blu, quando con i nostri occhi vediamo che è giallo, allora non puoi più argomentare.

“I difensori della purezza della sana dottrina di questo Forum”, come sarcasticamente li chiami, vogliono che non si offendano l'itelligenza e i sentimenti degli utenti. Qui non ci sono sprovveduti facilmente ingannabili con discorsi, a cui si possono appioppare riviste piene di "verità", ma persone dotate di capacità di ragionamento e di giudizio, a cui interessa esaminare il contenuto delle Sacre Scritture. Tu sei il benvenuto finché, anche tu, ti allinei a questi princìpi e inizi a ragionare liberamente; insistere oltremodo cercando di dimostrare l'indimostrabile, non è solo sciocco, ma anche sconveniente.
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Nonostante tutto questa discussione la reputo importante per approfondimenti.
Ritengo molto importante il contributo di Noiman in particolare e mi piacerebbe che intervenisse anche besàseà.
Ora Gioab secondo me dovrebbe ammettere a se stesso l'errore di alcune affermazioni come questa:
Gioab » lunedì 21 novembre 2016, 18:20
Quindi la sequenza degli avvenimenti è questa: gli ebrei lasciarono l'Egitto la mattina del 14 Nisan, dopo che nella precedente sera (sempre il 14 Nisan) precisamente all'inizio di quel giorno, fra le 2 sere cioè al tramonto, fu scannato il sacrificio .
Affermazione ripetuta qui:
da Gioab » mer 23 nov 2016, 12:18 E poi cè il fatto che il giorno di riferimento in Esodo 12 è indiscutibilmente il 14 Nisan non il 15.
Sembra che fù il 14 che gli ebrei uscirono dall'Egitto.
ho già portato diverse prove, (leggere i messaggi di sopra)
adesso ne porto altre 2.
La prima: IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA PASQUA.
La Pasqua (ebr. pèsach, “un passare oltre”; gr. pàscha) veniva celebrata il 14 Nisan.
Ora il termine si riferisce più che al semplice sacrificio all'uscita di Israele dall'Egitto.
Ma questa se avvenne il giorno 15 (come indica la tradizione ebrea moderna) renderebbe il nome Pasqua riferito al 14 improprio.
Per avere un significato consono (sempre per gli ebrei moderni) il termine Pasqua dovrebbe essere applicato al giorno 15 e mai al giorno 14.
Ma questo nella Bibbia non avviene. Chiunque quando pensa alla Pasqua pensa al 14 Nisan, perchè quella data è ben fissata nella Bibbia.

Perciò se l'uscita degli israeliti dalla schiavitù avvenne il 14 Nisan, anche il significato del termine Pasqua acquista maggior valore. E infatti già nel mattino di quel giorno (dopo che nella sera [sempre il 14] hanno sacrificato e consumato gli agnelli) che gli israeliti incominciano a lasciare le loro case di schiavitù. Ed è proprio in quel giorno che inizia il "passare oltre”, la Pasqua.
Questo avrebbe una sua logica. Il 14 di Nissan è l'unico giorno menzionato nella bibbia. Quindi sia il sacrificio sia la celebrazione della pasqua apparterrebbero al 14. Come , secondo quanto afferma Gioab, l'uscita dalla schiavitù avvenne il 14.

Purtroppo però la bibbia dice (lo ripeto ancora una volta):

Numeri 33:3 Partirono da Rameses il primo mese, il quindicesimo giorno del primo mese. Il giorno dopo la Pasqua i figliuoli d’Israele partirono a test’alta, a vista di tutti gli Egiziani,

Questo contrasta quanto scrive Gioab:
gli ebrei lasciarono l'Egitto la mattina del 14 Nisan, dopo che nella precedente sera (sempre il 14 Nisan) precisamente all'inizio di quel giorno, fra le 2 sere cioè al tramonto, fu scannato il sacrificio
Il partire da Rameses è la fine della schiavitù che avviene il 15. Il testo dice anche :
Esodo 12:33 Gli Egiziani fecero pressione sul popolo per affrettare la sua partenza dal paese, perché dicevano: «Qui moriamo tutti!» 34 Il popolo portò via la sua pasta prima che fosse lievitata; avvolse le sue madie nei suoi vestiti e se le mise sulle spalle.......39 Cacciati dall'Egitto, non avevano potuto indugiare né prendere provviste

ciò fa capire quanto velocemente cercarono di andare via.

