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[emiliano]

Benvenuta Alba, anche io sono contento del nostro incontro!
Un abbraccio.

[chelaveritàtrionfi]

Ben tornata Sandra

[Gianni]

Molto bella e suggestiva la tua poesia, Sandra. Ed evocatrice, psicologicamente profonda, perfino mistica.
Appropriato l’abbinamento biblico fatto da Emiliano.
“Tutto quello che per anni si è aggiunto non serve allo scopo. Resto senza nulla addosso - non il corpo - ma solo l'essenza”: occorre raggiungere un’altra vetta spirituale per essere consapevoli della propria vera essenza. Si scopre allora, anzi si riscopre, chi si è veramente: “Scopro che troppo mi è stato attribuito: non sono io”. E la persona vera, che Pietro chiama “la persona segreta del cuore” (1Pt 3:4, TNM), “riposta in uno scrigno”, raggiunge la piena consapevolezza con cui “si vede tutto
e nessuno può vedere”.
A quelle altezze spirituali l’anima si rivela “di cristallo purissimo”, salda come “diamante di rocca” - “un'anima incorruttibile piena di mitezza e di pace”, “ciò che è prezioso davanti a Dio” (1Pt 3:4, CEI) – e la luce divina fa risplendere i suoi “mille colori”. Si ‘sta al centro’, tutto il resto non conta, e “se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno”. - 2Cor 4:16, CEI.

[Gianni]

Mia carissima amica, solo chi ha sperimentato quelle vette sa descriverne le sensazioni come hai fatto tu.
Gli altri possono intuire che c’è una vetta, perfino sentirne il bisogno, ma magari non iniziano la salita. Questo bisogno di “altezza” ho cercato di esprimerlo in questa cosa che scrissi tempo fa:

Giri di giostra

Che sia per andar oltre i confini?
O, forse, per guardar lontano?
Mi fa felice l’altezza.
Io inerpicata su.
Una specie di ebbrezza.
Salire in cima ad una torre,
arrampicarmi su una parete di roccia,
stare in alto tra sacre guglie,
volare sulle catene di una giostra,
scalare una vetta montana …
Gira la testa, ma c’è il brivido del rischio.
Una miriade di emozioni indicibili.
E, sotto, il vuoto.
È così diverso il mondo visto da lassù.
Più piccolo. Piccola anche la gente.
È per difendermi? Oppure è per fuggire?
È per far chiarezza dentro e fuori me stessa?
Lo sguardo può andar così lontano …
Forse, chissà, è per essere vicina al cielo, per toccarlo con mano.

[Gianni]

[Gianni]

Sandra, con quel meraviglioso sorriso che hai, sarai sempre scusata.
Svolgi il tuo lavoro, ma ogni tanto stai con noi!