il libro dell' APOCALISSE

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Rosanna
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Rosanna »

Sono convinta che il nucleo di tutta la questione tra ebraismo e cristianesimo (Gerusalemme e Roma sono solo dei simboli) sia che l'ebraismo ha scelto di privilegiare le pratiche rituali concrete come segno di fede in Dio ed ha trascurato l'aspetto dell'adesione interiore, nonostante i richiami dei profeti (un sacrificio animale è più comodo per la coscienza rispetto alla misericordia sincera). Invece Cristo sottolineava e metteva come fondamento del rapporto con il divino (il Padre) proprio l'adesione interiore fino a giungere al sacrificio personale, se richiesto dal Padre che è nei cieli. Ecco allora che il Tempio, fondamentale per le pratiche rituali (il cui significato profondo era stato dimenticato con il trascorrere dei secoli), viene sostituito dal tempio interiore della coscienza personale che costituisce la massima espressione dell'essere umano (per altri versi molto simile agli animali). Purtroppo devo dire che le chiese istituzionalizzate finiscono presto per privilegiare l'esteriorità (esempio: la devozione cattolica) come segno, in realtà poco affidabile, di fede in Cristo. Per quanto mi riguarda penso che la mia conoscenza delle leggi della vita materiale e spirituale è troppo incompleta per poter valutare ciò che giusto o ingiusto nella Storia ed ho fede che, conoscendo ogni aspetto della realtà, capirei che Dio agisce sempre con giustizia. Riguardo a Cristo devo dire che le vicende della mia vita, unite all'osservazione del prossimo, mi hanno portato a riconoscere come essenzialmente valido il suo modo di proporsi e i suoi principi ma sono enormemente più cattiva e peccatrice.
Gv 9,39 Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi»
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bgaluppi
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da bgaluppi »

Belle parole, Rosanna.
ארמאנדו אלבנו
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

A questo punto perchè non passiamo ad esaminare eventuali aspetti che sono scritti nei 7 messaggi? Chi ha qualcosa da domandare può farlo.
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Gianni
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Gianni »

(E chi risponderà? Si spera qualcuno che sappia almeno cos'è l'apocalittica).
ארמאנדו אלבנו
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

e siamo sicuri che l' ''apocalisse'' greca sia proprio quel genere corrispondente all'apocalittica ebraica?

Non credo proprio che il concetto di ''apocalisse'' greca sia esattamente la stessa cosa di apocalittica ebraica. Tu dici che apocalittica ebraica è descrivere eventi passati come se fossero nel futuro (per me è una cosa senza senso. Ha più senso che gli eventi riguardano il futuro, ma che Dio li da in un certo momento per consolare il popolo), ma l'apocalisse greca è stata scritta in greco ed abbiamo la parola RIVELAZIONE. Siamo proprio sicuro che questo concetto corrisponde al cosiddetto concetto di apocalittica ebraica?
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Gianni
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Gianni »

Armando Albano, scusami, ma preferisco non discurete con te. Proprio ora sto scrivendo uno studio sull'apocalittica, che pubblicherò. Tu fai pure tutti i tuoi ragionamenti.

Solo per chi ci legge, faccio questa anticipitazione:

L’apocalittica, genere letterario apocalittico, fiorì dal 2° secolo a. E. V. al 2° secolo E. V.. I libri apocalittici non furono ben visti dai rabbini, perché essi ritengono che nella Toràh ci sia già in germe tutto ciò che si deve sapere, e per questo si dedicano allo studio molto meticoloso della Toràh. Gli apocalittici, invece, cercano di svelare tramite nuove rivelazioni ciò che attende l’umanità, pur rimanendo assolutamente fedeli alla Toràh e al messaggio dei profeti. Ad esempio, in un testo apocalittico apocrifo (l’Apocalisse di Esdra) ci si lamenta con Dio: “La Legge è stata bruciata, e perciò nessuno conosce le opere che hai compiuto, o che cosa Tu dovrai compiere”, poi l’autore prega: “Se ho trovato favore di fronte a Te, immetti in me il santo spirito, ed io scriverò tutto quello che è stato fatto nel mondo dall'inizio, le cose che erano scritte nella Tua Legge, in modo che gli uomini possano trovare il sentiero, e vivano coloro che vorranno vivere negli ultimi giorni". – 4 Esdra, 14:21,22.
Queste due differenti posizioni spiegano perché i libri apocalittici furono conservati più dai discepoli di Yeshùa che dai rabbini. L’apocalittica non ha avuto grande influenza nei testi rabbinici, nella Mishnàh (in ebraico: משנה) e nella Toseftà (in aramaico: תוספתא) che è una raccolta della Toràh orale ebraica. Sebbene in questi testi rabbinici si trovino molti elementi apocalittici ed escatologici (come il mondo a venire e i giorni del Messia), essi sono presenti in modo frammentario e incidentale, senza il contesto delle visioni spiegate da un interprete celeste, senza scene di battaglie e di giudizio. L’interesse dei rabbini è per la vita quotidiana da vivere secondo la Toràh; per loro il futuro non è che un completamento e un’integrazione del presente.
Come nel caso dei profeti ispirati, accanto ai quali ce n’erano dei falsi non ispirati, così è per gli apocalittici. Per ambedue vale la regola stabilita da Dio: “Se tu dici in cuor tuo: «Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta?» Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non succede e non si avvera, quella sarà una parola che il Signore non ha detta; il profeta l'ha detta per presunzione; tu non lo temere” (Dt 18:21,22). Tra gli apocalittici solo due sono ispirati: Daniele e Giovanni. Gli apocalittici non ispirati sono più che altro dei visionari. Tuttavia lo stile è identico, così come era identico lo stile dei veri e dei falsi profeti.
ארמאנדו אלבנו
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Vedi Gianni, ai cosiddetti libri apocrifi del vecchio testamento faccio una piccola considerazione: Ammesso anche che gli apostoli nel nuovo testamento scritto facessero riferimento a qualche scrittura di questi libri, ciò non significa per forza che quei libri sono interamente ispirati.

Ma poi non ho capito una cosa: questi libri apocalittici ebraici parlano di eventi passati già accaduti descritti come futuri oppure parlano e investigano su cose che realmente ancora devo avvenire rispetto al tempo in cui fu formulato il libro?

E poi il concetto greco di RIVELAZIONE (nel testo greco c'è la parola greca RIVELAZIONE e mi sembra che nessuna bibbia traduce quella parola con APOCALISSE) coincide per forza col concetto di apocalittica ebraica? Mettiamoci pure che il testo apocalittico non fu nemmeno principalmente indirizzato a chiese ebraiche di quell'epoca.
marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

Caro Gianni l'uso della gematria lo si riscontra in altre parti della Bibbia, a parte quello di Ap?
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Gianni
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Gianni »

Sì, anche nel Vangelo di Matteo, in 1:17.
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Rosanna
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Rosanna »

Ho alcune nozioni sulla gematria ma non ho capito in che modo è applicata in Mt 1,17.
Gv 9,39 Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi»
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