Marco, ti do la mia risposta. Poi ovviamente Harlock se vorrà ti darà la sua.....
marco ha scritto:Caro Harlock, Dio ha ispirato gli autori e loro hanno scritto e tramandato cose errate, e tutti?
Gli uomini hanno tramandato quello che hanno capito! Sicuramente hanno capito male, visto e considerato che nessuno di loro è stato risorto........... Questo non significa che é tutto falso o tutto da buttare! Guai a me se pensassi una cosa simile! Quindi?........ Le scritture sono lo specchio dell'uomo! Attraverso esse possiamo vedere il tentativo dell'uomo di cercare di compiacere il creatore ma fallendo miseramente............ Ecco attraverso le scritture vedo la mia storia. La storia dei miei consimili che tendono ad atteggiarsi a "migliori" in virtù di una concezione dottrinale che tende ad emarginare chi non appartiene al "mio gruppo".
Come faccio a vedere questo?
Non avrei mai e poi mai potuto vedere tutto questo, se non fosse arrivata a me la storia di un uomo che avendo tutti gli attributi per potersi atteggiare a migliore, superiore verso tutti noi, ha preferito umiliare se stesso!
Per questa Sua opera di umiltà, Lui è stato esaltato, ridestato dalla morte e costituito padrone assoluto di tutto quanto.......
Ha fatto qualcosa che nessun altro ha compiuta......
marco ha scritto:Ma come poter credere questo?
Samuele, Mosè, Elia, tutti hanno mal compreso le parole di Dio?
O sono le nostre orecchie a non voler comprendere le cose di Dio?
Tutti abbiamo compreso le parole del creatore...... Ma solo uno le ha messe in opera!
Tutta la legge e i profeti...... O meglio: tutto l'insegnamento del creatore si può racchiudere in questo colloquio:
Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene a loro, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?» Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele: il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore. Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua e con tutta la forza tua”. Il secondo è questo: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è nessun altro comandamento maggiore di questi». Lo scriba gli disse: «
Bene, Maestro! Tu hai detto, secondo verità, che egli è l’unico e che non v’è alcun altro all’infuori di lui; e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l’intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno osava più interrogarlo. (Vangelo secondo Marco 12:28-34 NR06)
La risposta dello scriba è esaustiva e se consideriamo l'approvazione di Yeshùa, si conviene per forza che incomprensione c'è stata in passato.......... La chiave di interetazione è Lui. Il metro di paragone è Lui..... Altro non so
Il passo che mi ha fatto riflettere è il seguente:
Questo sentite fra voi che [fu] anche nell'Unto Yeshùa. Il quale esistente in aspetto di un dio, non ritenne una rapina l'essere come un dio, piuttosto svuotò se stesso, prese aspetto di un servo, divenne simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo umiliò se stesso, divenne ubbidiente fino alla morte, morte sul legno.
Per questo Il Dio (ο θεος ) lo ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Yeshùa si pieghi ogni ginocchio nei cieli sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che L'Unto Yeshùa è Signore alla gloria di Dio Padre (θεου πατρος).
Filippesi 2:5-7
Pace