da Gioab » mar 22 nov 2016, 0:50 Esodo 12:17, 18 dice:
“E dovete osservare la festa dei pani non fermentati, perché in questo stesso giorno io devo far uscire i vostri eserciti dal paese d’Egitto. E dovete osservare questo giorno per tutte le vostre generazioni come uno statuto a tempo indefinito. 18 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, la sera dovete mangiare pani non fermentati fino alla sera del ventunesimo giorno del mese.
Esodo 12:19
Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà qualcosa di lievitato, sarà eliminato dalla comunità d'Israele, sia egli straniero o nativo del paese.




Da notare: da ciò che leggo, i pani non fermentati vanno mangiati dalla sera del 14 esimo giorno del mese alla sera del 21 esimo giorno del mese. (14-15,15-16,16-17,17-18,18-19,20-21 = 7 giorni completi

Se fosse vero come afferma Gioab, che il 14 sera è l'inizio del giorno, sempre dalla sera del 14 che segna il suo inizio, dovremmo calcolare i 7 giorni degli azzimi.

Ciò ci porterebbe all'inizio del giorno 21esimo , la sera. PEr tutto il resto del giorno 21 sarebbe quindi lecito mangiare azzimi perchè la festa di 7 giorni si concluderebbe il 21, la sera (presupposto inizio del 21esimo giorno). Eppure sta scritto che il 21 esimo (tutto il giorno) è ancora festa con la santa convocazione.

Altra nota. Sempre il 14 la sera e la notte , avvengono sacrificio e celebrazione della pesaq. Sta scritto che la carne viene mangiata con erbe amare e azzimi. Gioab però afferma che gli azzimi cominciano la sera del 15 (inizio del 15) , cioè 24 ore dopo la sera del 14.
Gioab » ven 25 nov 2016, 17:12
Le due sere sono da collocarsi immediatamente dopo il tramonto tra la fine del 13 e l'inizio del 14 Nisan.
Così che avevano tutto il giorno 14, dalla sera alla mattina, per sacrificare, cuocere e consumare la vittima pasquale. Dopo potevano fino alla mattina occuparsi della pulizia e prepararsi per il veniente, sulla sera dopo, giorno 15 in cui non potevano più lavorare, il 15 era il primo giorno degli azzimi in cui ci si riuniva in festa.
Messaggio da Gioab » mar 22 nov 2016, 22:32
12 E io devo passare quella notte attraverso il paese d’Egitto e colpire ogni primogenito nel paese d’Egitto, dall’uomo alla bestia; ed eseguirò giudizi su tutti gli dèi d’Egitto. Io sono Geova.
Da notare che l’unico giorno di cui si è parlato è solo il 14. La notte è quella del 14, gli egiziani muoiono nel 14, come è morto l’agnello pasquale il 14.
14 “‘E questo giorno vi deve servire di memoriale, e lo dovete celebrare come festa a Geova per tutte le vostre generazioni. Lo dovreste celebrare come uno statuto a tempo indefinito.

Ancora una volta non si fa riferimento al nuovo giorno, il 15. E’ chiaro a tutti che il giorno sacro da celebrare è il 14 Nisan. (“questo giorno”). Sempre quello è.
Da ciò ne consegue che storicamente gli israeliti escono dall’Egitto la mattina del 14 Nisan, dopo che durante la sera precedente hanno mangiato il pasto pasquale e dopo che nella notte l’angelo di Geova ha ucciso i primogeniti egiziani.

15 Per sette giorni dovete mangiare pani non fermentati. Sì, il primo giorno dovete togliere la pasta acida dalle vostre case, poiché chiunque mangi ciò che è lievitato, dal primo al settimo giorno, quell’anima dev’essere stroncata da Israele. 16 E il primo giorno ci dev’essere per voi un santo congresso, e il settimo giorno un santo congresso. In essi non si deve fare nessun lavoro. Solo ciò che ogni anima ha bisogno di mangiare, solo questo si potrà fare per voi.

