La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamento

chelaveritàtrionfi
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Cara Lella, rispondendo ad Aldo spero di rispondere anche a te. Se manca qualcosa fammelo notare e ti rispondo direttamente.

1. Caro Aldo di sicuro non mi metto appresso alle dottrine e comincio con la consapevolezza che comunque per comprendere il testo ci vuole studio , lo studio non basta perché occorre capire il senso e per capire il senso volente o nolente devo cercare direttamente o indirettamente di risalire a qualche concetto ebraico. Per le scritture greche dovrebbe essere più facile ma si dovrebbe anche partire dal presupposto che ci sono concetti ebraici espressi in lingua greca ed inoltre scritti da autori (almeno alcuni) che non sono stati proprio testimoni oculari. Per fede crediamo che gli autori sono comunque ispirati per cui il messaggio che trasmettono è veritiero. Io non credo che essere ispirati voglia dire dettatura divina. Come affermi nell’ultima parte gli autori scrivono anche in base alla loro credenza, tuttavia quel modo di scrivere non inficia il messaggio.
Lella scrive che al battesimo riceviamo lo spirito santo. Probabilmente si riferisce ai doni. Si certo lo credo però tra i doni ci sono anche quello delle lingue ed altri. Il battesimo è un simbolo di morte dell’uomo vecchio e risurrezione di quello nuovo che crede in Cristo come Salvatore e io ci credo. Ultimamente ho riflettuto molto su ciò che potevano fare gli apostoli ed alcuni discepoli per fede. Anche quando Yeshùa guariva diceva spesso “la tua fede ti ha guarito”. Sto riflettendo se per fede davvero possiamo come si dice muovere le montagne (in senso metaforico) e se questa fede è davvero forte come diciamo. Riguardo alla comprensione delle scritture se intendi che leggiamo e capiamo tutto allora ti metterei davanti all’evidenza che 100 persone battezzate hanno 100 idee diverse e non comprendono tutti allo stesso modo. Per i doni dello spirito ti chiederei se sai parlare in lingue e se riesci a leggere il testo ebraico. Noi leggiamo le scritture perché qualcuno le ha tradotte per noi (studiosi) altrimenti come si dice in Sicilia, potremmo attaccarci al “Tram “ , tra l’altro presente solo in 2- 3 città siciliane.

Che il NT mostri una differente concezione te l ho scritto è questione di interpretazione e soprattutto traduzioni. Poi ne parliamo meglio. L’anima è tutto l’essere , quindi l’uomo può uccidere il corpo ma non l’anima , cioè tutto l’essere. Tutto l’essere lo può far perire Dio. Da qui abbiamo un indizio che l’anima (l’essere) può perire e lo può fare solo Dio , il solo che può far risuscitare i morti (anzi nel NT questo potere viene concesso anche al figlio)

2. Aldo , giudizio vuol dire giudizio. Se tutti verremo presentati davanti ad un tribunale vuol dire che dovremmo essere giudicato. Anche i giusti sono peccatori ma hanno a disposizione i loro jolly che sono le opere nella fede, nel senso che non devi credere a chiacchiere ma a fatti. Giudizio per i giusti = assoluzione e per gli ingiusti = condanna. Spero di aver risposto a Lella ….tutti finiremo davanti al tribunale di Dio non ci salviamo solo perché ci definiamo cristiani (nel senso di credenti in cristo) a parole ma dobbiamo fare. Prima fai poi impari si dice.


3. Riguardo alla posizione intermedia di fantasma ci sono teorie Aldo. La bibbia non attesta ma sono le interpretazioni a far volare ipotesi.



Perché purtroppo per me? Se è , è …. Se non è non è. Non devo difendere a spada tratta dottrine io per la mia congregazione perché non ne ho. E purtroppo se il termine paradiso lo ritroviamo nelle scritture greche e tale termine ha origine persiana e si intendeva un giardino, l’autore aveva in mente quel giardino. Che poi sia sulla terra o meno ci può stare. Secondo alcuni ebrei anche L’eden ed il primo adamo prima di essere separato da Eva stava in altra dimensione.
Ma il problema è che il paradiso per l’uomo riguarda il futuro.

