Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Non so se ho inteso bene la tua risposta, ma nemmeno al Creatore puoi "parlare". Ho letto questo esempio per far comprendere meglio come possiamo entrare in relazione con il Crestore: la radio. Noi siamo come una radio non sintonizzata sul "canale" giusto. Fuori di noi siamo circondati dalla Luce del Creatore, ma non la percepiamo finché non ci "sintonizziamo". Ma questa Luce lavora comunque su di noi. Sono fermamente convinta che non esista un Dio che soffre, si arrabbia, cambia idea... il linguaggio della Torah è un "codice", e descrive ciò che deve avvenire in ogni singolo uomo per rivelare il Creatore, cioè sintonizzarsi.
E sono sempre più convinta che anche il messaggio delle Scritture greche sia lo stesso.
E sono sempre più convinta che anche il messaggio delle Scritture greche sia lo stesso.
Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Mi piacerebbe leggere anche l'opinione di Noiman: per gli ebrei (non kabbalisti) il Creatore è una persona?
- Maria Grazia Lazzara
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Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Janira
Ma le Sacre scritture sono piene di preghiere parlate non trovi ?
E poi Jeshùa insegnò a pregare
La preghiera modello. Che non va recitata
Ti potrei citare un'infinità di passi di preghiera e di esortazioni a pregare
Canti che sono preghiere
Se non è parlata è silenziosa.
Ti sintonizzi con la giusta disposizione mentale e solo verso il Creatore.
La preghiera non è un parlare banale ma ricca o di tante o poche parole di significato.
Ma le Sacre scritture sono piene di preghiere parlate non trovi ?
E poi Jeshùa insegnò a pregare
La preghiera modello. Che non va recitata
Ti potrei citare un'infinità di passi di preghiera e di esortazioni a pregare
Canti che sono preghiere
Se non è parlata è silenziosa.
Ti sintonizzi con la giusta disposizione mentale e solo verso il Creatore.
La preghiera non è un parlare banale ma ricca o di tante o poche parole di significato.
- Gianni
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Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Lasciando la parola a Noiman, che giustamente è stato interpellato, faccio una mia riflessione.
Propongo questa domanda su una ipotesi: Se esistesse un pianeta chissà dove abitato da extraterrestri, questi come sarebbero fatti? Al di là dell’ipotesi fantascientifica, nessuno sarebbe assolutamente in grado di darne una descrizione. Il motivo è del tutto semplice: nessuno al mondo ne ha mai visto uno!
Ora, c’è tutta una cinematografia dedicata agli extraterrestri. Ebbene, come vi sono raffigurati? Nei modi più strani, ma tutti con elementi che richiamano le fattezze umane. Altri modi non ci sono.
Ora l’applicazione, precisando che gli extraterrestri appartengono alla fantasia, mente Dio esiste davvero.
La Bibbia afferma che Dio nessuno l’ha mai visto. E per fortuna!, potremmo aggiungere. Ne saremmo fulminati all’istante.
Nella Scrittura troviamo tuttavia molte descrizioni di Dio: ha un volto, occhi, mani, braccia, parla, si adira, prova compassione e così via. Tutto ciò non va ovviamente preso alla lettera; ci mostra però che gli ebrei biblici non avevano altri modi per descriverlo. E non si dimentichi che il linguaggio biblico-ebraico è sempre concreto.
Anche se dovessimo trasmutare queste descrizioni che sanno di umano in descrizioni non antropomorfe, non cambierebbe molto. Potremmo parlare di Essere, di Intelligenza, di Progettatore e così via, ma sarebbe sempre comunque un paragone con ciò che conosciamo e che fa capo alla sfera umana dello scibile. Il termine “Persona” rientra in questo ambito. Per noi ha il senso di essere senziente per eccellenza. E rieccoci: di nuovo ricaduti nel dire umano. Non abbiamo scampo, perché Dio è assolutamente Altro e Inconoscibile.
Se capiamo tutto ciò e lo accettiamo come parlare solo umano, forse allora possiamo salire più in altro e iniziare a parlare di En Sof. E anche di ciò che la Bibbia dice di Dio usando altissime espressioni.
Propongo questa domanda su una ipotesi: Se esistesse un pianeta chissà dove abitato da extraterrestri, questi come sarebbero fatti? Al di là dell’ipotesi fantascientifica, nessuno sarebbe assolutamente in grado di darne una descrizione. Il motivo è del tutto semplice: nessuno al mondo ne ha mai visto uno!