Dopo di che inizia il primo dei 7 giorni, al tramonto tra il 14 e il 15 inizia il 15° giorno, il primo degli azzimi (o festa dei pani non fermentati).

17 “‘E dovete osservare la festa dei pani non fermentati, perché in questo stesso giorno io devo far uscire i vostri eserciti dal paese d’Egitto. E dovete osservare questo giorno per tutte le vostre generazioni come uno statuto a tempo indefinito. 18 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, la sera dovete mangiare pani non fermentati fino alla sera del ventunesimo giorno del mese.

Qual è “questo stesso giorno”? (v.17) E’ sempre il 14 Nisan. (quello è il giorno per antonomasia diremmo noi) Come detto prima è quello il giorno in cui iniziano a uscire effettivamente dall’Egitto.
Ed è sempre quello il “giorno per tutte le vostre generazioni come uno statuto a tempo indefinito”.
Tutto il capitolo, parla in special modo di quel giorno! Lo conferma definitivamente il vers. 18 quando specifica inequivocabilmente: “Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese”.
E' interessante che anche se ci aspetteremmo di trovare il 15° giorno, si ritorna sempre al 14° giorno.
Poi finalmente si menziona la sera, solo allora inizia il 15°giorno il primo di 7, il primo in cui si mangiano pani non fermentati.
appunto il versetto 18 dice:

18 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, la sera dovete mangiare pani non fermentati fino alla sera del ventunesimo giorno del mese.

La sera del 14 esimo giorno del mese si cominciano a mangiare pani azzimi fino al 21 esimo giorno. E' proprio la stessa sera in cui si fa il sacrificio e si mangia la carne con erbe amare ed azzimo.

Queste sono parte delle incongruenze che l'amico gioab continua a ripetere ad oltranza andando contro la scrittura.
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Terminata questa parentesi, mi sembra invece interessante tornare un pò su Genesi. A dire il vero non mi sono chiare alcune cose. Mi risultava infatti del passaggio dal calendario solare a quello lunare all'uscita dall'egitto come anche conferma Noiman:
noiman
Gli ebrei seguivano in Egitto il calendario solare, quando furono al confine dell’Egitto fu chiesto loro di seguire il calendario lunare.
Anche il commento di Antonio:
bgaluppi » giovedì 17 novembre 2016, 20:26

Non poteva essere il 14 di nissan, perché al v.6 è scritto “trascorsi i giorni degli azzimi”, quindi la Pasqua era già finita. Inoltre, Paolo non avrebbe certo potuto viaggiare il 15 di nissan, giorno di riposo assoluto.
Eppure gli ebrei partirono dall’egitto in quel giorno. La pasqua finita se intendi lo scannamento ecc. , perchè il testo dice del 14 e numeri 33:3 che gli israeliti partirono a testa alta il giorno dopo la pasqua.

infatti scrivi:
da bgaluppi » lunedì 21 novembre 2016, 16:50
Quindi, il rito prevede tre tempi: le due sere (scannamento e preparazione, il 14), pasto (dopo il tramonto, al calare dell'oscurità, il 15), olocausto (la notte, prima del sopraggiungere del giorno).
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Naza, Pesach è un evento unico. È naturale che, dovendo camminare quella notte, non sarebbe stato un giorno di assoluto riposo. Ma non credo che ai tempi di Yeshua avrebbero viaggiato il 15.
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Vero Antonio. In ricordo di quella notte viene così festeggiata la pasqua insieme agli azzimi. La prima notte è una notte di veglia.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gioab »

Ok Bgluppi voglio fidarmi di te. Se mi garantite che in questo forum c’è libertà di parola (in questo caso di scrittura) possiamo continuare.. Continueremo finché l’argomento non sarà esaurito, non finché avrò dimostrato qualcosa. Non è mai stato il mio obiettivo.
Voglio evitare le polemiche e rimanere sul testo biblico. Potete assecondare questo mio desiderio?
Bgluppi inizio con te…
Tu cerchi di rispondermi, dicendo:
Te lo dico io, perché tu ti basi su una traduzione, non sull'ebraico. E perché ignori la differenza dei termini sera e tra le due sere.