Riguardo ai mille anni pare che si parla della terra … che poi ci siano simbolismi concordo


Riguardo al Dio dei vivi credo ancora che sia sempre lo stesso problema di interpretazione. In quel tempo una parte degli ebrei credeva nella resurrezione altri no. Essere Dio dei vivi non implica per forza continuità ma dato che il tema è la resurrezione Yeshàa sta dicendo che Dio resuscita. Abramo e altri credevano che Dio potesse resuscitare dai morti.


Riguardo alla geenna stagno di fuoco certamente sono simbolismi. Alcuni passi a prima lettura sembrano parlare di sofferenza eterna. Io ti chiedo che Dio misericordioso come potrebbe condannare ad una sofferenza eterna un uomo che ha a peccato 80 anni…. Ma anche 500 anni della sua vita? La morte totale può essere ancora un gesto di misericordia per evitare appunto la sofferenza. Rifletti.. ma in ogni caso non possiamo affermare nulla con certezza. Su questo punto non mi sono espresso oltre tanto se lo hai notato.



Riguardo al metodo corretto di lettura credi di averlo tu? La bibbia non è un trattato scientifico ma occorre anche una logica di lettura oltre a capirne il senso. Ritengo che gli ebrei avrebbero le chiavi di lettura ma come puoi notare sono sempre le ideologie che predominano. Come ho scritto all’inizio certamente Paolo e gli altri possono aver scritto a seconda della credenza del tempo. Ad esempio quando consiglia il vino per il mal di pancia a Timoteo. Oggi qualunque medico sorriderebbe. Il fatto che ci sia una credenza di 3 cieli, la domanda che si fa Paolo con il corpo o senza il corpo non si sa dovrebbe far riflettere. Innanzitutto di rapimenti nella Bibbia ne leggiamo un paio. Di Enoch ed Elia …c’è una discussione a parte. L’altro rapimento che leggo è quello in spirito di Giovanni ad esempio. Rapimento in estati ….ma si intende sonno profondo. Senza corpo quindi può voler dire in sonno profondo (ho scritto può). Ora ti chiedo che significato abbia l’altro senso con il corpo. Dobbiamo credere che con il corpo un uomo possa andare in paradiso al terzo cielo e ritornare? Si… se accettiamo l’idea che venga trasportato da un’astronave aliena… spero che non hai guardato Biglino. Il fatto che Paolo si basa su credenze, ciò dovrebbe far riflettere sul collocamento degli angeli e di Dio nei cieli. Forse la visione era unidimensionale con angeli e Dio presenti nel cielo materiale. Ciò dovrebbe fare anche riflettere che Yeshùa non rivelò il cosmo all’essere umano per come lo conosciamo oggi o forse lo fece ma gli altri non capirono. Da qualche parte ho scritto comunque che antichissime popolazioni pare conoscessero come fosse fatto il cosmo.
Ecco , bravo lo hai scritto qui:
“Per Paolo Dio realmente aveva la sua dimora nel terzo Cielo; punto. Oggi sappiamo tutti che non esistono cupole, non c'è acqua dietro la luna, ecc... non bisogna quindi cercare di collocare Dio in un posto preciso dell'universo, l'aldilà è una realtà trascendentale, cosa che gli ebrei e i primi cristiani sicuramente non avevano compreso.”
Per cui il discorso di rapimento nel terzo cielo con in corpo non va preso alla lettera. Infatti Paolo si chiese se… ha dei dubbi che si basano sulla sua credenza e sulla sua non conoscenza completa dell’evento come avvenne.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
salcontis
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da salcontis »