Ora, c’è tutta una cinematografia dedicata agli extraterrestri. Ebbene, come vi sono raffigurati? Nei modi più strani, ma tutti con elementi che richiamano le fattezze umane. Altri modi non ci sono.
Ora l’applicazione, precisando che gli extraterrestri appartengono alla fantasia, mente Dio esiste davvero.
La Bibbia afferma che Dio nessuno l’ha mai visto. E per fortuna!, potremmo aggiungere. Ne saremmo fulminati all’istante.
Nella Scrittura troviamo tuttavia molte descrizioni di Dio: ha un volto, occhi, mani, braccia, parla, si adira, prova compassione e così via. Tutto ciò non va ovviamente preso alla lettera; ci mostra però che gli ebrei biblici non avevano altri modi per descriverlo. E non si dimentichi che il linguaggio biblico-ebraico è sempre concreto.
Anche se dovessimo trasmutare queste descrizioni che sanno di umano in descrizioni non antropomorfe, non cambierebbe molto. Potremmo parlare di Essere, di Intelligenza, di Progettatore e così via, ma sarebbe sempre comunque un paragone con ciò che conosciamo e che fa capo alla sfera umana dello scibile. Il termine “Persona” rientra in questo ambito. Per noi ha il senso di essere senziente per eccellenza. E rieccoci: di nuovo ricaduti nel dire umano. Non abbiamo scampo, perché Dio è assolutamente Altro e Inconoscibile.
Se capiamo tutto ciò e lo accettiamo come parlare solo umano, forse allora possiamo salire più in altro e iniziare a parlare di En Sof. E anche di ciò che la Bibbia dice di Dio usando altissime espressioni.
- Maria Grazia Lazzara
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Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Io credo che il Creatore soffre si arrabbia si rattrista viceversa si diletta gioisce e così via frutto del suo spirito .
Tutto ciò che noi proviamo Lui è in grado di capire e provare perché è empatico.
Ciò è trasmesso nelle Scritture.
Tutto ciò che noi proviamo Lui è in grado di capire e provare perché è empatico.
Ciò è trasmesso nelle Scritture.
Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Noiman, che è forse vangelo ciò che scrive Wikipedia ?noiman ha scritto: ↑venerdì 29 dicembre 2023, 15:18Caro noiman
Perchè in primis non è una preghiera da recitare;
Certo che non sai….
Ma di fatto si recita perche lo hanno detto, Matteo e Luca
A meno che contesti Wikipedia:
.....
E di fatto …..lo ripeto: dello Spirito Santo …(gianni mi perdoni….) non c’è traccia.
Quindi io pongo a te una domanda:
Perchè il Padre ed il Figlio sono persone , mentre Lo Spirito non lo è, se hanno le medesime caratteristiche e medesime Autorità ed attributi ?.Ecco questa si che non avrà risposta.
Cos’è un indovinello?, “persone?”, l’unica affermazione che ti posso dare è.
שמע ישראל יהוה אלהינו יהוה אחד
Noiman
shabbat shalom Luigi
Se fosse una preghiera da recitare , gli apostoli, ne avrebbero fatto enfasi nelle loro lettere.
Invece, ben si Paolo scrive di rivolgersi a Dio con ogni sorta di preghiera spontanee, e suppliche con ringraziamento nello Spirito.
Filippesi 4:6
Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento.
IO preferisco ringraziare "come Paolo", con espressioni di gratitudine che escono dal mio cuore ,il mio Signore che ha dato alla croce se stesso pure per me, rendendoGLI lode, ringraziamento, riconoscenza, gratitudine;
Lui che ha tolto quel velo di ombra nera che avevo sulla mia anima a motivo dei peccati della mia ignoranza, e che ora perdonato, ho gioia, allegrezza, Vita,
piuttosto che recitare ....
Ringraziando, e magnificando IL Padre nel contempo, per averci donato il Il Suo proprio Figlio Gesù per la nostra redenzione e Riconciliazione.
Noiman ti chiedo di riscrivere in italiano la frase di sopra.שמע ישראל יהוה אלהינו יהוה אחד
Stammi bene
Ultima modifica di Luigi il sabato 30 dicembre 2023, 9:33, modificato 1 volta in totale.