Se la prima motivazione mi sembra in tutta sincerità una scusa, un arrampicarsi sui vetri, la seconda è stata già dimostrata essere falsa. Direi che su questo abbiamo esaurito l'argomento. Ma riepiloghiamo:
L’espressione “fra le 2 sere” corrisponde al momento dopo il tramonto, sarebbe la prima parte della sera, quella più riconoscibile.
Come ho già spiegato più volte l’espressione non corrisponde al pomeriggio ma alla sera, benché sia una parte più specifica della stessa sera.
L’unica concessione che posso fare è che i rabbini l’hanno poi interpretata nel corso dei secoli nella maniera in cui la conoscete oggi voi e avete accettato a scatola chiusa.
Nella Bibbia non ci sono sufficienti prove per considerarlo pomeriggio, come insistete voi.
Poi, caro Bgluppi cerchi di dare lezioni di ebraico dicendo cose scontante e del tutto ininfluenti per il nostro studio.
“L'ebraico non dice affatto che tra le due sere È Pesach, ma dice solo “tra le due sere Pesach”. Quindi, il lettore deve capire da questa frase, non da quella che suggerisci tu, col verbo essere.”

Caro bgluppi la differenza tra traduzioni e testo letterale ebraico che fai qui è davvero inutile!
Inoltre non è quella che suggerisco io (come dicevi correttamente tu, io non esisto). Ma è come dicono tutte le versioni della Bibbia a noi disponibili!
Tutti sanno che l’ebraico non ha mai il verbo “essere” esplicito nel testo.
Il tuo tentativo perciò è inutile quanto banale.
La conclusione che arrivano tutte le versioni e tutti gli studiosi (e qui c’è piena unanimità) è che il 14 Nisan è pasqua, e la conclusione che arrivo io, in base al normale calendario biblico che come ho dimostrato incomincia come tutti i giorni festivi alla sera dopo il tramonto del giorno precedente, in questo caso dopo il 13, nel momento delle “2 sere”, indicativamente tra le 18 e le 19 e 20. Cioè all’inizio del 14 Nisan, alla sua sera.
Bgluppi hai letto il mio studio sul contare i giorni dal 14 al 21? (Esodo 12:18)
Non è ancora il momento di rispondere a Gianni che sembra come altri impaziente di andare fuori topic. lo farò in una discussione ad hoc.
Anche se fuori topic rispondo a una sola domanda di Armando, visto che sembra avere lacune sulla pasqua ai tempi di Gesù e nessuno lo ha aiutato:
Quindi che ci fa il vino che è una bevanda fermentata con il lievito contenuto nella buccia dell'acino in quella tavola se era Pasqua tu lo sai Gioab?
Io lo so, e lo sa anche Noiman, Gianni e tutti coloro che sanno come avveniva la pasqua ebraica nel 1° secolo, esattamente con 4 calici di vino. Dovresti girare la domanda a loro, sul perché di questo cambiamento.
Certamente non sono io il tuo maestro.
Però mi dai lo spunto per dimostrare come nel corso dei secoli le cose per gli ebrei sono cambiate, ed è perciò verosimile immaginare che i rabbini slittarono il mangiare la pasqua dal 14 Nisan come si faceva in origine, al 15, diciamo solo che non sarebbe stato il primo cambiamento riguardo alla pasqua. :-
Solo una informazione adesso per Naza. Su Numeri 33 a cui sei ritornato ho già risposto nel mio studio a pag. 31. Sei pregato di leggerlo veramente, non risponderò più a cose già dette e ridette.
Ribadisco che io non voglio comunque farvi cambiare idea sul origine della pasqua ebraica. Mi piacerebbe solo che siate meno dogmatici e che riconosciate che la mia ipotesi è basata sulle Scritture.
Chiedo troppo? Credo proprio di Sì. Ma la speranza è l’ultima a morire.
Comunque se non riusciamo a sbloccarci da queste basi non serve proprio a niente andare a impelagarci sull’ultima cena di Gesù; non credete?
Spero che possiamo ritornare a parlane con calma, senza preconcetti, perché per quanto riguarda me è così.