Caro che la veritàtrionfi,
non è questione di ermeneutica, esegesi, scritture bibliche, traduzioni, letterale, simbolico. Non è un metodo comune.
Il codice per interpretare parabole, simboli, allegorie, è la stessa Bibbia.E non è sempre facile.
Usando altre fonti, visioni di veggenti, visioni di madonne, messaggi spiritistici, Platone, Aristotele,pitagora, induismo, teosofia, buddismo, si arriva ad una miscela babilonica di credenze che non trovano conferma nella Bibbia, ma servono solo a fare confusione.
La discussione basata su questi presupposti è come il ciclo delle reincarnazioni che si ripete.
Se dici che in rivelazione è scritto che le anime ritornarono in vita, dovrebbe significare che prima erano morte.
Adamo divenne un'anima vivente perchè prima era un'anima morta, perchè era un nefesh senza alito di vita, ma coloro che hanno altre credenze, diranno sempre, che l'anima è immortale, è sempre esistita l'anima di Adamo, prima che Dio lo creasse.
Quando non riescono a spiegarsi, diranno che sono realtà indescrivibili, come la trinità, l'eterna verginità di Maria, ecc..
Pertanto la discussione segue un andamento circolare e infinito.
La parabola del ricco e Lazzaro che Gesù non decifrò, si può interpretare usando la stessa bibbia.
Ogni parte o simbolo deve essere decodificato, altrimenti si rischia di interpretare a pezzi e secondo convenienza.
Sarebbe come dire che la prostituta che cavalca la bestia selvaggia, è Roma che cavalca un dinosauro con sette teste e dieci corna.
Ma in questo contesto è un lavoro inutile.
La bibbia non è il punto di riferimento di tutti, quindi è inutile citarla.
Ognuno è libero di credere in qualsiasi cosa e nessuno è infallibile, tranne il Papa.
chelaveritàtrionfi
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Caro Salcontis, concordo. Ma in questo caso i problemi principali credo siano questione di ermeneutica, esegesi, scritture bibliche, traduzioni, letterale, simbolico. Tutto il resto sono le influenze esterne che aggiunti alle problematiche precedenti ci fanno leggere fischi per fiaschi. Le parole esegesi , ermeneutica non devono spaventare perchè vengono utilizzate anche senza conoscerle . Tuttavia non possiamo solo leggere delle traduzioni e sperare di scavare in fondo senza commettere errori... già risulta difficile anche partendo dai testi originali.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Vittorio
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Vittorio »

Se la Bibbia si interpreta solo con la Bibbia, mi domando a cosa servano i traduttori, gli esegeti, e più in generale tutti coloro che cercano di individuare il senso profondo del testo sacro. Se le cose fossero così semplici, tutti dovrebbero concordare nell'individuare il significato semplicemente leggendo il testo, senza fare alcuno studio, ma leggendo solo la Bibbia.
Vittorio
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Vittorio »

La Bibbia non parla in modo diretto su cosa succede dopo la morte, la Bibbia è interessata ad insegnarci qualcosa per l'aldiqua, non tanto per l'aldilà, per questo motivo il testo sacro non descrive compiutamente il post-mortem. Sono le nostre azioni in questa vita che ci permettono di raggiungere la vita eterna o la morte eterna, per questo motivo la Bibbia descrive soprattutto la storia terrena dei profeti, da ultimo la storia di Gesù. I Vangeli e tutto il Novo Testamento non parlano nemmeno di quello che fece il Risorto dopo la risurrezione e prima dell'ascensione, ma si concentrano sulla vita terrena di Gesù, proprio per sottolineare l'importanza delle nostre azioni terrene, fornendoci come esempio e guida il maestro nella sua vicenda terrena, più simile alla nostra vita quotidiana.
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francesco.ragazzi
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da francesco.ragazzi »

Indubbiamente Caro Vittorio,
Capire cosa ci trasmette la Scrittura su questo argomento può essere utile per non lasciarsi condizionare da certe credenze antiscritturali che danno adito a ricercare un contatto con i nostri cari defunti permettendo al maligno di insinuarsi nelle nostre vite tramite maghi, fattucchieri, sedute spiritiche e quanto altro ...
marco
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da marco »