- Maria Grazia Lazzara
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Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Parlare umano, non so parlare diversamente , il linguaggio dotato da Chi? Chi ha fatto l'occhio può Egli vedere? Chi ha fatto l'orecchio può Egli udire? Chi ha fatto la bocca può Egli parlare.
Un semplice ragionamento.
EN SOF cos'è Gianni.? Istruiscimi.
Un semplice ragionamento.
EN SOF cos'è Gianni.? Istruiscimi.
Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Maria Grazia, bisogna essere coerenti, se il discorso sulla concretezza del linguaggio ebraico vale per lo spirito, vale anche per il Creatore.
I kabbalisti non parlano di ciò che non hanno conseguito, credo sia un atteggiamento molto saggio. Hanno conseguito che le qualità della Luce sono amore e dazione, e che per poter realizzare questo desiderio, il Creatore ha creato una creazione che possa ricevere l'abbondanza.
La Torah non parla di cose di questo mondo materiale.
I kabbalisti non parlano di ciò che non hanno conseguito, credo sia un atteggiamento molto saggio. Hanno conseguito che le qualità della Luce sono amore e dazione, e che per poter realizzare questo desiderio, il Creatore ha creato una creazione che possa ricevere l'abbondanza.
La Torah non parla di cose di questo mondo materiale.
- Gianni
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Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Maria Grazia, sull’En Sof l’esperta è Janira. Ci dirà lei, e la invito a farlo.
Quanto al recitare una preghiera, di certo la recita rientra nelle parole dette a vuoto, come nelle cantilene dei rosari.
Ben altro è leggere una preghiera scritta, Padrenostro compreso. Ma ciò richiede un alto grado di intima e profonda spiritualità.
La preghiera vive di parole. Per pregare occorrono due cose: la persona che prega e le parole. Nella preghiera le parole divengono distillati del nostro animo e condensano i momenti più importanti della nostra spiritualità. Che parole pronunceremo? A quali parole ci aggrapperemo? Ecco che la preghiera biblica scritta ci aiuta. Non si tratta semplicemente di leggere un Salmo con l’intento di pregare. Si inizia in modo piano, ma la preghiera percorre poi terreni aspri, ridenti pascoli, deserti, scorci panoramici, devia su vie secondarie, ritrova il cammino, si inabissa nelle profondità dell’animo, riemerge, scala montagne, raggiunge le vette più elevate. Così, di parola in parola, di pensiero in pensiero, di sentimento in sentimento, procediamo a capo chino, avendo deposto i nostri sandali, perché siamo sul suolo sacro della presenza di Dio.
Leggendo un Salmo che è preghiera, la nostra mente può essere attratta da una parola e si sofferma su quella, si inizia così un percorso nuovo, personalissimo, in cui le nostre parole si fanno preghiera e fluiscono libere. Soffermandoci di volta in volta su una parola, scopriamo che è un tesoro tutto da scoprire perché contiene preziosi significati nascosti. Quella parola può alludere a qualcosa di nostro e risvegliare ciò che è sopito: sono i momenti in cui prendiamo coscienza di ciò che di più profondo c’è in noi. “Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa” (1Gv 3:20) e “non v’è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto” (Eb 4:13). Siamo noi che dobbiamo conoscere meglio noi stessi, perché spesso ciascuno di noi “è simile a uno che si guarda allo specchio, vede la sua faccia così com’è, ma poi se ne va e subito dimentica com’era” (Gc1:23,24, TILC). Nella preghiera accade che la nostra coscienza irrompa e si denudi davanti a Dio. Accade anche che le nostre aspirazioni emergano per presentarle a Dio. Accade anche di commuoverci e di essere grati a Dio per ciò che ci dona. E tutto parte da una parola, preziosa per noi, che trascina poi dietro di sé le nostre, liberamente. E possiamo fare esperienza di come le nostre parole sappiano fluire libere, ricche, sentite.
La stessa preghiera scritta diventa ogni volta nuova, perchè qualche sua parola suscita altre nostre. E la stessa singola parola ne richiama altre nostre diverse ogni volta, secondo la situazione del momento.
Quanto al recitare una preghiera, di certo la recita rientra nelle parole dette a vuoto, come nelle cantilene dei rosari.
Ben altro è leggere una preghiera scritta, Padrenostro compreso. Ma ciò richiede un alto grado di intima e profonda spiritualità.