Ps non è stata data risposta ad alcune mie domande (mentre io mi sforzo di rispondere a tutte le vostre):
(1 Pietro 3:15) "Ma santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto."
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Solo una informazione adesso per Naza. Su Numeri 33 a cui sei ritornato ho già risposto nel mio studio a pag. 31. Sei pregato di leggerlo veramente, non risponderò più a cose già dette e ridette.
Ciao Gioab , ben tornato. Ed infatti se leggi i miei ultimi post ho citato sia numeri sia la tua risposta del tuo studio. Ti ho fatto anche notare tutte le incongruenze a cui pervieni che continui a glissare. Ti ringrazio comunque per avermi dato modo per approfondire . Per quel che mi riguarda è stato scritto quasi tutto sull'argomento. E' sotto gli occhi di tutti coloro che leggono. Ora se vuoi continuare a negare l'evidenza per dare ragione alla WTS (altrimenti non saresti più tdg) fai pure. Però mi dispiace perchè potresti dare un grande contributo agli studi se buttassi nell'immondizia le riviste e pubblicazioni e ti dedicassi allo studio facendo ricerca libera .
Senza offesa è una mia opinione. Lascio ad Antonio, Gianni, Noiman ecc..la discussione che si prevede infinita fino allo sfinimento.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Se la prima motivazione mi sembra in tutta sincerità una scusa, un arrampicarsi sui vetri, la seconda è stata già dimostrata essere falsa.
Gioab, in che modo la mia motivazione sarebbe un arrampicarsi sugli specchi? La traduzione va sempre verificata con altre traduzioni, dopodiché va verificato il testo originale, per vedere se è conforme. È un errore fidarsi ciecamente di un traduttore solo perché è conforme alla nostra religione di appartenenza. Ti faccio un esempio su un versetto che sto discutendo sul forum di Consulenza Ebraica, Mal 2:15:

“Ma, direte voi, non ce n'è uno che fece così? E tuttavia, lo Spirito rimase in lui. Ma perché quell'uno lo fece? Perché cercava la discendenza promessagli da Dio. Badate dunque al vostro spirito e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza.” (NR)

“Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest'unico essere, se non prole da parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza.” (CEI)

“E ci fu uno che non [lo] fece, poiché aveva ciò che rimaneva dello spirito. E che cercava quello? Il seme di Dio. E voi vi dovete guardare rispetto al vostro spirito, e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza.” (TNM)

“Now did He not make one who had the rest of the spirits? Now what does the one seek of the seed of God? Now you shall beware of your spirit, that it shall not deal treacherously with the wife of your youth.” (Rosenberg)

Ora, dimmi tu: qual'è quella giusta?

Per quanto riguarda la mia affermazione, non è affatto falsa perché se due termini sono uguali (ערב - ערב) vogliono dire normalmente la stessa cosa; se sono diversi (בֵּ֣ין הָעַרְבָּ֑יִם - ערב) vogliono dire certamente cose diverse. Oppure mi vuoi far credere che "sole" è la stessa cosa di "luna"?
Poi, caro Bgluppi cerchi di dare lezioni di ebraico dicendo cose scontante e del tutto ininfluenti per il nostro studio.
Ininfluenti? Ciò che dice il testo è ininfluente? Nonostante fossi in grado di vedere da solo quello che il testo dice, grazie ad una semplice interlineare, mi sono anche informato con chi l'ebraico lo conosce, e ti ripeto quello che dice il testo:

“Nel mese [בַּחֹ֣דֶשׁ] primo [הָרִאשׁ֗וֹן] in quarto [בְּאַרְבָּעָ֥ה] decimo [עָשָׂ֛ר] del mese [לַחֹ֖דֶשׁ] tra [בֵּ֣ין] le due sere [הָעַרְבָּ֑יִם] Pasqua [פֶּ֖סַח] di Yhvh [לַיהוָֽה]”

Inserendo ciò che manca ed è sottinteso, si produce un significato:

"Nel mese primo in [il] quarto decimo [giorno] del mese tra le due sere [sarà la] Pasqua di Yhvh".

oppure, come traducono altri (Rosenberg):

"Nel primo mese, nel quattordicesimo del mese, nel pomeriggio, [sacrificherai] l'offerta di Pesach al Signore."

