Saluti a tutti

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Gianni
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da Gianni »

Sì, tutti.
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bgaluppi
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da bgaluppi »

La risposta che preferisco è contenuta nel titolo dello studio 35 citato da Gianni. Il male è un concetto umano, non assoluto. Il male non esiste come forza o incidenza a sé stante e contrapposta al bene. Potremmo anche affermare che neppure il bene esiste in senso assoluto. Io preferisco parlare di verità e illusione, più che di bene e male. Il bene e il male li creiamo noi, con la nostra mente e in base ai nostri bisogni e percezioni, che quasi sempre sono fallaci perché condizionati dal nostro subconscio che opera senza che noi ne siamo coscienti.

Un giorno, sull'autobus, mi sono alzato per lasciare il posto ad un signore anziano col bastone che faceva fatica a stare in piedi; convinto di compiere un'azione buona, dunque di fare bene, restai sorpreso nel vedere come il signore si fosse arrabbiato con me per quel mio gesto. Evidentemente, il nostro concetto di ciò che era "bene" in quel momento non coincideva.

Ho un amico che, a 36 anni, vive ancora nella condizione di bambino. Vive da solo, ma paga l'affitto con l'aiuto dei genitori. Non riesce a prendere decisioni nella vita, perché, essendo bambino, non ne ha le capacità. E dunque fa affidamento sulla sua fidanzata, che prende tutte le decisioni per lui, come farebbe una mamma. Se io lo prendo da parte e gli dico queste cose, io ritengo di fare bene. Ma lui potrebbe facilmente offendersi e mandarmi a quel paese. Evidentemente, il nostro concetto di "bene", in quella circostanza, sarebbe diverso. Lui vorrebbe che lo compatissi, che gli dicessi quanto il mondo sia sbagliato e quanto lui sia incompreso; questo, per lui, sarebbe bene. Lo farebbe sentire meglio.

Terremoti, uragani, eventi naturali che causano morte e distruzione. Sono forse un male? Non sono che fenomeni naturali che avvengono per cause naturali. Per alcuni, che li subiscono, sono un male — o forse addirittura la prova che un Dio buono non esiste — per altri, che non li subiscono, sono solo fenomeni naturali. Dunque, spesso è il coinvolgimento in una determinata situazione a farci decidere ciò che è bene o male per noi. Per noi, non in senso assoluto. Non facciamo una piega se in certe parti del mondo ogni giorno muoiono persone come mosche; ma se muore qualcuno che conosciamo, allora restiamo scossi. Nel momento in cui la terra come la conosciamo non esisterà più, quegli eventi naturali da noi giudicati "nefasti" non saranno neppure esistiti. Non ci sarà più memoria delle guerre, della distruzione e della sofferenza; dunque, sarà come se non fossero mai esistite. Per questo è necessario concentrarsi sul presente, su ciò che è reale intorno a noi, ora, piuttosto che interrogarsi su ciò che è stato e, ancor meno, su ciò che sarà (che non è reale, perché non esiste).

Noi reagiamo a seconda delle situazioni e delle persone che abbiamo di fronte. Il nostro comportamento varia continuamente. Se ci troviamo davanti ad una ragazza che ci piace, assumeremo una certa personalità, che sarà molto diversa da quella che assumeremmo se parlassimo con nostra madre o nostro figlio, o con un amico fraterno. Il nostro comportamento, i nostri desideri, il nostro concetto di bene e male è influenzato dalle circostanze che ci troviamo ad affrontare.

La Scrittura, invece, contiene le istruzioni che ci insegnano a capire cosa è conforme alla verità — che non può essere che una — e ciò che non lo è. "Bene" è ciò che è conforme a verità, "male" è ciò che non lo è. Te la sentiresti di sottoscrivere che il tradimento è un atto giusto in senso assoluto? O che uccidere è giusto? O che amare è sbagliato ed è preferibile l'odio? Amore, fedeltà e rispetto della vita sono valori conformi alla verità. Ciò nonostante, a volte sbagliamo e mettiamo in atto comportamenti contrari alla verità; ma quei comportamenti generano conseguenze che, se analizzate e capite, ci fanno crescere perché ci insegnano attraverso l'esperienza ciò che è giusto o sbagliato. E si ritorna sempre alla verità.

Io posso commettere adulterio — quindi comportarmi in modo opposto alla verità — in un momento della mia vita in cui non sono in grado di comprendere certe cose, o in cui soffro e sono condizionato dalla mia sofferenza; ma se le conseguenze del mio atto — che sono inevitabili — mi portano a capire di aver sbagliato e che l'adulterio è contrario alla verità, allora quell'atto sbagliato mi avrà fatto crescere e comprendere ciò che è bene e male, e che è insegnato dalla Scrittura. La Scrittura insegna a non commettere adulterio. L'adulterio, dunque, è male. Come arriviamo a capirlo, sono affari nostri; ma se non lo capiamo, non significa che l'adulterio sia giusto, significa che siamo noi a scegliere un comportamento sbagliato e poi ci lamentiamo delle nefaste conseguenze. Se comprendo e insisto nei comportamenti sbagliati, sceglierò di convivere con le dovute conseguenze di quei comportamenti e continuare ad essere infelice.

Potremmo andare avanti all'infinito con questi discorsi. Armagheddon, qui interessa capire cosa insegna la Scrittura. Se poi uno non è d'accordo con la Scrittura, sono affari suoi; su questo forum, non interessa ciò che "uno" crede, solo ciò che insegna la Scrittura. Non si impone a nessuno di accettare il messaggio scritturale come verità, si chiede agli utenti di restare inerenti allo scopo del forum.