Grazie Salcontis per averci fatto "vedere" ciò che non esiste.
Questa è la tradizione cattolica quella che la chiesa difende a spada tratta.
Ma come si fa a credere a ciò?
Solo abbandonando la Parola di Dio e lasciandosi guidare da spiriti demoniaci.
Epifanio (310 ca. - 403), vescovo di Cipro, era contro le immagini di Cristo e dei santi (Jerome, Lettres, Paris 1951, pag. 171), come anche Lattanzio (sec. III-IV).
Epifanio era anche contro il culto a Maria, infatti scrisse: 'Non si deve onorare i Santi oltre il loro merito, ché Iddio è Colui cui dobbiamo servire. La Vergine non è stata proposta alla nostra adorazione, poiché ha adorato ella stessa Colui il quale secondo la carne nacque da essa. Nessuno dunque adori Maria. A Dio solo, Padre, Figlio e Spirito Santo, appartiene questo mistero, e non a qualsiasi uomo o donna. Dunque, cessino certe donnicciuole dal turbare la Chiesa, smettano dal dire: Noi onoriamo la Regina del cielo', perciocché con questi discorsi adempiono ciò che è stato preannunziato: 'Alcuni apostateranno dalla fede, dandosi in braccio a spiriti seduttori e alle dottrine dei demoni'. No, quest'errore del popolo antico non prevarrà su noi, per farci scostare dal Dio vivente ed adorare le creature' (Epiph. lib. III, Comment. II, tom. 2, Haeres 79).

Mi dispiace caro Epifanio è successo anche a noi.
salcontis
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da salcontis »

Cari amici, per interpretare la bibbia, non bisogna usare la bibbia, ma Platone o la teosofia.
L'esegesi o l'ermeneutica si applica alle visione delle varie madonne o dei santi veggenti cattolici o alla divina commedia.
Gli scrittori biblici e Gesù non avevano capito niente dell'oltretomba.
Erano ebrei ignoranti.
Grazie all'evoluzione del pensiero cattolico e all'apporto dell'evoluta filosofia greca il velo biblico sull'argomento si è strappato.
L'ulteriore contributo dato dalle visioni dei santi cattolici e delle madonne hanno liberato lo studioso dal gravoso lavoro di ricerca.
Vedi commento precedente e tutti i messaggi delle apparizioni mariane. Ermeneutica ed esegesi non servono a niente. La verità oggettiva non è nè concepibile nè verificabille, anzi io direi che non è sempre accettabile, se contraddice i nostri desideri e le nostre abitudini o o le nostre dottrine.
Per quanto riguarda l'idea puerile che il morto resuscitato deve tenere necessariamenta in vita la sua anima, questa non come nefesh ma come ricordi ed esperienze di vita vissuta per non spersonalizzarsi e non essere un risuscitato smemorato, possiamo dire che stiamo ragioniando col nostro piccolissimo cervelletto come se fossimo Dio.
Per fare un esempio a misura d'uomo, possiamo ricorrere ad un esempio informatico. Gesù ha detto che pure i nostri capelli sono contati e non si perderà niente.
Similitudine: Dio ha un grande server dove sono immagazzinati i dati o i backup delle nostre vite.
Quando la memoria del nostro pc o la nostra macchina mentale viene formattata con la morte, nel pc nuovo si ripristina il backup dei dati cancellati. Per alcuni Dio non può ripristinare. Ognuno ha i propri limiti informatici, anche il creatore.
Mandare il backup all'inferno dantesco e per tutta l'eternità è ridicolo e blasfemo, come le visioni dei veggenti, grottesche e blasfeme.
Per il resto condivido ovviamente il commento di Marco.
Vittorio
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Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da Vittorio »

Le apparizioni ai veggenti nel nostro discorso non c'entrano proprio nulla, qui stiamo parlando di Bibbia, quindi atteniamoci al tema. Se nella Bibbia non esiste una descrizione detteglia dell'oltrtomba, è chiaro che dobbiamo fare delle riflessioni, dei ragionamenti, basandoci sui pochi dati biblici che abbiamo. Dobbiamo chiarire cosa significa restare nella memoria di Dio, chiarire che ruolo ha il tempo nell'aldilà. Restare nella memoria di Dio significa che Dio è come un grande computer che immagazzina tutti i nostri dati corporei e poi li ricrea nella risurrezione?
scapin michele
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2014, 10:29

Re: La condizione dei Morti secondo Gesù e il Nuovo Testamen

Messaggio da scapin michele »

Caro Vittorio, grazie per la tua risposta a Salcontis, per quello che ha scritto c'era materiale per metterla nella polemica , questa tua risposta è un esempio da seguire per tutti,e un bene per il proseguo sereno del forum
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