Perché Rosenberg specifica il sacrificio? Perché "tra le due sere" avviene il sacrificio, come testimoniato in Es 12:6. Se non credi a me, a Noiman, a Gianni e neppure a Rashi, vai su consulenza ebraica e chiedi ad Abramo cosa si fa "tra le due sere" e quando inizia il giorno successivo. Chiedigli anche se la cena pasquale avviene il 14 o il 15, e se gli ebrei uscirono il 14 o il 15.

Il problema è che dopo che Abramo ti avrà detto le stesse cose che ti diciamo noi da più di trenta pagine, citandoti tutto il citabile, tu dirai che gli ebrei di oggi sono influenzati da questa e quell'altra cosa e non sono credibili. Invece i non ebrei di Brooklyn sono credibilissimi, perché evidentemente glielo ha detto Dio in persona che le cose non stanno come sno chiaramente scritte sulla Bibbia.

Per quanto mi riguarda, è stato detto tutto e anche di più e l'argomento è esaurito. Se sei convinto di ciò che dici, buon per te. Ora dovresti rispondere sul perché Yeshùa e gli apostoli non mangiarono azzimi. E per farlo, dovrai aspettare che esca una rivista, o assumerti una responsabilità con la tua organizzazione.
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Quando si parlerà della seconda parte, sarei contento di approfondire. Ho già fatto le mie ricerche ma tramite il confronto posso mettere ordine. La precedente discussione per me al momento è chiusa.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gioab »

Ti faccio un esempio su un versetto che sto discutendo sul forum di Consulenza Ebraica, Mal 2:15:

“Ma, direte voi, non ce n'è uno che fece così? E tuttavia, lo Spirito rimase in lui. Ma perché quell'uno lo fece? Perché cercava la discendenza promessagli da Dio. Badate dunque al vostro spirito e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza.” (NR)

“Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest'unico essere, se non prole da parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza.” (CEI)

“E ci fu uno che non [lo] fece, poiché aveva ciò che rimaneva dello spirito. E che cercava quello? Il seme di Dio. E voi vi dovete guardare rispetto al vostro spirito, e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza.” (TNM)

“Now did He not make one who had the rest of the spirits? Now what does the one seek of the seed of God? Now you shall beware of your spirit, that it shall not deal treacherously with the wife of your youth.” (Rosenberg)

Ora, dimmi tu: qual'è quella giusta?
Uh forte... mi piace!
Ti voglio seguire nel altro forum, mi mandi un link?
Per rispondere io, dovrei andare su un interlineare ebraica... Ma saremmo fuori topic se ci indugiassimo in questa scrittura.
Comunque ho molta fiducia nella TNM, e visto che è in buona compagnia con le altre, se dovessi scegliere senza analizzare il testo ebraico, accetterei la TNM. La CEI mi sembra qui che si complichi la vita.
Per quanto riguarda la mia affermazione, non è affatto falsa perché se due termini sono uguali (ערב - ערב) vogliono dire normalmente la stessa cosa; se sono diversi (בֵּ֣ין הָעַרְבָּ֑יִם - ערב) vogliono dire certamente cose diverse. Oppure mi vuoi far credere che "sole" è la stessa cosa di "luna"?
Questo ragionamento in linea di principio è giusto e nelle traduzioni letterali, come lo è la TNM si cerca di rispettarlo. Non lo fanno altre traduzioni più liberali.