La preghiera vive di parole. Per pregare occorrono due cose: la persona che prega e le parole. Nella preghiera le parole divengono distillati del nostro animo e condensano i momenti più importanti della nostra spiritualità. Che parole pronunceremo? A quali parole ci aggrapperemo? Ecco che la preghiera biblica scritta ci aiuta. Non si tratta semplicemente di leggere un Salmo con l’intento di pregare. Si inizia in modo piano, ma la preghiera percorre poi terreni aspri, ridenti pascoli, deserti, scorci panoramici, devia su vie secondarie, ritrova il cammino, si inabissa nelle profondità dell’animo, riemerge, scala montagne, raggiunge le vette più elevate. Così, di parola in parola, di pensiero in pensiero, di sentimento in sentimento, procediamo a capo chino, avendo deposto i nostri sandali, perché siamo sul suolo sacro della presenza di Dio.
Leggendo un Salmo che è preghiera, la nostra mente può essere attratta da una parola e si sofferma su quella, si inizia così un percorso nuovo, personalissimo, in cui le nostre parole si fanno preghiera e fluiscono libere. Soffermandoci di volta in volta su una parola, scopriamo che è un tesoro tutto da scoprire perché contiene preziosi significati nascosti. Quella parola può alludere a qualcosa di nostro e risvegliare ciò che è sopito: sono i momenti in cui prendiamo coscienza di ciò che di più profondo c’è in noi. “Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa” (1Gv 3:20) e “non v’è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto” (Eb 4:13). Siamo noi che dobbiamo conoscere meglio noi stessi, perché spesso ciascuno di noi “è simile a uno che si guarda allo specchio, vede la sua faccia così com’è, ma poi se ne va e subito dimentica com’era” (Gc1:23,24, TILC). Nella preghiera accade che la nostra coscienza irrompa e si denudi davanti a Dio. Accade anche che le nostre aspirazioni emergano per presentarle a Dio. Accade anche di commuoverci e di essere grati a Dio per ciò che ci dona. E tutto parte da una parola, preziosa per noi, che trascina poi dietro di sé le nostre, liberamente. E possiamo fare esperienza di come le nostre parole sappiano fluire libere, ricche, sentite.
La stessa preghiera scritta diventa ogni volta nuova, perchè qualche sua parola suscita altre nostre. E la stessa singola parola ne richiama altre nostre diverse ogni volta, secondo la situazione del momento.
Re: Che cos’è lo spirito santo? (Metodo di analisi biblica)
Gianni, io ho scritto del Figlio di Dio che è venuto nella carne di Yeshuà non del figlio di Maria il figlio dell'uomo.1) Yeshùa non ha affatto le medesime caratteristiche e gli stessi attributi di Dio. Yeshùa venne all’esistenza come uomo, Dio esiste da sempre.
Ho scritto di Colui che è Prima di tutte le cose descritto in Colossesi 1, 13 il suo amato Figlio.....
tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.
Ecco è prima di tutte le cose , non da confondere dal figlio di Maria venuto due millenni or sono .
Scrivo di Colui descritto magnificamente nella lettera agli Ebrei, 1, 1-3, che recita che:
1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.
Ecco il testo recita che ha creato i mondi, non da confondere col figlio di Maria.
Risposta povera che non tiene conto di molteplici scritture del NT.2) Lo spirito di Dio, come dice la parola, è il Suo “vento”. Non agisce di suo, ma agisce come Dio vuole. Non è indipendente da Dio. Essendo un “vento”, non è una persona.
E' scritto che LO Spirito ha consapevolezza e Autorità, e tu l'hai annullato.
Infatti si legge:
Atti 10, 19 Mentre Pietro stava ripensando alla visione, lo Spirito gli disse: «Ecco tre uomini che ti cercano. 20 Àlzati dunque, scendi e va' con loro, senza fartene scrupolo, perché li ho mandati io»
Passo molto esplicito, che descrive, la consapevolezza e l'Autorità dello Spirito: va con lo; Io li ho mandati.
Senza dimenticare che distribuisce i Suoi doni secondo la Sua volontà "1Cor. 12...11 ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.
Ancora Autorità e consapevolezza; attributi che solo una persona può possedere.
Come al solito divaghi e non tieni in conto di molte scritture
Saluti
Ultima modifica di Luigi il sabato 30 dicembre 2023, 10:19, modificato 1 volta in totale.