È così difficile da capire?
Armageddon
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da Armageddon »

Penso che mi sarà utile leggere nuovamente tutto il libro di Giobbe...prendendo spunto dagli studi di Gianni!
Dunque, spesso è il coinvolgimento in una determinata situazione a farci decidere ciò che è bene o male per noi.
Si sono d'accordo!
Bgaluppi spero di fare una analisi biblica insieme dopo aver letto Giobbe!

Saluti
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Gianni
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da Gianni »

Armageddon, se mi permetti un suggerimento, non fare l'errore di leggere Gb (o qualsiasi altra parte della Bibbia) come se leggessi un racconto scritto nel 20° o 21° secolo. Occorre entrare nella mentalità e nei modi espressivi del tempo. Tu ti appresti a leggere un testo che non solo ha migliaia di anni, ma che proviene dall'Oriente. Ciò che può sembrarti banale potrebbe essere profondissimo e ciò a cui magari daresti importanza potrebbe essere un dettaglio. Se non hai i mezzi per entrare nella mentalità e nei modi espressivi del tempo, è una vera sfida.

Se può esserti utile:

16. Il problema del male nel libro di Giobbe
http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... Giobbe.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

17. La storicità del libro di Giobbe
http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... Giobbe.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

18. La struttura del libro di Giobbe
http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... Giobbe.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

19. La composizione del libro di Giobbe
http://www.biblistica.it/wordpress/wp-c ... Giobbe.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
Armageddon
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da Armageddon »

Ok Gianni...avevo già iniziato...ma hai ragione un aiuto è sempre utile...
Certo è che il capitolo 3 del libro,ora non so ancora che interpretazione dargli, ma rispecchia perfettamente il mio stato d animo!

Saluti
chelaveritàtrionfi
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Malteismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Il misoteismo o malteismo è la credenza che Dio sia un essere crudele, arrogante, invadente e bugiardo che non merita di essere venerato. La questione del male non dimostra a un malteista che Dio non esiste, ma piuttosto che sia malvagio.

Il malteismo è l'esatto contrario della teofilia, un'espressione che ingloba tutti i sistemi religiosi che credono nella bontà di Dio. Bisogna fare una disintinzione dei termini "teista" e "teofilo". I teisti credono nell'esistenza di Dio, senza nessun giudizio sulla sua bontà, i malteisti sono quindi teisti. I teofili sono teisti che credono che Dio sia buono, quelli che (etimologicamente) amano Dio. Precisando ulteriormente, quelli che sono d'accordo con i malteisti che Dio non sia buono, e quelli a cui non importa se le sue azioni possono classificarsi come buone, però le amano ugualmente, forse per paura, forse per una ricompensa divina, si possono classificare come teisti. La questione è che non tutti i "teisti" amano Dio, il termine "teofilo" distingue chiaramente chi lo ama da chi non lo ama. C'è chi abbraccia questa credenza per qualche delusione "religiosa" avuta in passato.
I malteisti credono che Dio dipenda dalla venerazione e dalla adorazione delle persone che credono nella sua esistenza. I malteisti si aspettano che privandolo di questa venerazione umana, Dio cada in uno stato di decadimento che successivamente ne causerebbe la morte, lasciando il mondo in una situazione migliore di quella precedente. Il malteismo cerca di animare le persone di tutte le religioni teofile a vedere Dio come un essere crudele e dipendente, a smettere di adorarlo, e quindi conseguire l'autentica libertà dell'umanità. Se Dio è malvagio, come dicono i malteisti, se il suo scopo non è il bene dell'umanità ma la sua personale gloria, adorare un Dio malvagio è un atto di tradimento verso l'umanità, che alimenta la forza che schiavizza le persone, anche se questo può comportare un beneficio a breve termine per coloro che lo adorano.
Il malteismo è stato molte volte paragonato al satanismo, dato che anch'esso propone la ribellione contro Dio, e con alcune correnti dello gnosticismo, che sostengono che il Dio che molti venerano sia in realtà malvagio e tirannico ma non sia il Dio finale. Anche se il malteismo ha aspetti comuni con queste due credenze, in realtà è molto distinto da esse.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da bgaluppi »

Armagheddon, ho visto adesso che hai detto: “la mia predisposizione non potrà cambiare” e “la mia vita ormai è segnata da determinate esperienze e vedo e valuto tutto in base a questo”. Queste sono frasi che dovresti evitare di dire a te stesso, perché ti condizionano; dicendo “non cambierò mai”, di fatto, rendi impossibile il cambiamento.

Se ti chiedi: "chi sono?", la risposta sarà in base alla immagine che hai di te stesso. Se quella autoimmagine ti piace, valutandola dall'esterno, bene; altrimenti la puoi cambiare, sostituendola con una diversa (facile a dirsi...). Leggendo quelle parole, soprattutto l'uso che fai dell'avverbio ormai (che denota rimpianto), io — dall'esterno — vedo un vittimista (lo dico senza giudizio). Ti rende felice sapere che la tua autoimmagine comunica vittimismo?
Armageddon
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da Armageddon »

Bgaluppi lo so bene...so di sentirmi vittima della mia stessa vita!

Ma non ero venuto qui per rendere il forum partecipe della mia depressione !

Cercavo alcune risposte e mi siete stati d aiuto!

Vi ringrazio e scusatemi!
Armageddon
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Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53

Re: Saluti a tutti

Messaggio da Armageddon »

A quanto pare nemmeno a shabbat si perde occasione per tacere.
Ma di shabbat non è vietato scrivere?

Bah :-J
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Gianni
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Re: Saluti a tutti

Messaggio da Gianni »

Armageddon, tuo malgrado, hai posto un tema biblico. Faccio finta di non vedere il tuo intento polemico e invito a partecipare rispondendo alla domanda.
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