Ma il punto è che l'espressione "fra le due sere" è certamente diversa da "sera" anche secondo me. Perciò andare a cercare le differenze semantiche è inutile.
Abbiamo anche cercato i vari significati, e credo che sia chiaro che siamo su 2 opposti significati dell'espressione "fra le 2 sere".
In una si intende il pomeriggio fra le 15 e le 18 (circa).
nell'altra il momento subito dopo il tramonto del sole, tra le 18 e le 19:20.

Su questi 2 periodi abbiamo analizzato alcuni versetti. E Deuteronomio rimane un ottimo indicatore su quale sia il periodo più giusto:
(Deuteronomio 16:6) Ma nel luogo che Geova tuo Dio sceglierà per farvi risiedere il suo nome devi sacrificare la pasqua, la sera, appena sarà tramontato il sole, al tempo fissato della tua uscita dall’Egitto.
Proprio quest'ultima frase: "al tempo fissato della tua uscita dall’Egitto" dovrebbe farti riflettere!
la frase è un chiaro riferimento al tempo vicino alla notte quando iniziarono ad uscire gli israeliti dal'Egitto. Perciò non può proprio riferirsi al pomeriggio, ma come dice il testo stesso alla "sera".

Ma ne abbiamo già parlato.
Sull'espressione "fra le 2 sere" abbiamo esaurito le argomentazioni.
Non c'è nulla di male! Io rimango nella mia e tu rimani nella tua. Mica dobbiamo convincerci per forza a vicenda, no?
Rimaniamo buoni amici lo stesso anche con Gianni, consapevoli che per me lui è un gran testone, e che per lui lo sono io! Mi va bene così.

Però non bisogna cercare di mistificare le Scritture. Caro Bgluppi il giochino che fai adesso non è da te:
Inserendo ciò che manca ed è sottinteso, si produce un significato:

"Nel mese primo in [il] quarto decimo [giorno] del mese tra le due sere [sarà la] Pasqua di Yhvh".

oppure, come traducono altri (Rosenberg):

"Nel primo mese, nel quattordicesimo del mese, nel pomeriggio, [sacrificherai] l'offerta di Pesach al Signore."
Bgluppi ti chiedo di essere più onesto!
1) oltre alla Rosenberg quante altre traduzioni puoi portare a sostegno della sua aggiunta?
Di contro tutti i traduttori sono più vicini a TNM. Anche se questo in genere non è un buon argomento, è utile per vedere se ci sono manipolazioni. E la Rosenberg si prende una libertà che non può e non deve prendersi!
2) aggiungere il verbo 'essere' oppure la parola "sacrificherai" ha lo stesso peso nella traduzione?
Qui vorrei che fosse Gianni a riprenderti. Non voglio essere io.
Ti ho già accennato che fissarsi sul verbo essere in ebraico è assurdo. Tutte le versioni lo aggiungono semplicemente in quanto è sottinteso.
La parola "sacrificherai" invece è una aggiunta gravissima. Mai il traduttore si deve permettere di inserire parole estranee al testo immediato, secondo la propria interpretazione.
Ed è pur gravissimo Antonio che tu sapendo questo, lo citi disperatamente a sostegno della dottrina rabbinica che tu hai sposato a scatola chiusa!
tu dirai che gli ebrei di oggi sono influenzati da questa e quell'altra cosa e non sono credibili. Invece i non ebrei di Brooklyn sono credibilissimi, perché evidentemente glielo ha detto Dio in persona che le cose non stanno come sno chiaramente scritte sulla Bibbia.
Se nel sito ebraico mi possono portare altri versetti biblici non manipolati, che dimostrano che la pasqua sia divisa tra 2 giorni sono pronto ad ascoltarli. E' ovvio che sono influenzati dalla loro interpretazione cronologica della festa, ma questo non significa che abbiano torto a priori. Non è questo il mio metro di giudizio ma solo il Tanakh.
E per la cronaca in tutto il mio studio non mi sono avvalso di nessuna rivista prodotta dai testimoni di Geova, ma sono fiero di aver da solo raggiunto la stessa conclusione a cui pervengono, ciò dimostra ancora una volta che non si basano su interpretazioni preconfezionate dai farisei, ma solo sulla Bibbia.
(1 Pietro 3:15) "Ma santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto."
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